Originariamente inviata da JR_Reloaded

Anche io tendo a vivere nel mio mondo ma mi sento anche in colpa per questo e dunque cerco di rimanere ancorata alla realtà, il problema è che ci riesco solo durante "situazioni di emergenza", come questa del coronavirus, appunto perchè il senso di colpa mi spinge a interessarmi di quello che succede là fuori, nei periodi di "tranquillità" paradossalmente mi chiudo nel mio mondo perchè mi frega poco di quello che succede là fuori quando tutto va bene. In questo periodo ad esempio leggo tantissimo i giornali, le notizie, guardo i notiziari quando di solito me ne importa meno di zero (sinceramente di leggere notizie sui politici che si mandano a quel paese tra di loro non mi importa molto).

Ho notato anche che divento più estroversa in situazioni di emergenza, mi dimentico quasi di essere fobica, se di solito sono molto "ritrosa" e pigra (quando c'è da socializzare ad esempio) quando c'è qualche problema nel mondo esterno sono la prima ad attivarmi, non mi lascio bloccare dalla mia naturale tendenza all' immobilità proprio per il senso di dovere pressante che avverto.

è come se io fossi stata progettata per funzionare bene nel mondo esterno solo quando c'è una situazione di emergenza, un problema, altrimenti vado "in stand by".

Originariamente inviata da Silent Bob

Mi fanno schifo tutti i risotti.
Con qualsiasi ingrediente, eh, figuriamoci con la zucca

Originariamente inviata da Delta80

Ho poche conoscenze sulle notizie di attualità, preferisco vivere nel mio mondo

Originariamente inviata da Onizuka

Idem, peggiorano soltanto il mio già precario umore, soprattutto leggere di vip che fanno questo o quell'altro. Però mi sono interessato più del solito alle notizie quando è iniziata la pandemia, per poi ritornare come al solito a non seguire più nulla una volta che le acque si sono calmate.
Stavolta con la seconda ondata non sto seguendo granché le notizie, forse lo farò se sarà la volta buona che ci sarà un apocalisse.

Originariamente inviata da Crepuscolo

Anche io, nelle situazioni non ordinarie sento un'adrenalina addosso che mi fa essere più socievole. Ad esempio se c'è un incendio e vedo delle persone che non conosco non mi farei troppi problemi a chiedere informazioni su quello che sta succedendo, mentre in una situazione ordinaria neanche le guarderei in faccia. Chissà perché avviene ciò

Originariamente inviata da pure_truth2

Perché nelle situazioni di emergenza i canoni comuni di interazione saltano, spesso si entra in modalità "collaborazione"
, c'è anche molta curiosità e quindi disponibilità a scambiare informazioni.
In verità sono proprio i soggetti ansiosi che in queste situazioni spiccano per coraggio,laddove molti altri invece si fanno prendere dal panico.
Uno studio diceva che la costante esposizione all'adrenalina che questi soggetti sperimentato quotidianamente,li rende più assuefatti, più abituati. Altri che non sono invece avvezzi a ciò, vanno in panico più facilmente.

Originariamente inviata da Crepuscolo

È vero, riesco a gestire bene le situazioni di pericolo. Un po' di tempo fa ero in macchina con un'altra persona, subito dopo una curva mi trovo trovo una macchina ferma sulla mia carreggiata, ho frenato bruscamente e l'ho evitata, poi sono ripartito subito senza dire niente. La persona di fianco a me invece si era messa ad urlare, a inveire contro quello, e anche dopo un po' che era avvenuto il fatto continuava a parlarne in modo agitato.

Originariamente inviata da Goh

Originariamente inviata da JR_Reloaded

Ho il terrore degli oggetti antichi perchè penso alle persone che li hanno posseduti, che magari non ci sono più e che potrebbero tornare a reclamare il loro oggetto sotto forma di entità. Infatti non acquisterei mai ai mercatini dell'usato, soprattutto vestiti o mobili. Paradossalmente però mi affasciano molto, sono oggetti intrisi di storie e sentimenti.