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Poesie
se volete scrivere delle poesie.. questo è lo spazio giusto..
il cuore si ferma perde colpi, battiti d'ali che lasciano il volo e si arrestano lentamente, impassibilmente, gli occhi si chiudono e perdono le segrete perle di vetro, il vento si fa tempesta il tormento si fa amore, sola, distanze immense dividono gli uni dagli altri e ancora il gelido vento investe trafigge con mille agli lucenti aguzzini, il sangue scorre veloce, potente, rosso, brillante, incoscente dell'anima strappata dei sogni amati, odiati, maledetti, voluti e negati dal legaccio logoro che ancora unisce che ancora piange. |
quando c’è la malinconia
la voglio assaporare tutta quella tristezza ma a volte penso che non vorrei sentirla più e per non sentirla più dovrei togliermi di mezzo tanto che sia adesso o a 40 anni è lo stesso certo,sono curioso e voglio vedere le cose come si evolvono e sarò di certo ancora felice e ancora triste e così sempre quindi potrei pure farlo razionalmente decidere di suicidarmi perché io sono io e nessun altro la mia malinconia è difficile da spiegare è la malinconia di tutti di tutti gli abitanti della terra la sento davvero pesante a volte ed ho creato delle immagini per spiegarle come quella della famiglia con padre e madre e figlio di tre anni che vivono nella società occidentale e lavorano ma non riescono ad andare avanti nonostante i sacrifici o come del bambino muto che non riesce a parlare alla mamma che vuol tanto bene, ma forse l'immagine migliore è questa: in Mongolia un paesino sperduto fra le montagne una bambina di 8 anni riceve un regalo inatteso probabilmente inatteso da quelle parti in altre parti del mondo sarebbe perfino scontato non so nemmeno cosa sia è felice la bambina condivide la gioia con il fratellino di 5 anni sorride gli occhi sorridono poi succede qualcosa non so che cosa qualcosa di terribile comunque e la bambina non sorride più sento io tutta la sua tristezza la tristezza della bambina è la consapevolezza del mondo,della vera realtà della vita è il risveglio un risveglio naturalmente doloroso ecco è cosi quando mi sento malinconico la mia malinconia è la malinconia di tutti è la malinconia del mondo del pianeta Terra e dell' Universo io lo capisco l'universo anche lui è solo l'universo soffre la solitudine questa frase naturalmente può essere interpretata in molti modi ma solo un pazzo la può capire sul serio l'universo sta soffrendo non importa che sia infinito o finito questi sono in fondo dettagli trascurabili lui sta soffrendo e io sento la sua sofferenza ecco che allora io il pazzo per non sentire quella malinconia anzi quelle malinconie perché sono più di una e diverse fra loro allora dicevo il pazzo per non sentire queste malinconie potrebbe anche farla finita ma per adesso si accontenta di vivere al massimo certo da un punta di vista esterno non si capisce cosa sia questo massimo della vita che per lui corrisponde a leggere e a scrivere come sta facendo adesso o a vedere un bel film o come quando pensa alla morte essere ancora vivo ed un secondo dopo potresti non esserci più non è solo la tomba non è solo il nulla non è solo la perdita di coscienza e quindi l'io del resto se c'è una cosa a cui il pazzo è molto legato è il suo io magari contraddittorio,ma pur sempre il suo io ebbene non è solo questo dicevo ma è proprio l'assurdità di tutto questo e il non poterci farci niente cosi deve essere punto inutile pensarci questa è la vita la vita che muore la morte che attende la mia malinconia è solo mia e nessuno la può capire certo ci sono altri che hanno altre malinconie ma la mia è solo mia e si nutre di angosce di persone passate ormai morte da secoli di bambini infelici senza sapere il perché di quella infelicità il suicidio non è solo una fuga ma una scelta nei confronti della vita decido io quando andarmene e non il caso è una scelta coraggiosa di grande libertà non solo, e anche il completamento di quella mia malinconia non mi suicidio perché non sopporto quella malinconia mi suicidio per completare quella malinconia potrei ancora vivere o morire è lo stesso la morte sublime,la bella morte,romantica forse passata di moda quella di inizio novecento la faccio tornare di moda solo per me con estasi alla superuomo nell’eterno ritorno forse non ci si pensa troppo ma ogni giorno si muore ogni ora si muore ogni secondo si muore la vita non è altro che un continuo morire allora tento vale che lo scelga io schiaccio io il grilletto sarebbe un ulteriore atto di libertà verso la vita,verso la morte sono io a decidere non il caso il fato il destino la provvidenza dio il nulla no, solo io che decido di togliermi di mezzo proprio il mio io a cui voglio tanto bene nonostante l'odio di me stesso si dice è andato in cielo non ci si pensa ma è finito solo sottoterra dove si va quando si muore tante risposte inventate da tutte le latitudini solo per non vedere quello che già si vede quando si muore non si va da nessuna parte si è fermi immobili non si parla più non si sorride più il tuo corpo è solo un sacco di patate destinato a marcire questa è la realtà e pochi la vedono o la vogliono vedere hanno inventato l'anima io non credo nemmeno nella mente io credo solo nel cervello e quello che chiamiamo mente non è altro che un lago osmotico chimico influenzabile dall'esterno e dalla genetica e dalla tua storia niente altro per me non c’è redenzione salvezza reincarnazione tutte stronzate quando penso al suicidio penso che non lo farò per onore come Yukio Mishima anche se lo faccio perché la mia vita non è degna ma lo farò per vigliaccheria come Ernest Hemingway che non riusciva più a vivere come voleva io del resto non ci sono mai riuscito |
il solito grande knulp
un messaggio ogni morte di papa,ma che vale per mille stronzate scritte e pensate... |
Come si dice in italiano il contrario di scontato ? Come si dice il contrario di costruito ? Ed il contrario di futile ? Ed il contrario di superficiale ? Tu sei tutto questo Knulp.
Grazie. |
Oscurità dei boschi notturni
notte fonda ho chiuso alle mie spalle la porta della casa silente mille passi per il reame oscuro qui il tempo e fermo da secoli nessun segno umano contaminerà il reame qui solo mille fantasie di mille anime si incrociano piu forti , piu vivi della vita in questo bosco notturno i miei occhi pian piano si abituano all oscurità e io vagando per i sentieri sento lo spirito del lupo rinascere in me ma io sono un uomo e trovo un significato seguendo l'ispirazione divina di queste bellissime misteriose tenebre naturali mi avvio per i sentieri senza luce cani randagi zampettano fuori dai sentieri uccelli scappano dagli alberi, come un presagio di terrore arrivo al vasto campo di grano la luna in cielo , illumina la vitale estate luci lontane nel buio dei campi la pace e il silenzio in me vedo volti stagliarsi dalle corteccie fissandomi, alberi come giganti silenziosi mossi dal vento sogno di fuochi caldi che riscaldano mani fredde quei cuori vissuti fra le campagne in simbiosi con i segreti del giorno e della notte del sole e della luna conservati da secoli di saggezza l'alba sta per nascere il mio letto chiama di nuovo la mia visita e io quasi a casa guardo la luna, come se fosse una vecchia amica contento di essere vivo saluto il bosco e mi incammino ..... |
Cigola l'anta
d'un piccolo pozzo ormai secco da tempo nè corda o secchiello lo ricordano da anni dimenticato all'angolo di un piccolo rudere mentre il sole lo attraversa una piccola luce che spunta al colmo d'una tegola in cotto ove cadde un sasso spezzandola per sempre ove travi e cardini arruginiscono alla pioggia che sento cadere come goccia di sale dal davanzale di marmo ove mi sporgevo da bambino per vedere nel buio immaginare un futuro quando caddi all'improvviso solo senza clamore mi ritrovo ad osservare il mondo dalle viscere della terra sperando un giorno di sentire cercare il mio nome e ritornare a vivere |
SENTIRSI LIBERI
Libero come il verde delle piante, o come tutti i colori dei petali dei fiori. Libero come tutti gli animali liberi del mondo, o come il Sole, l'Acqua, il Vento e la Luce. Ma sopratutto Libero come le Nuvole! Si, come loro! Libere di navigare lungo tutta la curva celeste, piano piano o velocemente, libere di cambiare umore quando vogliono, nere e piovose o incazzatissime scagliatrici di fulmini, grige indecise e insicure o allegre bianche, spumeggianti o filose come zucchero. Libere di esserci o no, ma comunque libere lassù, dove tutto è grandiosamente piccolo e i rumori giungono silenziosi. |
"In questa primavera nascosta da petali ignorati
Un grappolo di sole ci avvolge e ricorda… Che nel mio deserto Vivevi come l’ultima rosa" |
cos'è?una poesia erotica?non sò mi e venuta sul momento sta cagata
il mio collo lacerato dalle tue unghie la mia mente dominata da un incantesimo sessuale strega infima di ogni bordello clandestino rapisci la mia vita, per farne un mozzicone di sigaretta ughie nere, che penetrano l'uretra masturbazione con guanti di ortiche amori come pallotole di una revolver nella roulette russa della vita calze di nylon nere rotte su gambe bianche come la luna seni pericolosi e grandi, come segno dello strapotere femminile dal tuo grembo nasciamo sporchi, fra le tue braccia moriamo uccisi occhi di un serpente in agguato, che ti fà conoscere la vita cosi pericolosa , cosi forte, lilith dei giorni nostri accopiata con demoni, per non sottomettersi ad adamo ribelle a dio , ribelle agli uomini usi i nostri desideri per annientarci noi schiavi del piacere grondiamo sangue per dar da bere alla tua sete di nichilismo. |
I limoni, di Eugenio Montale
Ascoltami, i poeti laureati si muovono soltanto fra le piante dai nomi poco usati: bossi ligustri o acanti. Io, per me, amo le strade che riescono agli erbosi fossi dove in pozzanghere mezzo seccate agguantano i ragazzi qualche sparuta anguilla: le viuzze che seguono i ciglioni, discendono tra i ciuffi delle canne e mettono negli orti, tra gli alberi dei limoni. Meglio se le gazzarre degli uccelli si spengono inghiottite dall'azzurro: più chiaro si ascolta il susurro dei rami amici nell'aria che quasi non si muove, e i sensi di quest'odore che non sa staccarsi da terra e piove in petto una dolcezza inquieta. Qui delle divertite passioni per miracolo tace la guerra, qui tocca anche a noi poveri la nostra parte di ricchezza ed è l'odore dei limoni. Vedi, in questi silenzi in cui le cose s'abbandonano e sembrano vicine a tradire il loro ultimo segreto, talora ci si aspetta di scoprire uno sbaglio di Natura, il punto morto del mondo, l'anello che non tiene, il filo da disbrogliare che finalmente ci metta nel mezzo di una verità. Lo sguardo fruga d'intorno, la mente indaga accorda disunisce nel profumo che dilaga quando il giorno più languisce. Sono i silenzi in cui si vede in ogni ombra umana che si allontana qualche disturbata Divinità. Ma l'illusione manca e ci riporta il tempo nelle città rumorose dove l'azzurro si mostra soltanto a pezzi, in alto, tra le cimase. La pioggia stanca la terra, di poi; s'affolta il tedio dell'inverno sulle case, la luce si fa avara - amara l'anima. Quando un giorno da un malchiuso portone tra gli alberi di una corte ci si mostrano i gialli dei limoni; e il gelo del cuore si sfa, e in petto ci scrosciano le loro canzoni le trombe d'oro della solarità. Dedicata ad una persona speciale |
ricordo quel lago blu plumbeo
e quel sole che si ergeva alto nel cielo chiaro l'aria calda e il vuoto fra me e l'infinito.. un tuffo allora mi serviva per rispettare l'amore adesso servirebbe quell'infinito per raggiungere te per raggiungere quel mondo a me ora proibito.. ogni singola parte di me protesa verso il verde ridente dei tuoi occhi e poi il vuoto.. un salto nell'immenso toglie il respiro non esiste equilibrio non esistono confini apro gli occhi mi è parso un sogno agito i piedi sulla sabbia calda il cielo pare mi voglia inghiottire nel suo azzurro più scherzoso sento l'odore dell'erba quell'ispiegabile tranquillità infranta ancora una volta da un tuffo quel ricordo che ancora combatto. |
Si stava lentamente volgendo (2004)
Si stava lentamente volgendo, sì, verso di me, ch'emozione! Che tremore mi stava prendendo! Che fare, che dirle? O maledetta indecisione! I pensieri più svariati per la testa, al pensarci ero sempre più agitato, quando lei ad un tratto si arresta e sorride, dopo un altro aver guardato. Si rivolta con in faccia un bel sorriso e io a fissarla, lì, come un cretino, a ripensarla voltata col suo bel viso, a immaginarla mia: o che sogno da piccolo bambino! Scese le rampe, ognuno alla sua casa; la mia mente era di riflessioni invasa ma come sempre solo e desolato dovevo tornare, o maledetto fato! Un pesciolino è in un torrente (2004) Un pesciolino è in un torrente, che rapide che sta saltando! Ma è felice e sorridente, chissà a cosa starà pensando! È felice della sua vita e pensa che il futuro non sia come una salita ma sia ludico e sicuro. Le rapide si fan più rare, il torrente diventa quieto e il pesce comincia a ripensare a quando era felice e lieto. Finalmente arriva al mare ma non felice come credeva perché attento lì deve stare; povero! Da piccolo s'illudeva. E quando il fato la morte deciderà un pesce grande tutto intero lo inghiottirà e lui avrà terminato la sua esistenza insieme ad ogni altra spregevole sofferenza. Sul dizionario (2004) Sul dizionario è soltanto "una inclinazione profonda verso qualcuno", ma sarebbero bastate due parole accanto alla voce "amore": vedi Stefania. La vita è piena di scelte (2005) La vita è piena di scelte e se non le affidiamo al caso è solo perché temiamo, un domani, di pentircene. Di una sola scelta non potremo mai pentirci: del suicidio. Non c'è luogo, né tempo, né modo. Ed ecco una sottile nebbia bianca (2007) Ed ecco una sottile nebbia bianca, soffice nuvola che il cuor rinfranca, che verso l'alto va placidamente, e Lei che appare improvvisamente oltrepassando quel bianco vapore che tanto fissai con grande Amore, oltrepassando quella bianca porta di fumeria che si muove contorta; e Lei si avvicina assai lentamente col Suo sorriso di gioia irrompente permeato di gran felicità, di splendida ingenua semplicità. Il mio sguardo nei Suoi intensi occhi neri brillanti come fari assai fieri; le mie mani nelle Sue belle dita, la mia pancia al Suo dolce ventre unita, le mie braccia sulla Sua schiena poste, le mie attenzioni da Lei corrisposte, le labbra sulla Sua bocca adagiate e lacrime sui miei occhi colate. Ed ecco che il lento tempo dilata e l'immagine Sua appar deformata; tutto lentamente inizia a girare e pian piano la visione a offuscare. Ed ecco che mi si chiudono gli occhi per te, o pianto, che di gioia trabocchi, per nasconderti alla vista di Lei, per ben gustare quei momenti miei; ma riaprendoli una brutta sorpresa: una gran luce accecante inattesa, come una forte pugnalata al cuore! Non riesco che a pensare al mio Amore... Sono supino sul letto a guardare, or di vederLa su in alto a sperare, ma Lei non c'è più, è svanita nel vuoto: e io in quello stato depresso ormai noto. Per quanto ancora dovrò sopportare? Per quanto ancora il soffrir tollerare? Finché questa miserabile vita forse non sia finalmente finita? |
odio totale
repulsione verso gli esseri umani indifferenza al pubblico dolore estraneo alla mia famiglia agli amici e all'amore ogni contatto umano ci crea fastidi manifestandosi in comportamenti antisociali i camici bianchi tutti uniti, per ingabbiarci come animali perchè questo siamo, la mente perde il controllo se non basta l'uomo in bianco, arriva lo sbirro o il maresciallo insofferente a ogni vostra parola parto a mani aperte sulla vostra gola la rabbia verso ciò che non comprendo di questo mondo insensato mi nutre la follia non le pasticche,ne il vostro l'operato non vuole guarire, dice la puttana incapace io sono libero,di scappare perche scappo da una gabbia costruità da una società dove non voglio stare , ne amare, ne procreare. perciò meledico me stesso col mio odio totale. |
GHIACCI
Scendesti dai ghiacci, muraglie di perle lasciasti le tende del cielo le mani aperte sui fuochi degli uomini cercavi morte e rinascita. Perduta nel sogno trovasti un sentiero teso sul tumulto delle acque. L'abisso ti avvinghiò e giacesti a capo riverso, posato su grappoli di stelle. Allora il ghiaccio ti fasciò con la dolcezza dell'arcobaleno e ti fece sua regina. By Jessica & Fabio |
ASSENZA
Dovrò rialzare la vasta vita che ancora adesso è il tuo specchio: ogni mattina dovrò restituirla. Da quando ti allontanasti, quanti luoghi sono diventati vani e senza senso, uguali a lumi nel giorno. Sere che furono nicchia della tua immagine, musiche in cui sempre mi attendevi, parole di quel tempo, io dovrò frantumarle con le mie mani. In quale profondità nasconderò la mia anima perché non veda la tua assenza che come un sole terribile, senza occaso, brilla definitiva e spietata? La tua assenza mi circonda come la corda la gola il mare chi sprofonda. http://alkalium.iespana.es/pobladores/gatsu.jpg |
la donna della siringa
mi perdo nei tuoi occhi in una trance narcotica mentre mi inietti veleno nelle vene rido mentre penso"la puttana mi sta uccidendo" mi perdo mentre mi chiedo"perchè lo fà"? signora delle siringhe sorriso enigmatico più della gioconda bellissima morte bianca non posso più scappare? sei l'ultima cosa che vedrò mi chiedo"che succede ora?" sto morendo"cosa devo fare"? legato a questo letto il veleno scorre nelle mie vene la signora delle siringhe prepara altro veleno e inietta questo piacere mortale dentro me bucami, bucami tu mi hai messo davanti alla morte per poter adorare questi ultimi attimi di vita tu desideri che non veda altro che te tu vuoi annichilirmi il cervello cosi che non potrò ricordare altro che te uno zombie al guinzaglio pronto a morire nelle tue mani sò che il mio corpo adesso sarà un giocattolo prezioso il mio spirito diventerà due braccia che ti cullano nel sonno in un atroce follia detestabile. |
"Vorrei che la vita fosse più semplice"
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FERRARA
Quando ti rivedrò? Città metafisica percorrerò ancora il tuo acciottolato? Città solinga guarderò ancora la campagna dai tuoi spalti? Ferrara rosso mattone ti rivedrò? Quanto sei distante amica mia ti vedo solo con il pensiero. Ma se il mio sentimento è vero e forte, per ora basterà. Ferrara sogno disperato. Ferrara sogno rosso mattone. Ferrara sogno di poesia. Ferrara sogno di vita. Ferrara sogno di fiaba. Ferrara sogno di fantasia. Quando ego te aspiciam? Se vorrai saremo uniti per sempre amici per sempre e tornerò da te dovessi vagare come un disperato. Per Via Giovecca o per Piazza Ariostea ritornerò. Ritornerò. |
Prima che inizi a dare la stura alla mia raccolta personale, beccatevi questa poesia di Prévert, la trovo semplicemente struggente...
Le foglie morte Oh, vorrei tanto che anche tu ricordassi i giorni felici del nostro amore Com'era più bella la vita E com'era più bruciante il sole Le foglie morte cadono a mucchi... Vedi: non ho dimenticato Le foglie morte cadono a mucchi come i ricordi, e i rimpianti e il vento del nord porta via tutto nella più fredda notte che dimentica Vedi: non ho dimenticato la canzone che mi cantavi È una canzone che ci somiglia Tu che mi amavi e io ti amavo E vivevamo, noi due, insieme tu che mi amavi io che ti amavo Ma la vita separa chi si ama piano piano senza nessun rumore e il mare cancella sulla sabbia i passi degli amanti divisi Le foglie morte cadono a mucchi e come loro i ricordi, i rimpianti Ma il mio fedele e silenzioso amore sorride ancora, dice grazie alla vita Ti amavo tanto, eri così bella Come potrei dimenticarti Com'era più bella la vita e com'era più bruciante il sole Eri la mia più dolce amica... Ma non ho ormai che rimpianti E la canzone che tu cantavi la sentirò per sempre È una canzone che ci somiglia Tu che mi amavi io che ti amavo E vivevamo, noi due, insieme tu che mi amavi io che ti amavo Ma la vita separa chi si ama piano piano senza nessun rumore e il mare cancella sulla sabbia i passi degli amanti divisi. |
Quote:
Orazio!! 8O Pride, com'è che ti viene in mente di fare 'ste citazioni?Sono letali per una liceale! 8O |
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