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Vecchio 28-04-2018, 23:57   #21
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Originariamente inviata da M.me Adelaide Visualizza il messaggio
E io continuo a dire che non hai capito una mazza. E questo tuo post lo dimostra. Provo a spiegarlo in parole ancora più semplici, così forse lo capisci.

Esistono persone che hanno solo due alternative. O si ammazzano o passano tutti i sacro santi giorni a soffrire come cani. Allora, non hanno speranze di migliorare la propria situazione. Nessuna nessuna. E no a causa di problemi psicologici. È che proprio la loro situazione non è modificabile. Tra queste persone c'è chi saggiamente sceglierebbe il suicidio pur di liberarsi da questa continua sofferenza senza tregua. Quindi l'unica cosa positiva che possono avere è uccidersi. È la morte.
Allora, nessuno fa nulla per compiacere i genitori.
Semplicemente non ci si uccide per non dar dispiacere. Se non capisci la differenza direi che hai un qualche deficit di comprensione.
Purtroppo però non si può sopravvivere senza lavorare. Sai, mica c'è chi ti mantiene. Allora tocca lavorare. E stop.
Nel momento in cui non ci saranno piu i genitori? Sarà una liberazione. Perché finalmente si potrà fare l'unica cosa giusta per sé: uccidersi. E quello verrà fatto.
Poi oh, personalmente se proprio non ce la faccio lo farò prima. O se trovo una scusa socialmente più accettata. Altrimenti aspetto la dipartita di mia mamma.

E se ancora non ti è chiaro il concetto, lo specifico: non puoi cercarti obiettivi se NON hai possibilità alcuna di raggiungerli. Non è che mancano i desideri. È che non c'è nulla di raggiungibile.
non ci siamo proprio.

qualsiasi sia la situazione il suicidio è la cosa piu' schifosa, piu' meschina, piu' vile e vigliacca che esista. non deve proprio essere una opzione, qualsiasi sia la tua situazione economica, familiare, sociale, occupazionale, mentale, etc... posso comprendere tale scelta solo in caso di stato vegetativo o situazione di salute estremamente disabilitante, sotto consenso di supervisione.

è come avere il biglietto della lotteria vincente e bruciarlo con l'accendino. perchè la vita, presto o tardi che mai, è vincente. bisogna darsi da fare, vergognarsi di meno e abbassare le aspettative. e ci vuole anche c*lo. ma quelli che hai scritto è veramente sbagliato, per favore rileggilo domattina a mente piu' lucida e comincia a vedere piu' colori oltre al nero
Vecchio 29-04-2018, 00:06   #22
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Originariamente inviata da M.me Adelaide Visualizza il messaggio
Sì vabbé. Fuma di meno che magari non vedi più unicorni ovunque.
Abbello ma che stai a dì? La vita presto o tardi è vincente?
Eppoi abbastanza con sta vergogna. Ma vergognati te che io motivi per vergognarmi non ne ho di certo.
gli unicorni li lascerei volentieri a te. io vengo dalla galera, dal fondo piu' totale, e da li' ho deciso di risalire studiando per i miei interessi e per contribuire nel mio piccolo alla società.

veniamo alle cose piu' personali, perchè tu dici di essere impossibilitata ad avere degli obiettivi e delle passioni?!
Vecchio 29-04-2018, 00:20   #23
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Originariamente inviata da M.me Adelaide Visualizza il messaggio
Guarda tesoro. Io non sono stata in galera ma voglio proprio vedere chi riesce o è riuscito a fare quello che ho fatto io in vita mia. E sinceramente non credo che saresti in grado di comprendere situazioni più complesse di "mi fa male il dito". Non hai compreso il discorso e amen. Anche perché le risposte alle tue domande sono già tutte nei post precedenti.
la mia domanda è rimasta senza risposta.

post precedenti hai scritto che non puoi sceglierti obiettivi e passioni perchè impossibilitata a raggiungerli. mi incuriosisce questa frase.

oppure dovrò pensare a qualche deficit che non conosco e di cui fai mistero.. e ciò mi dispiace perchè sembri in gamba dalle risposte
Vecchio 29-04-2018, 00:23   #24
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L'avatar di Ogard
 

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Originariamente inviata da jailed Visualizza il messaggio
gli unicorni li lascerei volentieri a te. io vengo dalla galera, dal fondo piu' totale, e da li' ho deciso di risalire studiando per i miei interessi e per contribuire nel mio piccolo alla società.

veniamo alle cose piu' personali, perchè tu dici di essere impossibilitata ad avere degli obiettivi e delle passioni?!
Ogni persona ha affrontato percorsi diversi e ha i i propri problemi.
Adelaide (come tutti gli altri) ha tutto il diritto di usare la parola suicidio.
Ringraziamenti da
cancellato16622 (29-04-2018)
Vecchio 29-04-2018, 00:33   #25
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Originariamente inviata da M.me Adelaide Visualizza il messaggio
Esatto. I miei obiettivi non sono raggiungibili.
Non ho deficit. Ho un'intelligenza sopra la media. Non ho ostacolI. Semplicemente come già detto la mia situazione non è migliorabile in nessun modo. Ma appunto, già lo avevo scritto. Però con te pare servano le ripetizioni. Quindi lo ripeto: non ci possono essere obiettivi perché la mia situazione non è modificabile se non in peggio.
Soccia più chiara di così non posso esserlo.
scusami ma a questo punto sono molto incuriosito. se puoi dirmi di che situazione si tratta, magari in privato, o se riconducibile a qualche patologia, dirmi di quale si tratta.

perchè non riesco a trovare un filo logico a ciò che hai scritto.

da come la vedo io, una persona con intelligenza sopra la media, per quanto disadattata (ed è norma per chi è intelligente, anzi, l' intelligenza è spesso inversamente proporzionale al seguire il gregge) si crea/si inventa il suo spazio e si adatta, e si prende ciò che gli spetta.

quindi mi piacerebbe sapere di più se non sono troppo invasivo.

@Ogard: evita di incitare in modo subdolo
Vecchio 29-04-2018, 00:35   #26
Esperto
 

Ragazzi non litigate.
Provo a spiegarmi meglio sperando di non fare casini.

La mia domanda era:
Faccio quello che faccio (il lavoro, lo studio, altro) perché lo voglio veramente o perché sento un'imposizione esterna/interna? Un'imposizione sociale?
Es. Sto facendo un percorso di studi. Lo faccio perché mi appassiona o voglio un certo lavoro o sento di doverlo fare per il solo fatto di non stare a girarmi i pollici, rimanere coerente col percorso precedente, perché sento che devo farmi una carriera vera secondo gli standard?
Mi sposo perché voglio stare per sempre con quella persona o perché ho il terrore di rimanere da sola?
Tengo amici perché mi piacciono o perché mi conviene, perché altrimenti soffrirei a stare a casa sola?

Il compiacere i genitori non c'entra. Rientra caso mai nell'inconscio desiderio socialmente imposto di compiacere la società stessa. Non è che vuoi lavorare (es.) per fare felici i tuoi genitori. Vuoi lavorare per far sì che loro possano dire agli altri che non hanno un figlio fallito. Se non ci fossero meccanismi sociali del genere non ci sarebbero genitori da compiacere.

Per chi deve mantenersi la risposta può essere "lavoro perché sennò non si mangia (altrimenti magari preferirei non lavorare).
Per chi non ce la fa più la risposta può essere "vivo perché avrei troppi sensi di colpa verso chi ne soffrirebbe a eliminare me stesso" (altrimenti preferirei non esserci perché sto troppo male). Non è compiacere i genitori. Bensì evitare di procurargli un dolore nel tentativo di eliminare il proprio.

Io personalmente sono partita da un concetto più limitato. Ma la stessa domanda estesa alla vita stessa ha senso.
È ovvio che ognuno risponda in base alla propria situazione.

Sono d'accordo con chi dice di volersi togliere la vita? NO.
Lo comprendo? Si.
La sofferenza la comprendo. L'atto non lo condivido, ovvero io non lo farei. Perché penso che finché hai vita hai possibilità, mentre senza ne hai 0, e di vita ne hai una sola.
Ma dare del vigliacco (o altri epiteti) a chi sente questa necessità mi sembra una cattiveria. Uno sta già male. E non ha scelto di stare così. Deve pure prendersi insulti fino alla fine? Magari da chi non è nella sua testa?
Il dolore è una cosa personale.
Nessuno può davvero capire fino in fondo quello degli altri.

E ribadisco. NON è un post pro-suicidio. MAI.
Ma smettiamola di avere paura di questo termine.
Ed esprimiamoci pacificamente, tutti sono liberi di dire quello che sentono. 😊

Ultima modifica di Jupiter; 29-04-2018 a 00:39.
Vecchio 29-04-2018, 00:49   #27
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L'avatar di jailed
 

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Originariamente inviata da M.me Adelaide Visualizza il messaggio
No vabbé sta cosa che l'intelligenza è causa di vita disadattata non l'ho mai sopportato.
Nessuna patologia. Non sono un caso unico. Di persone che non possono cambiare la situazione ce n'è a bizzeffe.
è generalmente e storicamente cosi', tra gli infiniti esempi da citare prendi per esempio Isaac Newton, un pazzo, diverso dalla nornalità, grazie al quale pero' studiamo la fisica e comprendiamo ciò che ci circonda.

comunque ho detto che una persona intelligente si sa adattare, ma in modo diverso alla massa
Vecchio 29-04-2018, 00:57   #28
Esperto
 

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Originariamente inviata da M.me Adelaide Visualizza il messaggio
Per rispondere più specificatamente a questo quesito, io il bisogno di rispondere alle aspettative della società non l'ho mai avuto. Ho sempre fatto quello che piaceva a me e perché lo volevo io. Anche perché altrimenti avrei dovuto avere un percorso decisamente diverso. Per cui non saprei dirti come capire se è una cosa che vuoi davvero oppure lo fai solo per aderire alle aspettative tue e degli altri. E per aspettative tue intendo il bisogno di normalità.
Non so se hai mai provato a immaginarti la tua vita nel momento in cui raggiungi quei determinati obiettivi, per capire se ti darebbero soddisfazione. Se una volta raggiunti ti darebbero davvero quello che ti aspetti.
Ecco, forse occorre partire dai bisogni, e dai propri bisogni poi risalire agli obiettivi
Io l'influenza purtroppo la sento. Mi rendo conto che c'è se provo a ragionarci a mente lucida.
E tante volte penso "se non venissi giudicata male altrimenti questa cosa non la farei". Sono tipo dei flash.
E sto proprio cercando di capire se questi momenti sono razionali o tentativi della mia testa di sviarmi come sempre da tutto per la paura di mettermi in gioco o fallire.
Sono a un punto in cui proprio non capisco. Quando ho questi pensieri non so se sono io o la mia probabile depressione a tirare fuori il pensiero.
O se l'io sana e il mio malessere coincidiamo. Magari il mio malessere deriva (anche dal fatto) che non faccio quello che voglio.
Ma poi allora si apre il discorso "ma io cosa voglio?"... E si torna a capo.

È un gran casino.
Vecchio 29-04-2018, 01:01   #29
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da jailed Visualizza il messaggio
è generalmente e storicamente cosi', tra gli infiniti esempi da citare prendi per esempio Isaac Newton, un pazzo, diverso dalla nornalità, grazie al quale pero' studiamo la fisica e comprendiamo ciò che ci circonda.

comunque ho detto che una persona intelligente si sa adattare, ma in modo diverso alla massa
Si dice che gli intelligenti tendano a essere anche più tristi.

Comunque secondo me l'eventuale legame dell'elevata intelligenza con l'essere strambi o disadattati o pieni di malessere può derivare da una forte consapevolezza dell'inutilità reale di tante norme sociali e dalla labilità della vita stessa.
Vecchio 29-04-2018, 08:12   #30
Intermedio
L'avatar di Tengu
 

Quote:
Originariamente inviata da Jupiter Visualizza il messaggio
Ma poi allora si apre il discorso "ma io cosa voglio?"... E si torna a capo.

È un gran casino.
Se non sai cosa vuoi prova a chiederti cosa non vuoi.
Vecchio 29-04-2018, 08:19   #31
Banned
 

Non lo so..
Vecchio 29-04-2018, 09:38   #32
XL
Esperto
L'avatar di XL
 

Quote:
Originariamente inviata da jailed
io vengo dalla galera, dal fondo piu' totale, e da li' ho deciso di risalire studiando per i miei interessi e per contribuire nel mio piccolo alla società.
Come mai sei finito in galera?
Vecchio 29-04-2018, 09:49   #33
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
Quando morirò diranno"era ora.Ha resistito fin troppo."
bahah, pure io, vado avanti per "tigna" (si dice a Roma), non so come si possa tradurre in italiano.. più o meno testardaggine o ostinazione, ma in modo ancora più estremo.
Vecchio 29-04-2018, 11:18   #34
Esperto
L'avatar di Da'at
 

Quote:
Originariamente inviata da Jupiter Visualizza il messaggio
C'è qualcuno che si sente così?
Voi perché fate ciò che fate?
Siete consapevoli della vostra scelta di vita, al di là di quella che è la sociofobia (o altro problema)?
Ho la fortuna di essermi sentito così ma anche "bene", quindi il ricordo di quando stavo bene mi campava.

Poi mi son sentito per parecchio senza speranze. Ad un certo punto stufo delle mie oscillazioni ho preso la decisione di darmi un anno, alla fine del quale in assenza di miglioramenti concreti, mi sarei fatto fuori.
Miglioramenti non ne ho visti, ma allora perché non l'ho fatto?
Per i genitori e mia sorella, per la caga, per gli amici. Per questo sicuramente.


Ma soprattutto perché voglio vedere i titoli di coda, e me la smazzo tutta sta esistenza, torture comprese.
Vecchio 29-04-2018, 11:23   #35
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Tengu Visualizza il messaggio
Se non sai cosa vuoi prova a chiederti cosa non vuoi.
Essere come sono ora.
Sentirmi fallita?
Restare per sempre da sola?
Sono mesi e mesi e mesi che non ho più periodi di quiete mentale, di eutimia.
Forse qualsiasi cosa sarebbe già meglio del niente.
Vecchio 29-04-2018, 11:40   #36
Esperto
L'avatar di Da'at
 

Quote:
Originariamente inviata da Jupiter Visualizza il messaggio
Essere come sono ora.
Sentirmi fallita?
Restare per sempre da sola?
Sono mesi e mesi e mesi che non ho più periodi di quiete mentale, di eutimia.
Forse qualsiasi cosa sarebbe già meglio del niente.
hai sentito uno psichiatra?
Vecchio 29-04-2018, 12:42   #37
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Marco.Russo Visualizza il messaggio
hai sentito uno psichiatra?
No. Lo so che dovrei farlo, ma non trovo mai le palle.
Vecchio 29-04-2018, 12:46   #38
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da JericoRose Visualizza il messaggio
Io non ho fatto mai nulla che non sentissi di voler fare (forse questo è il mio problema) vivo come sento, solo che ad un certo punto dovrei sistemarmi economicamente per non pesare più sulla mia famiglia e per non finire a mendicare in un fosso però è difficile perchè io appunto ho questo forte istinto che mi porta ad abbandonare inevitabilmente le strade che non sento fatte per me, per dire... preferisco vivere in condizioni economiche disagiate (come sto vivendo adesso) più tosto che forzare la mia natura e fare qualcosa che non sento (quando ho provato a farlo, ad esempio quando ho provato a lavorare in un call center che è proprio l'anticristo dei lavori per me mi sono sentita così male da rasentare la schizofrenia, non mi sentivo più me stessa, dovevo fare meccanicamente giorno dopo giorno una cosa che detestavo e sentivo essere in fondo inutile e fastidiosa per le altre persone) . Del matrimonio e di tutte le altre cavolate sinceramente non me ne frega niente, l'importante sarebbe adattarsi al mondo quel tanto che basta per sopravvivere.
Ti capisco. L'ultimo lavoro che ho avuto mi stava massacrando, tipo che per giorni non avevo mangiato per l'ansia.
Era atroce per me. Odiavo quello che facevo. Non ero per niente brava a farlo.
Comprendo il tuo punto di vista sul preferire vivere disagiata che star male. Lo condivido perfettamente perché è come mi sento io.
Devo dire che invidio chi è abbastanza forte da obbligarti comunque a fare qualcosa contro se stesso. Per lo meno guadagna l'indipendenza.
Io sclero a sforzarmi.
Ringraziamenti da
cancellato18523 (29-04-2018), cancellato19424 (29-04-2018)
Vecchio 29-04-2018, 12:59   #39
Esperto
L'avatar di Da'at
 

Quote:
Originariamente inviata da Jupiter Visualizza il messaggio
No. Lo so che dovrei farlo, ma non trovo mai le palle.
Fissati a guardare una parete bianca per tanto tempo, senza musica, rumori, notifiche del cellulare, ferma.

5 minuti è il minimo, anche se ti sembrerà una vita.

Non risolve, ma aiuta. Raccogli ogni singola stilla della tua energia e convogliala in quell'obiettivo. Ci metterai un po'. Un giorno, una settimana o un mese che sia.


O lo fai, o rimarrai così, e non lo desideri.


ps: puoi anche andare dal medico di base chiedendo un consulto psichiatrico.
Ringraziamenti da
Jupiter (29-04-2018)
Vecchio 29-04-2018, 13:09   #40
Banned
 

Non sto facendo niente sopravvivo e basta....
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