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Vecchio 05-05-2020, 15:24   #41
Esperto
L'avatar di Edwin
 

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Originariamente inviata da incompresa88 Visualizza il messaggio
Ho già letto di tutto, e non ho di certo bisogno di una persona che mi dica le stesse cose che ho già letto mille volte. Ma perché volete convincermi a tutti i costi? Su di me non funziona, mettetevi l'animo in pace.
Non ti sto cercando di convincere, puntualizzavo solo che i motivi per cui la rifuggi (e molti la rifuggono) sono sbagliati, o per lo meno, sono su basi scorrette.

Non mi frega niente di convincere nessuno, mi pare però utile far sapere che per l'esperienza che ho avuto io le cose non funzionano come molti che la demonizzano dicono.
Vecchio 05-05-2020, 15:26   #42
Esperto
L'avatar di Alakazam
 

Quante convinzioni distorte; datevi almeno una possibilità di sbagliare.
Ringraziamenti da
muttley (06-05-2020)
Vecchio 05-05-2020, 15:28   #43
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Originariamente inviata da Edwin Visualizza il messaggio
Non ti sto cercando di convincere, puntualizzavo solo che i motivi per cui la rifuggi (e molti la rifuggono) sono sbagliati, o per lo meno, sono su basi scorrette.

Non mi frega niente di convincere nessuno, mi pare però utile far sapere che per l'esperienza che ho avuto io le cose non funzionano come molti che la demonizzano dicono.
Questo lo pensi tu, e non sono d'accordo. Ovviamente non mi conosci, né sai che problemi ho, troppo facile parlare quando non si sanno le cose. La psicoterapia non funziona per tutti, e questo non lo dico io, ma è la verità (anche questo forum ne è la prova. Molti fanno terapia da anni e non hanno risolto proprio nulla, lo stesso vale per persone che ho conosciuto personalmente). Poi se vi piace essere manipolati e credete a tutto quello che vi si dice, contenti voi. Io non mi fido di uno/una che sta lì per "curarmi" o migliorarmi o quello che vi pare. Ho preso atto che i miei problemi non li risolverò e pazienza. La vita va avanti.
Vecchio 05-05-2020, 15:37   #44
Esperto
 

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Originariamente inviata da Edwin Visualizza il messaggio
Quel che fa uno psicologo non è rivelarti magicamente che problema hai, ma cambiarti la prospettiva nei confronti di essi, cosa che va da sè sia difficile da fare da soli, dato che il nostro approccio ai problemi è filtrato dalle lenti con cui guardi il mondo.
L'autoanalisi è importante e fai enormi passi con essa, ma non potrà mai essere decisiva perchè necessariamente ingabbiata nelle tue stesse lenti, che ti causano la visione distorta che porta al problema.

Immagino l'obbiezione "ma non ho nessuna visione distorta", cosa che spesso porto anche io in terapia ma che mi si fa notare essere sempre puntualmente sbagliata. Non che la mia visione non sia vera, è che non lo è oggettivamente (nessuna visione lo è) e i problemi tendono a nascere proprio dalla convinzione delle proprie percezioni.
Ma se neanche la visione dello psicologo o qualunque altra adottabile è oggettivamente vera, perché la propria sarebbe da cambiare in favore di qualcun'altra che comunque non è "più vera"?
Vecchio 05-05-2020, 15:43   #45
Avanzato
L'avatar di gordon77
 

provato con tre diversi cicli al CSM. effetti pratici nulli....ma su di me non hanno avuto effetto neppure i farmaci, probabilmente sono un caso disperato.

poi ho comunque un buon ricordo di una delle tre esperienze, c'era un dialogo interessante e mi ha dato alcune chiavi di lettura...ma il punto è che se uno ha problemi gravi, ramificati e ormai fossilizzati non se ne esce fuori...se sei caduto in un pozzo di 40 metri non ce la fai a risalire.
Vecchio 05-05-2020, 15:49   #46
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Originariamente inviata da gordon77 Visualizza il messaggio
provato con tre diversi cicli al CSM. effetti pratici nulli....ma su di me non hanno avuto effetto neppure i farmaci, probabilmente sono un caso disperato.

poi ho comunque un buon ricordo di una delle tre esperienze, c'era un dialogo interessante e mi ha dato alcune chiavi di lettura...ma il punto è che se uno ha problemi gravi, ramificati e ormai fossilizzati non se ne esce fuori...se sei caduto in un pozzo di 40 metri non ce la fai a risalire.
Ecco, vallo a spiegare a chi continua a ripetere che la psicoterapia funziona per tutti. Nemmeno su di me funzionano i farmaci, la terapia mi farebbe più male che bene. Se uno sta male da sempre, non se ne esce.
Vecchio 05-05-2020, 16:01   #47
Esperto
L'avatar di Edwin
 

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Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Ma se neanche la visione dello psicologo o qualunque altra adottabile è oggettivamente vera, perché la propria sarebbe da cambiare in favore di qualcun'altra che comunque non è "più vera"?
Partendo dal presupposto che la psicologia ha tante correnti e che non esiste una sola metodologia, e dicendo inoltre che non ne so abbastanza, mi limito a descrivere la terapia che sto seguendo/ho seguito per cui posso sbagliarmi in quanto non conosco i fili teorici che la muovono, provo a raccontare qualcosina di quel che ho vissuto.

Quel che noto accade non è tanto l'assunzione della "lente" del terapeuta quanto la messa in discussione della lente che ti porta al pensiero disfunzionale che, in teoria, il terapeuta sa individuare.
Non si cerca la verità oggettiva dietro le cose, perchè non esiste, si cerca di scardinare quelle convinzioni che ti portano a star male e che si danno aprioristicamente per vere, cercando magari nel mentre di risalire alla causa di questa convinzione.

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Originariamente inviata da incompresa88 Visualizza il messaggio
Ecco, vallo a spiegare a chi continua a ripetere che la psicoterapia funziona per tutti. Nemmeno su di me funzionano i farmaci, la terapia mi farebbe più male che bene. Se uno sta male da sempre, non se ne esce.
Non ho mai detto che la psicoterapia funziona sempre e per tutti, ho detto che viene demonizzata fraintendendone il funzionamento. Poi può non funzionare e può non andare bene (poi esistono mille correnti diverse, di che parliamo), ma almeno prima di farsi un opinione netta sapere come si svolge mi pare necessario.

Cioè mi son veramente limitato a raccontarne i meccanismi che ho vissuto e spiegare perchè, avendoli vissuti, mi sembra che alcuni hanno un immagine un po' distorta di come funzioni, da qui a dire che voglio convincere la gente a farla o a dire che per me funziona sempre e per tutti ce ne passa.
Ringraziamenti da
cancellato21736 (05-05-2020)
Vecchio 05-05-2020, 16:03   #48
Avanzato
L'avatar di gordon77
 

eh non dirmelo, ricordo che il primario del cdm mi diceva che ero io che non volevo guarire, la psicoterapia la presentava come la panacea di tutti i mali ( grazie all'ausilio dei farmaci da cavallo che mi prescrivevano)

come ha scritto qualcuno piu' sopra, deve esserci un incastro di situazioni favorevoli e in quei casi la psicoterapia penso possa essere utilie. tipo uno già sistemato con famiglia e lavoro che ha la classica crisetta di mezza età, va in analisi e si depura. o magari un ragazzo di 20 anni che ha ancora tutto il tempo per limare certi difatti e venire a capo di certi nodi insoluti nell'animo. in quei casi puo' funziona...non credo invece serve a molto se uno ha passato i 30, è depresso fino al midollo, non lavora e non ha vita sociale etc
Vecchio 05-05-2020, 16:35   #49
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Originariamente inviata da gordon77 Visualizza il messaggio
o magari un ragazzo di 20 anni che ha ancora tutto il tempo per limare certi difatti e venire a capo di certi nodi insoluti nell'animo.
Non sempre è così.

Io ho iniziato quando avevo 15 anni e non ha risolto niente.
Solo quando ho iniziato a prendere i farmaci qualche sintomo si è lievemente attenuato.

Sono arrivato ad oggi che ho 24 anni ed i problemi si sono aggravati nonostante il supporto psicologico ed i farmaci.
La psicoterapia attualmente mi serve solo a farmi uscire quella singola volta a settimana in cui ho l'appuntamento, per cambiare aria e tranquillizzare i miei genitori che hanno paura a lasciarmi senza supporto.
Vecchio 05-05-2020, 18:21   #50
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L'avatar di gordon77
 

certo, infatti di solito quei pochi che ce le fanno trovano anche a quella età le combinazioni favorevoli di cui si parlava.
Ringraziamenti da
pokorny (05-05-2020)
Vecchio 05-05-2020, 18:43   #51
Esperto
L'avatar di Lory
 

Per me la soluzione migliore consiste nell'abbinare, ad una terapia farmacologica mirata, una psicoterapia altrettanto efficiente. Tutto ciò deve essere accompagnato dal massimo impegno da parte del paziente, nel rendersi consapevole di quei meccanismi mentali che lo portano a soffrire, in modo da poter poi cambiarli.

Ultima modifica di Lory; 05-05-2020 a 18:47.
Vecchio 05-05-2020, 19:15   #52
Esperto
L'avatar di pokorny
 

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Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Ma se neanche la visione dello psicologo o qualunque altra adottabile è oggettivamente vera, perché la propria sarebbe da cambiare in favore di qualcun'altra che comunque non è "più vera"?
Per due buoni ordini di motivi.

1) A meno di avere di fronte un'alga unicellulare, una persona non stupida capisce meglio dell'interessato certe dinamiche, proprio perché e in quanto osservatore esterno. Esempio tipico che ha riguardato anche mio fratello: donna in cerca di altoborghese non amato da sposare (e altoborghese scemo che crede di interessare per le sue qualità), tutti i familiari e amici sconsigliano ma la vittima delle due si incavola dicendo che nessuno tranne lui capisce. E poi divorzio, alimenti, scazzi... Non mi decostruire l'esempio specifico (a parte che purtroppo è un classico sempreverde), estremizzo solo per chiarire l'idea di fondo.

2) Al punto 1) si aggiunge il fatto che un buon terapeuta ha studiato apposta per capire i trabocchetti della mente. Penso che ricadano in un repertorio ristretto e dato che la piscologia ha piena dignità scientifica da parecchio tempo siano stati ben compresi, almeno nelle linee fondamentali. Quindi non solo un terapeuta ha un solido background sui trucchi e le modalità di resistenza e rimozione della mente, ma si è specializzato nel gestirli.

Per questo io credo che in limitatissimi casi la psicoterapia abbia una valenza utile. Il problema secondo me è più sociale che altro: come dico spesso se tutta l'utenza del forum vivesse in un paese come il Canada o la NZ o il nordeuropa (ma con un clima meno infelice) forse un buon 70% gestirebbe molto meglio il proprio stato e arrivo a dire che potrebbe avere la vita soddisfacente che non ha qui. Mi si obietterà che è la mente che comanda tutto e si può essere felici anche in un bassofondo di Bogotá, ma sono pure petizioni di principio. L'ambiente conta, e una psicoterapia non può agire sull'ambiente. E come ovvio, questo è solo il primo strato della cipolla.
Vecchio 05-05-2020, 19:41   #53
Esperto
 

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Originariamente inviata da gordon77 Visualizza il messaggio
eh non dirmelo, ricordo che il primario del cdm mi diceva che ero io che non volevo guarire, la psicoterapia la presentava come la panacea di tutti i mali ( grazie all'ausilio dei farmaci da cavallo che mi prescrivevano)

come ha scritto qualcuno piu' sopra, deve esserci un incastro di situazioni favorevoli e in quei casi la psicoterapia penso possa essere utilie. tipo uno già sistemato con famiglia e lavoro che ha la classica crisetta di mezza età, va in analisi e si depura. o magari un ragazzo di 20 anni che ha ancora tutto il tempo per limare certi difatti e venire a capo di certi nodi insoluti nell'animo. in quei casi puo' funziona...non credo invece serve a molto se uno ha passato i 30, è depresso fino al midollo, non lavora e non ha vita sociale etc
Secondo me dipende dalla bravura del psicologo, anche se dire che un tiri l'acqua dalla parte del suo mulino mi sembra esagerato. Cioè deve aver bravura nel fare il suo lavoro e crearsi una buona stima e un buon nome.
Vecchio 05-05-2020, 19:47   #54
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Originariamente inviata da Edwin Visualizza il messaggio
Partendo dal presupposto che la psicologia ha tante correnti e che non esiste una sola metodologia, e dicendo inoltre che non ne so abbastanza, mi limito a descrivere la terapia che sto seguendo/ho seguito per cui posso sbagliarmi in quanto non conosco i fili teorici che la muovono, provo a raccontare qualcosina di quel che ho vissuto.

Quel che noto accade non è tanto l'assunzione della "lente" del terapeuta quanto la messa in discussione della lente che ti porta al pensiero disfunzionale che, in teoria, il terapeuta sa individuare.
Non si cerca la verità oggettiva dietro le cose, perchè non esiste, si cerca di scardinare quelle convinzioni che ti portano a star male e che si danno aprioristicamente per vere, cercando magari nel mentre di risalire alla causa di questa convinzione.



Non ho mai detto che la psicoterapia funziona sempre e per tutti, ho detto che viene demonizzata fraintendendone il funzionamento. Poi può non funzionare e può non andare bene (poi esistono mille correnti diverse, di che parliamo), ma almeno prima di farsi un opinione netta sapere come si svolge mi pare necessario.

Cioè mi son veramente limitato a raccontarne i meccanismi che ho vissuto e spiegare perchè, avendoli vissuti, mi sembra che alcuni hanno un immagine un po' distorta di come funzioni, da qui a dire che voglio convincere la gente a farla o a dire che per me funziona sempre e per tutti ce ne passa.
E io ti ho spiegato che su di me, per i problemi che ho, non può funzionare, a prescindere dell'orientamento. Mettiamoci pure che non mi fido delle persone, per cui come vuoi che funzioni? Se non c'è fiducia, non si va da nessuna parte. E poi, so come funziona, visto che ho conosciuto persone che hanno fatto terapia per anni, ma appunto non fa per me.
Ringraziamenti da
pokorny (05-05-2020)
Vecchio 05-05-2020, 23:19   #55
Esperto
L'avatar di ansiolino
 

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Originariamente inviata da incompresa88 Visualizza il messaggio
E io ti ho spiegato che su di me, per i problemi che ho, non può funzionare, a prescindere dell'orientamento. Mettiamoci pure che non mi fido delle persone, per cui come vuoi che funzioni? Se non c'è fiducia, non si va da nessuna parte. E poi, so come funziona, visto che ho conosciuto persone che hanno fatto terapia per anni, ma appunto non fa per me.
se ho capito bene tu però non hai mai fatto psicoterapia quindi attenzione, perchè come hai fatto notare anche tu, non tutti funzioniamo allo stesso modo. Potresti essere talmente diversa da tutti al punto che la psicoterapia su di te potrebbe funzionare
Vecchio 06-05-2020, 09:16   #56
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Originariamente inviata da ansiolino Visualizza il messaggio
se ho capito bene tu però non hai mai fatto psicoterapia quindi attenzione, perchè come hai fatto notare anche tu, non tutti funzioniamo allo stesso modo. Potresti essere talmente diversa da tutti al punto che la psicoterapia su di te potrebbe funzionare
Ci sono andata una volta e mi è bastata. Mai più. Non mi fido e mi rifiuto di parlare. Funziona se uno ci crede. Io non ci credo, quindi non ha senso. Non c'è collaborazione e non c'è fiducia.
Vecchio 06-05-2020, 11:54   #57
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Originariamente inviata da pokorny Visualizza il messaggio
Per due buoni ordini di motivi.

1) A meno di avere di fronte un'alga unicellulare, una persona non stupida capisce meglio dell'interessato certe dinamiche, proprio perché e in quanto osservatore esterno. Esempio tipico che ha riguardato anche mio fratello: donna in cerca di altoborghese non amato da sposare (e altoborghese scemo che crede di interessare per le sue qualità), tutti i familiari e amici sconsigliano ma la vittima delle due si incavola dicendo che nessuno tranne lui capisce. E poi divorzio, alimenti, scazzi... Non mi decostruire l'esempio specifico (a parte che purtroppo è un classico sempreverde), estremizzo solo per chiarire l'idea di fondo.

2) Al punto 1) si aggiunge il fatto che un buon terapeuta ha studiato apposta per capire i trabocchetti della mente. Penso che ricadano in un repertorio ristretto e dato che la piscologia ha piena dignità scientifica da parecchio tempo siano stati ben compresi, almeno nelle linee fondamentali. Quindi non solo un terapeuta ha un solido background sui trucchi e le modalità di resistenza e rimozione della mente, ma si è specializzato nel gestirli.

Per questo io credo che in limitatissimi casi la psicoterapia abbia una valenza utile. Il problema secondo me è più sociale che altro: come dico spesso se tutta l'utenza del forum vivesse in un paese come il Canada o la NZ o il nordeuropa (ma con un clima meno infelice) forse un buon 70% gestirebbe molto meglio il proprio stato e arrivo a dire che potrebbe avere la vita soddisfacente che non ha qui. Mi si obietterà che è la mente che comanda tutto e si può essere felici anche in un bassofondo di Bogotá, ma sono pure petizioni di principio. L'ambiente conta, e una psicoterapia non può agire sull'ambiente. E come ovvio, questo è solo il primo strato della cipolla.
La mia perplessità nasce da una considerazione più "basica".
Verissimo che dall'esterno certe cose si possono notare meglio, verissimo anche che un professionista ha o dovrebbe avere qualche carta in più da giocare rispetto a chi è meno abituato all'autoanalisi e al riconoscimento di certi meccanismi mentali.
Io però mi chiedo: e se, almeno in qualche caso, il problema non sia la mente del soggetto che sta "sbagliando" o "facendo trucchetti"? Non penso certo alla mente dantesca che non erra (cit.), nessuna infallibilità, solo il normale errare humanum est dei "sani". E se, almeno in qualche caso, il disagio non nascesse dalla "disfunzionalità" (btw, concetto tutto da definire per quanto mi riguarda) quanto dall'essere sulla coda della gaussiana e dal non ritrovarsi in certe dinamiche sociali che in quanto maggioritarie sono date per "funzionali"/"naturali"/"giuste" dai più?
In questi casi, di quale utilità sarebbe un approccio che mira principalmente a decostruire dei meccanismi visti come forieri di conseguenze negative o comunque "fallati"? E se il problema non fossero tanto le dinamiche interne quanto quelle esterne? Chi ha detto che sanity is statistical (cit.) sempre e comunque?
Vecchio 06-05-2020, 13:59   #58
Esperto
L'avatar di Edwin
 

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Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
La mia perplessità nasce da una considerazione più "basica".
Verissimo che dall'esterno certe cose si possono notare meglio, verissimo anche che un professionista ha o dovrebbe avere qualche carta in più da giocare rispetto a chi è meno abituato all'autoanalisi e al riconoscimento di certi meccanismi mentali.
Io però mi chiedo: e se, almeno in qualche caso, il problema non sia la mente del soggetto che sta "sbagliando" o "facendo trucchetti"? Non penso certo alla mente dantesca che non erra (cit.), nessuna infallibilità, solo il normale errare humanum est dei "sani". E se, almeno in qualche caso, il disagio non nascesse dalla "disfunzionalità" (btw, concetto tutto da definire per quanto mi riguarda) quanto dall'essere sulla coda della gaussiana e dal non ritrovarsi in certe dinamiche sociali che in quanto maggioritarie sono date per "funzionali"/"naturali"/"giuste" dai più?
In questi casi, di quale utilità sarebbe un approccio che mira principalmente a decostruire dei meccanismi visti come forieri di conseguenze negative o comunque "fallati"? E se il problema non fossero tanto le dinamiche interne quanto quelle esterne? Chi ha detto che sanity is statistical (cit.) sempre e comunque?
Il problema sono le dinamiche interne nel senso che il focus non è tanto la dinamica in sè quanto il motivo del perchè la cosa ti faccia star male.

Se tu odi uscire ma il fatto che tu detesti uscire non ti crea problemi, uno psicologo non ti cambierà da questo punto di vista.
Se vivi con grosso senso di colpa la tua non voglia di uscire, lo psicologo in teoria ti aiuterà a far cadere la lente secondo la quale non uscire sia una colpa.
La visione "disfunzionale" non riguarda tanto il non essere "come la massa" ma il ritenere ci sia un modo giusto di vivere e un modo giusto in cui si dovrebbe essere. In genere, e parlo per esperienza personale (immagino ci siano casistiche differenti dalle mie), il pensiero disfunzionale è un giudizio molto forte interno od esterno verso modi di essere che non si accettano, per cui per quanto mi riguarda il lavoro è spesso togliermi dalla testa che "dovrei essere così invece che come sono ora", e accettarmi per quali sono le mie tendenze.

Se fai parte degli estremi della Guassiana e la cosa non ti da alcun problema, lo psicologo non serve.
Vecchio 06-05-2020, 15:17   #59
Esperto
L'avatar di pokorny
 

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Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
In questi casi, di quale utilità sarebbe un approccio che mira principalmente a decostruire dei meccanismi visti come forieri di conseguenze negative o comunque "fallati"? E se il problema non fossero tanto le dinamiche interne quanto quelle esterne? Chi ha detto che sanity is statistical (cit.) sempre e comunque?
Non possiamo saperlo, forse avremmo risolto il problema della condizione umana se si sapesse. Non so proprio cosa aggiungere.
Vecchio 06-05-2020, 15:22   #60
Banned
 

Certo, funziona, ma dipende dalla patologia, e soprattutto dal paziente.
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