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Originariamente inviata da Dago
si l imbarazzo c è sempre sopratutto nei momenti di silenzio, il volersi bene senza dubbio è una delle soluzioni, per quanto riguarda la frustrazione cioè accettare la situazione senza star li a dannarsi l anima anche se avvolte ci si sente anche un po scemi e impotenti riguardo alcune occasioni è come volere e non potere... a te capita di aver "paura" paura di parlare al telefono?
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ma come dicevo è un processo che forse richiede tempo ed esperienza, il cambiamento, se davvero c'è qualcosa che non va nel modo in cui ci comportiamo, qualcosa che ci rende strani e incomprensibili, qualcosa che fa sentire a disagio gli altri perché siamo scostanti, o rifiutanti o fuori luogo
per la paura di parlare al telefono, sì, anche se ora mi pare vada un po' meglio, la paura è quella di rispondere mostrandomi così disponibile, fa paura perché la telefonata è qualcosa di inaspettato e sconosciuto e non si sa mai cosa potrebbe venire richiesto e non ci si sente pronti
sul parlare in sé più che altro mi metteva a disagio perché magari ero giù di morale e l'altra persona forse voleva che raccontassi che facevo nel quotidiano ma io non facevo molto o ero depressa e non mi andava di parlare,
invece mi è capitato di essere rimproverata di mangiarmi le parole e che non si capiva niente di ciò che dicevo, ma anche il mangiarsi le parole mi sembra un prodotto della tensione che contrae la mascella e dell'ansia che accavalla le parole, così si ritorna al discorso di prima, che poi è la tensione stessa che crea stranezze alimentando tutto il circolo vizioso