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18-08-2005, 08:41
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#1
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Guest
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Credo di aver combinato un pasticcio comunque ci sono; se volete potete continuare a scrivere da qui.
Mi dispiace
Ciao
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18-08-2005, 09:46
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#2
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Guest
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Beh ricomincio. Avevo scritto a proposito del risveglio , molto traumatico con sintomi che tuttora persistono anche se prima duravano di più: come avevo detto ansia, agitazione, tachicardia.
Questa mattina lo stesso
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18-08-2005, 09:57
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#3
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Intermedio
Qui dal: Sep 2004
Ubicazione: Italia
Messaggi: 289
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ciao lisi,
anche io ci sono passato,tachicardia,ansia,paura di soffocare si pensa a chissà che cosa ma poi è una bolla di sapone.
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18-08-2005, 10:02
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#4
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Guest
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Speriamo che tutto passi presto: durante il giorno uno riesce a controllare queste cose ma al mattino sembra di no ti cadono addosso come una valanga.
Quello che mi dispiace è che c'è ancora tanta discriminazione verso chi attraversa questi momenti, questi periodi; si dicono frasi gratuite, e quello che è peggio ci fanno sentire in colpa perchè non reagiamo.
Vorrei vedere questi eroi e questi superuomini al posto nostro
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18-08-2005, 10:38
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#5
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Intermedio
Qui dal: Sep 2004
Ubicazione: Italia
Messaggi: 289
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si, questo è vero.
E' anche un motivo per cui nella vita "reale" sono restio a confidarmi.
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18-08-2005, 15:04
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#6
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Guest
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Non se se qualcuno di voi ha avuto degli animali domestici.
Io, se ora sto così è anche perchè due mesi fa è morto il mio migliore amico, è proprio così, è porprio vero quello che si dice.
Un bastardino che mi ha tenuto compagnia per dieci anni e che mi è stato vicino e mi ha consolato meglio di una persona.
Mi verrebbe da dire che gli animali sono altri...
Sono arrabbiatissima anche perchè i veterinari non ci hanno capito quasi nulla all'inizio e così quando si è ammalato c'è stato poco da fare.
E' bello averli ma quando ti lasciano così è molto doloroso.
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18-08-2005, 19:55
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#7
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Guest
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Spesso ci si rivolge a qualcuno e si hanno delle aspettative ma più di una volta , come avevo scritto, anzichè darti un aiuto concreto si riempono la bocca di paroloni.
Una cosa che ho notato qui dove abito, forse in qualche città è diverso, non c'è un qualche gruppo di riferimento, magari ci sono una miriade di associazion, di gruppi (anche religiosi) che servono solo a creare confusione.
Mi ero rivolta ad una persona (religiosa) che sapevo molto introdotta, per avere un qualche orientamento, mi sono sentita rispondere: Ci sono tante cose, basta cercarle, io non sono al dentro più di tanto..
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19-08-2005, 10:59
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#8
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Guest
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SE si chiede aiuto è perchè come ho spiegato si è confusi non si sa che strada prenderema allo stesso tempo c'è tanta voglia di uscire da un certo stato e da una certa situazione.
Per aiuto concreto intendevo un'indicazione dove andare magari per fare qualcosa di utile e le persone che avevo contattato, molto introdotte, credevo potessero darmi qualche indicazione.
E invece più io insistevo su una cosa più loro portavano il discorso su altre cose.
Credo che molte volte stare impegnati, fare qualcosa una qualche attività aiuti a non pensare a tante cose.
Vorrà dire, come ho fatto altre volte che cercherò da sola.
Ma allora perchè tanta gente si fa pubblicità e sbandiera la propria disponibilità che poi non c'è e si traduce in aria fritta?
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19-08-2005, 19:55
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#9
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Guest
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Riscrivo questa bella considerazione di Eutimil. Virgoletto
"Incominciamo a credere più in noi stessi e in quello che facciamo: solo allora, consapevoli dei nostri mezzi, ci formeremo una corazza che ci permetterà di prendere dagli altri quello che eventualmente di buono ci possono offrire sia esso un giudizio positivo sia uno negativo che comunque ci permetterà di crescere e migliorarci."
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19-08-2005, 20:29
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#10
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Esperto
Qui dal: Jan 2005
Ubicazione: Ravenna
Messaggi: 782
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Non è detto che gli altri, anche con tutta la buona volontà, riescano a comprenderci, se magari noi non riusciamo a farci capire.
E comunque nessuno ha la bacchetta magica.
Un amico (che già è merce rarissima) può darti affetto e sostegno, ma non può da solo risolvere i tuoi problemi.
Se parlando di "fare qualcosa una qualche attività aiuti a non pensare a tante cose" intendi fare del volontariato, sono anche io dell'idea che sia molto utile anche chi lo fa.
Due anni fa, in un momento di grande depressione, mi capitò di contattare tramite internet una associazione che si occupa di animali abbandonati e di offrire loro la mia disponibilità. Probabilmente in quel momento era ciò di cui avevo bisogno... mi sono dedicata per mesi ad accudire cuccioli, ho "dimenticato" tante paturnie davanti a quei musetti che avevano bisogno di qualcuno che li accudisse, ho conosciuto persone che condividevano il mio affetto per gli animali, sono poi anche andata a qualche convegno e raduno e continuo a mantenere i contatti con l'associazione e ad essere disponibile per dare una mano quando posso.
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20-08-2005, 11:32
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#11
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Guest
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Comunque consiglio, soprattutto a chi è solo, di prendere un animale consiglierei un cane perché lui non ti rifuta, ti sta vicino, ti consola e soprattutto non serba rancore.
Certo un giorno dovrà lasciarci ma ci avrà dato tanto e ce ne ricorderemo.
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20-08-2005, 21:42
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#12
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Esperto
Qui dal: Jan 2005
Ubicazione: Ravenna
Messaggi: 782
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però se ci riusciamo, vediamo di non ridurci come vecchie zitelle inacidite che vivono solo per il proprio gatto... :wink:
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21-08-2005, 09:36
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#13
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Guest
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No Lilith non voglio diventare una zitella ma è inutile che tu ti innamnori perdutamente e voglia bene a qualcuno se a quello di te non può importare.
Poi vanno a cercare quelle più svampite che magari li trattano a pesci in faccia e poi si lamentano
Quando è troppo è troppo
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22-08-2005, 00:14
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#14
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Guest
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Statemi vicino perchè sono stata molto male.
Chi ha dei genitori che capiscono e vi stanno vicino è molto fortunato.
Non mi abbandonate
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22-08-2005, 01:48
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#15
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Principiante
Qui dal: Jul 2005
Ubicazione: Italia
Messaggi: 13
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lisi mi spiace molto della tua situazione , e del tuo cane ,io ho un cane e come dici tu è l'unco che mi sta vicino gli voglio un mondo di bene ,anch'io ho dei genitori che non capisco queste cose e devo combattere con loro oltre che con i miei problemi che sono diventati adesso pesantissimi,ciao lisi se hai bisogno ci sono ,ciaooo,non sei sola!
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27-08-2005, 18:37
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#16
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Guest
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Comunque noi, credo tutti o la maggior parte qui, ci sforziamo per uscire da un certo stato, portiamo avanti la nostra battaglia. Solo che spesso dobbiamo essere sempre noi a fare tutto e mai gli altri che facciano un passo .
Come se il loro comportamento e il loro modo di fare non facesse una grinza e noi per forza costretti ad essere quelli sbagliati.
Torno a ripetere: Non ci faranno sentire un po' troppo sbagliati?
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28-08-2005, 08:49
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#17
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Esperto
Qui dal: Jan 2005
Ubicazione: Ravenna
Messaggi: 782
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Dire "gli altri" non è un po' troppo generico?
Sa molto di "solo contro tutti"... e questa, credo, è una distorsione mentale nella quale rischiamo di cadere.
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28-08-2005, 18:12
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#18
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Guest
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Hai ragione: ma per quanto mi qiguarda un po' per carattere un po' perchè questo viene inculcato si è portati sempre a fare i confronti, ma non un confronto costruttivo.
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29-08-2005, 10:08
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#19
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Principiante
Qui dal: Aug 2005
Messaggi: 70
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ciao, bella discussione. Io invece in questo periodo mi chiedo se sia corretto parlare dei nostri problemi agli altri, ad esempio se esco con una ragazza dirle della mia fobia senza nasconderla come una brutta bestia., è una cosa giusta o utile secondo voi? Io non l'ho mai fatto per questioni di giudizio e di apura di allontanare la persona che mi interessa, ma a volte preferirei parlare con sincerità piuttosto che nascondermi, ma ripeto ancora non riesco.
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29-08-2005, 23:18
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#20
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Esperto
Qui dal: Jan 2005
Ubicazione: Ravenna
Messaggi: 782
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Mah, io ho molto pudore riguardo a queste cose, non riuscirei a parlarne se non con qualcuno di cui mi fidi enormemente (di fatto in tutta la mia vita ne ho parlato apertamente con due persone, e in uno dei due casi me ne sono amaramente pentita, dal momento che la persona mi ha detto di essere delusa e di essersi addirittura sentita "tradita").
Poi c'è stata un'altra persona, mesi fa, che mi riconobbe da ciò che di me avevo raccontato in questo stesso forum, e volle darmi arroganti, imbarazzantissime e soprattutto non richieste lezioni su come si sta al mondo... ma in quel caso la rabbia, alla fine, è stata superiore anche all'imbarazzo.
Mi è capitato, invece, di trovare amici o compagni che hanno probabilmente capito, senza mai doverle esplicitare, le mie fobie ed hanno avuto sufficiente garbo da farmi vedere, come in uno specchio, i miei comportamenti evitanti, aiutandomi a superarli.
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