Marco Russo

originariamente il titolo era "va sempre peggio", ma mi sono guardato indietro rendendomi conto che non ero oggettivo. Ho fatto alcuni progressi: nell'ultimo post del thread del fare ero felice dei risultati, qualche giorno fa.

Ora sono ritornato di nuovo punt'accapo.
La teoria era che rendendo la vita emozionante sarei stato più motivato a sobbarcarmi le contingenze della vita, per quanto noiose, ma sta funzionando poco.
C'è da dire che la vita emozionante che mi immaginavo, ancora latita: non che voglia dir poco quello che mi sto sforzando di fare, non che non mi sia divertito al raduno di Pisa (e tura+oakld lo sanno, ad esempio di quando ho dato il cinque a quella turista in posa per la classica foto dove si fa finta di spingere la torre lì sarò apparso ai due amici come un "estroversone", ma loro lo sanno quanto io sia "drogato" di emozioni e di un semplice batticuore), ma non capisco perché i "normali" si riescano a sentire felici così, di una vita semplice fatta di uscite, birrate, chiacchere/pettegolezzi, lavoro, un po' di gioco, e finita lì.
Mentre io penso al corso di rally, a quello di pickup, a iscrivermi a kickboxe e a fare qualche altra follia, il tutto per dare un senso alla vita sufficiente da farmi capire che se non pago le bollette prima o poi qualcuno s'incazzerà....


non è che ci sia da rispondere niente a questo post, era solo uno sfogo, forse dovevo metterlo in "storie personali"... magari dovrei farci un diario o simile.

amarlena

Credo che ricercare spasmodicamente emozioni nasconda ovviamente una insoddisfazione che non può essere facilmente colmata se non si assume che questi picchi nella vita non ci possono essere sempre.
Come dici tu la vita degli altri è fatta di " normalità " e l' equilibrio di una persona si misura da quanto riesca a stare bene in quella normalità, da quanto riesca ad accettare la vita nella sua semplicità.
Emozione può significare fermarsi un attimo e sentirsi parte del tutto, riuscire ad ammirare la bellezza di quanto ci circonda, sentirsi felici perchè si è riusciti ad aiutare qualcuno e a fare qualcosa di utile. Tutto il resto passa...

Nick

volevo rispondere ma credo lo farò domani...

Manuela.tr

Mi ritrovo molto nella descrizione della persona sempre alla ricerca di emozioni e che rifugge da quella che viene definita e riconosciuta da molti come " normalita' ". Personalmente non mi sono risparmiata nulla o quasi ma non mi sento comunque felice. E'qualcosa senza fine che per un attimo ti fa sentire euforica e piena di stimoli mentre l'attimo successivo ti annoia, ti intristisce spingendoti a ricominciare. La ricerca dunque continua con una punta di invidia verso le persone che io definisco equlibrate. Sono quelle che per me si accontantano ma che in fondo hanno quello che più conta.

barclay

Herr Marco, scusi se glielo ripeto, ma lei hai bisogno di analizzare di più i suoi pensieri: se continua a fare le cose a forza senza ottenere risultati è evidente che c'è qualche conflitto interiore irrisolto nella sua mente

Marco Russo

analizzarli? Forse, ma di certo non da solo. Se quello che vedi nell'ultimo periodo è una persona che si forza di fare e fare e fare in continuazione, è proprio perché fino all'altro ieri per tutta la mia vita non ho fatto altro che pensare, pensare, pensare, pensare in continuazione. La data di iscrizione risale a febbraio, quindi anche se a te sembra che faccia più di quanto non pensi ti assicuro che è solo una porzione molto sottile della mia vita.

Sull'analisi con qualcun altro, la terapeuta è in ferie e se ne parlerà il 14. Comunque gliel'ho già detto che non stiamo andando verso l'obiettivo.

Marco Russo

hai detto tutto quello che c'era da dire.

barclay

OH, allora c'eri arrivato da solo Avevo frainteso

zoe666

io sto notando che ultimamente mi annoia tutto. Sto deventando sempre più esigente,mi annoiano le persone, i loro divertimenti. Mi sento ( ed è uno sbaglio enorme ) superiore a tutti, troppo intelligente per gli altri, boh, comunque così mi diverto poco o nulla perchè in ogni posto e ogni cosa che faccio mi sento "fuori posto".

luky

Anche per me vale lo stesso, ma non mi sento superiore anzi...

Sverso

Avrai qualche problema con il meccanismo di ricompensa nel cervello, a loro basta solo quello e sono felici tu hai bisogno sempre di più di qualcosa di nuovo per divertirti





Io sono peggio di tutti perchè non mi piace quasi niente e la fobia centra relativamente.

Blackrose

anche io... ahah

Josef K.

Questo è un argomento molto complesso, difficilmente riassumibile in poche formule dal peso oggettivo. Andando al dunque, credo sia perfettamente normale per una persona capace di andare in profondità, non riuscire a rispecchiarsi in una pozzanghera (e con ciò non voglio esprimere alcun giudizio di valore). Con il tempo, l'insoddisfazione che si prova nell'accorgersi che la "normalità" non corrisponde alla propria dimensione, genere una sfiducia capace di avvolgere tutto in una scia di insofferenza, anche ciò che in condizioni di serenità si apprezzerebbe. Si finisce per avvertire il bisogno di fare a tutti i costi qualcosa pur di risvegliare quella parte di noi che, bene o male, ci ha sempre confortato; e si gira in tondo provandole tutte. Secondo me, così non si arriva da nessuna parte. Bisogna accettare a monte il fatto di non essere come la maggioranza delle persone. Senza rancore, verso se stessi o gli altri: non si può accusare nessuno per quello che è. Preso atto di questo, si prende quel che di buono la vita ha da offrire, rendendosi conto che la noia, dopotutto, non è nemmeno lontanamente uno dei mali peggiori.

chopin6630k

Hmmm... Mi ci ritrovo molto nel tuo post. Anche se, ora come ora, provo una tale apatia che non mi va di fare niente. Anche se, ad essere completamente sincero, ho tante cose che mi piacerebbe fare ma che non riesco!!! E' così. Non si è mai felici. Qualcosa che dentro non viene mai colmato. Che tristezza...

sogno l'oblio

sei un tipo adrenalinico

Moonwatcher

Sì, sta meglio in Storie personali...