|
|
30-04-2021, 15:48
|
#1
|
Principiante
Qui dal: Apr 2021
Messaggi: 10
|
Ciao a tutti
(non sapendo quale sottoforum fosse più adatto, apro qui nel generale)
Qualche mese fa, ho invitato un coinquilino a magiare fuori per il mio compleanno. Non ha voluto perché doveva studiare. Nelle sere successive si sentiva che anziché studiare, guardava dei film.
Ho conosciuto una persona su internet con cui mi sono visto due volte e sembrava interessato. Dopo un pó, non ha voluto più vedersi perché un weekend doveva vedere un amico e il successivo lavorare. Possibile che fosse impegnato dal venerdì sera alla domenica sera?
Volevo proporre ad un coinquilino di uscire questo weekend, ma deve lavorare alla tesi (dicembre). Possibile che inizi già ora?
Non riesco a capire perché a nessuno freghi di me...
|
Ultima modifica di albiy; 30-04-2021 a 15:50.
|
30-04-2021, 16:20
|
#2
|
Banned
Qui dal: Apr 2015
Ubicazione: Ovunque ma non qui
Messaggi: 14,396
|
Mi dispiace,ho passato una vita e anche ora molto spesso a sentirmi invisibile..e non ho trovato una motivazione,forse è proprio questione di carisma..
|
|
30-04-2021, 16:53
|
#3
|
Principiante
Qui dal: Apr 2021
Messaggi: 10
|
Quote:
Originariamente inviata da Masterplan92
Mi dispiace,ho passato una vita e anche ora molto spesso a sentirmi invisibile..e non ho trovato una motivazione,forse è proprio questione di carisma..
|
Se posso, come provavi a fare amicizie? Corsi, serate o altri eventi?
|
|
30-04-2021, 16:53
|
#4
|
Principiante
Qui dal: Apr 2021
Messaggi: 10
|
Quote:
Originariamente inviata da IljaIlic
Le altre persone pensano a noi infinitamente meno di quanto vorremmo.
|
L'impressione è che pensino a noi zero e agli altri sempre.
|
|
30-04-2021, 18:05
|
#5
|
Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,076
|
Non siamo abbastanza interessanti, ed in più vedendoci da soli temono che ci accolliamo troppo.
|
|
30-04-2021, 19:24
|
#6
|
Esperto
Qui dal: Dec 2019
Ubicazione: Monsters in the parasol
Messaggi: 2,706
|
La domanda è perchè dovrebbero interessarsi a me. Forse quando non hanno niente ma proprio niente da fare, ma capita assai di rado.
|
|
30-04-2021, 19:39
|
#7
|
Intermedio
Qui dal: Nov 2020
Messaggi: 240
|
Perché questo è un mondo terrificante.
|
|
30-04-2021, 19:58
|
#8
|
Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,076
|
Quote:
Originariamente inviata da Black_Hole_Sun
La domanda è perchè dovrebbero interessarsi a me.
|
Rigiro la domanda: Perché a te no e ad altri peggiori di te si?
|
|
30-04-2021, 20:00
|
#9
|
Intermedio
Qui dal: Nov 2020
Messaggi: 240
|
Quote:
Originariamente inviata da syd_77
Rigiro la domanda: Perché a te no e ad altri peggiori di te si?
|
Nel mondo non esiste la meritocrazia, o un'etica nei rapporti personali, o una classifica di qualità morali... Si passa il tempo con chi offre qualcosa che combacia con quello che si cerca, o qualcosa che permette di migliorare la qualità della vita. È umano...
|
|
30-04-2021, 20:05
|
#10
|
Esperto
Qui dal: Aug 2020
Ubicazione: Cosenza
Messaggi: 2,048
|
L'uomo è egoista per natura.
𝘏𝘰𝘮𝘰 𝘩𝘰𝘮𝘪𝘯𝘪 𝘭𝘶𝘱𝘶𝘴.
|
|
30-04-2021, 20:13
|
#11
|
Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,076
|
Quote:
Originariamente inviata da ladyambra
Nel mondo non esiste la meritocrazia, o un'etica nei rapporti personali, o una classifica di qualità morali... Si passa il tempo con chi offre qualcosa che combacia con quello che si cerca, o qualcosa che permette di migliorare la qualità della vita. È umano...
|
Io non la vedo così, però evidentemente gli altri si, l'ho capito da pochi anni ma almeno l'ho capito.
Io ho un concetto diverso di amicizia. Non che guardo solo la meritocrazia, però tengo abbastanza in considerazione se una persona si comporta bene con me e con gli altri, però mi rendo conto che non per tutti è così.
Non mi serve neanche appoggio materiale o morale, e anche se mi servissero non li chiedo agli altri. Mi piacerebbe compagnia, dialogo e svago, ma forse agli altri non servono, o ce l'hanno già
|
|
01-05-2021, 07:09
|
#12
|
Esperto
Qui dal: Oct 2016
Messaggi: 2,466
|
il problema stà nel cercare l'amicizia con coinquilini o colleghi, non può funzionare
|
|
01-05-2021, 07:17
|
#13
|
Avanzato
Qui dal: Feb 2017
Messaggi: 355
|
Si vede che concepiscono i rapporti amicali in funzione della possibilità che tu possa avere di presentargli/ fargli conoscere ragazze.
Prova a farti amici vecchi o bambini impuberi. Magari qualche passatempo comune potete trovarlo.
|
|
01-05-2021, 07:47
|
#14
|
Esperto
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,568
|
Ci vuole carattere per attirare gente a sé, sono arrivato a questa conclusione, l'aspetto fisico conta ma conta più il carattere.
|
|
01-05-2021, 09:10
|
#15
|
Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,734
|
Secondo me ci interessiamo a qualcuno quando riusciamo a trovargli un ruolo utile. Un po' come dei datori di lavoro che vengono a contatto con dei disoccupati, siamo noi a trovare una loro collocazione nella nostra azienda (e viceversa). Tutto sta a dimostrarsi utilizzabile per qualche mansione.
Ad esempio molte volte l'iposociale viene utilizzato come schiavetto, però ci sono mansioni più in alto nell'organigramma molte riguardanti il marketing, come gli ipersociali e gli high value. Poi ci sono iperreferenziati, cioè quelli che rischiano troppo di farti ombra e quindi non li assumi per stare tranquillo (ad es. troppa differenza di value tra potenziali amiche).
|
|
01-05-2021, 09:22
|
#16
|
Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
|
Quote:
Originariamente inviata da ladyambra
Nel mondo non esiste la meritocrazia, o un'etica nei rapporti personali, o una classifica di qualità morali... Si passa il tempo con chi offre qualcosa che combacia con quello che si cerca, o qualcosa che permette di migliorare la qualità della vita. È umano...
|
Ma non è che affermate cose differenti.
Che significa dire che è umano? Nulla, visto che esseri umani siamo, mi sembra ovvio che sia umano.
In realtà viene a crearsi una classifica perché mediamente tutti cercano grosso modo le stesse cose e chi non può offrirle resta semplicemente tagliato fuori.
Poi meritocrazia non significa quasi nulla, non si sa in che modo bisogna premiare le persone, in base ai risultati o all'impegno?
A me pare che in pratica si premino i risultati, questa è la meritocrazia pratica che esiste oggettivamente.
Non è che se ci metti un mese e devi impegnarti molto a fare un disegno che saprebbe fare quasi chiunque in cinque minuti vieni premiato o viene riconosciuto il tuo impegno, questo l'ho capito abbastanza velocemente.
A meno che non fai parte di qualche categoria protetta in modo paraculo da associazioni ed organizzazioni varie nessuno riconoscerà mai il fatto che devi metterci più impegno per ottenere lo stesso risultato di altri.
Ad esempio vengono organizzate manifestazioni sportive per disabili, ma poi che ci sia una disparità fisica anche tra un tizio di due metri e uno di un metro e sessanta (dove nessuno dei due è riconosciuto come disabile) a nessuno frega un cazzo e si suppone che qua lo scontro sia perfettamente equo sempre in qualsiasi ambito sportivo.
Tutte cazzate, sempre, vivo in una società che si nutre di cazzate, e mi fa rabbia. O si decide a monte che lo scontro di tutti contro tutti non deve disporre di alcuna difesa o corsia preferenziale, quindi fanculo femminismo, disabilità ecc. o si prende in considerazione sempre questa cosa e se lo si facesse credo che si riconoscerebbe un'ìniquità naturale e situazionale a monte e finalmente forse si autodistruggerà la società e l'organizzazione perché non verrà più riconosciuta più come legittima ad alcun livello.
Di tanto in tanto queste rivoluzioni sanguinarie vengono messe in atto, purtroppo poi alla rivoluzione segue sempre un'altra organizzazione sempre iniqua per gli stessi problemi a monte (è tutto umano e troppo umano), ce ne vorrebbe solo una definitiva se è questo quello che si vuole davvero, tanto non si raggiungerà mai questa cazzo di equità, siamo tutti troppo diversi e abbiamo tutti preferenze troppo simili, il mondo sarà sempre iniquo in base a queste premesse, ci si trova di fronte ad un sistema mastodontico di equazioni probabilmente insoddisfacibile, non si riuscirà mai a rendere il mondo simmetrico con tanti agenti e tante esigenze.
Divento sempre più convinto che l'unico mondo giusto realizzabile è un mondo raso al suolo, una livella definitiva come quella di cui parla Totò. Il niente è una cosa che si può distribuire in modo equo e ce n'è in abbondanza per tutti, o meglio nessuno. L'inesistenza per tutti è la cosa più equa che si può realizzare. Ci potrà mai essere qualcuno che sta meglio di altri? Problemi di distribuzione dei beni e della ricchezza? Persone ben inserite in società contro persone emarginate? Persone malate e persone sane? Ci potranno mai essere discriminazioni? No.
Se dio esiste e ha preferito creare questo mondo preferendolo al nulla non posso che dedurre che sia un essere ingiusto ed iniquo. L'essere, o meglio, il mondo della vita esistente, è molto più imperfetto del non essere. E' un mostro che pone inevitabilmente gli individui in posizioni asimmetriche e necessariamente gerarchiche.
|
Ultima modifica di XL; 01-05-2021 a 12:21.
|
06-05-2021, 06:50
|
#17
|
Banned
Qui dal: Apr 2015
Ubicazione: Ovunque ma non qui
Messaggi: 14,396
|
Quote:
Originariamente inviata da albiy
Se posso, come provavi a fare amicizie? Corsi, serate o altri eventi?
|
A scuola,poi dopo,non sono proprio rimasto chiuso in casa ecco..
|
|
06-05-2021, 07:12
|
#18
|
Banned
Qui dal: Apr 2015
Ubicazione: Ovunque ma non qui
Messaggi: 14,396
|
Quote:
Originariamente inviata da XL
Ma non è che affermate cose differenti.
Che significa dire che è umano? Nulla, visto che esseri umani siamo, mi sembra ovvio che sia umano.
In realtà viene a crearsi una classifica perché mediamente tutti cercano grosso modo le stesse cose e chi non può offrirle resta semplicemente tagliato fuori.
Poi meritocrazia non significa quasi nulla, non si sa in che modo bisogna premiare le persone, in base ai risultati o all'impegno?
A me pare che in pratica si premino i risultati, questa è la meritocrazia pratica che esiste oggettivamente.
Non è che se ci metti un mese e devi impegnarti molto a fare un disegno che saprebbe fare quasi chiunque in cinque minuti vieni premiato o viene riconosciuto il tuo impegno, questo l'ho capito abbastanza velocemente.
A meno che non fai parte di qualche categoria protetta in modo paraculo da associazioni ed organizzazioni varie nessuno riconoscerà mai il fatto che devi metterci più impegno per ottenere lo stesso risultato di altri.
Ad esempio vengono organizzate manifestazioni sportive per disabili, ma poi che ci sia una disparità fisica anche tra un tizio di due metri e uno di un metro e sessanta (dove nessuno dei due è riconosciuto come disabile) a nessuno frega un cazzo e si suppone che qua lo scontro sia perfettamente equo sempre in qualsiasi ambito sportivo.
Tutte cazzate, sempre, vivo in una società che si nutre di cazzate, e mi fa rabbia. O si decide a monte che lo scontro di tutti contro tutti non deve disporre di alcuna difesa o corsia preferenziale, quindi fanculo femminismo, disabilità ecc. o si prende in considerazione sempre questa cosa e se lo si facesse credo che si riconoscerebbe un'ìniquità naturale e situazionale a monte e finalmente forse si autodistruggerà la società e l'organizzazione perché non verrà più riconosciuta più come legittima ad alcun livello.
Di tanto in tanto queste rivoluzioni sanguinarie vengono messe in atto, purtroppo poi alla rivoluzione segue sempre un'altra organizzazione sempre iniqua per gli stessi problemi a monte (è tutto umano e troppo umano), ce ne vorrebbe solo una definitiva se è questo quello che si vuole davvero, tanto non si raggiungerà mai questa cazzo di equità, siamo tutti troppo diversi e abbiamo tutti preferenze troppo simili, il mondo sarà sempre iniquo in base a queste premesse, ci si trova di fronte ad un sistema mastodontico di equazioni probabilmente insoddisfacibile, non si riuscirà mai a rendere il mondo simmetrico con tanti agenti e tante esigenze.
Divento sempre più convinto che l'unico mondo giusto realizzabile è un mondo raso al suolo, una livella definitiva come quella di cui parla Totò. Il niente è una cosa che si può distribuire in modo equo e ce n'è in abbondanza per tutti, o meglio nessuno. L'inesistenza per tutti è la cosa più equa che si può realizzare. Ci potrà mai essere qualcuno che sta meglio di altri? Problemi di distribuzione dei beni e della ricchezza? Persone ben inserite in società contro persone emarginate? Persone malate e persone sane? Ci potranno mai essere discriminazioni? No.
Se dio esiste e ha preferito creare questo mondo preferendolo al nulla non posso che dedurre che sia un essere ingiusto ed iniquo. L'essere, o meglio, il mondo della vita esistente, è molto più imperfetto del non essere. E' un mostro che pone inevitabilmente gli individui in posizioni asimmetriche e necessariamente gerarchiche.
|
Dio non esiste..oppure è un alieno,come direbbe Biglino
|
|
06-05-2021, 08:05
|
#19
|
Esperto
Qui dal: Sep 2007
Ubicazione: Nord
Messaggi: 13,084
|
Se eri una bella ragazza si sarebbero interessati in tanti a te..
|
|
06-05-2021, 08:56
|
#20
|
Esperto
Qui dal: Sep 2007
Ubicazione: Nord
Messaggi: 13,084
|
Quote:
Originariamente inviata da Shjatyzu
Cosa ti fa assumere che non lo sia?
|
Ho letto la presentazione ma a parte questo pensi davvero che se una bella ragazza manda 3 o 4 messaggi ad amici maschi per uscire nessuno accetta?
|
|
|
|
|