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23-05-2015, 12:11
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#1
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 437
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Chi ne ha? Pensieri negativi, svilenti, pieni di sensi di colpa. Talmente automatici che non ci facciamo nemmeno piu' caso, che ci tolgono il sorriso e la speranza. Mi hanno consigliato la tecnica mindfulness, qualcuno l'ha provata?
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23-05-2015, 12:24
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#2
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Esperto
Qui dal: Jul 2013
Ubicazione: Provincia di Milano
Messaggi: 4,745
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Io ultimamente ne ho un sacco perché mi manca una persona. E fino a settembre sarà molto dura.
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23-05-2015, 17:44
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#3
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Near Milan
Messaggi: 3,986
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Prima ne avevo molti di più, ora ne ho ancora un pò, ma la mia reazione è più un chissenefrega, oppure un "e allora??"...e la cosa spesso finisce lì.
Ho fatto mindfullness e sicuramente aiuta, io però non ho saputo sfruttarla appieno ma la colpa è stata mia...La tecnica funzionava, ma come in molte cose ci vuole pazienza e perseveranza, e sono due cose che io difficilmente sopporto, soprattutto la seconda.
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23-05-2015, 17:47
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#4
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,690
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Ne ho anch'io.
Non conosco la mindfulness, o meglio non l'ho mai provata.
Devo dire però che ultimamente sto instaurando anche dei pensieri automatici positivi. A furia di ripetermi alcune cose, queste mi stanno "entrando in testa" per così dire.
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23-05-2015, 18:31
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#5
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Banned
Qui dal: Dec 2013
Messaggi: 2,321
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Più che altro pensieri brutti, di morte e dolore, che si affacciano così dal nulla.
L'unica cosa che ho imparato nel tempo è di non opporvi resistenza.
In realtà un po' ci ho fatto l'abitudine, un po' mi annullo per non pensare.
Ma mi sa che ci sono soluzioni migliori.
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23-05-2015, 18:59
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#6
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Avanzato
Qui dal: Feb 2010
Ubicazione: Castellammare di Stabia
Messaggi: 306
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La mindfulness è una categoria di tecniche di tipo meditativo e di varia origine. Le più famose sono quelle della "meditazione consapevole" derivata dalla tradizione meditativa vipassana, che è una componente della tradizione buddista theravada. È una strategia psicoterapeutica che mira a modificare il rapporto tra l’individuo e le proprie esperienze interiori, quali i pensieri invasivi, le emozioni, l’ansia, gli stati di stress percepiti.
Poi ci sono quelle della "consapevolezza distaccata" che sono il risultato delle ricerche della psicologia. Queste, i cui esercizi sono molto simili alle precedenti, oltre ad avere gli obiettivi propri della meditazione consapevole, tende anche a generare un distacco logico dai pensieri negativi, in pratica, non solo a "decentrare" i pensieri negativi, ma anche a depotenziare la loro forza logica ed emotivamente persuasiva.
Il primo gruppo di esercizi si possono facilmente trovare gratuitamente sul web, il secondo gruppo si rintracciano solo su pubblicazioni specifiche.
Riguardo al primo gruppo puoi scaricare gratis anche il libro di Jon Kabat Zinn (il padre della mindfulness), "Dovunque tu vada ci sei già" o, dello stesso autore "Vivere momento per momento". Se usi emule, li trovi in abbondanza. I file audio di questo gruppo pure ne trovi parecchi di gratuiti, ma ti sconsiglio di ricorrervi se prima non hai ben appreso come approcciarti mentalmente ed emotivamente a questi esercizi, cosa non facile e su cui molti s'incagliano. Per iniziare assai meglio i libri.
Il secondo gruppo li trovi ad esempio in A. Wells, "Terapia metacognitiva dei disturbi d’ansia e della depressione". Eclipsi ed. ma lo devi comprare ed è cartaceo.
Ambedue i tipi li trovi in L. Zizzari, "Mindfulness e oltre. Tecniche di consapevolezza e altro per l’ansia, timidezza, disagi sociali e stress" che pure si compra ed è digitale.
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Ultima modifica di maralgiu; 23-05-2015 a 19:04.
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24-05-2015, 23:40
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#7
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 437
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maralgiu grazie mille! 😊 sembra veramente una tecnica utilissima per il mio problema, vado subito a cercare le pubblicazioni. Grazie ancora!
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25-05-2015, 00:20
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#8
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,208
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Alla fine i pensieri sono l'emanazione di stati chimici che avvengono all'interno del nostro cervello. Inutile farne un big deal : oggi per esempio mi sentivo di cattivo umore perché ho ricevuto un messaggio da parte della fwb in cui dice che è meglio non far approdare la nostra situazione verso qualcosa di ulteriore, il che alla fine è anche ciò che voglio io, quindi perché dovrei crucciarmene? Ho subito collegato il mio umore negativo al pensiero degli squilibri chimici che staranno probabilmente avvenendo nel mio sistema nervoso centrale per sentirmi più sollevato e rimettere tutto al suo posto: non sta avvenendo nulla di realmente negativo, è soltanto quello che chimicamente avviene nella mia testa a farmelo percepire come tale.
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25-05-2015, 11:47
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#9
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Avanzato
Qui dal: Feb 2010
Ubicazione: Castellammare di Stabia
Messaggi: 306
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Alla fine i pensieri sono l'emanazione di stati chimici che avvengono all'interno del nostro cervello. Inutile farne un big deal : oggi per esempio mi sentivo di cattivo umore perché ho ricevuto un messaggio da parte della fwb in cui dice che è meglio non far approdare la nostra situazione verso qualcosa di ulteriore, il che alla fine è anche ciò che voglio io, quindi perché dovrei crucciarmene? Ho subito collegato il mio umore negativo al pensiero degli squilibri chimici che staranno probabilmente avvenendo nel mio sistema nervoso centrale per sentirmi più sollevato e rimettere tutto al suo posto: non sta avvenendo nulla di realmente negativo, è soltanto quello che chimicamente avviene nella mia testa a farmelo percepire come tale.
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Convengo con te solo nel non considerare le attività mentali come qualcosa di spirituale nel senso religioso. Tuttavia, è improprio definire i pensieri come l'emanazione di stati chimici, perché non è così. Maturana e Varela (ambedue neurobiologi) definiscono il pensiero "una relazione tra relazioni" che si verifica tra componenti dell'apparato cerebrale, i fenomeni fisici (più di natura elettrica) e gli stimoli che pervengono alle cellule nervose. In pratica, le cellule nervose entrano in relazione con gli stimoli esterni ed entrano in relazione con altre cellule nervose per trasmettere le informazioni acquisite (dall'esterno). Queste relazioni di relazioni, a loro volta, entrano in relazioni con altre relazioni. Il processo va avanti creando sempre più relazioni. il risultato è una catena di relazioni, sempre più complesse e derivate, la cui natura esula dalla semplice chimicità poiché queste relazioni sono costituite di informazioni. La logica meccanicistica è datata e riduttiva, non è in grado di spiegare la complessità dei fenomeni neurologici.
Inoltre vanno distinti i processi cognitivi dalle risposte fisiologiche: ansia e umore sono fenomeni di natura prettamente chimica (come gli ormoni rilasciati), le cognizioni sono trasmissioni di informazioni.
La percezione è un elemento di un sistema circolare. Prima della percezione c'è l'interpretazione cognitiva, ma anche dopo la percezione c'è l'interpretazione cognitiva e dopo di questa c'è di nuovo la percezione. Detto in altro modo, la percezione si manifesta in due modi: attraverso i sensi, in modalità cognitiva. Ma molto dipende anche da come ci rapportiamo a noi stessi in modo aprioristico o automatico.
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