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Vecchio 23-03-2021, 12:52   #1
Principiante
 

Ragazzi ciao a tutti, scrivo poco per non ammorbare più di quanto voi non siate già ammorbati per conto vostro.

Dopo i tanti errori, fallimenti, storie che si ripetono da anni e anni, istinti che si ripetono da anni e anni che restano immodificabili, ho dedotto che ormai sono prigioniero del mio destino. Non c'è nulla da fare, se non accettare e rassegnarmi con dolore che prima o poi, spero al più presto, sfoci in totale apatia ed indifferenza. Solo cosi penso che potrò ricominciare a respirare e stare bene con me stesso.

Credo che purtroppo la maggior parte delle cose sia inevitabile per cui meglio permetter loro di lasciare che corrano , senza reprimerle, ripudiarle , modificarle...semplicemente accoglierle ed accettarle.

La mia indole che mi porta verso il basso, il fallimento, la mediocrità , la bassezza, l'essere completamente incolore, ha portato la mia mia vita ad essere al di sotto delle aspettative, aspettative ovviamente della mia immaginazione.

Tendo spesso a ricapitolare tutti questi 30 anni passati, ricordando fasi, episodi e il modo in cui mi ero approcciato e comportato e ne desumo che la pigrizia, la svogliatezza, l'incapacità di mettersi in gioco e la non voglia di rischiare hanno permesso tutto questo.

Ci sono anche fattori esogeni ovviamente eh... nonostante tutto , penso di aver seminato davvero parecchio, ma i fattori esogeni non mi hanno permesso di raccogliere nulla, se non il 10% di quanto seminato.

Sotto tutti i punti di vista........

La domanda ora è...come posso accogliere l'apatia il prima possibile secondo voi?

Ultima modifica di Alter Ego; 23-03-2021 a 12:54.
Vecchio 23-03-2021, 13:24   #2
Esperto
L'avatar di Texas
 

Accoglierla o rifiutarla?
Lo hai scritto tu che ti senti prigioniero e se uno si sente prigioniero ha un istinto naturale a cercare la libertà.
Dubito si possa trovare una equilibrio nella rassegnazione, magari anche solo di tanto in tanto ci saranno sempre periodi in cui non ti senti a posto e sentirai l'esigenza a uscire dalla prigione.

Io ti capisco ma farei la domanda opposta : come fare in modo che questa spinta sia costante e non un piccolo isolotto di terra in un mare di apatia e rassegnazione e sopratutto, quando arriva, come usarla e gestirla per provare a liberarsi dalla prigione, anziché non sapere mai cosa fare di concreto e vanificarne l'effetto per ritornare poi al vecchio stato di rassegnazione.
Vecchio 23-03-2021, 13:24   #3
Esperto
L'avatar di Smeraldina
 

Sono già apatica e abulica vorrei uscirne ma non ci riesco
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