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20-09-2007, 20:41
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#1
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Esperto
Qui dal: Mar 2006
Messaggi: 1,072
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se volete scrivere delle poesie.. questo è lo spazio giusto..
il cuore si ferma perde colpi,
battiti d'ali che lasciano il volo e si arrestano lentamente,
impassibilmente,
gli occhi si chiudono e perdono le segrete perle di vetro,
il vento si fa tempesta
il tormento si fa amore,
sola,
distanze immense dividono gli uni dagli altri
e ancora il gelido vento investe
trafigge con mille agli lucenti aguzzini,
il sangue scorre veloce,
potente, rosso, brillante,
incoscente dell'anima strappata dei sogni amati,
odiati, maledetti, voluti
e negati dal legaccio logoro
che ancora unisce
che ancora piange.
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20-09-2007, 21:30
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#2
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Avanzato
Qui dal: Sep 2006
Ubicazione: nel deserto
Messaggi: 335
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quando c’è la malinconia
la voglio assaporare tutta
quella tristezza
ma a volte penso
che non vorrei sentirla più
e per non sentirla più
dovrei togliermi di mezzo
tanto che sia adesso o a 40 anni è lo stesso
certo,sono curioso e voglio vedere le cose come si evolvono
e sarò di certo ancora felice
e ancora triste
e così sempre
quindi potrei pure farlo razionalmente
decidere di suicidarmi
perché io sono io
e nessun altro
la mia malinconia
è difficile da spiegare
è la malinconia
di tutti
di tutti gli abitanti della terra
la sento davvero pesante a volte
ed ho creato delle immagini per spiegarle
come quella della famiglia con padre e madre e figlio di tre anni
che vivono nella società occidentale
e lavorano ma non riescono ad andare avanti nonostante i sacrifici
o come del bambino muto che non riesce a parlare alla mamma
che vuol tanto bene,
ma forse l'immagine migliore è questa:
in Mongolia
un paesino sperduto fra le montagne
una bambina di 8 anni riceve un regalo
inatteso
probabilmente inatteso da quelle parti
in altre parti del mondo sarebbe perfino scontato
non so nemmeno cosa sia
è felice
la bambina condivide la gioia con il fratellino di 5 anni
sorride
gli occhi sorridono
poi succede qualcosa
non so che cosa
qualcosa di terribile comunque
e la bambina non sorride più
sento io tutta la sua tristezza
la tristezza della bambina è la consapevolezza
del mondo,della vera realtà della vita
è il risveglio
un risveglio naturalmente doloroso
ecco è cosi quando mi sento malinconico
la mia malinconia è la malinconia di tutti
è la malinconia del mondo
del pianeta Terra
e dell' Universo
io lo capisco l'universo
anche lui è solo
l'universo soffre la solitudine
questa frase
naturalmente può essere interpretata in molti modi
ma solo un pazzo la può capire sul serio
l'universo sta soffrendo
non importa che sia infinito o finito
questi sono in fondo dettagli trascurabili
lui sta soffrendo
e io sento la sua sofferenza
ecco che allora io il pazzo
per non sentire quella malinconia
anzi quelle malinconie
perché sono più di una e diverse fra loro
allora dicevo il pazzo per non sentire queste malinconie
potrebbe anche farla finita
ma per adesso si accontenta di vivere al massimo
certo da un punta di vista esterno non si capisce cosa sia questo massimo della vita
che per lui corrisponde
a leggere e a scrivere come sta facendo adesso
o a vedere un bel film
o come quando pensa alla morte
essere ancora vivo
ed un secondo dopo potresti non esserci più
non è solo la tomba
non è solo il nulla
non è solo la perdita di coscienza
e quindi l'io
del resto se c'è una cosa a cui il pazzo è molto legato
è il suo io magari contraddittorio,ma pur sempre il suo io
ebbene non è solo questo dicevo
ma è proprio l'assurdità di tutto questo
e il non poterci farci niente
cosi deve essere punto
inutile pensarci
questa è la vita
la vita che muore
la morte che attende
la mia malinconia è solo mia
e nessuno la può capire
certo ci sono altri che hanno altre malinconie
ma la mia è solo mia
e si nutre di angosce
di persone passate ormai morte da secoli
di bambini infelici senza sapere il perché di quella infelicità
il suicidio non è solo una fuga
ma una scelta
nei confronti della vita
decido io quando andarmene
e non il caso
è una scelta coraggiosa
di grande libertà
non solo,
e anche il completamento di quella mia malinconia
non mi suicidio perché non sopporto quella malinconia
mi suicidio per completare quella malinconia
potrei ancora vivere
o morire è lo stesso
la morte sublime,la bella morte,romantica
forse passata di moda
quella di inizio novecento
la faccio tornare di moda solo per me
con estasi alla superuomo
nell’eterno ritorno
forse non ci si pensa troppo
ma ogni giorno si muore
ogni ora si muore
ogni secondo si muore
la vita non è altro che un continuo morire
allora tento vale che lo scelga io
schiaccio io il grilletto
sarebbe un ulteriore atto di libertà
verso la vita,verso la morte
sono io a decidere
non il caso
il fato
il destino
la provvidenza
dio
il nulla
no,
solo io che decido
di togliermi di mezzo
proprio il mio io
a cui voglio tanto bene
nonostante l'odio di me stesso
si dice è andato in cielo
non ci si pensa
ma è finito solo sottoterra
dove si va quando si muore
tante risposte inventate da tutte le latitudini
solo per non vedere quello che già si vede
quando si muore non si va da nessuna parte
si è fermi
immobili
non si parla più
non si sorride più
il tuo corpo è solo un sacco di patate
destinato a marcire
questa è la realtà e pochi la vedono o la vogliono vedere
hanno inventato l'anima
io non credo nemmeno nella mente
io credo solo nel cervello
e quello che chiamiamo mente
non è altro che un lago osmotico chimico influenzabile dall'esterno
e dalla genetica
e dalla tua storia
niente altro
per me non c’è redenzione
salvezza
reincarnazione
tutte stronzate
quando penso al suicidio
penso che non lo farò per onore
come Yukio Mishima
anche se lo faccio perché la mia vita non è degna
ma lo farò per vigliaccheria
come Ernest Hemingway
che non riusciva più a vivere come voleva
io del resto
non ci sono mai riuscito
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20-09-2007, 21:42
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#3
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Esperto
Qui dal: Nov 2006
Messaggi: 730
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il solito grande knulp
un messaggio ogni morte di papa,ma che vale per mille stronzate scritte e pensate...
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20-09-2007, 22:30
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#4
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Intermedio
Qui dal: May 2007
Ubicazione: Nord Europa
Messaggi: 134
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Come si dice in italiano il contrario di scontato ? Come si dice il contrario di costruito ? Ed il contrario di futile ? Ed il contrario di superficiale ? Tu sei tutto questo Knulp.
Grazie.
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21-09-2007, 05:49
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#5
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Avanzato
Qui dal: Jun 2007
Messaggi: 340
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Oscurità dei boschi notturni
notte fonda
ho chiuso alle mie spalle
la porta della casa silente
mille passi per il reame oscuro
qui il tempo e fermo da secoli
nessun segno umano
contaminerà il reame
qui solo mille fantasie
di mille anime
si incrociano
piu forti , piu vivi della vita
in questo bosco notturno
i miei occhi pian piano si abituano all oscurità
e io vagando per i sentieri
sento lo spirito del lupo rinascere in me
ma io sono un uomo
e trovo un significato
seguendo l'ispirazione divina
di queste bellissime misteriose tenebre naturali
mi avvio per i sentieri senza luce
cani randagi zampettano fuori dai sentieri
uccelli scappano dagli alberi, come un presagio di terrore
arrivo al vasto campo di grano
la luna in cielo , illumina la vitale estate
luci lontane nel buio dei campi
la pace e il silenzio in me
vedo volti stagliarsi dalle corteccie
fissandomi, alberi come giganti silenziosi mossi dal vento
sogno di fuochi caldi che riscaldano mani fredde
quei cuori vissuti fra le campagne
in simbiosi con i segreti del giorno e della notte
del sole e della luna
conservati da secoli di saggezza
l'alba sta per nascere
il mio letto chiama di nuovo la mia visita
e io quasi a casa guardo la luna, come se fosse una vecchia amica
contento di essere vivo
saluto il bosco
e mi incammino .....
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21-09-2007, 17:16
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#6
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Esperto
Qui dal: Nov 2006
Messaggi: 1,034
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Cigola l'anta
d'un piccolo pozzo
ormai secco da tempo
nè corda o secchiello
lo ricordano da anni
dimenticato all'angolo
di un piccolo rudere
mentre il sole lo attraversa
una piccola luce
che spunta al colmo
d'una tegola in cotto
ove cadde un sasso
spezzandola per sempre
ove travi e cardini
arruginiscono alla pioggia
che sento cadere
come goccia di sale
dal davanzale di marmo
ove mi sporgevo da bambino
per vedere nel buio
immaginare un futuro
quando caddi all'improvviso
solo senza clamore
mi ritrovo ad osservare il mondo
dalle viscere della terra
sperando un giorno di sentire
cercare il mio nome
e ritornare a vivere
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21-09-2007, 18:04
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#7
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Esperto
Qui dal: Nov 2006
Messaggi: 730
|
SENTIRSI LIBERI
Libero come il verde delle piante,
o come tutti i colori
dei petali dei fiori.
Libero come
tutti gli animali liberi del mondo,
o come il Sole,
l'Acqua,
il Vento e la Luce.
Ma sopratutto
Libero come le Nuvole!
Si, come loro!
Libere di navigare lungo tutta la curva celeste,
piano piano o velocemente,
libere di cambiare umore quando vogliono,
nere e piovose
o incazzatissime scagliatrici di fulmini,
grige indecise e insicure
o allegre bianche,
spumeggianti o filose come zucchero.
Libere di esserci o no,
ma comunque libere lassù,
dove tutto è grandiosamente piccolo
e i rumori giungono silenziosi.
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21-09-2007, 18:08
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#8
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Esperto
Qui dal: Sep 2006
Messaggi: 5,489
|
"In questa primavera nascosta da petali ignorati
Un grappolo di sole ci avvolge e ricorda…
Che nel mio deserto
Vivevi come l’ultima rosa"
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21-09-2007, 19:21
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#9
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Avanzato
Qui dal: Jun 2007
Messaggi: 340
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cos'è?una poesia erotica?non sò mi e venuta sul momento sta cagata
il mio collo lacerato dalle tue unghie
la mia mente dominata da un incantesimo sessuale
strega infima di ogni bordello clandestino
rapisci la mia vita, per farne un mozzicone di sigaretta
ughie nere, che penetrano l'uretra
masturbazione con guanti di ortiche
amori come pallotole di una revolver
nella roulette russa della vita
calze di nylon nere rotte su gambe bianche come la luna
seni pericolosi e grandi, come segno dello strapotere femminile
dal tuo grembo nasciamo sporchi, fra le tue braccia moriamo uccisi
occhi di un serpente in agguato, che ti fà conoscere la vita
cosi pericolosa , cosi forte, lilith dei giorni nostri
accopiata con demoni, per non sottomettersi ad adamo
ribelle a dio , ribelle agli uomini
usi i nostri desideri per annientarci
noi schiavi del piacere
grondiamo sangue per dar da bere
alla tua sete di nichilismo.
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21-09-2007, 20:19
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#10
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Esperto
Qui dal: Mar 2006
Messaggi: 827
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I limoni, di Eugenio Montale
Ascoltami, i poeti laureati
si muovono soltanto fra le piante
dai nomi poco usati: bossi ligustri o acanti.
Io, per me, amo le strade che riescono agli erbosi
fossi dove in pozzanghere
mezzo seccate agguantano i ragazzi
qualche sparuta anguilla:
le viuzze che seguono i ciglioni,
discendono tra i ciuffi delle canne
e mettono negli orti, tra gli alberi dei limoni.
Meglio se le gazzarre degli uccelli
si spengono inghiottite dall'azzurro:
più chiaro si ascolta il susurro
dei rami amici nell'aria che quasi non si muove,
e i sensi di quest'odore
che non sa staccarsi da terra
e piove in petto una dolcezza inquieta.
Qui delle divertite passioni
per miracolo tace la guerra,
qui tocca anche a noi poveri la nostra parte di ricchezza
ed è l'odore dei limoni.
Vedi, in questi silenzi in cui le cose
s'abbandonano e sembrano vicine
a tradire il loro ultimo segreto,
talora ci si aspetta
di scoprire uno sbaglio di Natura,
il punto morto del mondo, l'anello che non tiene,
il filo da disbrogliare che finalmente ci metta
nel mezzo di una verità.
Lo sguardo fruga d'intorno,
la mente indaga accorda disunisce
nel profumo che dilaga
quando il giorno più languisce.
Sono i silenzi in cui si vede
in ogni ombra umana che si allontana
qualche disturbata Divinità.
Ma l'illusione manca e ci riporta il tempo
nelle città rumorose dove l'azzurro si mostra
soltanto a pezzi, in alto, tra le cimase.
La pioggia stanca la terra, di poi; s'affolta
il tedio dell'inverno sulle case,
la luce si fa avara - amara l'anima.
Quando un giorno da un malchiuso portone
tra gli alberi di una corte
ci si mostrano i gialli dei limoni;
e il gelo del cuore si sfa,
e in petto ci scrosciano
le loro canzoni
le trombe d'oro della solarità.
Dedicata ad una persona speciale
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21-09-2007, 22:17
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#11
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Esperto
Qui dal: Mar 2006
Messaggi: 1,072
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ricordo quel lago blu plumbeo
e quel sole che si ergeva alto nel cielo chiaro
l'aria calda e il vuoto fra me e l'infinito..
un tuffo allora mi serviva per rispettare l'amore
adesso servirebbe quell'infinito per raggiungere te
per raggiungere quel mondo a me ora proibito..
ogni singola parte di me
protesa verso il verde ridente dei tuoi occhi
e poi il vuoto..
un salto nell'immenso
toglie il respiro
non esiste equilibrio
non esistono confini
apro gli occhi
mi è parso un sogno
agito i piedi sulla sabbia calda
il cielo pare mi voglia inghiottire
nel suo azzurro più scherzoso
sento l'odore dell'erba
quell'ispiegabile tranquillità
infranta ancora una volta da un tuffo
quel ricordo
che ancora
combatto.
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22-09-2007, 12:37
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#12
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Intermedio
Qui dal: Jun 2007
Ubicazione: Genova
Messaggi: 145
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Si stava lentamente volgendo (2004)
Si stava lentamente volgendo,
sì, verso di me, ch'emozione!
Che tremore mi stava prendendo!
Che fare, che dirle? O maledetta indecisione!
I pensieri più svariati per la testa,
al pensarci ero sempre più agitato,
quando lei ad un tratto si arresta
e sorride, dopo un altro aver guardato.
Si rivolta con in faccia un bel sorriso
e io a fissarla, lì, come un cretino,
a ripensarla voltata col suo bel viso,
a immaginarla mia: o che sogno da piccolo bambino!
Scese le rampe, ognuno alla sua casa;
la mia mente era di riflessioni invasa
ma come sempre solo e desolato
dovevo tornare, o maledetto fato!
Un pesciolino è in un torrente (2004)
Un pesciolino è in un torrente,
che rapide che sta saltando!
Ma è felice e sorridente,
chissà a cosa starà pensando!
È felice della sua vita
e pensa che il futuro
non sia come una salita
ma sia ludico e sicuro.
Le rapide si fan più rare,
il torrente diventa quieto
e il pesce comincia a ripensare
a quando era felice e lieto.
Finalmente arriva al mare
ma non felice come credeva
perché attento lì deve stare;
povero! Da piccolo s'illudeva.
E quando il fato la morte deciderà
un pesce grande tutto intero lo inghiottirà
e lui avrà terminato la sua esistenza
insieme ad ogni altra spregevole sofferenza.
Sul dizionario (2004)
Sul dizionario è soltanto "una inclinazione profonda verso qualcuno",
ma sarebbero bastate due parole accanto alla voce "amore":
vedi Stefania.
La vita è piena di scelte (2005)
La vita è piena di scelte
e se non le affidiamo al caso
è solo perché temiamo, un domani, di pentircene.
Di una sola scelta non potremo
mai pentirci: del suicidio.
Non c'è luogo, né tempo, né modo.
Ed ecco una sottile nebbia bianca (2007)
Ed ecco una sottile nebbia bianca,
soffice nuvola che il cuor rinfranca,
che verso l'alto va placidamente,
e Lei che appare improvvisamente
oltrepassando quel bianco vapore
che tanto fissai con grande Amore,
oltrepassando quella bianca porta
di fumeria che si muove contorta;
e Lei si avvicina assai lentamente
col Suo sorriso di gioia irrompente
permeato di gran felicità,
di splendida ingenua semplicità.
Il mio sguardo nei Suoi intensi occhi neri
brillanti come fari assai fieri;
le mie mani nelle Sue belle dita,
la mia pancia al Suo dolce ventre unita,
le mie braccia sulla Sua schiena poste,
le mie attenzioni da Lei corrisposte,
le labbra sulla Sua bocca adagiate
e lacrime sui miei occhi colate.
Ed ecco che il lento tempo dilata
e l'immagine Sua appar deformata;
tutto lentamente inizia a girare
e pian piano la visione a offuscare.
Ed ecco che mi si chiudono gli occhi
per te, o pianto, che di gioia trabocchi,
per nasconderti alla vista di Lei,
per ben gustare quei momenti miei;
ma riaprendoli una brutta sorpresa:
una gran luce accecante inattesa,
come una forte pugnalata al cuore!
Non riesco che a pensare al mio Amore...
Sono supino sul letto a guardare,
or di vederLa su in alto a sperare,
ma Lei non c'è più, è svanita nel vuoto:
e io in quello stato depresso ormai noto.
Per quanto ancora dovrò sopportare?
Per quanto ancora il soffrir tollerare?
Finché questa miserabile vita
forse non sia finalmente finita?
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22-09-2007, 13:15
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#13
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Avanzato
Qui dal: Jun 2007
Messaggi: 340
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odio totale
repulsione verso gli esseri umani
indifferenza al pubblico dolore
estraneo alla mia famiglia
agli amici e all'amore
ogni contatto umano ci crea fastidi
manifestandosi in comportamenti antisociali
i camici bianchi tutti uniti,
per ingabbiarci come animali
perchè questo siamo, la mente perde il controllo
se non basta l'uomo in bianco, arriva lo sbirro o il maresciallo
insofferente a ogni vostra parola
parto a mani aperte
sulla vostra gola
la rabbia verso ciò che non comprendo
di questo mondo insensato
mi nutre la follia
non le pasticche,ne il vostro l'operato
non vuole guarire, dice la puttana incapace
io sono libero,di scappare
perche scappo da una gabbia
costruità da una società
dove non voglio stare , ne amare, ne procreare.
perciò meledico me stesso
col mio odio totale.
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26-09-2007, 16:21
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#14
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Esperto
Qui dal: Mar 2006
Messaggi: 827
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GHIACCI
Scendesti dai ghiacci, muraglie di perle
lasciasti le tende del cielo
le mani aperte sui fuochi degli uomini
cercavi morte e rinascita.
Perduta nel sogno trovasti un sentiero
teso sul tumulto delle acque.
L'abisso ti avvinghiò e giacesti
a capo riverso, posato
su grappoli di stelle.
Allora il ghiaccio ti fasciò
con la dolcezza dell'arcobaleno
e ti fece sua regina.
By Jessica & Fabio
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28-09-2007, 09:44
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#15
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Guest
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ASSENZA
Dovrò rialzare la vasta vita
che ancora adesso è il tuo specchio:
ogni mattina dovrò restituirla.
Da quando ti allontanasti,
quanti luoghi sono diventati vani
e senza senso, uguali
a lumi nel giorno.
Sere che furono nicchia della tua immagine,
musiche in cui sempre mi attendevi,
parole di quel tempo,
io dovrò frantumarle con le mie mani.
In quale profondità nasconderò la mia anima
perché non veda la tua assenza
che come un sole terribile, senza occaso,
brilla definitiva e spietata?
La tua assenza mi circonda
come la corda la gola
il mare chi sprofonda.
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28-09-2007, 15:13
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#16
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Avanzato
Qui dal: Jun 2007
Messaggi: 340
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la donna della siringa
mi perdo nei tuoi occhi
in una trance narcotica
mentre mi inietti veleno nelle vene
rido mentre penso"la puttana mi sta uccidendo"
mi perdo mentre mi chiedo"perchè lo fà"?
signora delle siringhe
sorriso enigmatico più della gioconda
bellissima morte bianca
non posso più scappare?
sei l'ultima cosa che vedrò
mi chiedo"che succede ora?"
sto morendo"cosa devo fare"?
legato a questo letto
il veleno scorre nelle mie vene
la signora delle siringhe prepara altro veleno
e inietta questo piacere mortale dentro me
bucami, bucami
tu mi hai messo davanti alla morte
per poter adorare questi ultimi attimi di vita
tu desideri che non veda altro che te
tu vuoi annichilirmi il cervello
cosi che non potrò ricordare altro che te
uno zombie al guinzaglio
pronto a morire nelle tue mani
sò che il mio corpo adesso
sarà un giocattolo prezioso
il mio spirito diventerà
due braccia che ti cullano nel sonno
in un atroce follia detestabile.
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29-09-2007, 17:26
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#17
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Esperto
Qui dal: Mar 2006
Messaggi: 1,072
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"Vorrei che la vita fosse più semplice"
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05-10-2007, 08:52
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#18
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Avanzato
Qui dal: Aug 2007
Ubicazione: Giacomolandia
Messaggi: 489
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FERRARA
Quando ti rivedrò?
Città metafisica
percorrerò ancora il tuo acciottolato?
Città solinga
guarderò ancora la campagna dai tuoi spalti?
Ferrara rosso mattone
ti rivedrò?
Quanto sei distante amica mia
ti vedo solo con il pensiero.
Ma se il mio sentimento è vero e forte,
per ora basterà.
Ferrara sogno disperato.
Ferrara sogno rosso mattone.
Ferrara sogno di poesia.
Ferrara sogno di vita.
Ferrara sogno di fiaba.
Ferrara sogno di fantasia.
Quando ego te aspiciam?
Se vorrai
saremo uniti per sempre
amici per sempre
e tornerò da te
dovessi vagare come un disperato.
Per Via Giovecca
o per Piazza Ariostea
ritornerò.
Ritornerò.
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29-10-2007, 15:51
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#19
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Ubicazione: Bari
Messaggi: 636
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Prima che inizi a dare la stura alla mia raccolta personale, beccatevi questa poesia di Prévert, la trovo semplicemente struggente...
Le foglie morte
Oh, vorrei tanto che anche tu ricordassi
i giorni felici del nostro amore
Com'era più bella la vita
E com'era più bruciante il sole
Le foglie morte cadono a mucchi...
Vedi: non ho dimenticato
Le foglie morte cadono a mucchi
come i ricordi, e i rimpianti
e il vento del nord porta via tutto
nella più fredda notte che dimentica
Vedi: non ho dimenticato
la canzone che mi cantavi
È una canzone che ci somiglia
Tu che mi amavi
e io ti amavo
E vivevamo, noi due, insieme
tu che mi amavi
io che ti amavo
Ma la vita separa chi si ama
piano piano
senza nessun rumore
e il mare cancella sulla sabbia
i passi degli amanti divisi
Le foglie morte cadono a mucchi
e come loro i ricordi, i rimpianti
Ma il mio fedele e silenzioso amore
sorride ancora, dice grazie alla vita
Ti amavo tanto, eri così bella
Come potrei dimenticarti
Com'era più bella la vita
e com'era più bruciante il sole
Eri la mia più dolce amica...
Ma non ho ormai che rimpianti
E la canzone che tu cantavi
la sentirò per sempre
È una canzone che ci somiglia
Tu che mi amavi
io che ti amavo
E vivevamo, noi due, insieme
tu che mi amavi
io che ti amavo
Ma la vita separa chi si ama
piano piano
senza nessun rumore
e il mare cancella sulla sabbia
i passi degli amanti divisi.
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29-10-2007, 16:01
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#20
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Esperto
Qui dal: Jun 2007
Ubicazione: Una galassia lontana lontana
Messaggi: 575
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Quote:
Originariamente inviata da Pride3
FERRARA
Quando ego te aspiciam?
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Orazio!! 8O
Pride, com'è che ti viene in mente di fare 'ste citazioni?Sono letali per una liceale! 8O
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