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30-09-2019, 08:57
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#1
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: nel pozzo senza fondo del relativismo
Messaggi: 3,525
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Un giorno, mentre leggeva le storie di Alessandro Magno, Giulio Cesare rimase a lungo pensieroso per poi scoppiare a piangere. Questo provocò non poca meraviglia nei suoi amici che gliene chiesero il motivo. E Giulio Cesare rispose:
- Non vi sembra che ho buoni motivi per essere dispiaciuto se, alla mia età, Alessandro regnava su moltissima gente, mentre io non ho fatto ancora niente di eccezionale?
(Plutarco – Vita di Cesare)
Quella sensazione che si prova nel guardarsi attorno e vedere i propri coetanei che fanno grandi cose mentre si è ancorati in situazioni considerate mediocri, e soffrirne. Mi sembra di leggere anche relativamente spesso di queste cose, anche su questo forum. Non potrebbero battezzarla "complesso di giulio cesare"?
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30-09-2019, 09:36
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#2
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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E' che già gli hanno dato un nome a 'sta cosa: "complesso di inferiorità".
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30-09-2019, 10:10
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#3
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 14,193
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Coetanei che fanno grandi cose non ne vedo onestamente...
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30-09-2019, 10:25
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#4
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Esperto
Qui dal: Mar 2019
Ubicazione: Torino
Messaggi: 732
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Quote:
Originariamente inviata da XL
E' che già gli hanno dato un nome a 'sta cosa: "complesso di inferiorità".
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Non penso sia un complesso di inferiorità, anche se il nesso c'è e il paragone fila. Questa è più autocommiserazione derivata dai traguardi non raggiunti o malessere generato dalla presunta felicità che hanno raggiunto altri. Cose che puoi subire anche se hai un'alta autostima e superbia da vendere, basta fallire in qualcosa o abbattersi per una relazione finita guardando le foto degli amici sposati.
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30-09-2019, 10:26
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#5
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Banned
Qui dal: Dec 2009
Ubicazione: Inferno
Messaggi: 2,713
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Quote:
Originariamente inviata da XL
E' che già gli hanno dato un nome a 'sta cosa: "complesso di inferiorità".
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Non sempre… Io non mi sento inferiore, ma provo invidia nel vedere chi raggiunge traguardi o ottiene cose (ad esempio l'affetto) che io non riesco a ottenere.
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30-09-2019, 10:28
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#6
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Banned
Qui dal: Dec 2009
Ubicazione: Inferno
Messaggi: 2,713
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Quote:
Originariamente inviata da Green Tea
Non penso sia un complesso di inferiorità, anche se il nesso c'è e il paragone fila. Questa è più autocommiserazione derivata dai traguardi non raggiunti o malessere generato dalla presunta felicità che hanno raggiunto altri. Cose che puoi subire anche se hai un'alta autostima e superbia da vendere, basta fallire in qualcosa o abbattersi per una relazione finita guardando le foto degli amici sposati.
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Esatto. Alla fine, io posso avere tutta l'autostima del mondo, ma se non ho riscontri esterni e agli altri non piaccio, ecco che inizio a lagnarmi, a provare invidia, rabbia, eccetera. A volte è una semplice constatazione, si prende atto di non poter avere determinate cose. Non è questione di superiorità o inferiorità.
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30-09-2019, 10:34
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#7
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Esperto
Qui dal: Apr 2019
Messaggi: 833
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Quote:
Originariamente inviata da utopia?
Un giorno, mentre leggeva le storie di Alessandro Magno, Giulio Cesare rimase a lungo pensieroso per poi scoppiare a piangere. Questo provocò non poca meraviglia nei suoi amici che gliene chiesero il motivo. E Giulio Cesare rispose:
- Non vi sembra che ho buoni motivi per essere dispiaciuto se, alla mia età, Alessandro regnava su moltissima gente, mentre io non ho fatto ancora niente di eccezionale?
(Plutarco – Vita di Cesare)
Quella sensazione che si prova nel guardarsi attorno e vedere i propri coetanei che fanno grandi cose mentre si è ancorati in situazioni considerate mediocri, e soffrirne. Mi sembra di leggere anche relativamente spesso di queste cose, anche su questo forum. Non potrebbero battezzarla "complesso di giulio cesare"?
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Il problema non è essere grande e paragonarsi infelicemente con i grandi. Il problema è essere miseri e confrontarsi con miseri che si sanno vendere meglio. Ed i social hanno livellato tutto verso il basso, verso la condivisione immediata e tutto quello che per essere realizzato comporta un sacco di tempo viene snobbato.
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30-09-2019, 10:38
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#8
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Banned
Qui dal: Dec 2009
Ubicazione: Inferno
Messaggi: 2,713
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Quote:
Originariamente inviata da Sickle
Coetanei che fanno grandi cose non ne vedo onestamente...
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Anche questo è vero… A me sembrano tutti dei disadattati mezzi falliti, anche più di me, almeno quelli che ho conosciuto. Però si divertono, sono spensierati, non si fanno i problemi che mi faccio io e soprattutto piacciono e sono circondati di gente.
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30-09-2019, 10:45
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#9
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Banned
Qui dal: Apr 2015
Ubicazione: Ovunque ma non qui
Messaggi: 14,396
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Quote:
Originariamente inviata da incompresa88
Anche questo è vero… A me sembrano tutti dei disadattati mezzi falliti, anche più di me, almeno quelli che ho conosciuto. Però si divertono, sono spensierati, non si fanno i problemi che mi faccio io e soprattutto piacciono e sono circondati di gente.
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Già
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30-09-2019, 11:10
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#10
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: nel pozzo senza fondo del relativismo
Messaggi: 3,525
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Quote:
Originariamente inviata da incompresa88
Anche questo è vero… A me sembrano tutti dei disadattati mezzi falliti, anche più di me, almeno quelli che ho conosciuto. Però si divertono, sono spensierati, non si fanno i problemi che mi faccio io e soprattutto piacciono e sono circondati di gente.
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Boh, io i miei coetanei li immagino tutti con una posizione lavorativa o culturale consolidata (con cosa alimenterebbero il loro ego altrimenti?) e uno stipendio medio-alto già guadagnato o garantito grazie alle proprie competenze / esperienze lavorative accumulate negli anni (con cosa finanzierebbero i loro sfizi/divertimenti altrimenti?).
Nota: ho meno di 30 anni
Quote:
Originariamente inviata da XL
E' che già gli hanno dato un nome a 'sta cosa: "complesso di inferiorità".
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Come alcuni han già detto, dubito cesare avesse una scarsa autostima.
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Ultima modifica di utopia?; 30-09-2019 a 11:14.
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30-09-2019, 11:13
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#11
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: nel pozzo senza fondo del relativismo
Messaggi: 3,525
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Quote:
Originariamente inviata da incompresa88
Esatto. Alla fine, io posso avere tutta l'autostima del mondo, ma se non ho riscontri esterni e agli altri non piaccio, ecco che inizio a lagnarmi, a provare invidia, rabbia, eccetera.
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Nel farlo mi sento un ingrato piuttosto, nel quasi, così facendo, disprezzare quel che ho.
Ma al tempo stesso mi ritrovo a colpevolizzarmi, quasi quasi a sentirmi indegno di perseguire qualsiasi scopo non sia un dovere.
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30-09-2019, 11:23
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#12
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Banned
Qui dal: Dec 2009
Ubicazione: Inferno
Messaggi: 2,713
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Quote:
Originariamente inviata da utopia?
Boh, io i miei coetanei li immagino tutti con una posizione lavorativa o culturale consolidata (con cosa alimenterebbero il loro ego altrimenti?) e uno stipendio medio-alto già guadagnato o garantito grazie alle proprie competenze / esperienze lavorative accumulate negli anni (con cosa finanzierebbero i loro sfizi/divertimenti altrimenti?).
Nota: ho meno di 30 anni
Come alcuni han già detto, dubito cesare avesse una scarsa autostima.
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A me sembra che la maggior parte abbia lavoretti precari. Altri sono andati all'estero, facendo vedere di essere indipendenti e avere chissà che vita straordinaria, quando poi se vai a vedere riescono a malapena a pagarsi l'affitto. Posizione culturale? Boh, io vedo un mare di analfabeti in giro. Per togliersi gli sfizi non ci vuole molto…
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30-09-2019, 11:48
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#13
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: nel pozzo senza fondo del relativismo
Messaggi: 3,525
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Quote:
Originariamente inviata da incompresa88
A me sembra che la maggior parte abbia lavoretti precari.
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Ma le capacità o i contatti per trovare sempre qualcosa da fare.
Quote:
Altri sono andati all'estero, facendo vedere di essere indipendenti e avere chissà che vita straordinaria, quando poi se vai a vedere riescono a malapena a pagarsi l'affitto.
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In molti mi han consigliato negli anni di andare all'estero ma, mi sembra come giocare a un gratta e vinci.
Quote:
Posizione culturale? Boh, io vedo un mare di analfabeti in giro.
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Non riesco a immaginare che qualcuno là fuori potrebbe avere meno cultura e/o competenza lavorativa di quanta ne ho io.
Quote:
Per togliersi gli sfizi non ci vuole molto…
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Ci vogliono i soldi.
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30-09-2019, 12:07
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#14
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Esperto
Qui dal: Mar 2019
Ubicazione: Torino
Messaggi: 732
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Sicuramente servono i soldi, ma se hai un lavoretto precario e vivi a casa dei tuoi genitori puoi toglierti moltissimi sfizi e farti le vacanze in luoghi bellissimi senza pensieri.
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30-09-2019, 12:11
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#15
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: nel pozzo senza fondo del relativismo
Messaggi: 3,525
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Quote:
Originariamente inviata da Green Tea
Sicuramente servono i soldi, ma se hai un lavoretto precario e vivi a casa dei tuoi genitori puoi toglierti moltissimi sfizi e farti le vacanze in luoghi bellissimi senza pensieri.
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E ai risparmi per le necessità e/o per il futuro quando ci si pensa?
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Ultima modifica di utopia?; 30-09-2019 a 12:13.
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30-09-2019, 13:20
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#16
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Esperto
Qui dal: Mar 2019
Ubicazione: Torino
Messaggi: 732
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Quote:
Originariamente inviata da utopia?
E ai risparmi per le necessità e/o per il futuro CHI ci si pensa?
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edit
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30-09-2019, 13:27
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#17
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,353
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Quote:
Originariamente inviata da Sickle
Coetanei che fanno grandi cose non ne vedo onestamente...
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esatto
se poi accoppiarsi a caso, figliare dopo poco separarsi e non avere un soldo sono grandi cose allora alzo le mani
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30-09-2019, 14:59
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#18
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: nel pozzo senza fondo del relativismo
Messaggi: 3,525
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Quote:
Originariamente inviata da Inosservato
esatto
se poi accoppiarsi a caso, figliare dopo poco separarsi e non avere un soldo sono grandi cose allora alzo le mani
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Parlo del costruirsi il futuro relativamente alla capacità di procurarsi il denaro che serve per sopravvivere.
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30-09-2019, 15:14
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#19
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Esperto
Qui dal: Jan 2019
Messaggi: 2,256
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Quote:
Originariamente inviata da Sickle
Coetanei che fanno grandi cose non ne vedo onestamente...
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Anch'io. Beh, se parliamo dal punto di vista sociale, allora sì, sto male paragonandomi agli altri: hanno gruppi di amici di una ventina di persone, spensierati, estroversnoi che si divertono ogni sabato sera, e non solo, non hanno problemi a fidanzarsi etc...
Invece, se vediamo dall'altro lato (a parte che ho solo 20 anni), così come @Incompresa88, anche da me, tra i coetanei che conosco, sono mezzi falliti, senza studi (massimo la terza media) e si interessano solo a divertirsi ubriacandosi.
Tra quelli che fanno grandi cose sono nettamente in minoranza. Forse saranno quelli che studiano all'università?? Forse?
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30-09-2019, 15:17
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#20
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Esperto
Qui dal: Jan 2019
Messaggi: 2,256
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Secondi me dipende molto dalla città in cui si vive. Un ventenne di Milano ha aspirazioni più elevate rispetto ad un ventenne abitante di un paesino di provincia.
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