Graziepapi

Sto leggendo un libro molto utile sulla fobia sociale di cui non posso fare il nome per non fare pubblicità..tuttavia volevo soffermarmi a riflettere con voi su alcune cose che ho letto..in un capitolo del libro si parla del fatto che la fobia sociale sia alimentata da PENSIERI AUTOMATICI NEGATIVI che ci facciamo spontaneamente e solo imparando a riconoscerli e cambiarli con altri più realistici potremmo guarire..ma come si fa a riconoscerli?Secondo l'autore del libro quando pensiamo dovremmo cominciare a porci sempre queste domande:E' proprio vero quello che penso?Quali sono le prove che le cose stanno proprio cosi?Ci sono delle prove del contrario?C'è un modo meno parziale per descrivere la situazione?.In parole povere dovremmo trasformarci in una specie di detective pronti a scovare i nostri pensieri negativi dopo di che cercare di smontarli con il ragionamento..voi cosa ne pensate?

mdh

I miei problemi sono causati in parte dal pensare troppo.. Non vedo come altri ragionamenti possano aiutare

Franz86

Che è tutto giusto, ma molto difficile ... indagare sulla natura dei propri pensieri e delle proprie convinzioni è complicato, quanto viene scritto sul forum ne è la dimostrazione quotidiana. Per questo si ricorre a psicologi/psichiatri etc. , perché una terza persona, specialmente se adeguatamente preparata, è in grado di riconoscere meglio gli errori.
Tuttavia anche con l' autoanalisi si può arrivare a buoni risultati, dipende sempre da quanto si vuole davvero cambiare.

Kody

Si, ti devi trasformare in un detective pronto a scovare i pensieri disfunzionali. Devi capire più che altro la logica di un pensiero disfunzionale, in modo da bloccare tutti i pensieri disfunzionali che penserai.

Puoi smontarli facendoti quelle domande. Razionalizzare il pensiero disfunzionale aiuta a ridurre il livello di ansia [sul momento] e sul medio periodo aiuta a non generare più il pensiero [ed in generale a pensare negativo] quindi a ridurre a 0 l'ansia sociale.

Io ci andavo giù pesante nel senso che se non ero in situazioni per me stressanti invece di razionalizzare il pensiero, semplicemente lo bollavo come sbagliato e lo andavo a sostituire con uno più positivo. Se tipo ero tranquillo a casa e la mia testa diceva:
-"Questa cosa non la fare perchè non ne sei capace", riconoscevo la boiata [mica serve essere detective per riconoscerlo] e la rimpiazzavo con "Posso fare qualsiasi cosa".

Quando il tuo cervello è abituato a pensare negativamente [vedi la FS che di pensieri positivi non è he ne abbia molti] genererà, giustamente, pensieri negativi. C'è chi lo chiama realismo.
Ma se ti abiuti a pensare più positivamente e ti esponi alle paure COSTRUTTIVAMENTE [nel senso che se fallisci ci riprovi finchè non ce la fai] "insegnerai" al tuo cervello ad essere più positivo.

Sembra, fra l'altro, che chi non ha i nostri problemi sia un superficiale perchè noi pensiamo tanto e loro no. Non è vero, noi non è che pensiamo tanto è il nostro cervello che per ogni cavolata tira su una marea di pensieri negativi che ci impedisce di vivere. Quando prendiamo tutto più alla leggera, ovvero quando il cervello non genera mille pensieri negativi al secondo, siamo sempre noi stessi, ma più liberi. Più liberi di vivere e di pensare, perchè non sarà più un problema mangiare in pubblico o entrare in un negozio affollato, non ci perderemo più durante un discorso di una persona perchè impegnati a gestire le mille paranoie.

EDIT:
Come dice Franz86, devi sapere quali sono gli errori e quale logica seguono. Da solo potresti non arrivare ad eliminare i più subdoli.