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Vecchio 06-11-2011, 19:25   #21
Avanzato
L'avatar di maralgiu
 

Velaour0100102, ma tu gli hai chiesto il perché? Hai mai preteso una spiegazione? O ti stai limitando a fare congetture? Ti porto un esempio. Da qualche anno, tutte le volte che organizzo la veduta di un film "serio", c'è un amico che non invito, non perché mi vergogno di lui, ma perché sta sempre a parlare durante la proiezione, a rumoreggiare. Un altro ancora non lo invito a determinate situazioni di gruppo, non perché è timido ma perché mi si attacca vicino e mi resta appiccicato tutta la serata, nonostante in più occasioni, gli abbia fatto notare che il suo comportamento è, in certi casi, inopportuno.
Le ragioni delle esclusioni possono essere molteplici e molto spesso dipendono dai comportamenti che si assumono. Certamente è anche possibile che qualcuno escluda l'amico per vergogna, ma in tal caso ritengo che la persona escludente abbia, anche egli, dei problemi interiori.
C'è anche un altro aspetto da considerare. Nei gruppi, il legame tra singoli membri non è univoco per tutti, infatti in genere ci sono i sottogruppi, i quali hanno la tendenza a non condividere con il resto del gruppo tutte le loro esperienze. In questi contesti chi lega poco è fuori dai sottogruppi, e quindi resta escluso dalle loro attività. Nelle logiche di gruppo il senso di appartenenza è determinato dalla condivisione di determinati interessi o attività, quando un individuo non rientra all'interno di tale condivisione, è vissuto dagli altri come un soggetto esterno al gruppo o al sottogruppo.
Questo fa si che una persona timida o un introverso (ma bisognerebbe intendersi su cosa si intende per introversione), avendo come attività prevalente la propria interiorità, si trova a non rientrare in determinati tipi di condivisione di gruppo. In questi contesti sarebbe ingiusto parlare di discriminazione da parte del gruppo o del sottogruppo, è più oggettivo invece parlare di differenza di interessi.
Insomma, l'argomento che hai introdotto è piuttosto complesso e variegato.

Ultima modifica di maralgiu; 06-11-2011 a 19:28.
Vecchio 06-11-2011, 20:04   #22
Esperto
L'avatar di lizbon
 

A me una situazione proprio di questo tipo non è mai capitata però qualcosa di simile. Cmq il tuo amico è uno stronzo, chiamalo amico poi...
Vecchio 06-11-2011, 20:17   #23
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Velaour0100102 Visualizza il messaggio
è quello che stavo cercando di fare , ma mi dicevano il loro parere sull'amicizia e sulla mia citazione dell'amico(+giovane) .

Vorrei sapere a chi altro ancora capita di far vergognare l'amico\a in un gruppo .
a me non è mai capitato...
Vecchio 06-11-2011, 21:34   #24
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da maralgiu Visualizza il messaggio
Velaour0100102, ma tu gli hai chiesto il perché? Hai mai preteso una spiegazione? O ti stai limitando a fare congetture? Ti porto un esempio. Da qualche anno, tutte le volte che organizzo la veduta di un film "serio", c'è un amico che non invito, non perché mi vergogno di lui, ma perché sta sempre a parlare durante la proiezione, a rumoreggiare. Un altro ancora non lo invito a determinate situazioni di gruppo, non perché è timido ma perché mi si attacca vicino e mi resta appiccicato tutta la serata, nonostante in più occasioni, gli abbia fatto notare che il suo comportamento è, in certi casi, inopportuno.
Le ragioni delle esclusioni possono essere molteplici e molto spesso dipendono dai comportamenti che si assumono. Certamente è anche possibile che qualcuno escluda l'amico per vergogna, ma in tal caso ritengo che la persona escludente abbia, anche egli, dei problemi interiori.
C'è anche un altro aspetto da considerare. Nei gruppi, il legame tra singoli membri non è univoco per tutti, infatti in genere ci sono i sottogruppi, i quali hanno la tendenza a non condividere con il resto del gruppo tutte le loro esperienze. In questi contesti chi lega poco è fuori dai sottogruppi, e quindi resta escluso dalle loro attività. Nelle logiche di gruppo il senso di appartenenza è determinato dalla condivisione di determinati interessi o attività, quando un individuo non rientra all'interno di tale condivisione, è vissuto dagli altri come un soggetto esterno al gruppo o al sottogruppo.
Questo fa si che una persona timida o un introverso (ma bisognerebbe intendersi su cosa si intende per introversione), avendo come attività prevalente la propria interiorità, si trova a non rientrare in determinati tipi di condivisione di gruppo. In questi contesti sarebbe ingiusto parlare di discriminazione da parte del gruppo o del sottogruppo, è più oggettivo invece parlare di differenza di interessi.
Insomma, l'argomento che hai introdotto è piuttosto complesso e variegato.

1) Avevo dimenticato di specificare che si trattava di 5/6 anni fa e , certe volte , anche 2\1 anno fa .
2) Tra quei 3 solo uno mi diceva il perchè . Io venivo scambiato per un anormale o patologico down e si vergognava di fronte a loro . *cmq anche per gli altri 2 era lo stesso*
3) Penso che così si vada fuori tema .
Vecchio 06-11-2011, 22:45   #25
Esperto
L'avatar di g.v.f
 

A me non è mai capitato che qualcuno si vergognasse di stare in mia compagnia o almeno non l'ho mai notato...
Più volte un mio amico mi ha invitato a uscire con il suo gruppo, dopo numerose uscite a smesso di chiamarmi.
Il motivo non l'ho mai capito ma credo sia stata colpa della mia introversione, avevo legato pochissimo con i suoi amici.
Vecchio 06-11-2011, 23:45   #26
Esperto
L'avatar di dottorzivago
 

Quote:
L'esperienza che mi ha ferito di più, forse più attinente al topic, è che il mio ex non mi ha mai presentato nessuno dei suoi amici o conoscenti
Anche io la mia ex (10 anni fà eh, sotria a distanza) non la presentai a nessuno.....questa cosa venne fuori in un momento di crisi di coppia e mi rinfacciò questo. Io non ebbi il coraggio di dirle la verità.....la verità era che non avevo amici (come ora).

Questo mi fà riflettere............se un giorno avro una relazione questa cosa porterà di nuovo problemi?
Vecchio 07-11-2011, 00:17   #27
Esperto
L'avatar di very90
 

Quote:
Originariamente inviata da Ethereal Visualizza il messaggio
Io non riuscirei mai a sorvolare su qualcosa del tipo far finta di non conoscersi per non fare brutta figura o qualcosa del genere... E' un comportamento meschino, e chi lo assume è troppo mediocre per meritare la mia amicizia

Fosse successo a me l'avrei mandato a quel paese..senza mezzi termini

Comunque, in generale a me succede l'opposto.. Cioé sono io in primis che non mi coivolgo abbastanza, e non il contrario.. Poi è ovvio che a qualcuno posso stare anche sul *****, ma è un problema loro..
Quoto tutto.
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