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Perché a nessuno interessa di me?
Ciao a tutti
(non sapendo quale sottoforum fosse più adatto, apro qui nel generale) Qualche mese fa, ho invitato un coinquilino a magiare fuori per il mio compleanno. Non ha voluto perché doveva studiare. Nelle sere successive si sentiva che anziché studiare, guardava dei film. Ho conosciuto una persona su internet con cui mi sono visto due volte e sembrava interessato. Dopo un pó, non ha voluto più vedersi perché un weekend doveva vedere un amico e il successivo lavorare. Possibile che fosse impegnato dal venerdì sera alla domenica sera? Volevo proporre ad un coinquilino di uscire questo weekend, ma deve lavorare alla tesi (dicembre). Possibile che inizi già ora? Non riesco a capire perché a nessuno freghi di me... |
Re: Perché a nessuno interessa di me?
Mi dispiace,ho passato una vita e anche ora molto spesso a sentirmi invisibile..e non ho trovato una motivazione,forse è proprio questione di carisma..
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Re: Perché a nessuno interessa di me?
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Re: Perché a nessuno interessa di me?
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Re: Perché a nessuno interessa di me?
Non siamo abbastanza interessanti, ed in più vedendoci da soli temono che ci accolliamo troppo.
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Re: Perché a nessuno interessa di me?
La domanda è perchè dovrebbero interessarsi a me. Forse quando non hanno niente ma proprio niente da fare, ma capita assai di rado.
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Re: Perché a nessuno interessa di me?
Perché questo è un mondo terrificante.
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Re: Perché a nessuno interessa di me?
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Re: Perché a nessuno interessa di me?
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Re: Perché a nessuno interessa di me?
L'uomo è egoista per natura.
𝘏𝘰𝘮𝘰 𝘩𝘰𝘮𝘪𝘯𝘪 𝘭𝘶𝘱𝘶𝘴. |
Re: Perché a nessuno interessa di me?
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Io ho un concetto diverso di amicizia. Non che guardo solo la meritocrazia, però tengo abbastanza in considerazione se una persona si comporta bene con me e con gli altri, però mi rendo conto che non per tutti è così. Non mi serve neanche appoggio materiale o morale, e anche se mi servissero non li chiedo agli altri. Mi piacerebbe compagnia, dialogo e svago, ma forse agli altri non servono, o ce l'hanno già |
Re: Perché a nessuno interessa di me?
il problema stà nel cercare l'amicizia con coinquilini o colleghi, non può funzionare
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Si vede che concepiscono i rapporti amicali in funzione della possibilità che tu possa avere di presentargli/ fargli conoscere ragazze.
Prova a farti amici vecchi o bambini impuberi. Magari qualche passatempo comune potete trovarlo. |
Ci vuole carattere per attirare gente a sé, sono arrivato a questa conclusione, l'aspetto fisico conta ma conta più il carattere.
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Re: Perché a nessuno interessa di me?
Secondo me ci interessiamo a qualcuno quando riusciamo a trovargli un ruolo utile. Un po' come dei datori di lavoro che vengono a contatto con dei disoccupati, siamo noi a trovare una loro collocazione nella nostra azienda (e viceversa). Tutto sta a dimostrarsi utilizzabile per qualche mansione.
Ad esempio molte volte l'iposociale viene utilizzato come schiavetto, però ci sono mansioni più in alto nell'organigramma molte riguardanti il marketing, come gli ipersociali e gli high value. Poi ci sono iperreferenziati, cioè quelli che rischiano troppo di farti ombra e quindi non li assumi per stare tranquillo (ad es. troppa differenza di value tra potenziali amiche). |
Re: Perché a nessuno interessa di me?
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Che significa dire che è umano? Nulla, visto che esseri umani siamo, mi sembra ovvio che sia umano. In realtà viene a crearsi una classifica perché mediamente tutti cercano grosso modo le stesse cose e chi non può offrirle resta semplicemente tagliato fuori. Poi meritocrazia non significa quasi nulla, non si sa in che modo bisogna premiare le persone, in base ai risultati o all'impegno? A me pare che in pratica si premino i risultati, questa è la meritocrazia pratica che esiste oggettivamente. Non è che se ci metti un mese e devi impegnarti molto a fare un disegno che saprebbe fare quasi chiunque in cinque minuti vieni premiato o viene riconosciuto il tuo impegno, questo l'ho capito abbastanza velocemente. A meno che non fai parte di qualche categoria protetta in modo paraculo da associazioni ed organizzazioni varie nessuno riconoscerà mai il fatto che devi metterci più impegno per ottenere lo stesso risultato di altri. Ad esempio vengono organizzate manifestazioni sportive per disabili, ma poi che ci sia una disparità fisica anche tra un tizio di due metri e uno di un metro e sessanta (dove nessuno dei due è riconosciuto come disabile) a nessuno frega un cazzo e si suppone che qua lo scontro sia perfettamente equo sempre in qualsiasi ambito sportivo. Tutte cazzate, sempre, vivo in una società che si nutre di cazzate, e mi fa rabbia. O si decide a monte che lo scontro di tutti contro tutti non deve disporre di alcuna difesa o corsia preferenziale, quindi fanculo femminismo, disabilità ecc. o si prende in considerazione sempre questa cosa e se lo si facesse credo che si riconoscerebbe un'ìniquità naturale e situazionale a monte e finalmente forse si autodistruggerà la società e l'organizzazione perché non verrà più riconosciuta più come legittima ad alcun livello. Di tanto in tanto queste rivoluzioni sanguinarie vengono messe in atto, purtroppo poi alla rivoluzione segue sempre un'altra organizzazione sempre iniqua per gli stessi problemi a monte (è tutto umano e troppo umano), ce ne vorrebbe solo una definitiva se è questo quello che si vuole davvero, tanto non si raggiungerà mai questa cazzo di equità, siamo tutti troppo diversi e abbiamo tutti preferenze troppo simili, il mondo sarà sempre iniquo in base a queste premesse, ci si trova di fronte ad un sistema mastodontico di equazioni probabilmente insoddisfacibile, non si riuscirà mai a rendere il mondo simmetrico con tanti agenti e tante esigenze. Divento sempre più convinto che l'unico mondo giusto realizzabile è un mondo raso al suolo, una livella definitiva come quella di cui parla Totò. Il niente è una cosa che si può distribuire in modo equo e ce n'è in abbondanza per tutti, o meglio nessuno. L'inesistenza per tutti è la cosa più equa che si può realizzare. Ci potrà mai essere qualcuno che sta meglio di altri? Problemi di distribuzione dei beni e della ricchezza? Persone ben inserite in società contro persone emarginate? Persone malate e persone sane? Ci potranno mai essere discriminazioni? No. Se dio esiste e ha preferito creare questo mondo preferendolo al nulla non posso che dedurre che sia un essere ingiusto ed iniquo. L'essere, o meglio, il mondo della vita esistente, è molto più imperfetto del non essere. E' un mostro che pone inevitabilmente gli individui in posizioni asimmetriche e necessariamente gerarchiche. |
Re: Perché a nessuno interessa di me?
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Re: Perché a nessuno interessa di me?
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Re: Perché a nessuno interessa di me?
Se eri una bella ragazza si sarebbero interessati in tanti a te.. :ridacchiare:
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Re: Perché a nessuno interessa di me?
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