leoleo1

E' da quasi un anno che mi sono (re)iscritto al forum, ma ogni volta che cerco di buttare due righe sull'argomento non ci riesco.
Ogni volta mi blocco: leggo i topic strutturati e ben articolati, penso alle mie idee che sembrano stupide e cancello tutto.

Oggi mi sono preso un pò di tempo per pensarci, e allora apro un argomento che cercando di affrontare: la paura di esporsi.
Per esporsi intendo far sapere agli altri chi sei veramente, quali sono le tue vere idee. In quasi tutta la mia vita non ci sono riuscito, ho sempre fatto l'amicone, quello che supporta le diverse idee e non tira fuori mai le sue.

E' solo da un paio di anni, e grazie ad alcune esperienze importanti di vita, che ho iniziato (quasi) ad espormi verso gli altri, mostrando le mie opinioni e non facendo più l'indifferente su diverse questioni.

Non ci riesco però in due casi: con i parenti e nel virtuale.

I miei parenti sono persone meschine e mediocri, parlano alle spalle, girano le frasi a loro piacimento, non ti chiamano quando c'è qualcosa di bello mentre godono degli insuccessi degli altri.
Quando studiavo dicevano di fare con calma che l'università è lunga. Quando mi sono laureato tutti a rinfacciarmi che la mia laurea era inutile e che sarei rimasto disoccupato. Quando ho trovato lavoro all'estero nessuno si è fatto sentire. Quando sono dovuto tornare in Italia per problemi dei miei genitori tutti a farmi la morale che alla fine ritornano tutti con la coda tra le gambe, che dove pensavo di andare.

Più che temere il loro giudizio, non mi espongo per non farmi venire il sangue acido, perché so che se mi succede qualcosa di bello ci sarà sempre qualcuno a pensare male, quasi come a boicottare le mie (scarse) fortune. Che poi voglio dire, chi mai potrebbe invidiarmi?

In parte, ma non del tutto, è anche colpa loro se nel virtuale tendo a non raccontarmi, a non postare status o foto dei miei viaggi. Penso ai loro risolini, al fatto che sei totalmente esposto ai loro giudizi e allora non pubblico niente, non metto nemmeno la mia foto sul profilo o uno stato su whatsapp.
Non voglio che loro sappiano qualcosa di me di personale, ma non posso nemmeno cancellarli altrimenti scatenerei discussioni infinite.

Per questo e per altre ragioni mi sono cancellato da facebook. Da un lato sto meglio ma mi spiace aver perso il contatto con alcune persone.
Lo stesso accade con whatsapp dove ho dovuto limitare gli stati e le foto per lo stesso motivo.

Oltre a loro ci sono anche altre persone che non mi va che sappiano qualcosa di me (ex compagni delle superiori, gente con cui giocavi ai giardinetti che ti aggiunge) e perciò tendo a non far sapere agli altri niente di niente della mia vita, dei miei interessi, delle mie idee.

Questo è tutto. So che è sbagliato nascondersi e che in fondo i social possono aprire diverse opportunità. Uno dei propositi per l'anno nuovo sarà fregarmene di tutti e sentirmi libero di postare quello che voglio o mettere una foto del profilo se ne avrò voglia.
So che magari è un problema stupido e infinitesimo rispetto ai vostri, ci tenevo però a scriverlo nero su bianco.

Inosservato

ma sì, può essere interessante come esperimento quello di esporsi nel virtuale, solo stai attento, ricorda sempre che è una piazza pubblica, c'è di tutto, buoni e cattivi, santi e truffatori, ed a differenza del reale qui è tutto moltiplicato per cento

perciò io selezionerei gli ambienti virtuali nei uali potersi esporre, già i forum sono un buon strumento, meglio di facebook o altri social

iturbe89

Siamo in due!
Oltre all'ansia di esporsi c'è il fatto di non "sapermi" proprio esporre! Sono sempre più convinto che l'ansia nel mio caso è "secondaria" e non principale causa

reknub

parli con uno che non è uscito di casa quasi per anni interi... per non esporsi
e se lo faceva andava fuori dal suo paese...

esponiti, esponiti... al massimo mettono il numero di cazzetti sulla tua appetibilità sessuale qui sul forum

ah no, fa come non lo avessi dettoson tutte rose e fuori e wub


guardando il forum quindi direi: fai bene, internet è un merdaio.... fb è la cloaca che assorbe nell'inutilità di porvi rimedio... tutti i malesseri delle persone che pensano di risolverli scrivendo uno status... magari insultando altri

cancellato15252

Ho un problema identico ma con lo scrivere musica.

Il problema è che studio musica.

A coronare l'incoerenza, il fatto che mi renda conto degli errori delle inesperienze e della puerilità delle musiche dei miei colleghi.
Infatti non so se la mia è paura di espormi o eccessivo snobismo. Forse entrambe.

cancellato16855

Idem... tant'è vero che ho la sensazione che nessuno mi conosca e che in fondo in fondo non mi conosca bene neanche io. Nemmeno io ho un account su facebook, e non solo per la paura di mostrarmi agli altri, ma sopratutto per il timore che qualcuno potesse giudicare la mia vita stupida, banale, e "sfigata". in realtà la prima a reputare la mia vita stupida, banale e "sfigata" sono io

dentromeashita

Idem..Al momento..ma non definitivo..ma non sapevo come muovermi..ho risolto cosi..tengo l'account vecchio...con tutta la melma..dai compagni delle elementari,medie,superiori,parenti,italiani e americani,(un popolo praticamente..)...dove praticamente..non posto piu una foto da un anno...

e uno tutto mio..molto piu vero e utile...per pochissimi....

fai bene a non esporti...bisogna guardarsi le chiappe ovunque( anche qui)..sai quanti ne ho visti esporsi e poi saltare...se non ce la si sente non c'è niente di male,..non è obbligatorio farlo..non è obbligatorio esporre gli stati su fb...non è obbligatorio esporre agli altri le mio cazzo di vacanze private..i posti che frequento...non è obbligatirio farsi una foto e postarla ogni volta che esci e ti trovi con qualcuno....MA PERCHE STA MERDA MI CONDIZIONA...CONDIZIONA ANCHE CHI HA UNA VITA E NON VUOLE METTERLA IN PIAZZA...E IN GENeRE TUTTI QUESTI CHE POSTANO DI TUTTO...NON HANNO IN REALTà PRORIO TUTTA STA VITA..PERò..SEMBRA...

MAH...STI SOCIAL VANNO CAPITI E USATI BENE..SON èPERICOLOSI MOLTO DI PIU CHE SCENDERE AL BAR IN PIAZZA AL PAESE...

kitsungi

Idem. Infatti inizio a scrivere questa risposta sapendo che probabilmente potrei cancellare tutto tra 5 minuti.
Spesso mi tengo per me quello che avrei voglia di dire, rimugino, leggo e rileggo, e alla fine mi sembra di aver scritto solo stronzate che nella mia testa sembravano aver senso, ma che messe a parole non valgono niente

Ma non è solo questo: in linea di massima sono una che odia litigare, che lascia correre, che valuta fin troppo cautamente se dire o no qualcosa che potrebbe dare fastidio.

Però mi piaccio molto di più quando riesco ad espormi, il che capita quando sono nervosa, arrabbiata e talmente convinta delle mie idee che me ne frego solo relativamente dell'opinione degli altri. Le discussioni più sincere e liberatorie le faccio quando sono mossa dalla rabbia, o comunque da una spinta che mi fa venire voglia di mandare a fanculo queste stupide inibizioni.

Forse questo fuggire dal confronto per poi scontrarmici con aggressività è dovuto in parte al modo in cui sono cresciuta. Ho visto i miei genitori litigare per anni e quotidianamente (o meglio, mio padre litigava con mia madre), e per anni ho avuto (ed ho ancora, in molti casi) paura di espormi con mio padre, paura del confronto e paura di chiedergli aiuto.
L'unico mezzo per riuscire a fare queste cose con lui era il litigio, e il litigio capitava solo quando smettevo (volente o nolente) di evitarlo.

Da'at

Perdonami se l'analisi può sembrarti superficiale.

Credo tu abbia un problema nella gestione emotiva della conflittualità.

Mi ci riconosco per com'ero nel passato.


Adesso invece, e pensa che stavo giusto per aprire un thread, credo di aver una gran fame di rapporti conflittuali.


Forse prendere atto di questo ti permetterà di reinterpretare i rapporti conflittuali da un diverso punto di vista, e magari provare a lasciarti andare a qualcuno di questi, nella speranza di desensibilizzarti prima e risensibilizzarti, ma in maniera più equilibrata, poi.

Comunque non ti consiglio questo forum per fare questo genere di esperimenti una buona palestra sono i forum di trolling, tipo 4chan o diochan.

leoleo1

Giuro che non ho capito dove vuoi arrivare...

Questa si chiama strategia!

Anche io la pensavo come te, ma ci sono stati degli episodi che mi hanno fatto ricredere. Ad esempio mi ha permesso di tenermi in contatto con alcune persone che ora vivono all'estero, oppure di venire a conoscenza di eventi per me interessanti, oppure un modo per attaccare bottone con amici di amici

Beh questo commento è rimasto per più di 5 minuti
Mi ritrovo in molto di quanto hai scritto, purtroppo tendo ad evitare gli scontri diretti, ma ammetto che quando sono arrabbiato sul serio mi so "muovere" meglio, mi sento più libero e di conseguenza ottengo più rispetto al solito.

Mi collego a quanto detto da kitsungi, sarei molto interessato a questo topic sui rapporti conflittuali

cancellato16573

Ciao Leoleo,

La paura di esporsi, in internet o nel reale, deriva da una cosa precisa: il timore del giudizio dell'altro. Ma fosse solo questo, sarebbe quasi tollerabile, perché tutti vogliono fare bella figura.

In realtà temiamo quello che ipotizziamo possa essere il giudizio dell'altro. Te ne accorgi perché man mano che scrivi, le tue frasi ti sembrano criticabili. Ma anche se fai scrittura cuci-scuci, cioè se fai continue auto correzioni
.

Blue Sky

Non mi piace fare il "ce l'ho" con i problemi, ma questo è assolutamente uno dei miei maggiori punti deboli. La gestione emotiva della conflittualità.

Questo è un input utile, c'ho pensato in passato poi ho lasciato correre, perché nel frattempo ho preferito lavorare sul crearmi una visione del mondo delle relazioni come poco conflittuale, correggendo quella che è sempre stata una mia percezione distorta, dovuta a un padre troppo giudicante verso gli altri.
Sono più nella fase della "negazione" dei conflitti, più che in quella della desensibilizzazione ad essi.

Wolferstein

Succede anche a me sopratutto negli ultimi tempi: di solito non inizio mai io ad avere un atteggiamento conflittuale..ma quando l'interlocutore assume certi atteggiamenti (impositivi e autoritari) molte volte ho difficoltà ad avere un approccio "diplomatico" ma rispondo in maniera secca e sgarbata spesso con la classica frase "Tu non mi dici cosa devo fare". Nel caso l'interlocutore fosse una donna...allora questo atteggiamento è ancora più accentuato...

Blue Sky

Nel mio caso invece l'incapacità di gestire emotivamente i conflitti si risolve in altro modo. Rimango passivo, non riesco ad interloquire, al massimo mi chiudo in frasi brevi e lapidarie con le quali ribadisco sommessamente la mia idea, rinunciando però a convincerne l'altra persona. In ogni caso si percepisce chiaramente che sono molto scosso o offeso o risentito.
Sostanzialmente faccio precipitare in un dramma quello che è nato come un semplice scambio di opinioni divergenti, ben oltre le volontà dell'altra persona.

Clend

Io sono esattamente il tuo complementare: con parenti e nel virtuale riesco a sostenere dibattiti e anche a volte ad assumere toni polemici, forti.
Con tutti gli altri sono super passivo e non ho ancora il coraggio di vivere un conflitto. Anche con gli amici, sono molto pacifico ma è un pacifismo vigliacco. Non sano

pokorny

1) Non scrivi affatto male.

2) Se per caso metti in piedi qualche album con le tue foto passami il link in prv. Sono sempre contento di vedere le foto di posti diversi dai miei e garantisco che non tiro malocchi e fatture contro chi ha avuto o ha qualche soddisfazione più di me.

3) Complimenti per essere riuscito a lavorare fuori. E' roba esclusivamente per persone in gamba.

cancellato16573

Blue Sky,

Il tuo metodo è ottimo.
A patto che tu non pensi che sia sbagliato!

Blue Sky

Non lo penso

cancellato16573

Bravo!
Hai contegno, misura, discrezione.
Tutte doti che sono apprezzate: ispiri fiducia.

Ma a volte, come me, proverai imbarazzo, temendo che in qualche modo le tue insicurezze siano percepibili da fuori. Come se un tuo timore fosse reale e visibile.
Mi sbaglio?

Blue Sky

Grazie.
Certamente temo che le mie insicurezze siano percepibili da fuori, e non è neanche un timore, spesso è certezza, perché è chiaro che se sei insicuro questo viene fuori.
Si può imparare a dissimulare in qualche modo la propria timidezza, mettendo qualche "toppa" un po' grossolana, cercando di sorridere, di avere una postura più rivolta agli altri, ma in linea di massima ciò che abbiamo dentro traspare, e non riusciremo a mascherarlo con artifici.
La soluzione può essere solo a monte, con una diminuzione della timidezza e del timore del giudizio altrui. Anche nei conflitti: saprò apparire sereno nel mio modo di affrontare un conflitto solo quando sarò sereno veramente.