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Vecchio 07-01-2013, 23:45   #1
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Sono malinconica per il fatto della timidezza che regna incontrastata nella mia personalità.
Sono stanca di sopportare le umiliazioni che essa comporta.
Stanca della mia eritrofobia che mi fa andare in giro con la testa sempre bassa. Sono perennemente tesa, basta poco a farmi arrossire, sono timidissima, chiusa.
Tutto questo mi rende infinitamente triste. Vedo le ragazze della mia età spigliate, si divertono.
Non che io non mi diverta, ma è come se appartenessi a un altro mondo, così distante da quello dei giovani.
E' come se fossi una bambina nel corpo di una ragazza, timida, che sogna cose bellissime che non esistono, che sogna ancora il principe azzurro che per me non arriverà mai.
A volte divento rabbiosa, intrattabile, perchè mi sento in una gabbia.
Sono certa di non appartenere a questo mondo, non lo so perchè sono capitata qui, ma io non ho niente a che vedere col modo di pensare dei ragazzi della mia età.
Mi sento spaesata, sperduta, senza punti di riferimento e al contempo così debole e stanca.

Spero possiate comprendere come mi sento, almeno voi
Vecchio 07-01-2013, 23:47   #2
Esperto
L'avatar di Yumenohashi
 

Ti comprendo benissimo Bet
Dobbiamo solo stringere i denti e sperare che siano "turbe adolescenziali" che col tempo si attenueranno, c'è ancora speranza


Forse.
Vecchio 07-01-2013, 23:47   #3
Banned
 

Io mi sono arreso Betsy, proprio stasera. Ho capito che tutto è male e che sono troppo diverso da tutti. Basta, ho chiuso.
Vecchio 07-01-2013, 23:51   #4
Esperto
L'avatar di Tararabbumbieee
 

Quote:
Originariamente inviata da Betsy Cherry Visualizza il messaggio
E' come se fossi una bambina nel corpo di una ragazza, timida, che sogna cose bellissime che non esistono, che sogna ancora il principe azzurro che per me non arriverà mai.
[...] Sono certa di non appartenere a questo mondo, non lo so perchè sono capitata qui
Mi ha colpito molto questa parte del tuo post, Betsy...avrei potuto benissimo scriverlo io! Anche a me, infatti, sembra di avvertire che al fondo di tutti i miei problemi vi è soprattutto quella vaga, confusa sensazione da te descritta di non essere cresciuti veramente, di essere rimasti ad uno stato infantile, per cui il mondo e la vita appaiono come un ambiente troppo grande, ed un'impresa troppo ardua, per poter essere affrontati con le nostre sole, piccole forze...
Vecchio 07-01-2013, 23:52   #5
Avanzato
L'avatar di Quinzio
 

Quote:
Originariamente inviata da Christopher Visualizza il messaggio
Io mi sono arreso Betsy, proprio stasera. Ho capito che tutto è male e che sono troppo diverso da tutti. Basta, ho chiuso.

Adesso vai a letto a dormire.
Domattina sarà tutto passato.

[tentativo di sdrammatizzare]
Vecchio 07-01-2013, 23:52   #6
Intermedio
L'avatar di maury
 

Beh si, è piuttosto comprensibile il tuo modo di sentirsi.

Penso che chiunque qui, ha attraversato, attraversa o attraverserà momenti simili.

Dispiace per te e per tutti; ma credo che prima di arrendersi bisogna almeno essere consapevoli di aver provato a cambiar le cose, non una, ma almeno cento, mille volte. Da soli o con l'aiuto di qualcuno.

Abbiamo la sfortuna di avere tutti i problemi che ci perseguitano, ma abbiamo la fortuna, se la vogliamo vedere così, che nessuno di questi è per assunto irrisolvibile.

Coraggio; penso che tu abbia l'età dalla tua parte. Non darti per persa senza prima aver trovato a trovar la strada. Anche in un labirinto c'è comunque una via d'uscita.


Ultima modifica di maury; 07-01-2013 a 23:54. Motivo: Errore ortografico
Vecchio 08-01-2013, 00:08   #7
Banned
 

Si mi sento praticamente sempre un "estraneo".. comunque ho letto da qualche parte che la delusione nel rapporto con gli altri deriva dal fatto di farsi aspettative. Cioè ci si pone delle aspettative e così si rimane delusi. Forse è vero.. forse dovremmo semplicemente prendere le cose così come vengono.
Cioè... accettare il fatto di essere magari anche diversi.. però si può essere diversi e stare comunque bene insieme agli altri.
Vecchio 08-01-2013, 00:14   #8
Esperto
L'avatar di Kubla
 

Quote:
Originariamente inviata da Tararabbumbieee Visualizza il messaggio
Anche a me, infatti, sembra di avvertire che al fondo di tutti i miei problemi vi è soprattutto quella vaga, confusa sensazione da te descritta di non essere cresciuti veramente, di essere rimasti ad uno stato infantile, per cui il mondo e la vita appaiono come un ambiente troppo grande, ed un'impresa troppo ardua, per poter essere affrontati con le nostre sole, piccole forze...
Spesso penso che il problema più grande sia la paura di crescere e affrontare cose a noi aliene..ma ovviamente la soluzione non si trova mai

Susu facciamoci coraggio, siam sulla stessa barca
(so che non è una gran consolazione ma accontentatevi per una volta )
Vecchio 08-01-2013, 00:32   #9
Esperto
L'avatar di Tararabbumbieee
 

Quote:
Originariamente inviata da Kubla Visualizza il messaggio
Spesso penso che il problema più grande sia la paura di crescere e affrontare cose a noi aliene..
Già, più ci penso e più questa cosa mi sembra lampante...forse le cose stanno davvero così, forse si nasconde davvero, nelle pieghe del nostro più remoto passato, un episodio a cui è possibile far risalire molte delle nostre paure e angosce attuali...io sinceramente ho sempre guardato con scetticismo a questo genere di spiegazioni, eppure da qualche tempo sento di stare cambiando opinione in proposito...ed è proprio per questo che non vedo l'ora di riprendere il percorso psicoterapeutico iniziato un paio di anni fa, ma purtroppo non potrò permettermelo finché non mi sarò laureato e non avrò trovato un lavoro!! E invece, quanto ne avrei bisogno proprio adesso!
Vecchio 08-01-2013, 00:46   #10
Avanzato
L'avatar di Quinzio
 

Quote:
Originariamente inviata da Tararabbumbieee Visualizza il messaggio
Già, più ci penso e più questa cosa mi sembra lampante...forse le cose stanno davvero così, forse si nasconde davvero, nelle pieghe del nostro più remoto passato, un episodio a cui è possibile far risalire molte delle nostre paure e angosce attuali..
Quello che penso io è che noi con l'ansia sociale siamo predisposti dalla nascita a sviluppare questo disagio.
Chi ha la fortuna di passare un'infanzia e prima adolescenza senza problemi, in una famiglia attenta e premurosa può anche darsi che non sviluppi alcun disagio e viva serenamente.
Da parte mia, a casa mia c'era sempre una atmosfera decisamente tesa. Tra i miei genitori erano continue litigate e discussioni. Anche se tanti di questi litigi li facevano quando io non c'ero, c'era sempre un'aria irrespirabile.
Io non ricordo mai di aver visto i miei genitori parlare tranquillamente. Gesti d'affetto e d'amore erano totalmente assenti.
La violenza verbale di mio padre verso mia madre era sempre molto alta. Non so se quando io non c'ero si siano anche messi le mani addosso.
Non lo posso escludere, anzi è probabile.
Tutto ciò è andato avanti fino alla separazione (mia madre è andata via di casa e poco dopo sono andato da lei a vivere) e alla morte di mio padre qualche anno dopo. Da li le cose si sono relativamente tranquillizzate.
E chiaro che a me non hanno mai attaccato direttamente, ma essere cresciuto in un ambiente dove si respirava odio e disprezzo deve avermi causato qualche problema.
Penso di non sbagliare, no ?
Vecchio 08-01-2013, 01:19   #11
Esperto
L'avatar di Tararabbumbieee
 

Quote:
Originariamente inviata da Quinzio Visualizza il messaggio
Quello che penso io è che noi con l'ansia sociale siamo predisposti dalla nascita a sviluppare questo disagio.
Chi ha la fortuna di passare un'infanzia e prima adolescenza senza problemi, in una famiglia attenta e premurosa può anche darsi che non sviluppi alcun disagio e viva serenamente.
Da parte mia, a casa mia c'era sempre una atmosfera decisamente tesa. Tra i miei genitori erano continue litigate e discussioni. Anche se tanti di questi litigi li facevano quando io non c'ero, c'era sempre un'aria irrespirabile.
Io non ricordo mai di aver visto i miei genitori parlare tranquillamente. Gesti d'affetto e d'amore erano totalmente assenti.
La violenza verbale di mio padre verso mia madre era sempre molto alta. Non so se quando io non c'ero si siano anche messi le mani addosso.
Non lo posso escludere, anzi è probabile.
Tutto ciò è andato avanti fino alla separazione (mia madre è andata via di casa e poco dopo sono andato da lei a vivere) e alla morte di mio padre qualche anno dopo. Da li le cose si sono relativamente tranquillizzate.
E chiaro che a me non hanno mai attaccato direttamente, ma essere cresciuto in un ambiente dove si respirava odio e disprezzo deve avermi causato qualche problema.
Penso di non sbagliare, no ?
La tua descrizione mi ricorda il quadretto della mia famiglia, anche se le tinte in quest'ultimo caso sono assai meno fosche...infatti nonostante i numerosi litigi (solo verbali per fortuna, anche se questo non bastava a renderli meno crudeli) verificatisi nel corso degli anni l'unione dei miei genitori non è mai venuta meno, soprattutto per via del carattere remissivo e conciliante di mia madre, che tende ad essere la prima a voler sfiammare certe situazioni, mentre invece mio padre è la classica testa di cazzo che per convincersi a chiedere scusa deve attendere come minimo che il mondo stia per cadergli addosso...d'altronde fa così con tutti, mica solo in famiglia. Ad ogni modo se i miei sono riusciti a rimanere sempre insieme è perché, nonostante le incomprensioni e le diversità di opinioni e di caratteri, in fondo si vogliono un gran bene e non credo che saprebbero vivere l'uno senza l'altro...

A parte questo, comunque, nel caso riguardante lo sviluppo dei miei problemi credo sia stato determinante il fatto di vedere fin da piccolo che molti dei litigi domestici avvenivano per causa mia, nel senso che mia madre e mia nonna (legatissime tra loro) tendevano quasi sempre a difendermi, laddove invece mio padre ci andava giù pesante e mi mortificava in una grande varietà di modi (a differenza che con mia madre qui lo faceva non solo a parole ma anche con i "fatti"...sapeste i calci che ho preso nel fondoschiena!), senonché io finivo col trovarmi puntualmente nell'occhio del ciclone e mi colpevolizzavo, sentendomi dentro di me responsabile per tutti quei litigi...
Vecchio 08-01-2013, 13:06   #12
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Vi siete sfogati
Mi avete rubato il topic hahahah scherzo
Grazie però a chi ha cercato di confortarmi, oggi l'umore è migliorato ma la situazione è la stessa
Vorrei tanto che esistesse una lozione magica che liberasse dalla timidezza, la detesto.
Vecchio 08-01-2013, 18:41   #13
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Quote:
Originariamente inviata da Betsy Cherry Visualizza il messaggio
Sono malinconica per il fatto della timidezza che regna incontrastata nella mia personalità.
Sono stanca di sopportare le umiliazioni che essa comporta.
Stanca della mia eritrofobia che mi fa andare in giro con la testa sempre bassa. Sono perennemente tesa, basta poco a farmi arrossire, sono timidissima, chiusa.
Tutto questo mi rende infinitamente triste. Vedo le ragazze della mia età spigliate, si divertono.
Non che io non mi diverta, ma è come se appartenessi a un altro mondo, così distante da quello dei giovani.
E' come se fossi una bambina nel corpo di una ragazza, timida, che sogna cose bellissime che non esistono, che sogna ancora il principe azzurro che per me non arriverà mai.
A volte divento rabbiosa, intrattabile, perchè mi sento in una gabbia.
Sono certa di non appartenere a questo mondo, non lo so perchè sono capitata qui, ma io non ho niente a che vedere col modo di pensare dei ragazzi della mia età.
Mi sento spaesata, sperduta, senza punti di riferimento e al contempo così debole e stanca.

Spero possiate comprendere come mi sento, almeno voi
L'anno scorso ci soffrivo molto volevo essere normale come tutti anche a me capitava di vedere i ragazzi spigliati e io invece no ,ora invece sto nella fase della rassegnazione perchè non potrò mai essere normale
Vecchio 08-01-2013, 19:24   #14
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Quote:
Originariamente inviata da Betsy Cherry Visualizza il messaggio
Sono malinconica per il fatto della timidezza che regna incontrastata nella mia personalità.
Sono stanca di sopportare le umiliazioni che essa comporta.
Stanca della mia eritrofobia che mi fa andare in giro con la testa sempre bassa. Sono perennemente tesa, basta poco a farmi arrossire, sono timidissima, chiusa.
Tutto questo mi rende infinitamente triste. Vedo le ragazze della mia età spigliate, si divertono.
Non che io non mi diverta, ma è come se appartenessi a un altro mondo, così distante da quello dei giovani.
E' come se fossi una bambina nel corpo di una ragazza, timida, che sogna cose bellissime che non esistono, che sogna ancora il principe azzurro che per me non arriverà mai.
A volte divento rabbiosa, intrattabile, perchè mi sento in una gabbia.
Sono certa di non appartenere a questo mondo, non lo so perchè sono capitata qui, ma io non ho niente a che vedere col modo di pensare dei ragazzi della mia età.
Mi sento spaesata, sperduta, senza punti di riferimento e al contempo così debole e stanca.

Spero possiate comprendere come mi sento, almeno voi
bah seocndo me ti manca un motivo per uscire
io esco per trovarmi na donna, tu? esci cosi tanto per fare?
Vecchio 08-01-2013, 19:40   #15
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Quote:
Originariamente inviata da Belindo Visualizza il messaggio
bah seocndo me ti manca un motivo per uscire
io esco per trovarmi na donna, tu? esci cosi tanto per fare?
L'hai fatta semplice...
Bè non è tanto il motivo per uscire che mi manca, non esco alla ricerca di un ragazzo, ma per distrarmi un po'.
Io mi lamentavo del fatto che quando esco mi accorgo di quanto sia difficile per me comportarmi come i ragazzi della mia età e lasciarmi andare. Praticamente sono sempre in tensione. Questo vorrei risolvere, vorrei stare tranquilla senza agitarmi per tutto!
Vecchio 08-01-2013, 20:18   #16
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Secondo me è perché non ti godi le emozioni, mi hai dato l'impressione di sentirti in colpa per le emozioni positive che potresti ricevere, e che invece rifuggi/rifiuti.
E' una mia lettura inevitabilmente superficiale, per il fatto che non ti conosco, quindi prendila con le pinze e accetta le mie scuse se non ci avessi preso, ma se così non fosse prova a pensarci, a pensare a come potrebbe essere bella la tua vita se non dovessi temere ogni volta che qualcuno ti volesse fregare o pugnalare alle spalle, se non pensassi che ci sono tantissime persone in giro da cui guardarsi e temere, se non ritenessi tutte le tue coetanee zoccole solo perché vivono con spensieratezza e con valori differenti dai tuoi (legittimi, ci mancherebbe, così come sono legittimi i loro), se riuscissi a lasciarti andare un po'.
Il fatto è che per essere amati bisogna saper amare, per essere voluti bene bisogna saper voler bene, e per aver fiducia bisogna saperla dare.
Raramente si trova l'uno senza l'opposto, ma solitamente o si tratta della mamma (con cui peraltro mi par di ricordare che hai un rapporto burrascoso), oppure bisogna avere davvero un gran culo, e comunque la cosa non dura a lungo.

la vita è come un'immenso parco giochi, bisogna ritornare a quando eravamo bambini e come i bambini non si aveva paura di toccare le cose e vedere cosa succedeva.
Vecchio 08-01-2013, 20:36   #17
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Originariamente inviata da Marco Russo Visualizza il messaggio
Secondo me è perché non ti godi le emozioni, mi hai dato l'impressione di sentirti in colpa per le emozioni positive che potresti ricevere, e che invece rifuggi/rifiuti.

Il fatto è che per essere amati bisogna saper amare, per essere voluti bene bisogna saper voler bene, e per aver fiducia bisogna saperla dare.
Penso che hai azzeccato davvero quale sia il mio principale problema. (più di uno a dire il vero)
Il problema è che io ho passato la mia vita ad essere ingenua, non sapevo nemmeno quanta malizia ci fosse nelle persone.
C'è da dire che sono stata educata a non fidarmi delle persone e da là derivano tutte le mie turbe mentali, oltre che da altri episodi..
Vecchio 08-01-2013, 21:15   #18
Esperto
L'avatar di wallis
 

Anch'io sono passato per questa situazione dolorosa.
Posso consigliarti di cercare di mettere in discussione i pensieri automatici,
quelli che scattano ogni volta che si ripresenta una situazione problematica.
In questi casi è utile ogni volta guardare il probema da angoli diversi per non
rimanere ancorati sempre ai soliti pensieri .
Vecchio 08-01-2013, 21:19   #19
Intermedio
L'avatar di vetmuar
 

Prima di tutto bisogna capire cosa si intende per normale
Vecchio 08-01-2013, 21:28   #20
Roy
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Betsy Cherry Visualizza il messaggio
Sono malinconica per il fatto della timidezza che regna incontrastata nella mia personalità.
Sono stanca di sopportare le umiliazioni che essa comporta.
Stanca della mia eritrofobia che mi fa andare in giro con la testa sempre bassa. Sono perennemente tesa, basta poco a farmi arrossire, sono timidissima, chiusa.
Tutto questo mi rende infinitamente triste. Vedo le ragazze della mia età spigliate, si divertono.
Non che io non mi diverta, ma è come se appartenessi a un altro mondo, così distante da quello dei giovani.
E' come se fossi una bambina nel corpo di una ragazza, timida, che sogna cose bellissime che non esistono, che sogna ancora il principe azzurro che per me non arriverà mai.
A volte divento rabbiosa, intrattabile, perchè mi sento in una gabbia.
Sono certa di non appartenere a questo mondo, non lo so perchè sono capitata qui, ma io non ho niente a che vedere col modo di pensare dei ragazzi della mia età.
Mi sento spaesata, sperduta, senza punti di riferimento e al contempo così debole e stanca.

Spero possiate comprendere come mi sento, almeno voi
Mi rammarica che queste considerazioni siano state scritte a fine giornata... se a certe cose ci si pensa al momento del risveglio, cambieranno probabilmente grazie all'approccio mentale verso la giornata che si affronterà ma se arrivano a fine giornata, chi consolerà i turbamenti della giovane mente che li ha prodotti?
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