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Vecchio 30-08-2005, 10:43   #21
Principiante
L'avatar di demigod
 

nel mio caso tutti i miei amici hanno capito le mie fobie....e alla fine proprio da come si comportano di conseguenza si capisce ki sono i veri amici e ki quelli a cui non gliene frega niente di te...anzi infieriscono pure...
Vecchio 30-08-2005, 14:48   #22
Guest
 

xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx
Vecchio 30-08-2005, 14:58   #23
Intermedio
L'avatar di alberto
 

non e' utile dichiararsi soprattutto se dall' altra parte ci sono persone che non hanno di questi problemi e che non riescono a capire
Vecchio 30-08-2005, 18:16   #24
Guest
 

Però come mi è successo recentemente pur uno non volendo entrare in dettaglio su certe cose alla fine sono venute fuori: e così se prima sono stata giudicata intelligente, sensibile, educata, ecc. poi poiché non avevo fatto la vita che aveva fatto questa persona apriti cielo.. insomma ha cambiato completamente giudizio e mi ha affibbiato una bella etichetta .
Vecchio 30-08-2005, 19:35   #25
Principiante
L'avatar di CharlieJt900
 

eh già probabilmente serve a poco parlarne prima ancora di risolvere.
Il discorso però era rivolto non agli amici, ma alle persone con cui entriamo in forte intimità, i partner insomma, specie quando la storia prende la giusta piega e si stà bene davvero.

Mi piace pensare che un giorno, alla persona cara che avrò accanto, riuscirò a dire <..sai io in quel periodo soffrivo di questo problema....> in maniera del tutto serena, senza alcun timore.

Non mi piace l'idea di dimenticare e nascondere a vita, io mi ricorderò, racconterò le mie esperienze, i miei problemi, e probabilmente quel giorno avvertirò la totale liberazione dalle mie paure.



intanto riprendo a combattere....
Vecchio 30-08-2005, 19:52   #26
Guest
 

Le cose stanno proprio così.
Però spero e mi auguro che se una persona ti vuole veramente bene , se ci tiene a te è in grado di capire certe cose e di venirti incontro. Altrimenti vuol dire che pensa solo a sè stesso .
Comunque è una paura che ho anche io perché non è che il mondo sia pieno di persone comprensive
Vecchio 30-08-2005, 19:54   #27
Principiante
L'avatar di demigod
 

secondo me se aspetti ke un bel giorno potrai liberarti raccontando tutto alla donna della tua vita..stai fresco!!! secondo me già da adesso te ne devi fregare di questi tuoi problemi...se non ne vuoi parlare non farlo...se lo vuoi dire a qualkuno dillo...se questo qualkuno non ti capisce ke te frega...se lo racconta ad altri e tutti ti giudikeranno male ke te frega.
è facile stare ad aspettare e sognare: "un giorno racconterò tutto a ki mi vorrà veramente bene...e starò meglio"...io ormai con i miei problemi ci convivo senza sperare in kissà cosa...se cambierà qualcosa bene..se non cambierà niente è lo stesso...cerco di essere felice ora
Vecchio 30-08-2005, 20:01   #28
Principiante
L'avatar di CharlieJt900
 

caro demigod io la forza per lottare la ricevo dai miei sogni, loro mi danno la spinta per muovermi, cado e mi alzo per loro, combatto oggi in nome di una vita migliore per me e per chi mi è accanto.

tu per cosa combatti le tue paure? per un benessere giornaliero?
Vecchio 30-08-2005, 20:11   #29
Principiante
L'avatar di demigod
 

io le mie paure le combatto per riuscire ad arrivare sano e salvo al mio obiettivo principale a lungo termine...e cmq a breve termine il benessere giornaliero può essere un obiettivo...anke io ho i miei sogni..è ovvio...però non baso la mia vita solo su quelli..tutto qui
Vecchio 30-08-2005, 20:30   #30
Principiante
L'avatar di CharlieJt900
 

ok certo, non dico di sognare ad occhi aperti mentre lavorate, socializzate, ecc....dico solo di credere in qualcosa, un sogno, un progetto, un'idea, un'obbiettivo concreto fate voi, che serva ad alzarsi e a "camminare" lungo stò percorso che ci siamo prefissi, ovvio che questo incontro non ci viene, altrimenti stiamo freschi come dici tu e stà roba rimane soltanto l'idea che avevamo della nostra vita.

ciao
Vecchio 31-08-2005, 19:37   #31
Guest
 

Sì hai ragione, ho risposto così solo perché mi sono figurato grottescamente una persona che andava a dichiararsi malata di fobia sociale.
Parlare dei propri problemi, dubbi, turbamenti con persone fidate (e non) fa sicuramente bene, perché porta a perdere un po' del proprio pudore e vergogna aprendosi agli altri, cioè l'esatto opposto di quello che tendenzialmente una persona fa ovvero reprimersi controllando le proprie emozioni, i propri pensieri, ecc...
Vecchio 31-08-2005, 21:41   #32
Esperto
L'avatar di Lilith
 

mah... siamo pronti però alle eventuali mazzate, se la persona di cui ci fidavamo tanto reagisce male di fronte alle nostre debolezze spiattellate?
Vecchio 31-08-2005, 22:13   #33
Guest
 

??????????????????
Vecchio 01-09-2005, 13:43   #34
Guest
 

Purtroppo capita di incontrare persone che inizialmente si presentano disponibili o che ti fanno capire di avere i tuoi stessi problemi o lo stesso carattere; per poi dimostrarsi tutt'altro.
Il motivo di questo? farti parlare, venire allo scoperto e poi, come mi è successo, scaricarti. E delle volte farti sentire anche un verme.l
Credetemi, sanno fare bene il loro mestiere, è facile essere ingannati ed è la cosa più disgustosa del mondo e uno dei lati peggiori dell'essere umano (se nell'uomo qualcosa di umano c'è restato)
Vecchio 01-09-2005, 16:55   #35
Principiante
L'avatar di Malandrino
 

Il non essere trasparenti con le persone, sopratutto se sono più che amiche, conoscenti è una dinamica comportamentale un pò di tutti, ma spesso siamo proprio noi, con i nostri problemi ad accentuare questa dinamica.
Le nostre paure non permettono un veloce rapporto di chiarezza è trasparenza, ma questo è umano.
Non mancherà situazione dove qualcuno sarà anche attratto da noi, dal nostro problema perchè combacia esattamente con il suo.
Così nei rapporti si creà questo incastro che:il sofferente spesso attrae la crocerossina, la viziata/o è facile che si avvicina a chi trasmette sicurezza, l'angoscioso a chi dona serenità e calma e così via in tanti possibili è intuibili incastri.

Il punto è che alla fine io sono convinto che per quanto noi possiamo star male a livello inconscio(e la prova lo è quando ci alziamo male perchè la notte portatrice si sogni e dove il corpo esprime al massimo il suo ego) c'è la possibilità che si possa star meglio con un atteggiamento razionale,ragionato, cioè come se comunque una possibile equazione matematica(non esattamente alla lettera) potrebbe garantire una probabilità di scalare un gradino in salita più agevolmente , o rendere la salita più un falso piano.

Non smetterò mai di crederlo dalla depressione si esce, la difficolta sta nel tenerla distante,tenergli sempre la porta chiusa e per quello ci vuole una consapevolezza del disagio,di quello che siamo ,di quello che possiamo raggiungere...... difficilmente ottenibile.
Vecchio 02-09-2005, 15:17   #36
Guest
 

Rimango sempre un po' perplesso difronte alla terminologia che "umanizza" le "malattie", ma anche all'uso di certi termini bellicosi come "lotta", "combattere", "nemico", "vincere", "perdere", "non dobbiamo abbassare la guardia". Viene da pensare ad un nemico in carne ed ossa oppure a qualche fenomeno di possessione, comunque sia a qualcosa di "estraneo" che non ci riguardi; a strategie e complicati piani d'azione per distruggere il nemico; ad un impegno faticoso e costante.
Io credo ci sia molto poco di tutto questo. Non c'è un punto preciso su cui indirizzare il raggio laser o qualche vietcong nella giungla che ci aspetta.
I cambiamenti avvengono spontaneamente, in modo naturale quando le condizioni sono maturate; ad un certo punto io mi sono ritrovato a pensare cose che prima non pensavo o a ragionare diversamente o a capire cose che prima non capivo...
I modi di pensare non cambiano dall'oggi al domani, sono necessari lunghi periodi di tempo e quando dico lunghi intendo dire anni. E' necessario vivere, fare esperienze, capire.
Fissare troppo l'attenzione sul sintomo, su singoli episodi e' come pestar acqua nel mortaio. Non credo realistico l'obiettivo di una persona che cerca di liberarsi completamente dei propri sintomi. Credo sia più realistico che una persona arrivi a non darci tutto questo peso.
L'obiettivo dev'essere lottare PER se stessi per diventare sempre più se stessi e NON CONTRO se stessi, o contro una parte di sè (quale?).
Credo infine che la depressione derivi da una perdita d'immaginazione, di prospettiva; incapacità a sognare. Il depresso vive una quotidianità che pensa sia immutabile: non troverò mai un lavoro, sarò sempre solo, eccetera eccetera.
Vecchio 02-09-2005, 18:13   #37
Principiante
L'avatar di CharlieJt900
 

Io invece credo in uno obbiettivo, in linea generale per tutti noi è la "paura". La paura è la "figura" da affrontare. Il non mangiare in pubblico, o bere, parlare, stare nella folla sono solo sintomi che derivano appunto da essa. Io ho migliorato la mia situazione quando ho smesso di avere paura, non quando ho ripreso a mangiare in pubblico, che cosidero una conseguenza del superamento. Bisogna secondo me indirizzare l'impegno nell'affrontare le situazioni, dove la paura chiama, noi ci presentiamo, magari non riusciremo a superarla, però è importante mostrare coraggio, non tirarsi sempre indietro, e un pò alla volta.... Affrontare anche senza superare ci porta a fare esperienza che servono poi a maturare la giusta condizione per scavalcare il muro della paura.

io ad esempio alle volte ho paura (inconscia) che le esperienze negative mi portino in una situazione ancora peggiore e psicologicamente più triste. Si sà i fallimenti non sono graditi dal nostro cervello, però probabilmente dobbiamo cosniderare ed abituarci al fatto che non tutte le ciambelle vengono col buco. io faccio ancora fatica a parare le brutte figure e/o i "tentativi" andati male, però come ho scritto sopra cerco di ripetermi in testa che ad ogni modo tutte le esperienze aggiungono mattoncini per crescere.
Vecchio 03-09-2005, 01:26   #38
Principiante
L'avatar di Malandrino
 

Quote:
Credo infine che la depressione derivi da una perdita d'immaginazione, di prospettiva; incapacità a sognare. Il depresso vive una quotidianità che pensa sia immutabile: non troverò mai un lavoro, sarò sempre solo, eccetera eccetera.
Io credo che questa sia una una opinione abbastanza piatta, come si può vedere la depressione come una entità assoluta?
Il depresso spesso è anche un euforico, uno che passa la giornata in iperattività, e impossibile farne una scala unica.

Il punto di vedere poi il proprio malessere(perchè così riconosciuto in medicina) con metafore, non vedo che problema possa suscitare, e solo un modo per aprire il dialogo a tutti.
C'è gente che fa esperienze straordinarie, addirittura la depressione e compagna di persone di una genialità fuori dal comune.
Non è realizzare i sogni che si stà bene, il meccanismo è ben più complesso, c'è un qualcosa anche di costituzionale, di organico.

La paura sicuramente è concausa di uno stato sociofobico, purtroppo sono dell'idea che non esistono cure assolute,sostengo che sia un insieme di cause che vanno da un'indole genetica a un determinato stile di vita.
Vecchio 04-09-2005, 11:43   #39
Guest
 

Le considerazioni che ho fatto sulla depressione le ho basate su due miei compagni di studi che ne soffrivano. Non sono considerazioni mediche è ciò che ho visto in loro.
Le metafore sono indice di un certo modo di pensare i propri problemi.
Vecchio 06-09-2005, 15:07   #40
Guest
 

Se si interviene per creare più confusione o per mettere in agitazione è meglio non intervenire.
Uno viene qui perchè almeno spera di non sentirsi fare i soliti ragionamenti di chi certe cose non le ha attraversate e invece mi sembra che ultimamente ci sia stato questo.
O si cercano un po' di aiutare le persone o si sta zitti


Scusate
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