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Vecchio 13-04-2012, 12:17   #1
Esperto
L'avatar di Allocco
 

Dunque dunque... oggi apro un topic in forum generale, mi voglio rovinare!
Parliamo di scelte.

Molte persone "problematiche" hanno un'interessante considerazione dei propri comportamenti come scelte.
Faccio X perché sono libero di farlo, mi fa stare bene.
In cui X è tutta una gamma di comportamenti, dall'autolesionismo, al sabotaggio, al degrado fisico e sociale ecc..

Ora vorrei conoscere le vostre opinioni al riguardo, se qualcuno vuole raccontare esperienze dirette e non..
Insomma, io la butto lì, vediamo cosa vien fuori
Vecchio 13-04-2012, 12:50   #2
Esperto
 

Secondo me più che altro le persone problematiche non fanno cose "pericolose" perché sanno che questi attii fanno stare bene... Caso mai le fanno senza rendersene conto, non sanno fermarsi e una volta fatto il danno lo giustificano dicendo che se si sono comportati così è stato a causa dei loro problemi...
Nel mio caso, per esempio mi e capitato di esagerare con l'alcol, in modo realmente pericoloso, e di giustificarmi, in stato di semincoscienza, dicendo che ero triste.
Vecchio 13-04-2012, 18:57   #3
Esperto
L'avatar di barclay
 

Quote:
Originariamente inviata da Allocco Visualizza il messaggio
Faccio X perché sono libero di farlo, mi fa stare bene.
Dipende dal tipo di problemi: per molti è «Faccio X perché così non sto male». La differenza è sottile ma rilevante.
Vecchio 13-04-2012, 19:47   #4
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Allocco Visualizza il messaggio
Dunque dunque... oggi apro un topic in forum generale, mi voglio rovinare!
Parliamo di scelte.

Molte persone "problematiche" hanno un'interessante considerazione dei propri comportamenti come scelte.
Faccio X perché sono libero di farlo, mi fa stare bene.
In cui X è tutta una gamma di comportamenti, dall'autolesionismo, al sabotaggio, al degrado fisico e sociale ecc..

Ora vorrei conoscere le vostre opinioni al riguardo, se qualcuno vuole raccontare esperienze dirette e non..
Insomma, io la butto lì, vediamo cosa vien fuori
premetto che secondo me la felicità è la derivata del benessere il che significa che star bene non basta a produrre felicità. Bisogna star meglio di prima per essere felici.

una delle cose che mi fa star semplicemente bene è prendermi il mio tempo e stare su internet, scrivere sui forum, guardare ogni tanto spezzoni di film dal mio grande archivio multimediale.

Forse non sarà pulp come spezzare i bastoncini del caffé e con essi scrafagnarsi le braccia fino a far sgorgare il sangue, ma vi assicuro che anche passare le 2, le 3 di notte a navigare compulsivamente tra le scene dei film può essere autolesionista, se poi ci si deve alzare alle 6 per il lavoro.

io ho un sistema: un foglietto con su una lista di azioni tabù. Sono azioni che anche se nel breve termine mi gratificano, al lungo termine è comprovato che mi provocano solo problemi, e quindi non le devo fare e non ci devo neanche pensare di farle. Se ci penso è come se commettessi peccato. (Si nota in questo la reminiscenza degli anni di catechismo, nevvero?)
Comunque una di queste è cazzeggiare con le scene dei film. Se mi devo vedere un film me lo guardo, ma saltare da una scena all'altra per cercare una qualche forma di gratificazione emotiva è sbagliato. Se voglio emozioni devo VIVERE, sforzarmi di uscire, da solo o chiamando un amico.

Bhe, se sono molto molto stanco o molto molto triste, ignoro questa lista e mi lascio andare allo sbrago.
Perdo giornate così. Solitamente i weekend. Poi puntualmente le cose mi buttano in un circolo vizioso di depressione e stanchezza dal quale poi riesco a uscire con grosso dispendio di energie.

Ce ne sono altre di azioni tabù, molte altre. Hai ragione te, è una scelta. Sono tutte azioni "sostitutive", che compio per soddisfare un'esigenza psichica che altrimenti attiverebbe un bisogno. E quindi motivazione.
Vecchio 13-04-2012, 20:04   #5
Banned
 

Bisogna vedere "problematica" per chi.. Da quale punto di vista..

Ultima modifica di Halastor; 13-04-2012 a 20:07.
Vecchio 13-04-2012, 20:15   #6
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da barclay Visualizza il messaggio
Dipende dal tipo di problemi: per molti è «Faccio X perché così non sto male». La differenza è sottile ma rilevante.
quoto, ma direi che è grossa, non solo sottile
Vecchio 13-04-2012, 21:55   #7
Banned
 

Mi taglio perchè il dolore fisico mi distrae da quello psicologico.
Credo che il ragionamento sia questo, evidentemente chi si taglia considera il dolore provato da un taglio inferiore a quello provato al momento per cause emotive o psicologiche (e altri simili comportamenti autodistruttivi).

N.B: IO non mi taglio.

Ultima modifica di Kavin Casey; 13-04-2012 a 22:03.
Vecchio 13-04-2012, 22:09   #8
Esperto
L'avatar di Demiurgo
 

Quote:
Originariamente inviata da barclay Visualizza il messaggio
Dipende dal tipo di problemi: per molti è «Faccio X perché così non sto male». La differenza è sottile ma rilevante.
Quoto anche io Barclay, in fondo è anche la base della molla che spinge a evitare le situazioni: se vado rischio di espormi all'imbarazzo-rischio-noia-pressione...

Se me ne sto a casa ho tutto sotto controllo

Il comportamento offre una scelta sicura... ma decisamente autolesionista sul lungo periodo
Vecchio 13-04-2012, 22:59   #9
Esperto
L'avatar di Allocco
 

Multiquote!!! Sono a casa presto oggi, posso sbizzarrirmi
Quote:
Originariamente inviata da Halastor Visualizza il messaggio
Bisogna vedere "problematica" per chi.. Da quale punto di vista..
Concordo. In effetti ci vorrebbero più virgolette
Quote:
Originariamente inviata da barclay Visualizza il messaggio
Dipende dal tipo di problemi: per molti è «Faccio X perché così non sto male». La differenza è sottile ma rilevante.
Sono d'accordo, in effetti in questo caso mi riferivo a comportamenti... come dire... conseguenti al malessere.
Quindi diciamo
es.fobia sociale-> X ->così non sto male (come dici giustamente tu)
sto male-> X ->perché mi fa stare bene (mi riferivo a questo caso specifico, al dolore presente e pressante, non più evitabile)
Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo Visualizza il messaggio
Ce ne sono altre di azioni tabù, molte altre. Hai ragione te, è una scelta. Sono tutte azioni "sostitutive", che compio per soddisfare un'esigenza psichica che altrimenti attiverebbe un bisogno. E quindi motivazione.
In realtà ho cercato di non dare la mia visione delle cose nel primo post
In effetti la mia domanda è se siano effettivamente delle scelte o meno.
Ormai è inflazionata, ma a me piace paragonare questo meccanismo ad un palloncino che si riempie.
Come se l'insieme delle emozioni e sensazioni si riversasse dentro le persone fino al punto da dover essere liberato, come dici tu, in qualche modo.
Il modo in cui si libera questa pressione, è rilevante?
Se si scegliesse un modo estremamente distruttivo (assuefacente, non logico... eccetera) si potrebbe definire una scelta?
O piuttosto si tratta di una scelta derivante dal malessere, una scelta DEL malessere, e non della volontà personale?
[spunta Giacobbo]
---
Kavin mi spaventi, hai imparato anche tu a leggere nel pensiero??
Se indovini anche l'altro comportamento specifico a cui pensavo aprendo il topic ti mando 20 euro!

Ultima modifica di Allocco; 13-04-2012 a 23:11.
Vecchio 13-04-2012, 23:36   #10
Intermedio
 

alcune cose non le si fa per stare meglio, ma, paradossalmente, proprio perchè ci fanno stare male. Io ho iniziato a fumare e odiavo il fumo. L'alcool non mi piace, però mi sto forzando...e si va sempre peggio...dal canto mio tutto questo è perchè mi odio...sì, mi odio profondameente e sono un essere misero...vivo in preda a una continua spinta autodistruttiva,,,e il buttarmi via mi fa stare bene, in un certo senso mi fa stare quieta..."ti stai rovinando, ecco la fine che ti meriti, ecco come finiscono le teste di c@xo come te"...
Kundera la chiamava "vertigine", o ebbrezza della debolezza....l'ottenebrante desiderio di cadere
Vecchio 13-04-2012, 23:44   #11
Banned
 

ll masochismo è na brutta bestia
Vecchio 14-04-2012, 00:26   #12
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Allocco Visualizza il messaggio
In realtà ho cercato di non dare la mia visione delle cose nel primo post
In effetti la mia domanda è se siano effettivamente delle scelte o meno.
Ormai è inflazionata, ma a me piace paragonare questo meccanismo ad un palloncino che si riempie.
Come se l'insieme delle emozioni e sensazioni si riversasse dentro le persone fino al punto da dover essere liberato, come dici tu, in qualche modo.
Il modo in cui si libera questa pressione, è rilevante?
Se si scegliesse un modo estremamente distruttivo (assuefacente, non logico... eccetera) si potrebbe definire una scelta?
O piuttosto si tratta di una scelta derivante dal malessere, una scelta DEL malessere, e non della volontà personale?
credo che siamo padroni delle scelte solo fino a un certo momento, ad esempio di relativo benessere (o malessere) fisico e psichico.
Superato un certo threshold le azioni diventano inevitabili e quindi non sono più scelte.
Si può lavorare per non raggiungere la soglia di threshold, o per sostituire i comportamenti automatici con altri che siano meno dannosi per noistessi. Però ci si può lavorare solo all'interno di una libertà a cui ci porta un relativo benessere o un non eccessivo malessere.
Si può anche cercare di controllarsi perché tante volte crediamo inevitabili azioni che invece scegliamo. Ma secondo me questa strada porta soltanto a rimandare l'inevitabile, val la pena solo se il malessere è momentaneo e contingente ad un fatto concreto (es: ho una delusione sentimentale o un lutto, sono molto triste per questo ma è normale e la sensazione più intensa passerà da sé).
Vecchio 14-04-2012, 03:16   #13
Esperto
L'avatar di canza
 

Quote:
Originariamente inviata da Allocco Visualizza il messaggio
Faccio X perché sono libero di farlo, mi fa stare bene.
In cui X è tutta una gamma di comportamenti, dall'autolesionismo, al sabotaggio, al degrado fisico e sociale ecc..
E' palese che chi ha i nostri problemi ha un bel po' di complessi psicologici che possono andare dall'autolesionismo al sabotaggio, quindi non mi meraviglio del fatto che tutti cerchiamo di giustificarci in qualche modo.
Vecchio 14-04-2012, 08:29   #14
Intermedio
 

Quote:
Originariamente inviata da Sampei80 Visualizza il messaggio
ll masochismo è na brutta bestia
...masochismo addirittura...comunque alla fine credo serva veramente tutto a giustificarsi...la depressione e molti problemi legati al ramo psicologico sono incomprensibili dall'esterno e appaiono immotivati agli occhi degli altri...la tristezza di fondo che avvertiamo nel vivere non è vista da fuori...la disperazione si vede invece...e un disperato "senza motivo" è un deficente...io stessa non faccio che chiedermi...perchè non riesci a goderti la vita? Sei giovane e hai una marea di possibilità...ma se invece non fossi giovane...se non avessi più porte da aprire...e se avessi problemi concreti e alcool e difficoltà varie allora nessuno si stupirebbe più,,,,allora nessuno mi biasimerebbe...e dimostrerei anche a me che avevo ragione e fin da subito doveva andare così...so che è sbagliato, ma la tentazione è forte..è tutto un lento rovinarsi e ridere di amarezza e sarcasmo...è urlare a qualcuno "fermami" ...accorgitene ti prego fermami...ma ognuno ha già i suoi problemi...è così che và...alla fine allora mandi giù anche i bocconi amari...quelli che sai già non dovresti toccare

Ultima modifica di Llorona; 14-04-2012 a 09:08.
Vecchio 15-04-2012, 11:14   #15
Banned
 

Anni ad autolesionarmi l'auto.

Anni a sabotarmi in tutti i livelli

Perchè mi faceva stare bene punirmi, mi sentivo cattivo, e ancora è così in parte.
Vecchio 15-04-2012, 12:57   #16
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Allocco Visualizza il messaggio
Kavin mi spaventi, hai imparato anche tu a leggere nel pensiero??
Se indovini anche l'altro comportamento specifico a cui pensavo aprendo il topic ti mando 20 euro!
Considera che ho un "vantaggio", ho conosciuto direttamente persone così e ho potuto cercare le cause direttamente.
Comunque, pensandoci, credo che entri in gioco anche una sorta di richesta d'aiuto, come per chi vuole suicidarsi. Lo fa, un po' per terminare il dolore, un po' per mandare segnali di evidente disagio a chi gli è attorno. E' una sorta di richiesta d'aiuto/effetto.
Vecchio 15-04-2012, 13:24   #17
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Llorona Visualizza il messaggio
...masochismo addirittura...comunque alla fine credo serva veramente tutto a giustificarsi...la depressione e molti problemi legati al ramo psicologico sono incomprensibili dall'esterno e appaiono immotivati agli occhi degli altri...la tristezza di fondo che avvertiamo nel vivere non è vista da fuori...la disperazione si vede invece...e un disperato "senza motivo" è un deficente...io stessa non faccio che chiedermi...perchè non riesci a goderti la vita? Sei giovane e hai una marea di possibilità...ma se invece non fossi giovane...se non avessi più porte da aprire...e se avessi problemi concreti e alcool e difficoltà varie allora nessuno si stupirebbe più,,,,allora nessuno mi biasimerebbe...e dimostrerei anche a me che avevo ragione e fin da subito doveva andare così...so che è sbagliato, ma la tentazione è forte..è tutto un lento rovinarsi e ridere di amarezza e sarcasmo...è urlare a qualcuno "fermami" ...accorgitene ti prego fermami...ma ognuno ha già i suoi problemi...è così che và...alla fine allora mandi giù anche i bocconi amari...quelli che sai già non dovresti toccare
E' proprio vero quello che hai scritto
Vecchio 15-04-2012, 14:46   #18
Esperto
L'avatar di Aree
 

Quote:
Originariamente inviata da Allocco Visualizza il messaggio
Se si scegliesse un modo estremamente distruttivo (assuefacente, non logico... eccetera) si potrebbe definire una scelta?
O piuttosto si tratta di una scelta derivante dal malessere, una scelta DEL malessere, e non della volontà personale?


Sono sempre scelte, sono semplicemente influenzate dal malessere, se non ci fosse il malessere non si prenderebbero scelte "forti". Ogni scelta ruota attorno a come ci sentiamo, a chi siamo, a cosa vogliamo, non sono scelte fatte così, ci sono tanti fattori che determinano una scelta , non può dipendere solo dall'esistenza di un malessere o dalla sola volontà.
Vecchio 16-04-2012, 09:03   #19
Esperto
L'avatar di Allocco
 

Quote:
Originariamente inviata da Aree Visualizza il messaggio
Sono sempre scelte, sono semplicemente influenzate dal malessere, se non ci fosse il malessere non si prenderebbero scelte "forti".
E il male in questo sarebbe..?

Personalmente, se vedessi un tizio su un cornicione, non penserei "è adulto, ha fatto la sua scelta".
Penserei che è accecato dal dolore e non vede alternative nè vie d'uscita da esso.

Il dolore non è una buona guida per le scelte, secondo me.
Il fatto è che risulta più facile ricorrere a un comportamento di questo genere, che fornisce un sollievo immediato e privo di particolari sforzi
(nonché un certo fascino "pulp", come lo definisce MR ).
Le alternative ci sono?
In fondo si tratta di capire quello che sostiene Llorona: sono richieste di aiuto.
In un linguaggio difficile da capire, soprattutto per chi lo usa.
Pensi di essere in grado di gestirlo, di poterne uscire quando preferisci, di blablabla...
e non capisci che invece sei entrato in una spirale distruttiva che non può che peggiorare, a meno di prendere una scelta netta
("vera", dettata dalla razionalità, o dall'emotività, o da qualsiasi cosa non ti remi contro!) e cambiare direzione.

Cambiare linguaggio, e cercare aiuto; o cambiare prospettiva e aiutarti da solo, facendo scelte davvero vantaggiose.

---
Kavin non hai indovinato stavolta
[nasconde i 20 euri]

Ultima modifica di Allocco; 16-04-2012 a 09:10.
Vecchio 16-04-2012, 15:34   #20
Intermedio
 

Quote:
Originariamente inviata da Layne Visualizza il messaggio

Se raggiungo un punto in cui sto talmente male da dover ricorrere all'espediente di procurarmi delle ferite per allentare la tensione, non sto chiedendo aiuto; anzi, spesso mi copro le braccia per nasconderlo agli altri (non ho questo problema, conosco solo persone che ne soffrono). In questo senso non ho "scelto", una scelta da definizione presuppone riflessioni e valutazioni; nel caso di prima sono arrivato al punto di essere "costretto" ad agire, tagliandomi.
...non vorrei sbagliarmi...comunque riguardo al coprirsi le braccia...io ricordo che quando ero più piccola tenevo dei diari segreti e mi arrabbiavo molto se qualcuno in mia presenza tentava di leggerli...però li lasciavo in giro per tutta la casa e spesso senza lucchetto o con il lucchetto aperto...anche ora la mia stanza è piena di fogli e basterebbe darci un'occhiata per...un pò come le sigarette...non ci vorrebbe tanto ad accorgersene...e le nascondo, ma in cuor mio spero le trovino...non so se questo si possa applicare ai tagli sulle braccia...forse anche quelle persone vogliono solo che le si inviti a togliere il maglione...e forse se spronati si rifiuteranno di farlo...ti manderanno pure al diavolo....però...e se a nessuno importa allora si taglieranno per pura e semplice rabbia,,,niente fa rabbia quanto l'indifferenza...

tuttavia chi ha un minimo di pace sta ben attento a preservarla

Ultima modifica di Llorona; 16-04-2012 a 15:38.
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