Hank Moody

Personalmente non ho mai cercato posti dove trovare ragazze, faccio un esempio tipo andare in disco, piuttosto mi sono trovato in situazioni consone che mi hanno portato a parlare con delle ragazze, dove non devi necessariamente dire subito chi sei e cosa fai, tipo ad una festa privata, al centro commerciale mentre prendi da mangiare da asporto, al parco a fumare con il mio amico. Caso o destino? Poi spetta a te se vuoi rivedere e risentire queste persone che si è incontrato.

Coraje

Per quello che può valere la mia parola, io credo (meglio: l'esperienza mi porta a credere) che le più genuine relazioni umane si generino in maniera del tutto casuale, e che andarne alla ricerca sia addirittura quasi controproducente.

Un po' come diceva Borges: il solo modo di trovare una cosa è non cercarla.

Quando mi è accaduto, da persona tendenzialmente solitaria, di aver accusato il peso della solitudine, e che ho provato di conseguenza a mettermi in moto in maniera attiva con il fine di stabilire un legame con il prossimo, non ci ho mai cavato un ragno dal buco. Nada. Nisba.
Quando le cose sono interessate, puzzano.

Dal momento in cui decido spontaneamente di dedicarmi invece alla mia stessa persona, perdendo di vista ogni aspettativa al di fuori di me, accade di tutto.
E non c'è un luogo più o meno adatto, in questo caso. Ogni terreno è buono. Ho tessuto legami con persone inaspettate in maniera del tutto inaspettata, nel corso di questi momenti. Non solo al bar (tipo di luogo che dici non interessarti), ma ad esempio al gate all'aeroporto attendendo un volo in ritardo, campeggiando in solitaria d'estate, in libreria, in metropolitana, addirittura passeggiando per strada, ad un concerto.
Vuoi perché la persona seduta di fianco a me al gate ha perduto per terra il passaporto e pure lei ha l'aria di non sapere come ingannare l'attesa, vuoi perché stai guardando le stelle di notte in solitaria e il tuo vicino di tenda non ha più batterie per la sua torcia per recarsi ai bagni, vuoi perché in libreria la persona di fronte a te sta comprando l'ultima copia del libro che stai cercando tu, etc.

Trattandosi di contatti del tutto casuali e spontanei, il motivo stesso del contatto è lo starter automatico del motore di una discussione differente da tutte le altre: non c'è quindi da chiedersi cos'avremo mai da dire o da domandare all'interlocutore, sarà la nostra stessa curiosità per la situazione presente che ci guiderà in maniera del tutto naturale nei meandri del discorrere.

Il solo presupposto ai rapporti umani è solo, credo, curiosità.

Sempre nel mio vissuto personale, buona parte di questi incontri casuali si sono trasformati nel tempo in relazioni amicali o anche intime di qualità, alcune molto più durature di altre.

Se dovessi proprio forzarmi nel cercare un contatto umano, senza lasciare il caso fare la sua parte, credo mi dedicherei per indole personale ad un corso di teatro.
Non hai che da seguire il tuo, di naso: cosa ti piacerebbe fare che ti permetterebbe di cogliere non solo uno ma due piccioni con la stessa fava?

L'unico consiglio che mi sento di darti è dunque: segui la tua curiosità. La curiosità ripaga.

Sykusia

Proprio ieri sera, prima di andare a letto, pensavo che non devo cercare da nessuna parte...
grazie per questo sensato e bell’intervento.
Però io non ho le capacità di far sbocciare un'amicizia da una situazione come quelle che hai citato tu.
È vero, però, tu e gli altri che hanno detto che è in parte un caso. È vero, e più si cerca meno si trova; non so perché

Barracrudo

Lol quindi alla fine si evince che se vuoi conoscere gente non devi cercare di conoscere gente.

Evitamento mode: ON

Varano

vale tutto il contrario di tutto, io non mi affiderei totalmente al caso perché ti deresponsabilizza. ma forse ragiono così perché è più probabile che il caso baci i soliti e ignori il sottoscritto. però non sono ossessionato dal fare nuove conoscenze, non ho intenzione di forzare le cose.
sono in uno stato reattivo, se capitasse una possibilità me la giocherei non eviterei.

Hank Moody

Barra sentiti libero di fare quello che ti pare, c'è quella che ti dice che senza app di dating non sa vivere, ci sono io che dico che non ha così tanta importanza andare alla ricerca di una ragazza, perché è il caso o il destino a metterti difronte a questa situazione, e poi c'è chi dopo di me ripete le stesse cose, magari in modo più edulcorato e per qualcuno è il nuovo messia.

Varano

è vero hank l'ha scritto prima. il caso è protagonista, bisogna ricordarsene.
anche lo stesso fatto di nascere con una certa faccia, in un certo luogo, di un sesso predefinito, è già di per sé fuori dal nostro controllo.

però come risponderemmo a un disoccupato che non si attiva per cercare lavoro e che va a zonzo in cerca del caso fortunoso? alzati e muovi il culo, manda cv, fai corsi, fai cose.

il caso lo diamo per scontato che esista, però quella percentuale che è in nostro potere dovremmo sforzarci di farla.

Darby Crash

più stai in contesti con altre persone e più probabilità hai di fare amicizie: è un fatto.

Poi, che in questi contesti tu ci stia per tua curiosità o appositamente per fare amicizie, non fa grande differenza. Il punto che tu così hai la possibilità di conoscere altre persone, di vedere se ti piacciono o no, di aprirti e di far aprire loro.

Di posti reali e virtuali ce ne sono quanti ne vuoi. Ovviamente conviene che tu scelga quelli che ti attraggono maggiormente.
Inoltre c'è da dire che per chi ha difficoltà psicologiche nell'aprirsi agli altri quasi nessun posto sarà quello buono.

Io personalmente sono riuscito a fare amicizie in questi contesti:
- liceo
- università
- forum FS e forum simili
- corso di teatro.

Poi ho frequentato moltissimi altri contesti in cui ho conosciuto persone con cui avrei potuto e voluto instaurare un rapporto, ma la vergogna di aprirmi me l'ha impedito.

Forse tra tutti i luoghi quello in cui è più facile fare amicizie è l'università: ci sono molte persone, quindi molta scelta; è facile che qualcuno ti si avvicini e faccia domande sui corsi e cose del genere, dunque spunti per iniziare a parlare ce ne sono; si condividono esperienze comuni, probabilmente si ha almeno un interesse in comune, quello delle materie studiate...

Trinacria

Anche nel mio caso il problema è questo. Se per un caso strano mi mettessi a fare due chiacchiere con qualcuno, la cosa finirebbe comunque lì. Non mi verrebbe mai in mente di chiedere nemmeno il nome, figurarsi un eventuale contatto e, se anche superassi questo passaggio, comunque non contatterei mai quella persona.
Il mio problema va oltre la conoscenza di un possibile amico. Sta proprio nel farla partire l'amicizia e nel mantenerla.

Varano

solitamente chi dei due fa il primo passo è l'uomo, per cui non serve nemmeno possedere questa capacità. conta solo l'esposizione a potenziali eventi casuali positivi, se poi non succede nulla è perché lui non è interessato oppure troppo timido. prima o poi qualcosa succede per forza.

franz90

Premetto che io le situazioni sociali le evito in quanto raramente ho voglia di socializzare, anche quando sono invitato da amici.

Per quello che ho visto fra conoscenti, come è stato già scritto, attività dove possano esservi persone con cui condividere interessi.
Esempio corsi/attività di teatro, enologia, sport vari, volontariato, musica in tutte le sue forme ….
Un mio caro amico ha conosciuto la fidanzata con cui convive proprio ad un evento musicale.

Ovvio che possano starci anche i bar ma, secondo me, ci vogliono abilità sociali maggiori.

Trinacria

Si stava parlando di amicizia, non di una relazione.

Varano

ah, allora è un altro paio di maniche. lì ce la giochiamo ad armi pare anche noi uomini, non c'è molto da offrire sul piatto. la maggior parte delle persone non ha bisogno di nuovi amici, io stesso non sento l'esigenza di ampliare la mia rete di amicizie, finché vivo dove sono cresciuto ho poche amicizie storiche.
nelle grandi città c'è più fame di amicizie, perché molti sono emigrati e faticano a fare conoscenze.

Konkurs

habbo.it, è creato proprio allo scopo.

Equilibrium

Dipende dalle attitudini personali, dalla voglia del momento e dal tempo disponibile da investire.
Luoghi come un forum danno la possibilità di capire come ragiona una persona e se ci si può trovare. Poi comunque non basta percepire che l'altro ti può andare a genio, bisogna prenderci anche contatto e confidenza per far partire qualsiasi tipo di relazione. Una delle due parti deve esporsi e trascinare, se si è similmente passivi e attendisti me la vedo difficile che un amicizia possa sfociare in qualcosa di concreto

Per quanto mi riguarda non mi piacciono le conoscenze virtuali, non mi piace scrivere, messaggi e quant'altro. Il virtuale lo vedo solo come mezzo per conoscere gente interessante, ma se poi la situazione non evolve subito in incontri reali mi stufo, perdo interesse.

Conoscere nel reale di posti ce ne sono un infinità, ma cmq ritornando alla questione delle attitudini personali, io credo che chi è timido e inibito debba frequentare posti in cui ci siano dei trascinatori, insomma gente abbastanza agli antipodi da come si è caratterialmente.

choppy

Qualche consiglio mi interesserebbe, anche perché io sono a posto anche con la questione post 2020.

Febuso

Come ha detto Equilibrium

E quindi parlo per me.
Io sono abbbastanza strano e quindi non riuscirei a socializzare con persone a caso, ho trovato dei luoghi online che potrebbero aiutarmi dove posso scrivere alcune informazioni su di me come interessi, personalità, requisiti e regole per rapportarvi con me, ecc.
Uno che ho trovato è r/r4r che è un subreddit di Reddit con utenti da tutto il mondo mentre per l'Italia c'è un post periodico su r/italy, l'ultimo è questo.

Comunque leggendo molto questo forum (sono abbastanza lurker) ho trovato un utente abbastanza affine, l'ho contattato un anno e mezzo fa ma, complice la mancanza di cose da dire, periodiche perdite di interesse nel socializzare, variazioni d'umore e il poco tempo che ho, non l'ho contattato più ma sto pensando di farlo presto.
Ebbene sì, anche se dovessi trovarmi davanti qualcuno con degli interessi in comune, non so di che cosa parlare, probabilmente perché non sono allenato a farlo oppure perché i miei interessi non li coltivo abbastanza da costituire argomenti di discussione.
In questi casi sto pensando di inviare una volta ogni tot mesi un messaggio di saluto, anche senza contenuto significativo, è giusto per mantenere il contatto.

Io non conosco molti luoghi reali che fanno a caso mio e il fatto di abitare in provincia non mi aiuta, forse l'unico luogo che mi interessa e che si trova non molto distante da me è il WeArena ma è chiuso e chissà quando e se lo riapriranno.

Kitsune

Virtuali dove legavo di più erano i mmorpg, col clan si "esce" dai confini virtuali del videogioco online soprattutto se finisci nella leadership. L'obbligo di frequenza su teamspeak/discord e dover parlare a voce, fornire email, facebook, cell per quando c'è bisogno (in clan internazionali non si dorme e ti tirano giù dal letto), condividere gli account di gioco ecc. Coi clan non sono semplici conoscenze, diventano legami molto intensi anche se spesso per un breve periodo, dipende. Ma i mmorpg mi rovinano, sono una dipendenza quindi li evito.
Dal vivo non sono riuscito a fare molto, perse le amicizie della scuola mi ero inserito nella compagnia di amici originariamente di mio fratello.
Per trovare amicizie dal vivo si potrebbe sfruttare le idee del centro diurno dove vado. Ogni mese gli operatori fanno un brainstorming proprio per trovare attività che possano aiutare gli utenti in cura a risocializzare. Le attività sono: piscina, musica, karaoke, teatro, giardinaggio, cucina, radio, pallavolo, calcio, ginnastica dolce, ballo, pesca, cortometraggi/cinema, creta, atelier artistico, bar/chiacchiere, cucito, scrittura, biblioteca, auto aiuto, ascolto, camminata, giochi di società, gite trekking, gite varie. Più tanta altra roba random. Il bowling ad esempio prendeva tantissime adesioni ma era solo per brevi periodi. Questo però funziona se sei già dentro al circuito, se devi inserirti è tutta un'altra faccenda.

Ezp97

Virtuali ci sono, reali sono finiti da anni...

Blue Sky

Una cosa che sto notando io ultimamente è come sia difficile non tanto trovare occasioni di incontro sociale, ma riuscire da quelle occasioni a trasformare le conoscenze in amicizie o rapporti significativi.

Il primo step non è facile, però le forme di aggregazione sociale sia reali che virtuali esistono. Se si riesce a superare una certa propensione all'evitamento, occasioni per incontrare persone e praticare "small talk", dialogare con gli altri, abituarsi ad esporsi un pochino, conoscere nuovi punti di vista, ci sono.

Più difficile, a mio parere, è trasformare la mera conoscenza in amicizia. Non si viene esclusi, però arrivare al passaggio "sentiamoci, vediamoci anche al di fuori del contesto in cui ci conosciamo", è problematico. Succede negli anni della scuola e dell'università, poi è dura.

Esempi positivi per me ce ne sono stati anche se non molti. Sono riuscito a costruire una bella amicizia con un ragazzo che ho conosciuto in età adulta in un contesto sportivo, però temo che non sia una cosa facile. In concreto cosa è successo... bè da cosa nasce cosa, ci siamo trovati quasi coetanei, con interessi in comune, molto piacere a pelle a stare insieme, per il quale comunque c'è voluto un po' di tempo perché i "colpi di fulmine" non esistono quasi mai. Alla fine è stato normale cercare occasioni per trovarsi, prima per cose sportive parallele a quelle che facevamo nel gruppo, e poi come amici veri e propri.

Con i colleghi di lavoro, invece, sono riuscito ad approfondire la conoscenza fino a poter parlare "quasi" si amicizia, perché non mi sono tirato indietro di fronte a occasioni di socializzazione extralavorative (anche in questo caso si trattava di sport, fare cose sportive insieme dopo il lavoro, anche con ragazze). Lo sport per me rappresenta una comfort zone e quindi mi posso buttare più facilmente, però penso che possano esserci altre occasioni.

Va detto però che forse questo è un mio difetto particolare, la difficoltà di passare dalla conoscenza all'amicizia o al rapporto sentimentale, e altre persone con un altro tipo di carattere patiscono meno questa difficoltà. Mi sembra di notarlo anche qui nel forum a volte quando leggo di racconti e esperienze di altri utenti.