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Vecchio 14-05-2016, 18:47   #1
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L'avatar di Stella89
 

Vorrei sapere come la pensate.La mia psicologa dice che vivo male per la mia struttura di personalità deviata dai traumi passati,dice che non è per gli affetti che mi mancano che sto male,se stessi bene ne troverei di nuovi.Non credo a questa cosa,non del tutto.Non sono una cattiva persona(anzi fin troppo buona e generosa),ma sono lasciata a me stessa con stizza da parte dei più intorno a me perchè la mia "patologia" secondo loro, in realtà,è solo una mancanza di personalità,di qualità e carattere.Vivo in uno stato di abbandono totale con i i miei genitori anziani,le mie sorelle che ora che mia madre ha avuto un grave problema di salute con conseguente disabilità,non passano più neanche a trovarci.I miei le difendono anche "lavorano e hanno figli",dicono.Le mie sorelle sapendo come vivo,mi prendono in giro con i nipoti dicendo che faccio una vita triste.I miei nipoti se la ridono quando mi vedono,dicendomi che una vita come la mia non la farebbero mai.Non mi chiamano mai per sapere come sto.L'ultima volta alle prese con le tante difficoltà ed il solito strazio e solitudine,mi chiama una delle due sorelle,dicendo che stava facendo una bellissima passeggiata tra le strade di Assisi,in una breve vacanza fuori.Chiedendomi cosa stessi facendo,sono scoppiata a piangere.dicendo che cascava tutto a pezzi in casa,che non ho vita e lei col marito di fianco,si sono cominciati ad infastidire perchè" turbavo" la loro quiete e loro si stavano godendo una bella mattinata insieme con i bambini.Mi dicono che sono pesante,che i problemi li abbiamo tutti e che vanno affrontati e che se sto morendo,perchè anche secondo loro sto facendo una brutta fine,sono io che lo voglio,loro non ci possono fare nulla,"la pelle è la mia".Questo week end non ha chiamato nessuna delle due,mia zia aveva ospiti a casa e tutti i figli e non ci sarebbe stato posto per me al pranzo del sabato,le amiche stanno fuori con altri amici e fidanzato ed io mi vivo questo sempre,LA MANCANZA DI CONTATTI AUTENTICI UMANI,non bastano in queste situazioni quelli superficiali di persone incontrate a corsi/lavori/attività extra.Io sento di stare molto male per questo e non per la "patologia",nè penso che patologico sia desiderare che fratelli e sorelle,così come amici cari e genitori ti vogliano bene e che siano per te un porto sicuro a cui ritornare dopo la tempesta affrontata fuori ogni giorno.La psicologa mi guarda come a dire che non c'entra tutto questo,mio padre stesso quando glielo dico mi dice " e basta con sti affetti,c'è altro,dovresti organizzarti,nulla si fa con carezze e abbracci".Vivo nel dimenticatoio più totale,solo avversità e mai un fuoco caldo a riscaldarmi,un sorriso,un'accoglienza,ma sempre critiche,prese in giro,pregiudizi...sarà una pretesa assurda la mia,sono davvero poco importanti queste cose?Conta più avere una buona capacità organizzativa che non calore?Ma...a me sembra che io potrei anche organizzarmi,muovermi,ma manca la benzina che è l'amore per qualcuno o da parte di qualcuno che ti muove e spinge ad andare avanti,a far qualcosa di sensato,di costruttivo,ad avere un progetto.Quando su questo punto mi si risponde "devi contare solo su di te"..ok ,le forze sono le mie,ma il supporto umano,sentimentale,emotivo di altri intorno a me lo ritengo vitale.Se non supporto,coinvolgimento,amore...cavolo.Anche se avessi un figlio e fossi una madre single,saremmo una famiglia e lui sarebbe il motivo per cui farmi un minimo di forza e lottare anche duramente.Avere qualcuno intorno,amico caro,madre,zia...qualcuno che sia più di una frequentazione credo sia veramente importante..mi sembrano tutti impazziti intorno a me,la psicologa che mi guarda scuotendo la testa,tipo "non funziona così",sorelle che mi trattano duramente,poi però vedi intorno la gente che sta insieme ad altra gente,che ha persone anche poche su cui poter contare.Le mie sorelle mai si sono trovate in una situazione come la mia,neanche i miei,neanche mia zia o le mie amiche..neanche la psicologa presumo.

Ultima modifica di Stella89; 14-05-2016 a 18:59.
Vecchio 14-05-2016, 19:42   #2
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Guarda,io per certi versi vivo una situazione opposta, e sono il tuo opposto.
C'è pure qualcuno che mi aiuterebbe ma io non riesco a farmi aiutare,anche perchè come scrivevo in altri thread l'aiuto che può venire da altri è veramente minimo, e non basta avere persone che vorrebbero aiutarti se poi in realtà non possono capire il problema. Io un po' ci credo che dobbiamo arrangiarci da soli.
L'amore devi trovarlo in te e farti spingere avanti da lui, ma è una cosa difficilissima, infatti come scritto nell'altro thread abbiamo pure esaurito la fantasia.
Altra cosa è se è mancato qualcosa durante lo sviluppo,da bambini o da ragazzini. Io so di avere li enormi buchi che hanno influito tantissimo sulla mia situazione attuale.

Per tornare a questa cosa dell'aiuto,credo che è un po' tipo azione reazione. Se eviti l'aiuto le persone ti cercano per dartelo,ma tu non lo vuoi.
Se o cerchi le persone scappano,come nel tuo caso.

Quindi alla fine credo che sia un problema nostro in effetti, se vuoi chiamala patologia.
Vecchio 14-05-2016, 19:51   #3
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La mancanza di affetti è il vero problema, lascia perdere quei ciarlatani.
Vecchio 14-05-2016, 19:52   #4
~~~
Esperto
L'avatar di ~~~
 

Per me hai pienamente ragione tu.
Perché è ora di vivere nell'amore, nella gioia. Perché c'è bisogno di una ricompensa immediata. Di lavorare per una gioia che può crescere, non per una gioia che non si riesce nemmeno a intravedere.
Se io comincio a muovermi devo cominciare ad essere (un po') felice adesso.
Agire solo per senso del dovere, per senso di colpa, solo perché "se non lo faccio io non lo fa nessuno", solo per gli altri, per le aspettative degli altri, per fare un favore agli altri, per fare qualcosa per gli altri, diventa solo un fardello straziante se non c'è la ricompensa della gioia, dell'amore, se manca un sodalizio.
Ringraziamenti da
Yamcha (15-05-2016)
Vecchio 14-05-2016, 20:32   #5
Esperto
L'avatar di Noriko
 

Occorrerebbe una persona che ci prendesse per mano per accompagnarci con autentico interesse verso la salita di noi stessi.

Una persona che facesse la nostra stessa strada per un po' per farci crescere.

Non bastano due ore a settimana di psicoterapia, ci vuole qualcosa di più.

Parlane di questa esigenza alla psicologa, magari può trovare altre soluzioni e altri modi per aiutarti adatti a te, senza travolgere troppo il tuo mondo.
Vecchio 14-05-2016, 20:51   #6
Esperto
L'avatar di Sn0w
 

in molti, me compreso, parliamo spesso di mancanza di contatti umani e di amore. Ma bisogna anche dire che avere contatti umani, vuol dire avere sia contatti positivi che negativi. Voi vi dovete chiedere se siete in grado di gestire anche le situazioni e le persone negative. Lo siete? Perchè per avere equilibrio bisogna saper gestire anche il rovescio della medaglia.
Visto che ho un sesto senso nel percepire il peggio delle persone, io ormai ho un certo fiuto per le situazioni o persone negative, e cerco sempre di evitarle o trovare un modo per uscirne. Però per mancanza di esperienza e di autocontrollo non so gestire le situazioni positive, le amicizie e l'amore.
Ringraziamenti da
muttley (14-05-2016), SimpleBreakfast (14-05-2016)
Vecchio 14-05-2016, 20:53   #7
Esperto
L'avatar di Ansiaboy
 

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in molti, me compreso, parliamo spesso di mancanza di contatti umani e di amore. Ma bisogna anche dire che avere contatti umani, vuol dire avere sia contatti positivi che negativi. Voi vi dovete chiedere se siete in grado di gestire anche le situazioni e le persone negative. Lo siete? Perchè per avere equilibrio bisogna saper gestire anche il rovescio della medaglia.
Visto che ho un sesto senso nel percepire il peggio delle persone, io ormai ho un certo fiuto per le situazioni o persone negative, e cerco sempre di evitarle o trovare un modo per uscirne. Però per mancanza di esperienza e di autocontrollo non so gestire le situazioni positive, le amicizie e l'amore.
che intendi per persone negative?
Vecchio 14-05-2016, 20:58   #8
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Dopo aver letto questo,ripeto il consiglio:lascia perdere il collega broccolone, meriti altro di più autentico.
Ringraziamenti da
Stella89 (14-05-2016)
Vecchio 14-05-2016, 21:03   #9
Esperto
L'avatar di Sn0w
 

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Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
Dopo aver letto questo,ripeto il consiglio:lascia perdere il collega broccolone, meriti altro di più autentico.
collega broccolone lo puoi anche evitare. Grazie. Io non vengo qui per scrivere ad esempio che tu sei distruttiva nei tuoi commenti.
Vecchio 14-05-2016, 21:04   #10
Esperto
L'avatar di Sn0w
 

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Originariamente inviata da Ansiaboy Visualizza il messaggio
che intendi per persone negative?
Per negative non intendo persone depresse o sociofobiche, ma persone negative per altre caratteristiche, ad esempio opportuniste, ipocrite, materialiste ecc..
Ringraziamenti da
Yamcha (15-05-2016)
Vecchio 14-05-2016, 21:23   #11
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collega broccolone lo puoi anche evitare. Grazie. Io non vengo qui per scrivere ad esempio che tu sei distruttiva nei tuoi commenti.
Ho detto qualcosa di te?Sei tu il collega?
Vecchio 14-05-2016, 21:39   #12
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L'avatar di Stella89
 

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Dopo aver letto questo,ripeto il consiglio:lascia perdere il collega broccolone, meriti altro di più autentico.
Ahahhahha,tanata Claire Ho cercato di camuffare con il titolo,ma in effetti il pensiero me l'ha fatto venire il broccolone Se scoppiasse una passione,spiccherei il volo e avrei eccome energia per andare avanti Mi ha fatto sentire una scintilla,ma poi finirei per stare peggio come già detto.Niente.Devo trovare un titolo più furbo per la prossima discussione
Ringraziamenti da
claire (14-05-2016)
Vecchio 14-05-2016, 21:52   #13
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L'avatar di muttley
 

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in molti, me compreso, parliamo spesso di mancanza di contatti umani e di amore. Ma bisogna anche dire che avere contatti umani, vuol dire avere sia contatti positivi che negativi. Voi vi dovete chiedere se siete in grado di gestire anche le situazioni e le persone negative. Lo siete? Perchè per avere equilibrio bisogna saper gestire anche il rovescio della medaglia.
Visto che ho un sesto senso nel percepire il peggio delle persone, io ormai ho un certo fiuto per le situazioni o persone negative, e cerco sempre di evitarle o trovare un modo per uscirne. Però per mancanza di esperienza e di autocontrollo non so gestire le situazioni positive, le amicizie e l'amore.
Questo è uno di quegli interventi che vorrei vedere più spesso sul forum: lucidità, introspezione, autoanalisi...tutto quello che serve per avviare un circolo virtuoso di emancipazione dalla fobia, però penso che tu sia ancora un po' troppo focalizzato sulle mancanze altrui e su una visione della moralità troppo idealizzata. Dobbiamo accettare l'idea che gli altri non siano stati creati per soddisfare le nostre specifiche lacune, come noi per le loro.
Ringraziamenti da
SabbiaBlu (14-05-2016), Sn0w (14-05-2016)
Vecchio 14-05-2016, 23:00   #14
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L'avatar di Stella89
 

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in molti, me compreso, parliamo spesso di mancanza di contatti umani e di amore.]Ma bisogna anche dire che avere contatti umani, vuol dire avere sia contatti positivi che negativi.Voi vi dovete chiedere se siete in grado di gestire anche le situazioni e le persone negative. Lo siete? Perchè per avere equilibrio bisogna saper gestire anche il rovescio della medaglia.
Visto che ho un sesto senso nel percepire il peggio delle persone, io ormai ho un certo fiuto per le situazioni o persone negative, e cerco sempre di evitarle o trovare un modo per uscirne. Però per mancanza di esperienza e di autocontrollo non so gestire le situazioni positive, le amicizie e l'amore.
Penso sia una questione di esperienza e di sensibilità personale più o meno accentuata.Nel caso delle persone negative,ho problemi nel confronto,non sono una che riesce a spiegare,ad esternare esaustivamente quello che non mi va bene,che sia un atteggiamento,una frase fuori luogo,un comportarsi male...tendenzialmente o inghiotto il boccone amaro facendo finta che la la cosa detta,il comportamento scorretto non mi abbiano minimamente toccato(poi sputando bile in separata sede),o taglio di brutto ogni forma di contatto.Mi manca la capacità di sviluppare i rapporti,li so mantenere se l'altra persona non è particolarmente st..a e arrogante,se è abbastanza diplomatica.Se mi si fa un torto,non riesco ad avere quella forza necessaria nel denunciarlo all'altra persona,perchè mi sento sempre così fragile,che temo mi spezzerebbe con poco e così o continuo ad incassare fingendomi forte,o tronco i rapporti in netto.Le mie capacità sociali in tal senso sono poco sviluppate.Purtroppo le persone da adulti bisogna conquistarsele,sui rapporti ci si deve lavorare,non è come con mamma e papà e famiglia che ti amano per il solo fatto di essere figlia,sorella,per il solo fatto di esserci( e pure lì mi è andata male),con gli altri devi usare capacità sociali per ottenere qualcosa,per costruire dei rapporti,superficiali o più saldi.Se si hanno problemi però,la famiglia è a maggior ragione più importante,perchè è l'unica che dovrebbe rimanere al tuo fianco e amarti e accoglierti per come sei,indipendentemente dalle tue capacità sociali.Una delle mie amiche opportuniste ha qualche problema,forse più serio del mio.Lavora,è molto lucida,razionale,mille manie di perfezionismo e tanta ansia e fobie,di stare sola,di andare in giro sola per fare qualsiasi cosa,anche a fare shopping o usare i mezzi con tanta gente.Ha 34 anni come me,ma sta sempre al telefono con la madre che le ha (giuro) trovato pure un fidanzato.Questa ragazza è carina,estremamente intelligente ma ha tutti questi problemi.Funziona in un ambiente protetto,va in tilt fuori.Non va dallo psicologo perchè comunque funziona,ha un fratello che le vuole molto bene e le fa da amico confidente,stessa cosa i genitori,i nonni che ancora ha,è molto amata ed il ragazzo intercettato dalla madre che ha subito cercato di metterli in contatto,è stato accolto a braccia aperte in questa famiglia calorosa.La mia amica ha seri problemi secondo me,ma per la società funziona,la patologia non "c'è" perchè il calore che ha le consente reggere lo stress che si vive al lavoro(ansia da prestazione per compiti minimi nuovi)..e tante altre fragilità.Se fosse criticata,abbandonata dalla famiglia,lasciata a lavorare e poi a casa a vedersela per fatti suoi,senza mai una cena,un pranzo preparati,un'uscita fuori..esposta sempre con le sue vulnerabiltà fuori e poi ritornando al freddo di una casa povera d'affetti..sono quasi sicura che le sue vulnerabilità scoppierebbero in una malattia,impazzirebbe e non avrebbe più quel suo modo di fare sempre elegante,posato,vestiti profumati,capelli in tiro,mente fresca,creatività(lei dipinge).Appena si trova minimamente in difficoltà c'è qualcuno,ha una famiglia.Se ha bisogno di tinteggiare un soffitto perchè annerito dalla muffa,chiama il papà,glielo fa il fratello,lavora e poi va a pranzare dalla mamma,poi torna al lavoro.Col ragazzo era timidissima,la madre che è molto carismatica e intraprendente ha trovato il modo di farli incontrare e poi è andata con lei a scegliere vestiti da mettere e le ha dato dei consigli.Sicuramente è esagerato tutto questo per l'età della mia amica,ma sul lavoro come fuori,la mia amica appare normalissima e in gamba,posata,equilibrata,se non fosse che sotto sotto ha tremila supporti,dati da una famiglia che l'ama.Una patologia conclamata non ce l'ha,tranne episodi di panico ed ansia.I genitori hanno un'età ancora giovane e se mai dovesse succedere qualcosa loro,c'è il fratello sempre al suo fianco.Non rimarrà mai sola,questo lo sa e me l'ha detto,questa serenità la sta trainando in avanti piano piano agganciandosi a nuovi rapporti che forse come quello con il ragazzo che frequenta evolverà in matrimonio e famiglia e così andrà avanti,senza mai sviluppare una patologia che rimane secondo me latente.Secondo me è un soggetto a rischio,ma la variabile affettiva che le sta intorno,che si è guadagnata solo per il fatto di essere venuta al mondo,non per merito di abilità sociali,la sta salvando.Sarebbe accaduta a me la stessa cosa se avessi avuta almeno una variabile affettiva decisiva?Io credo di sì.Non ero così,ero molto più normale di ora,non avevo sviluppato una malattia,la malattia l'ho cominciata a sentire quando con le mie titubanze,e sensibilità sono stata lasciata sola esposta al mondo praticamente.La malattia non ci sarebbe stata se ci fosse stato l'amore come antidoto e sostegno di fronte a situazioni delicate e fragilità personali.Se vivessi lo stress sul lavoro e tornassi a casa accolta spesso da persone che mi vogliono bene e che mi preparano un pasto caldo,condividendo insieme delle cose,probabilmente il giorno dopo tornando a lavoro sarei anche più carica e funzionerei meglio.Per ritornare in attinenza col topic,prima non ero malata,portavo delle ferite con me,poi la solitudine e l'abbandono di fronte ad una situazione di crescente difficoltà sociale,mi ha portato alla depressione e ad una successiva perdita di capacità e risorse personali come la capacità di immaginare,la fantasia,l'ironia,la curiosità,la memoria.La mancanza di calore e affetti autentici mi ha portato ad un inaridimento a cui mai avrei pensato di arrivare,e invece è successo,la mia mente di default ha il vuoto dentro.Nessuno che si preoccupa per te,nessuno a cui fare una sorpresa o a cui fare qualcosa di buono,a cui raccontare qualcosa che hai visto.Piano piano,dal fare per tanto tempo le cose per conto mio,sono passata ad un totale abbattimento e spegnimento,e la struttura del mio cervello forse plasticamente è proprio cambiata,perchè non lavora,lavora su due informazioni in croce ed elabora vuoto.Se ci fosse un ingranaggio di affetti forti e veri intorno a me,probabilmente potrei contare su una guarigione/ritorno ad una vita sana.
Ringraziamenti da
Yamcha (15-05-2016)
Vecchio 14-05-2016, 23:06   #15
Esperto
L'avatar di Sn0w
 

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Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
Ho detto qualcosa di te?Sei tu il collega?
se dopo un commento non specifichi a chi ti riferisci si capisce un'altra cosa. Non posso sapere che per "collega" intendevi una cosa scritta nel tuo diario
Vecchio 14-05-2016, 23:25   #16
Esperto
L'avatar di Sn0w
 

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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Questo è uno di quegli interventi che vorrei vedere più spesso sul forum: lucidità, introspezione, autoanalisi...tutto quello che serve per avviare un circolo virtuoso di emancipazione dalla fobia, però penso che tu sia ancora un po' troppo focalizzato sulle mancanze altrui e su una visione della moralità troppo idealizzata. Dobbiamo accettare l'idea che gli altri non siano stati creati per soddisfare le nostre specifiche lacune, come noi per le loro.
Cerco come molti, di avviare un processo di emancipazione dalla fobia, ma spesso mi arresto e poi riprendo. A corrente alternata.
Sicuramente dopo anni mi sono abituato alla solitudine ed al vuoto relazionale, ma comunque ho una personalità forte perchè non mi sono mai abbandonato a me stesso nel tempo, non sono ricorso a medicinali o professionisti ed ho tirato avanti raggiungendo tutti gli obiettivi scolastici e professionali che avevo, senza appoggiarmi a nessuno... sento di avere il controllo della mia vita, ma probabilmente con il freno a mano tirato ed il piede pronto sul freno. Purtroppo tendo ad avere una visione della moralità troppo idealizzata, la mia visione, come meccanismo di difesa trattengo le emozioni in alcuni contesti o perdo il controllo in altre situazioni, non mi affeziono alle persone e ne vedo subito il loro peggio.
Il vantaggio di una situazione di mancanza d'amore è che non senti di avere nulla da perdere, ti senti leggero ma vuoto.
Vecchio 15-05-2016, 02:41   #17
Esperto
L'avatar di DownwardSpiral2
 

Stella, ogni volta che leggo un tuo post mi si apre una crepa nel cuore, non posso veramente credere che una ragazza come te sia così sola, un mondo interiore così vivido, ricco, articolato, da non poter condividere se non con chi è che dall'altra parte dello schermo, hai una forza che io non ho. Com'è possibile?
Ringraziamenti da
Stella89 (15-05-2016)
Vecchio 15-05-2016, 04:12   #18
~~~
Esperto
L'avatar di ~~~
 

Comunque ho dimenticato di dire che si tratta anche di un insieme di forze, amore, cura, solidarietà.
Per dire, possono esserci gli affetti ma se mancano i farmaci si va fuori di melone (poi lì dipende dalla patologia, ma c'è anche questo).
Vecchio 15-05-2016, 04:57   #19
Esperto
L'avatar di gwynplaine87
 

anche l amore verso se stessi può essere un ottimo motore...anzi, forse dovrebbe essere il motore principale

amarsi non significa compatire se stessi quando le cose non vanno bene..parlo anche per me sia chiaro...

aprirsi verso gli altri,mantenendo il rispetto di se stessi, solo in questo modo si può trovare affetto e calore vero. quando non si è ricevuto amore in famiglia cercarlo fuori non è affatto facile, ma è l'unica cosa da fare, e poi, accettare i rischi che questo comporta, capire che un "no" non è la fine del mondo.


se imparo questo, io sto (quasi) apposto


la mancanza d'amore secondo me, la si può anche definire una "patologia ereditata" in alcuni casi
Ringraziamenti da
Noriko (15-05-2016), sato (15-05-2016)
Vecchio 15-05-2016, 09:57   #20
Esperto
L'avatar di Milo
 

Secondo me se uno è sensibile la mancanza di amore dato e ricevuto è un macigno che alla lungo lo porterà a fondo,anche io sono in una situazione simile alla tua,figlio unico vivo solo con mia madre con amicizie superficiali e poche speranze di avere una relazione in futuro,per quanto mi distragga con hobby e interessi che mi occupano tutta la giornata patologie come ansia e depressione sono per me sempre dietro l'angolo,quando morirà o si ammalerà mia madre non so come farò ad andare avanti(affettivamente non economicamente)
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