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04-09-2014, 09:10
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#41
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
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Quote:
Originariamente inviata da milton erickson
Però ammetterai che con questo modo di ragionare non hai modo di stabilire se Dio ti ha ascoltato o meno (e quindi stabilire un rapporto di fiducia con lui): se mi manda le disgrazie lo fa per il mio bene, se mi manda eventi positivi pure..
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la fiducia è proprio quello, affidarsi totalmente, la fiducia si basa sempre su un atto di fede, e la fiducia la si da prima, mai dopo, altrimenti che fiducia è...
io penso che pochi ce la fanno completamente, perchè il vivere in questo mondo ci porta normalmente ad attaccarci alle cose di questo mondo, anche Gesù nella sua umanità aveva paura della sofferenza e della morte, è normale, ma pur con fatica, anche poco prima di essere arrestato si è affidato al Padre, se leggi i vangeli dove è descritta la sua preghiera disperata nell'orto degli ulivi prima di essere arrestato
nel momento in cui riusciamo ad affidarci a Dio completamente allora ci sentiamo amati e siamo in grado di affrontare qualsiasi avvenimento della vita, che poi credo sia anche il motivo per il quale i santi sono sempre felici a dispetto di vite più o meno tragiche o di successo
comunque è difficile spiegare efficacemente la questione per chi come me non ha tutti gli strumenti di conoscenza e di cultura necessari, qui ci vorrebbe un teologo o un religioso
vale molto di più la prova pratica, son cose che si capiscono meglio provandole
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04-09-2014, 10:07
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#42
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
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Intanto diciamo che pregare BENE non è facile per niente e che la preghiera non è avulsa da tutto il resto, non si può vivere male e pregare bene.
Nessuno o quasi ci insegna a farlo, e in ogni caso la risposta alla preghiera non è assicurata, "il soffio dove vuole soffia e il rumore di esso tu ascolti, ma non sai donde viene e donde va. "
Ci son persone toccate dalla grazia divina senza che la stessero cercando minimamente, e altri che pur cercandola non ricevono mai nulla...
Poi è ovvio che l apreghiera può avere un effetto calmante, rassicurativo in certi momenti , ma tali casi di preghiera anti ansia sono ancora troppo terreni, una passeggiata nel bosco o una nuotata potrebbero avere lo stesso effetto...
per approfondimenti:
http://traditioliturgica.blogspot.it/
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Ultima modifica di Myway; 04-09-2014 a 10:11.
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04-09-2014, 10:09
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#43
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Esperto
Qui dal: Apr 2012
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a mio parere la preghiera ha sicuramente un effetto placebo.
Nel senso che l'avere un rito, degli schemi da seguire, la speranza che venga ascoltata da entità spirituali, penso sicuramente calmi e conceda tranquillità in chi ne fa uso.
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04-09-2014, 10:16
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#44
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
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Quote:
Originariamente inviata da zoe666
Nel senso che l'avere un rito, degli schemi da seguire, la speranza che venga ascoltata da entità spirituali, penso sicuramente calmi e conceda tranquillità in chi ne fa uso.
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c'è anche questo aspetto, ed è una cosa positiva in più per la quale varrebbe la pena provare, ma la preghiera non è solo "schematica" (anche se soprattutto per i meno capaci o per i più distratti e con la soglia di attenzione azzerata come me aiuta molto)
si può anche pregare (in senso ampio, non solo nel senso di chiedere qualcosa) contemplando nel silenzio o cantando
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04-09-2014, 11:43
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#45
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
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Messaggi: 11,532
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Quote:
Originariamente inviata da Orto d'Osso
. La preghiera è lode,
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Non solo lode...esiste la preghiera devozionale ma anche le preghiere come richiesta, ne è piena la bibbia i salmi ecc...che poi si arrivi ad un punto, grossomodo quando si diventa santi, in cui è tutto solo lode e adorazione è un conto, ma pregare significa anche chiedere e predisporsi a ricevere...
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04-09-2014, 13:13
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#46
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Esperto
Qui dal: May 2014
Messaggi: 1,126
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Vorrei aiutarti, ma in questo periodo (molto lungo) ho smarrito la mia fede (che non è mai stata cieca e assoluta, ma critica e dubbiosa, oscillante), e vago in una foresta uggiosa e silente. Un dialogo a senso unico, senza risposta, per quanto pregassi con il Cuore.
Quote:
Originariamente inviata da Qwerty
dove sta scritto che vuole bene tutti allo stesso modo? vuole piu' bene chi cerca di conoscerlo e sopratutto esserli ubidiante.
e destino non ha segnato nessuno, ognuno sceglie liberamente se seguire strada che lui indica o no.
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Avendo udito questo, Gesù disse loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; non sono venuto per chiamare i giusti, ma i peccatori».
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04-09-2014, 13:16
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#47
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Messaggi: 1,107
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Quote:
Originariamente inviata da Inosservato
la fiducia è proprio quello, affidarsi totalmente, la fiducia si basa sempre su un atto di fede, e la fiducia la si da prima, mai dopo, altrimenti che fiducia è...
io penso che pochi ce la fanno completamente, perchè il vivere in questo mondo ci porta normalmente ad attaccarci alle cose di questo mondo, anche Gesù nella sua umanità aveva paura della sofferenza e della morte, è normale, ma pur con fatica, anche poco prima di essere arrestato si è affidato al Padre, se leggi i vangeli dove è descritta la sua preghiera disperata nell'orto degli ulivi prima di essere arrestato
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Permetterai che la fiducia si dà comunque sulla base di un esperienza: un conto è Gesù che si affida ad un padre che gli dava continui segni della sua presenza (miracoli ecc) un conto è affidarsi a qualcuno che non si è mai visto..
Anche perchè sulla stessa base potrei avere fiducia in Visnù o Giove pluvio..mi potresti rispondere che però la religione cattolica è più sensata: dunque anche la tua fede si baserebbe su un qualcosa, non sul nulla (però questo qualcosa a me non basta..)
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04-09-2014, 13:46
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#48
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 893
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Quote:
Originariamente inviata da milton erickson
Se siete credenti come concepite la preghiera? Pensate cioè che Dio abbia mai risposto alle vostre preghiere? E da cosa dipende secondo voi che intervenga o meno?
E se siete diventati credenti da adulti, cosa vi ha spinto a questa decisione? E come si riflette sulle vostre vite?
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Non è facile rispondere in maniera sintetica, ma ci provo.
Ho sempre bene o male avuto un'idea di Dio, ma come dici tu lo sentivo lontano dalla mia vita perché ritenevo di aver avuto un'esistenza molto sfortunata e che lui non mi avesse mai aiutata. Ad un certo punto della mia vita tutta una serie di cose hanno fallito in maniera pesante e ho raggiunto un fondo di disperazione tale che l'unica cosa rimasta era il suicidio, ma sono troppo fifona. Ho implorato Dio di aiutarmi e mi sono affidata a lui disposta a fare qualsiasi cosa pur di uscire da quel delirio. Senza che io me ne accorgessi lui mi ha guidato pian piano a fare determinate cose e mi ha fatto trovare la strada per uscirne. Mi ha guidato in maniera anche molto dura, inizialmente le cose sono apparentemente molto peggiorate. Due anni dopo ho fatto gli esercizi spirituali di S. Ignazio con i padri gesuiti (12 giorni di preghiera in silenzio) e mi hanno insegnato a pregare. Dio parla attraverso la consolazione e la pace del cuore, da il vero discernimento ed è come una brezza leggera che non si impone con la forza. La preghiera mi mette in rapporto con lui e mi da la forza di affrontare le avversità della vita. Dio è amore!
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04-09-2014, 13:54
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#49
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Messaggi: 1,107
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Quote:
Originariamente inviata da Ambivalente
Non è facile rispondere in maniera sintetica, ma ci provo.
Senza che io me ne accorgessi lui mi ha guidato pian piano a fare determinate cose e mi ha fatto trovare la strada per uscirne. Mi ha guidato in maniera anche molto dura, inizialmente le cose sono apparentemente molto peggiorate.
Due anni dopo ho fatto gli esercizi spirituali di S. Ignazio con i padri gesuiti (12 giorni di preghiera in silenzio) e mi hanno insegnato a pregare. ]Dio parla attraverso la consolazione e la pace del cuore, da il vero discernimento ed è come una brezza leggera che non si impone con la forza. La preghiera mi mette in rapporto con lui e mi da la forza di affrontare le avversità della vita. Dio è amore!
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Potresti entrare un po' più nei dettagli? Perchè appunto il fatto di capire come farsi guidare da Dio, il suo progetto per noi, ecc. è una delle cose che mi risce più difficile..
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04-09-2014, 14:00
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#50
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Banned
Qui dal: Dec 2011
Messaggi: 3,059
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Quote:
Originariamente inviata da milton erickson
Potresti entrare un po' più nei dettagli? Perchè appunto il fatto di capire come farsi guidare da Dio, il suo progetto per noi, ecc. è una delle cose che mi risce più difficile..
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Ma Dio non è un navigatore satellitare scusa. Non puoi capire quello che dice l'altro utente perchè tu non hai la giusta visione di Dio e in quest'ottica non avrai mai il giusto rapporto con Lui.
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04-09-2014, 14:09
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#51
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Messaggi: 1,107
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Quote:
Originariamente inviata da Stefania90
Ma Dio non è un navigatore satellitare scusa. Non puoi capire quello che dice l'altro utente perchè tu non hai la giusta visione di Dio e in quest'ottica non avrai mai il giusto rapporto con Lui.
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E quale sarebbe la giusta visione di Dio? In quanto a Dio "che ti deve guidare come un navigatore satellitare" io non l'ho mai detto. Solo che se uno mi dice che Dio l'ha aiutato e guidato, è naturale chiedere "come?"
Stiamo parlando cioè dei diversi modi di fare esperienza di Dio, una cosa che permetterai non è facile da capire..
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04-09-2014, 16:11
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#52
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,353
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Originariamente inviata da milton erickson
Permetterai che la fiducia si dà comunque sulla base di un esperienza: un conto è Gesù che si affida ad un padre che gli dava continui segni della sua presenza (miracoli ecc) un conto è affidarsi a qualcuno che non si è mai visto..
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non si vede fisicamente ma si vedono le opere, non sarà facile, ma io ho il sospetto che molti pur avendolo davanti non lo riconoscerebbero perchè piuttosto si volterebbero dall'altra parte
comunque al di là di tutto si parlava della preghiera per un credente, se uno non crede o no è tutt'altra questione già ampiamente dibattuta sul forum (tralaltro con netta vittoria dei credenti sugli atei, rimane solo Zoe666 che tra il nick ed il gatto fuhrer pare essere un caso un pò più complicato del normale )
per ciò che riguarda i credenti (ma se vogliono anche i non credenti possono provare) io consiglio di non aver paura di pregare, di non temere di essere inadeguati o non essere capaci, tanto Dio riconosce la preghiera fatta col cuore
provate a dire o anche solo a sussurrare o pensare un' ave Maria alla sera prima di dormire o al mattino appena svegli, vedrete che non finisce mica il mondo, anzi, ne trarrete giovamento
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04-09-2014, 16:13
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#53
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Esperto
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: In the clouds...
Messaggi: 1,188
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Quote:
Originariamente inviata da Ambivalente
Non è facile rispondere in maniera sintetica, ma ci provo.
Ho sempre bene o male avuto un'idea di Dio, ma come dici tu lo sentivo lontano dalla mia vita perché ritenevo di aver avuto un'esistenza molto sfortunata e che lui non mi avesse mai aiutata. Ad un certo punto della mia vita tutta una serie di cose hanno fallito in maniera pesante e ho raggiunto un fondo di disperazione tale che l'unica cosa rimasta era il suicidio, ma sono troppo fifona. Ho implorato Dio di aiutarmi e mi sono affidata a lui disposta a fare qualsiasi cosa pur di uscire da quel delirio. Senza che io me ne accorgessi lui mi ha guidato pian piano a fare determinate cose e mi ha fatto trovare la strada per uscirne. Mi ha guidato in maniera anche molto dura, inizialmente le cose sono apparentemente molto peggiorate. Due anni dopo ho fatto gli esercizi spirituali di S. Ignazio con i padri gesuiti (12 giorni di preghiera in silenzio) e mi hanno insegnato a pregare. Dio parla attraverso la consolazione e la pace del cuore, da il vero discernimento ed è come una brezza leggera che non si impone con la forza. La preghiera mi mette in rapporto con lui e mi da la forza di affrontare le avversità della vita. Dio è amore!
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Bella questa tua esperienza di caduta e rinascita spirituale, ma mi chiedo una cosa: quelle che tu definisci una pace e una consolazione che Dio ha saputo darti attraverso la preghiera, non può semplicemente essere il frutto di un percorso di rinascita della tua coscienza? Una riscoperta di te stessa, di quella pace e armonia che in un certo senso avevi smarrito o che ti erano state involontariamente sottratte a seguito di anni di esperienze negative e di chiusura ai sentimenti?
Io penso che questa pace dello spirito, questa quiete interiore si può raggiungere anche come atei, facendo silenzio in se stessi e facendo pulizia di tutte le scorie che ci portiamo dietro e che non ci permettono di essere felici fino in fondo. Questo stato lo si può raggiungere mediante un lungo lavoro di meditazione, di analisi e messa in discussione di sé, e a mio avviso non necessariamente deve entrarci Dio o la religione.
Personalmente sono sempre stata un tipo inquieto e anche blandamente distruttivo (è un ossimoro?), ma tutta una serie di eventi che mi hanno toccato e frantumato l'essere in mille pezzettini, mi hanno portato pian piano ad acquisire una nuova visione della vita e se ancora questo percorso di crescita e rinascita non è terminato del tutto, sento dentro di me che la pace e la felicità sono qualcosa che albergano già in me: devo solo imparare a riscoprirle, facendo piazza pulita di tutte le "cianfrusaglie interiori"....insomma, devo fare le pulizie di primavera, ma questo percorso di crescita,di autocoscienza, miglioramento e meditazione lo si può fare anche senza credere nella presenza di un entità superiore, oppure semplicemente accettando la nostra dimensione di esseri precari e transeunti, che devono godere qui ed ora dell'umana felicità, che nella sua fragile labilità è tragica ma nel contempo meravigliosa.
E la pace può essere donata quando comprendiamo quanto può essere preziosa la quiete della mente e il sentirsi all'unisono col mondo intero, coscienti che da un momento all'altro tutto può finire e può venirci sottratto. Dio o non Dio.
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04-09-2014, 16:17
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#54
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
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Messaggi: 11,532
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Originariamente inviata da clizia
Bella questa tua esperienza di caduta e rinascita spirituale, ma mi chiedo una cosa: quelle che tu definisci una pace e una consolazione che Dio ha saputo darti attraverso la preghiera, non può semplicemente essere il frutto di un percorso di rinascita della tua coscienza? Una riscoperta di te stessa, di quella pace e armonia che in un certo senso avevi smarrito o che ti erano state involontariamente sottratte a seguito di anni di esperienze negative e di chiusura ai sentimenti?
Io penso che questa pace dello spirito, questa quiete interiore si può raggiungere anche come atei, facendo silenzio in se stessi e facendo pulizia di tutte le scorie che ci portiamo dietro e che non ci permettono di essere felici fino in fondo. Questo stato lo si può raggiungere mediante un lungo lavoro di meditazione, di analisi e messa in discussione di sé, e a mio avviso non necessariamente deve entrarci Dio o la religione.
Personalmente sono sempre stata un tipo inquieto e anche blandamente distruttivo (è un ossimoro?), ma tutta una serie di eventi che mi hanno toccato e frantumato l'essere in mille pezzettini, mi hanno portato pian piano ad acquisire una nuova visione della vita e se ancora questo percorso di crescita e rinascita non è terminato del tutto, sento dentro di me che la pace e la felicità sono qualcosa che albergano già in me: devo solo imparare a riscoprirle, facendo piazza pulita di tutte le "cianfrusaglie interiori"....insomma, devo fare le pulizie di primavera, ma questo percorso di crescita,di autocoscienza, miglioramento e meditazione lo si può fare anche senza credere nella presenza di un entità superiore, oppure semplicemente accettando la nostra dimensione di esseri precari e transeunti, che devono godere qui ed ora dell'umana felicità, che nella sua fragile labilità è tragica ma nel contempo meravigliosa.
E la pace può essere donata quando comprendiamo quanto può essere preziosa la quiete della mente e il sentirsi all'unisono col mondo intero, coscienti che da un momento all'altro tutto può finire e può venirci sottratto. Dio o non Dio.
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INfatti la religione e il rapporto col divino dovrebbe portare altro, quasi nessuno ci arriva o ne ha contezza ed è ovvio che allroa una qualunque filosofia new age, eticamente e moralmente corretta può prendere tranquillamente il posto delle religioni....visto come vengono vissute e insegnate oggi...
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04-09-2014, 16:25
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#55
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Esperto
Qui dal: Mar 2008
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Quote:
Originariamente inviata da Myway
INfatti la religione e il rapporto col divino dovrebbe portare altro, quasi nessuno ci arriva o ne ha contezza ed è ovvio che allroa una qualunque filosofia new age, eticamente e moralmente corretta può prendere tranquillamente il posto delle religioni....visto come vengono vissute e insegnate oggi...
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Portare ad altro, cioè a che cosa?
Non parlo di sciocche e banali filosofie new age, ma di un percorso di crescita spirituale condito di esperienze di vita positive o negative, di studio, di letteratura, di arte, di viaggi, di persone, di riflessione....
Lo scopo della religione per me dovrebbe essere etico e morale, non semplicemente compensatorio e/o consolatorio: dovrebbe aiutare a stare bene con se stessi e col prossimo, non dovrebbe essere solo una strada per guadagnarsi "il paradiso".
La religione, se non è usata per migliorare se stessi e la società, per me non ha senso, così come non ha senso un percorso ateo/spirituale/interiore che non comporti un profondo mutamento di sè e delle proprie relazioni con l'altro. E lo stesso vale per la cultura: non serve a nulla se non migliora noi stessi e il mondo nel quale viviamo.
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04-09-2014, 16:30
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#56
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
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Quote:
Originariamente inviata da clizia
Portare ad altro, cioè a che cosa?
Non parlo di sciocche e banali filosofie new age, ma di un percorso di crescita spirituale condito di esperienze di vita positive o negative, di studio, di letteratura, di arte, di viaggi, di persone, di riflessione....
Lo scopo della religione per me dovrebbe essere etico e morale e non semplicemente compensatorio e/o consolatorio: dovrebbe aiutare a stare bene con se stessi e col prossimo, non dovrebbe essere solo una strada per guadagnarsi "il paradiso".
La religione, se non è usata per migliorare se stessi e la società, per me non ha senso, così come non ha senso un percorso ateo/spirituale/interiore che non comporti un profondo mutamento di sè e delle proprie relazioni con l'altro. E lo stesso vale per la cultura: non serve a nulla se non migliora noi stessi e il mondo nel quale viviamo.
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religione= re -ligio..riunione di umano e divino, la religione, ma in generale la spiritualità, non serve solo a diventare una brava persona (cos ache già si può fare prescindendo dal resto) ma qualcosa di simile a un dio immortale, già Plotino diceva "Il nostro impegno non è rivolto a liberarci dal peccato, ma ad essere Dio."
C'è tutta una dimensione trascendente, teurgia escatologica che ormai sta andando totalmente in rovina, non parlo solo del cristianesimo....basta vedere cosa succede coi vari buddismi newage che si stanno diffondendo...
Ovviamente è naturale che una tappa, non certo il fine, di questo percorso sarò il miglioramento nostro e in gnerale della società, ma come detto è una tappa consequenziale non certo il fine....
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04-09-2014, 16:44
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#57
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Esperto
Qui dal: Mar 2008
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Quote:
Originariamente inviata da Myway
religione= re -ligio..riunione di umano e divino, la religione, ma in generale la spiritualità, non serve solo a diventare una brava persona (cos ache già si può fare prescindendo dal resto) ma qualcosa di simile a un dio immortale, già Plotino diceva "Il nostro impegno non è rivolto a liberarci dal peccato, ma ad essere Dio."
C'è tutta una dimensione trascendente, teurgia escatologica che ormai sta andando totalmente in rovina, non parlo solo del cristianesimo....basta vedere cosa succede coi vari buddismi newage che si stanno diffondendo...
Ovviamente è naturale che una tappa, non certo il fine, di questo percorso sarò il miglioramento nostro e in gnerale della società, ma come detto è una tappa consequenziale non certo il fine....
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Se lo dici tu sarà così.
Forse non riesco a capirlo totalmente il tuo discorso, anzi a sentirlo, perchè sono cresciuta in una famiglia atea e comunista, sicché questa dimensione trascendente non mi è mai appartenuta. Pur reputandomi da sempre una ragazza eterea e spirituale, per nulla materialista o attaccata alle cose materiali, mi reputo comunque umana, troppo umana per sentire di avere la forza o la voglia di "indiarmi" (per dirla con Dante); per dirla con Sartre, mi sento semplicemente un "per sè", sospesa tra essere e nulla.
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04-09-2014, 17:08
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#58
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
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Quote:
Originariamente inviata da clizia
Se lo dici tu sarà così.
Forse non riesco a capirlo totalmente il tuo discorso, anzi a sentirlo, perchè sono cresciuta in una famiglia atea e comunista, sicché questa dimensione trascendente non mi è mai appartenuta. Pur reputandomi da sempre una ragazza eterea e spirituale, per nulla materialista o attaccata alle cose materiali, mi reputo comunque umana, troppo umana per sentire di avere la forza o la voglia di "indiarmi" (per dirla con Dante); per dirla con Sartre, mi sento semplicemente un "per sè", sospesa tra essere e nulla.
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Bè non è così perchè lo dico io , è così perchè è così...XD
POi ci son casi di santi/e nati in famiglie assolutamente non religiose, quindi il percorso non è precluso a nessuno....se poi non interessa amen, si farà altro....
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04-09-2014, 17:28
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#59
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
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Messaggi: 3,525
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Quote:
Originariamente inviata da milton erickson
Come forse avrete capito da altri miei interventi, sono una persona che è in una fase di ripensamento sulla religione..
Non sono praticante..ma ho avuto delle esperienze che mi hanno fatto pensare che la possibilità che qualcosa dall'altra parte ci sia (vedi ad esempio i miei interventi sul paranormale)
Quello però che mi trattiene dall'approfondire l'argomento religione è la riluttanza ad accettare un Dio che se ne sta lontano, senza intervenire nelle vicende umane, e che si limiterebbe a giudicare le azioni degli uomini una volta morti (con la prospettiva poco incoraggiante, che una volta fatta una vita poco entusiasmante si debba anche pagare il fio per i propri errori, per di più per l'eternità)
Vero che sarebbe intervenuto una volta in una maniera clamorosa con l'incarnarsi in Gesù..ma questo fatto a molti non basta: è difficile avere un rapporto emotivo con una persona che non si vede e non si tocca..
Non a caso in questo forum molti avversano la religione perchè sentono che l loro vita è stata particolarmente sfortunata.
Arrivo al punto.
Se siete credenti come concepite la preghiera? Pensate cioè che Dio abbia mai risposto alle vostre preghiere? E da cosa dipende secondo voi che intervenga o meno?
E se siete diventati credenti da adulti, cosa vi ha spinto a questa decisione? E come si riflette sulle vostre vite?
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la preghiera...
non se ne sta "lontano"
Dio sa di cosa veramente abbiamo bisogno, una preghiera non è una richiesta, è piuttosto una sorta di "dialogo"
chi lo cerca egli l'ascolta, e sta ben certo che gli pure risponde
spesso forse la "difficoltà" è nel "comprendere" e "interpretare" quella risposta
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04-09-2014, 23:52
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#60
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Banned
Qui dal: Jan 1970
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Quote:
Originariamente inviata da milton erickson
Potresti entrare un po' più nei dettagli? Perchè appunto il fatto di capire come farsi guidare da Dio, il suo progetto per noi, ecc. è una delle cose che mi risce più difficile..
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Non entro troppo nei dettagli perché dovrei parlare di cose troppo personali, ad ogni modo avendo la testa dura come il marmo non è stato affatto semplice capire che quello che mi stava succedendo era per il mio bene. Il primo anno mi sono successe delle cose apparentemente catastrofiche! Ora ci rido, ai tempi un po' meno... solo quando il mio ego è stato completamente frantumato ho avuto quell'umiltà necessaria di riavvicinarmi alla chiesa in modo diverso da quello che avevo fatto in passato. Prima accendevo dei ceri chiedendo cose stratosferiche che puntualmente non arrivavano, dopo ho accettato la sua guida affidandomi. Non so spiegarti nemmeno io com'è avvenuto, si dice che la fede è un dono, sicuramente io sono tornata a testa bassa perché avevo bisogno, e lui ha risposto. La guida di Dio la cogli guardando la strada che hai percorso, quando non mi affidavo cadevo continuamente in delle buche ora non più. Come dice la Bibbia:"Il Signore è il tuo custode, il Signore è come ombra che ti copre, e sta alla tua destra."
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Originariamente inviata da clizia
quelle che tu definisci una pace e una consolazione che Dio ha saputo darti attraverso la preghiera, non può semplicemente essere il frutto di un percorso di rinascita della tua coscienza? Una riscoperta di te stessa, di quella pace e armonia che in un certo senso avevi smarrito o che ti erano state involontariamente sottratte a seguito di anni di esperienze negative e di chiusura ai sentimenti?
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Per stare in pace devo essere in relazione con Dio, da sola le avevo provate tutte, ma non mi basto.
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Ultima modifica di cancellato13317; 04-09-2014 a 23:55.
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