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Originariamente inviata da Joker
Ragionando a freddissimo non penso sia colpa dell'alienazione. Più che altro penso che il trucco sia questo: non momento che decidi di comportari in un certo modo con tutti, effettivamente è come se gli altri non contassero più. Conti solo tu.
E' una situazione strana, anche perchè in un certo senso ti fornisce più libertà di quella a cui si è abituati. Se siamo vincolati da emozioni, idee, fissazioni, piccole cose, idee ect. ect. è come se avessimo una sorta di linea guida. Senza...potremmo fare tutto, ma è come se stessimo allo stesso tempo nel vuoto.
Se sei "consapevole" potresti imparare anche ad accettare e gestirti questa cosa. Il rischio altrimenti potrebbe essere il fantomatico perdere se stessi, o più concretamente, fare con leggerezza cose di cui potresti pentirti, solo perchè nell'immediato ti sembra di non averne alcun problema.
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argghh....esatto...è un po' il gioco delle maschere Pirandelliano...se ti accorgi e ne assumi la consapevolezza...e se resti "svincolato" potresti quasi usare la cosa a tuo vantaggio...
io? io ad esempio ultimamente a lezione e con coetanei in genere mi è capitato di "alterarmi" di mia volontà x 2-3 cose che razionalmente concepivo poco....giusto perchè so che diversamente non sono di molte parole....argghh...in quel modo mi sono messo al centro dell'attenzione, ho guadagnato ulteriore rispetto e....poi dopo 20 minuti sono andato lì a chiarirmi, parlare con calma e dolsssscezza...
insomma....x certi versi...anche una battutaccia, qualsiasi cosa...ti può uscire dalla bocca se ti gestisci bene.
E' lo stesso motivo x cui x assurdo durante la settimana mi estraneo completamente e al sabato magari capita che riesco a buttarmi con la prima che passa...perchè...mi alieno d ame stesso...dalle reazioni degli altri....positiva? negativa...resto con il mio obiettivo di restare nel "gioco"...
EDIT: ma la domanda è: è normale come cosa? diventa una cosa meccanica....e l'umanità? la sensibilità di cui tanto si parla?