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Originariamente inviata da Emil
Ma se non ci si rassegna alla morte allora cosa bisogna fare?
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L'essere umano non si è mai rassegnato intimamente alla morte da quando ne ha avuto cognizione: le superstizioni, le divinità, le religioni nascono per prime agli albori del tempo per dare una risposta al terrore del nulla. Oggi conviviamo anche con un pensiero ateo e razionale riguardo la morte perché abbiamo a disposizione la tecnica che ci permette di confrontarci in maniera logica con la stessa, così la nostra ribellione all'autorità genetica è affidata alla scienza, alle cure, alle medicine. Noi possiamo distrarci - "la vita è distrazione dal pensiero della morte", scriveva Cioran - e allo stesso impegnarci per allungare il più possibile la vita. Difatti è quello che, come specie oltre che individualmente, facciamo.