Beh...mi sento in dovere di sfogarmi a questo punto
4 anni fa decisi di integrare la mia cura farmacologica con della psicoterapia per individuare la causa dei miei attacchi di panico che mi rendevano difficile la vita ed impossibile ogni programma ogni volta che smettevo i farmaci.
Volevo capire.
La prima cosa che mi disse la mia psicologa fu che sarei potuta uscire dalle sedute notevolmente cambiata, che le cose che avrei scoperto di me e della mia vita non sempre mi sarebbero piaciute e che stava a me decidere se andare avanti comunque sempre. Si sentì in dovere di avvertire anche mio marito perchè avrebbe potuto trovare una persona "diversa" da quella che aveva conosciuto e sposato.
Tralascio di raccontare tutto ciò che riguarda la mia sfera sessuale e sentimentale perchè "leggermente" privato ed imbarazzante....
Comunque frequentavo una volta a settimana.
Ovviamente si cominciò dalle origini: la mia famiglia...
Già qui lei capì quanto poteva essere successo. I miei dal di fuori appaiono persone rette, moderate, instancabili... ma io praticamente non ho mai ricevuto amore incondizionato, soprattutto da mia mamma.
Non ho avuto nessuna identità da piccola, ero sempre lì, ferma, a leggere o disegnare, non avevo desideri, non parlavo, non avevo hobbies, nè amici. Quello che poteva sembrare perfetto per un genitore (una bimba zitta e studiosa) era in realtà un dramma....
Io non avevo identità, facevo ciò che mi dicevano di fare, non sapevo cosa mi piaceva, decidevano tutto per me, non avevo grilli per il capo...non avevo nulla per il capo...
La mia psicologa dice che mi hanno piallata, che nessuno mi ha trasmesso voglia di vivere, emozioni, affetto e carezze (ed è vero perchè non ricordo nessuna carezza o manifestazione d'amore nei miei confronti a parte quelle economiche).
Mia mamma non ha mai dialogato con me, ha solo voluto che io fossi quello che lei voleva che fossi, solo così mi avrebbe amata...
I miei attacchi di panico erano uno stop, una richiesta di soccorso, un fusibile che brucia per non andare in corto circuito...
Sono stata sempre una bambina, poi una ragazza sola.
Ho ricevuto solo ordini, un'educazione severa e religiosa, ho vissuto per anni in una casa dove non si è mai parlato di nulla che non fossero doveri, compiti, studio e soldi.
Con la mia psicologa ho scoperto di essere diversa, mi ha fatto tante domande sui sentimenti e le sensazioni che provavo durante i miei attacchi, su ciò che provavo per mia mamma, su come mi sentivo io nei confronti degli altri e perchè, cosa mi facesse stare meglio etc etc.
Alcune volte uscivo dalle sedute con una sensazione di stordimento, malessere, stavo cambiando piano piano...non era un processo facile nè indolore...
Ho scoperto di non essermi mai sentita amata (nemmeno ora mia mamma mi ama incondizionatamente ma ormai ho fatto l'abitudine a questo pensiero...) e, a causa di questa mancanza infantile, cercherò e cercherò sempre qualcuno che mi ami al di sopra della sua vita.
Sono stata mesi senza andare a trovare i miei perchè questo mi causava attacchi, la mia città natìa mi causava attacchi perchè legata alla mia infanzia.
Sono stata così succube di mia mamma che anche una volta sposata per telefono chiedevo a lei approvazione su un acquisto, un programma, un abito (ovviamente approvazione che non arrivava mai e che lasciava spazio a critiche e rimproveri).
Ora non ho quasi più attacchi anzi so esattamente cosa e chi li provoca e so gestirli, non sono più nemici improvvisi.
Ho imparato parlando e lasciandomi andare anche a confessioni molto private a riconoscere l'esistenza del mio inconscio e la sua supremazia sulla ragione, so cosa lui vuole e so già di partenza che per più di qualche giorno non posso metterlo a tacere altrimenti lui si fa vivo sotto forma di mali psicosomatici....
Ho riconosciuto ed accettato i miei sentimenti nei confronti di chi conosco ed ho conosciuto, ho lasciato esprimere il mio cuore e non mi sono mai repressa, certo che ho dovuto lasciare l'idea che avevo di me così perfetta e pura e sostituirla con una più umana, un po' ragazzaccia, molto ribelle, molto possessiva..
Siamo andate avanti quasi sempre col dialogo.
Riconosco vere tante cose dette da lei, ho seguito tanti suoi consigli (consigli non ordini perchè comunque uno psicoterapeuta può dare indicazioni ma lascia sempre la libertà di agire ai suoi pazienti)
Spesso le sottopongo io domande che mi vengono in mente durante la settimana, mi aiuta ad interpretare i sogni (il mio inconscio si esprime tutte le notti attraverso di essi).
Mi ha detto di ascoltare gli attacchi di panico, di predere nota, per quanto possibile su un quadernino le sensazioni vissute, la durata, cosa le scatenava, cosa faceva svanire il panico, le frasi che mi fanno star male, i pensieri che mi mettono angoscia, i desideri repressi.... insomma tutto quanto possa spiegare il mio essere.
Dopo 4 anni?
I rarissimi attacchi sono gestibili, sono più sicura di me, so dire no, so che la mia vita e solo mia e nessuno può più sgridarmi o darmi degli ordini, so che io sono così e se a qualcuno non sta bene amen, insomma va molto meglio...
Io ho avuto un'esperienza positiva.
Se posso essere utile a qualcuno lo faccio volentieri...
Grazie