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07-11-2016, 00:12
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#101
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,282
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Si. In realtà forse è improprio concludere che la psicoterapia non migliora. Potremmo stare peggio senza.
Io dico sempre che non possiamo vivere con lo psicologo mano nella mano. Quando siamo posti di fronte a una scelta , siamo soli a dover decidere.
Io penso che la più importante delle nostre terapie, sia quella di impare dalla nostra esperienza, dalle nostre conquiste, ma anche dai nostri fallimenti. Sigmund Freud non potrebbe fare di più.
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Ultima modifica di cancellato16573; 07-11-2016 a 00:15.
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07-11-2016, 01:01
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#102
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Avanzato
Qui dal: May 2016
Messaggi: 443
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l'errore che ho fatto quando dovevo decidere se iniziare una psicoterapia è stato dare peso alle ricerche che facevo su internet sulla capacità degli psicofarmaci di risolvere i miei problemi.
Tutti i commenti e le valutazioni che leggevo mi condizionavano ma successivamente ho capito che basarsi sulle statistiche non ha senso. E' l'ennesimo modo per fuggire dalla possibile guarigione.
L'idea era quella di trovare una pillola che dall'oggi al domani mi "appioppasse la felicità". Ovviamente nel MIO caso era sbagliato.
Un po' come rimanere fermo immobile e aspettare che qualcuno risolvesse i miei problemi.
Personalmente penso che gli interessi dietro gli psicofarmiaci siano elevati ma allo stesso tempo credo che in alcuni casi possano essere risolutivi.
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07-11-2016, 09:21
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#103
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,282
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Hai detto bene. Il farmaco in sé stesso, non dà la felicità. Ma almeno toglie l'infelicità, che impedisce di fare qualsiasi cosa.
Poi non è che gli psichiatri muoiano dalla voglia di dare farmaci. Anzi, quando vedono che uno sta decisamente meglio, li riducono. A volte li tolgono proprio, a patto che ogni tanto fai delle visite di controllo.
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07-11-2016, 11:51
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#104
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Avanzato
Qui dal: Mar 2016
Messaggi: 304
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Quote:
Originariamente inviata da Superpippo
Il farmaco in sé stesso, non dà la felicità. Ma almeno toglie l'infelicità, che impedisce di fare qualsiasi cosa.
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a me non l'ha affatto tolta, anzi
mi ha semplicemente sedato, come un palliativo. ci sono giornate in cui non mi muovo dal letto e non ho pensieri.
in queste condizioni non vedo come possa cambiare il resto della mia vita ( e ci ho provato pure con la psicoterapia)
insomma, ogni caso è a se stante. c0è chi guarisce, chi riesce a convivere ma anche tanti che non ce la fanno. .mi sembra che tu abbia una visione troppo semplice
se fosse cosi' facile come dici psicologi e psichiatri sarebbero in gran parte disoccupati e questo stesso forum non sarebbe cosi animato
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Ultima modifica di gordon77; 07-11-2016 a 11:53.
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07-11-2016, 12:13
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#105
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,746
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Quote:
Originariamente inviata da gordon77
a me non l'ha affatto tolta, anzi
mi ha semplicemente sedato, come un palliativo. ci sono giornate in cui non mi muovo dal letto e non ho pensieri.
in queste condizioni non vedo come possa cambiare il resto della mia vita ( e ci ho provato pure con la psicoterapia)
insomma, ogni caso è a se stante. c0è chi guarisce, chi riesce a convivere ma anche tanti che non ce la fanno. .mi sembra che tu abbia una visione troppo semplice
se fosse cosi' facile come dici psicologi e psichiatri sarebbero in gran parte disoccupati e questo stesso forum non sarebbe cosi animato
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Dipende da un sacco di fattori, dal tipo di farmaco, dal tipo di problemi, dal personale metabolismo.
Spesso bisogna provarne almeno 2 o 3 prima di trovare il farmaco giusto.
Però non è che abbiano effetti collaterali irreversibili (salvo rari e specifici casi, nel caso di dubbio meglio leggere il bugiardino e chiedere al proprio medico).
Per dire, che ho raccontato nel post precedente l'antidepressivo che ho preso mi ha dato una breve ma immediata carica nei primissimi giorni, ma appena sono tornato a lavoro l'effetto è svanito nel nulla.
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07-11-2016, 12:42
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#106
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Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Infinitamente nel tuo pensiero.
Messaggi: 3,213
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Quote:
Originariamente inviata da Ilsaggio
Personalmente penso che gli interessi dietro gli psicofarmiaci siano elevati ma allo stesso tempo credo che in alcuni casi possano essere risolutivi.
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Certo che sono elevati, questo oltre ad essere negativo ha anche aspetti positivi, cioè la ricerca continua di molecole migliori. Comunque non si può negare che alcune volte questi interessi sono a scapito della salute dei pazienti.
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07-11-2016, 14:41
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#107
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Avanzato
Qui dal: Mar 2016
Messaggi: 304
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Quote:
Originariamente inviata da Marco.Russo
Dipende da un sacco di fattori, dal tipo di farmaco, dal tipo di problemi, dal personale metabolismo.
Spesso bisogna provarne almeno 2 o 3 prima di trovare il farmaco giusto.
Però non è che abbiano effetti collaterali irreversibili (salvo rari e specifici casi, nel caso di dubbio meglio leggere il bugiardino e chiedere al proprio medico).
Per dire, che ho raccontato nel post precedente l'antidepressivo che ho preso mi ha dato una breve ma immediata carica nei primissimi giorni, ma appena sono tornato a lavoro l'effetto è svanito nel nulla.
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grazie per la risposta!
sono in cura da piu' di dieci anni e farmaci ne ho provati tanti, almeno nel mio caso credo di poter parlare con cognizione di causa
l'effetto che racconti tu l'avevo provato dieci anni fa quando avevo preso il daparox...all inizio bene, poi mi sono rapidamente assuefatto e sono tornato al punto di partenza
e i medici mi hanno dato altri prodotti...alla fine per me è un circolo vizioso, anzi una via crucis
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07-11-2016, 15:47
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#108
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: TV
Messaggi: 2,444
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Mi rispecchio molto in quello che dici gordon, sono praticamente uguale a te. Decine di terapie provate e sono al punto di partenza, ti capisco benissimo
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07-11-2016, 16:11
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#109
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,746
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Quote:
Originariamente inviata da gordon77
grazie per la risposta!
sono in cura da piu' di dieci anni e farmaci ne ho provati tanti, almeno nel mio caso credo di poter parlare con cognizione di causa
l'effetto che racconti tu l'avevo provato dieci anni fa quando avevo preso il daparox...all inizio bene, poi mi sono rapidamente assuefatto e sono tornato al punto di partenza
e i medici mi hanno dato altri prodotti...alla fine per me è un circolo vizioso, anzi una via crucis
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Guarda, io credo molto più nella psicoterapia che nei farmaci. Questi al massimo possono darti la forza per lavorare su te stesso, ma se uno pensa che a prenderli si smette di soffrire si sbaglia di grosso.
La mia esperienza di cui sopra si riferiva allo zoloft, e non è che mi sia assuefatto ad esso, anzi. Ne sentivo l'effetto, solo che era come se il mio cervello si rifiutasse di essere felice. Il farmaco cercava di far salire la serotonina e il mio cervello cercava di farla scendere.
Mi voleva dire una cosa importante e io non lo stavo ascoltando. La cosa importante che voleva dirmi era che non potevo continuare a "lavorare" come stavo facendo nell'ultimo periodo (cioé non facendo niente in atteggiamento di totale chiusura passivo-aggressiva).
Dovevo decidere di affrontare i miei problemi (ovvero il capo), oppure concludere l'esperienza.
Siccome il capo l'avevo già affrontato in passato e so che non può far nulla per farmi star meglio, alla fine ho valutato la seconda ipotesi. Mi sono fatto i conti in tasca, mi sono armato di coraggio per vedere se riuscivo a rimediare qualche soldo extra, e mi è andata di culo.
Ora infatti risolta quella faccenda sto (mediamente) molto meglio, devo solo contare i giorni che mi separano alla scadenza del contratto.
Tu devi far la stessa cosa. Prenditi innanzitutto un periodo per riposarti, un paio di settimane. Cerca per quanto possibile di farti aiutare da chi ti è vicino, parlando con loro e spiegando che hai bisogno di tempo per riprenderti e farti forza, e che quindi non sarai disponibile (praticamente come se ti fossi preso l'influenza). Usa la prima settimana per ricostruire le tue energie, dormendo bene e mangiando sano, riscoprendo passioni o semplicemente cazzeggiando. Poi domandati "qual è la cosa che se potessi cambiare con un click mi migliorerebbe drasticamente la vita?".
E a quel punto inizia a ragionare su come puoi raggiungere quell'obiettivo, su che tipo di risorse disponi e su chi puoi contare per chiedere aiuto.
Poi inizia la parte difficile, perché ricostruirsi un'esistenza sana e piacevole richiede sovente un lavoro molto duro. Però, sapendo che i passi sono già noti e bisogna solo sforzarsi e avere pazienza, di solito questi sforzi sono più agevoli e meno forieri di sofferenze insostenibili.
Almeno, per me è così!
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07-11-2016, 22:30
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#110
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Avanzato
Qui dal: Mar 2016
Messaggi: 304
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grazie per i consigli
in realtà ho già praticato diversi cicli di psicoterapia ( anche uno di terapia di gruppo) ma non sono serviti a molto...o meglio, alla fine si rimescolava un po' nel fango della mia esistenza, i traumi passati etc tutte cose che comunque conoscevo già.
probabilmente avessi iniziato a 17 anni e non a 27 anni a curarmi avrei avuto qualche possibilità in piu' di costruire i mattoni di un'esistenza dignitosa, ma ormai è andata cosi.
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07-11-2016, 23:12
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#111
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,746
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Quote:
Originariamente inviata da gordon77
grazie per i consigli
in realtà ho già praticato diversi cicli di psicoterapia ( anche uno di terapia di gruppo) ma non sono serviti a molto...o meglio, alla fine si rimescolava un po' nel fango della mia esistenza, i traumi passati etc tutte cose che comunque conoscevo già.
probabilmente avessi iniziato a 17 anni e non a 27 anni a curarmi avrei avuto qualche possibilità in piu' di costruire i mattoni di un'esistenza dignitosa, ma ormai è andata cosi.
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Io ne ho 33
Non è mai troppo tardi, MAI.
Solo che è faticoso e doloroso. Specialmente all'inizio. Lo psicologo aiuta proprio per questo, perché noi sappiamo benissimo cosa c'è che non va, solo che siccome ci fa troppo soffrire cerchiamo di dimenticarcene, e guardiamo tutte le soluzioni meno quella giusta.
Ma anche senza psicologo possiamo imboccare la strada giusta, volendo, con un po' di culo e molto impegno. Bisogna però accettare che all'inizio si soffre.
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10-11-2016, 19:14
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#112
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Esperto
Qui dal: Aug 2016
Ubicazione: Sottozero
Messaggi: 749
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Il discorso è sempre lo stesso, le opinioni, le situazioni di partenza e le esperienze molte e diversificate. Io come già scritto su altri post rimango dell'idea che non siano d'aiuto.
Benefici ed effetti collaterali dipendono da dosaggi, interazioni e reazioni proprie del soggetto ai principi attivi, perciò in un primo momento è facile mettere in dubbio l'efficacia della cura, almeno finché non si è trovato un piano terapeutico congeniale, il che richiede senz'altro tempo. Il problema è quando la terapia giusta non si trova nonostante i tentativi e quindi se ne continuano a fare a buffo. Per lo più di tempo, quando si è depressi non ce n'è poi così tanto, i pensieri turbinano e le soluzioni dovrebbero essere più veloci possibili, si sa.
Hanno provato a rassettarmi per tre anni con le classi di psicofarmaci più disparate e non ci sono riusciti, m'hanno solo reso un'ombra e massacrato il fisico, tanto che alcuni problemi ancora me li porto appresso e tolti i farmaci sono dimagrita di quindici chili (pesavo 67 quando ho iniziato la terapia, nel giro di pochi mesi sono arrivata a 90... ma non tutti i farmaci fanno ingrassare, bada, e poi è sempre soggettiva la cosa).
Quando andavo in terapia, era un continuo constatare da parte mia che mi sentivo sempre più depressa e spenta, al che lo psichiatra rispondeva aumentando un dosaggio od aggiungendo un farmaco nuovo. Così mi è successo al CSM e così è successo anche nelle cliniche.
Ma come si fa a guarire dalla depressione se sei in modalità zombie, rincoglionita tutto il giorno? Il benessere mentale va costruito passo passo, va ragionato, l'atteggiamento positivo giustificato e motivato (altrimenti diventa cieco e si dissolve appena arriva l'ennesima batosta) e per fare ciò serve la lucidità. A me i farmaci l'hanno tolta, quasi del tutto. In certi periodi''sbiascicavo'' le parole, camminavo barcollando e gli occhi erano spesso semichiusi; ecco cosa mi hanno raccontato le persone che erano intorno a me. Io la consapevolezza di ciò non l'avevo. In altri momenti sarei potuta essere definita lucida, ma non era davvero così, ragionavo ma non ero più io, difatti mi sono trovata a fare cose che non avrei mai fatto in stato ''sobrio'' (e che ora non comprenderei, se non tenessi conto dell'influenza della terapia). C'è però da precisare che i picchi di effetti collaterali li ho avuti durante i trattamenti in clinica. Quando seguivo la cura a casa la condizione fisica migliorava, ma quella mentale ha perseverato nella discesa di giorno in giorno, ovunque mi trovassi.
Ho riposto tutta la mia fiducia nei farmaci da subito, sbagliando, ma molto presto mi sono resa conto che il vero cambiamento dipendeva da me e basta. E sì, ho la zucca scocciata, in certi meccanismi ancora ci casco, nonostante considero il capitolo depressione chiuso, ma so che dipende solo e soltanto da come formulo i miei pensieri, anzi, da come li tengo in considerazione.
Se avessi avuto allucinazioni persistenti od altro forse la penserei diversamente, ma dalla mia esperienza (depressione maggiore e diagnosi border) posso dire che gli psicofarmaci sono discretamente inutili, che le benzodiazepine vanno giù come l'acqua anche se hanno un saporaccio ...e poi fare shopping in farmacia ogni due settimane è una palla mortale
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10-11-2016, 19:42
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#113
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Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Infinitamente nel tuo pensiero.
Messaggi: 3,213
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Grazie della tua testimonianza Xtal , purtroppo ti capisco bene, i farmaci sbagliati e le diagnosi sbagliate, l'incompetenza di alcuni medici possono danneggiare la persona.
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10-11-2016, 20:43
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#114
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,746
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Quote:
Originariamente inviata da xtal*
Il discorso è sempre lo stesso, le opinioni, le situazioni di partenza e le esperienze molte e diversificate. Io come già scritto su altri post rimango dell'idea che non siano d'aiuto.
Benefici ed effetti collaterali dipendono da dosaggi, interazioni e reazioni proprie del soggetto ai principi attivi, perciò in un primo momento è facile mettere in dubbio l'efficacia della cura, almeno finché non si è trovato un piano terapeutico congeniale, il che richiede senz'altro tempo. Il problema è quando la terapia giusta non si trova nonostante i tentativi e quindi se ne continuano a fare a buffo. Per lo più di tempo, quando si è depressi non ce n'è poi così tanto, i pensieri turbinano e le soluzioni dovrebbero essere più veloci possibili, si sa.
Hanno provato a rassettarmi per tre anni con le classi di psicofarmaci più disparate e non ci sono riusciti, m'hanno solo reso un'ombra e massacrato il fisico, tanto che alcuni problemi ancora me li porto appresso e tolti i farmaci sono dimagrita di quindici chili (pesavo 67 quando ho iniziato la terapia, nel giro di pochi mesi sono arrivata a 90... ma non tutti i farmaci fanno ingrassare, bada, e poi è sempre soggettiva la cosa).
Quando andavo in terapia, era un continuo constatare da parte mia che mi sentivo sempre più depressa e spenta, al che lo psichiatra rispondeva aumentando un dosaggio od aggiungendo un farmaco nuovo. Così mi è successo al CSM e così è successo anche nelle cliniche.
Ma come si fa a guarire dalla depressione se sei in modalità zombie, rincoglionita tutto il giorno? Il benessere mentale va costruito passo passo, va ragionato, l'atteggiamento positivo giustificato e motivato (altrimenti diventa cieco e si dissolve appena arriva l'ennesima batosta) e per fare ciò serve la lucidità. A me i farmaci l'hanno tolta, quasi del tutto. In certi periodi''sbiascicavo'' le parole, camminavo barcollando e gli occhi erano spesso semichiusi; ecco cosa mi hanno raccontato le persone che erano intorno a me. Io la consapevolezza di ciò non l'avevo. In altri momenti sarei potuta essere definita lucida, ma non era davvero così, ragionavo ma non ero più io, difatti mi sono trovata a fare cose che non avrei mai fatto in stato ''sobrio'' (e che ora non comprenderei, se non tenessi conto dell'influenza della terapia). C'è però da precisare che i picchi di effetti collaterali li ho avuti durante i trattamenti in clinica. Quando seguivo la cura a casa la condizione fisica migliorava, ma quella mentale ha perseverato nella discesa di giorno in giorno, ovunque mi trovassi.
Ho riposto tutta la mia fiducia nei farmaci da subito, sbagliando, ma molto presto mi sono resa conto che il vero cambiamento dipendeva da me e basta. E sì, ho la zucca scocciata, in certi meccanismi ancora ci casco, nonostante considero il capitolo depressione chiuso, ma so che dipende solo e soltanto da come formulo i miei pensieri, anzi, da come li tengo in considerazione.
Se avessi avuto allucinazioni persistenti od altro forse la penserei diversamente, ma dalla mia esperienza (depressione maggiore e diagnosi border) posso dire che gli psicofarmaci sono discretamente inutili, che le benzodiazepine vanno giù come l'acqua anche se hanno un saporaccio ...e poi fare shopping in farmacia ogni due settimane è una palla mortale
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Penso che molti dottori sopravvalutino la consapevolezza del paziente nel definire la risposta ai farmaci. I quali secondo me possono esser d'ausilio in casi isolati e definiti, ma salvo dimostrate alterazioni organiche senza un approccio psicoterapeutico (impossibile se il paziente non è per l'appunto lucido) si rivelano inutili.
Il corpo e la mente umana hanno dei meccanismi di autoregolazione normalmente molto efficienti, la chimica del cervello può essere imbrogliata per qualche tempo ma dopo viene compensata e si ha assuefazione.
Nel mio caso ho impiegato 2 settimane a rendermi conto che il mio dosaggio era eccessivo, ma probabilmente se avessi intrapreso questa terapia qualche anno fa avrei continuato a stare in uno stato vegetativo troppo a lungo.
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11-11-2016, 13:42
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#115
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: TV
Messaggi: 2,444
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L'errore che fanno più spesso certi psichiatri, secondo la mia esperienza, è pensare che più farmaci sono meglio. Ho trovato solo una che mi abbia detto più o meno "per te i farmaci nn funzionano, togliamo quasi tutto e proviamo altre strategie". Sembra che si aspettino sempre una risposta ad una determinata dose, basta aumentare....senza considerare che superate certe quantità i benefici potrebbero essere trascurabili ma gli effetti collaterali no.
Questo nn toglie che però nn ha senso essere contro gli psicofarmaci senza mai averli provati, o avendone provati pochi e per poco tempo
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11-11-2016, 13:53
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#116
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Banned
Qui dal: Dec 2015
Messaggi: 1,327
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I farmaci servono a poco, per aiutare una persona servono rapporti sociali soddisfacenti e un occupazione soddisfacente... anche su questo forum parliamo sempre e solo di relazioni, sesso, lavoro perché fondamentalmente sono queste le spinte a rialzarsi e se l'ambiente non te le fornisce la situazione resta invariata a tempo indeterminato.
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13-11-2016, 15:01
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#117
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,282
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Quote:
Originariamente inviata da Yamcha
I farmaci servono a poco, per aiutare una persona servono rapporti sociali soddisfacenti e un occupazione soddisfacente... .
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Si, ma si riesce a fare tutte queste cose quando si sta bene.
Quando sei in depressione, non riesci neanche un po'. Come si fa?
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