|
01-03-2025, 17:41
|
#1
|
Intermedio
Qui dal: Aug 2024
Ubicazione: Dove vivo
Messaggi: 260
|
Qualcuno di voi soffre di questo disturbo? Esso è l'affastellarsi continuo nella mente di pensieri concernenti vari ambiti della vita sempre proposti in un accezione catastrofica a cui non c'è rimedio. Il pensiero ha un contenuto non delirante, non si ha timore di unicorni fucsia o vampiri, ma verte su questioni reali come la malattia, la morte, la solitudine perenne. Inoltre, quanto incide secondo voi la vostra situazione di vita attuale sulla proliferazione di questi "PAN"?
|
Ultima modifica di Mugalari2.0; 01-03-2025 a 17:46.
|
01-03-2025, 17:47
|
#2
|
Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 26,879
|
Incide parecchio ma purtroppo, le preoccupazioni per cose contingenti non sono patologie da curare. Beh alla morte o a catastrofi mai successe , se a questo ci si riferisce , non ci penso. Penso alle cose che mi riguardano davvero, e siccome sono reali, cioè avvengono nel presente, sono avvenute nel passato o sicuramente accadranno, non è facile distrarsi.
No quote.
|
|
01-03-2025, 18:00
|
#3
|
Intermedio
Qui dal: Aug 2024
Ubicazione: Dove vivo
Messaggi: 260
|
Intendevo proprio pensieri negativi stimolati dal proprio vissuto che si ripropongono continuamente alla mente in modo ossessivo, tipo da x anni sono solo, questo mi pesa molto e nella mia mente sono sicuro che certamente rimarrò e morirò solo, cose così....
|
|
01-03-2025, 18:58
|
#4
|
Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 14,211
|
Mi càpita, ma non costantemente e soprattutto sono consapevole che questi pensieri negativi non sono un problema di per sé, ma l'effetto collaterale di altri problemi più radicati, principalmente la difficoltà enorme che ho ad accettare o metabolizzare cambiamenti nelle mie routine quotidiane.
|
|
01-03-2025, 20:41
|
#5
|
Intermedio
Qui dal: Jun 2023
Messaggi: 265
|
presente, ormai sono meccanismi che si attivano in modalità stand by. ogni volta che mi rilasso prevedo catastrofi
che non avvengano.
tipo so che dovrà arrivare la bolletta dell'acqua, so che saranno milleduecento/milletrecento euro perchè sono arrivati i muratori ed hanno utilizzato l'acqua per fare gli impasti e ho aspettato tutti i giorni questa mazzata e poi quando è arrivata non ha avuto questa cifra perchè ovviamente non ho questi consumi.
ma ne sono sempre convinto. e stessa cosa per gas e luce, e vita e scarpe e lavori eccetera eccetera. l'unico modo per evitarli è non fermarsi mai mai.
|
|
01-03-2025, 21:09
|
#6
|
Esperto
Qui dal: Feb 2022
Messaggi: 873
|
Quote:
Originariamente inviata da Mugalari2.0
Intendevo proprio pensieri negativi stimolati dal proprio vissuto che si ripropongono continuamente alla mente in modo ossessivo, tipo da x anni sono solo, questo mi pesa molto e nella mia mente sono sicuro che certamente rimarrò e morirò solo, cose così....
|
Me li ripeto ogni santo giorno a tutte le sante ore. Io ho pensieri solo di questo tipo....
|
|
01-03-2025, 21:48
|
#7
|
Esperto
Qui dal: Aug 2022
Messaggi: 4,615
|
Sì, ne ho sofferto per molti anni e penso che sia un po' l'anticamera della depressione vera&propria.
Diciamo che in questi ultimi 6-7 mesi me ne sono abbondantemente ma non totalmente affrancato da questi automatistimi negativi; il passo più importante è che non mi rovinano più le giornate (che poi diventanto settimane ecc...). Quando sono entrato qui sul forum stavo mentalmente messo peggio.
|
|
02-03-2025, 00:32
|
#8
|
Avanzato
Qui dal: May 2024
Messaggi: 310
|
Ne soffro ed è uno dei miei problemi maggiori attualmente, ti drenano ogni energia e stimolo nel fare le cose
|
|
02-03-2025, 16:08
|
#9
|
Intermedio
Qui dal: Aug 2024
Ubicazione: Dove vivo
Messaggi: 260
|
Che strategie attuate, se ne avete, per cercare di limitarne i danni? Chi è riuscito ad uscire da questa situazione penosa vorrebbe raccontare come ce l'ha fatta?
|
|
03-03-2025, 09:52
|
#10
|
Esperto
Qui dal: Aug 2022
Messaggi: 4,615
|
Quote:
Originariamente inviata da Mugalari2.0
Che strategie attuate, se ne avete, per cercare di limitarne i danni? Chi è riuscito ad uscire da questa situazione penosa vorrebbe raccontare come ce l'ha fatta?
|
Premesso che, come hai detto tu, è più un limitare i danni; non esiste un "farcela" (per quel che mi riguarda).
Io ho avuto bisogno prima di tutto di trovarmi in una situazione di "pace" (come suggeriva il noto Papa Michele Greco  ) col Mondo esterno.
Poi, come dicono in psicologia, sostanzialmente faccio "coping": cioè cerco di fronteggiare/tener testa i miei conflitti, rimodulando i miei pensieri.
E poi mi tengo occupato con i miei interessi effimeri.
|
|
03-03-2025, 10:52
|
#11
|
Principiante
Qui dal: Jan 2025
Messaggi: 14
|
Io ne soffro, causa probabilmente la mia depressione i miei pensieri sono per la maggior parte negativi, l'unica cosa che ha risolto il problema sono i farmaci, lo zoloft, la cosa divertente è che non mi ero accorta di quanto fossero negativi i miei pensieri fino a quando non ho iniziato la cura, non ero proprio consapevole di pensare negativo credevo fosse normale, poi quando la cura ha iniziato a fare effetto ho notato che tendevo a prendere le cose molto meno seriamente e alla leggera e mi sono detta, ma allora è così che vivono gli altri?
Purtroppo i farmaci non fanno miracoli, il loro effetto è puramente fisiologico, quando smetti di prenderli i pensieri tornano negativi se non fai un pò di psicoterapia, a meno che non li prendi per così tanto tempo che la tua mente si abitua a pensare positivo, ma non si possono prendere per sempre, io sono ingrassata moltissimo durante la cura, non è sostenibile una cura sul lungo periodo.
|
|
03-03-2025, 10:58
|
#12
|
Principiante
Qui dal: Jun 2014
Ubicazione: milano
Messaggi: 5
|

Quote:
Originariamente inviata da Mugalari2.0
Qualcuno di voi soffre di questo disturbo? Esso è l'affastellarsi continuo nella mente di pensieri concernenti vari ambiti della vita sempre proposti in un accezione catastrofica a cui non c'è rimedio. Il pensiero ha un contenuto non delirante, non si ha timore di unicorni fucsia o vampiri, ma verte su questioni reali come la malattia, la morte, la solitudine perenne. Inoltre, quanto incide secondo voi la vostra situazione di vita attuale sulla proliferazione di questi "PAN"?
|
|
|
03-03-2025, 10:59
|
#13
|
Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 14,211
|
La mia particolarità, che mi chiedo persino se altri la condividano, è che quando si approssima un evento importante, specie se nuovo e mai provato prima, oppure se lo conosco ma è da tanto tempo che non lo sperimento, comincio a provare una forte sensazione di lutto e finisco dominato dall'idea che dopo quell'evento non potrò più far nulla di quel che mi piace, come se quell'evento decretasse la mia fine. Possono essere anche eventi che le persone normali definirebbero come innocui o, se difficoltosi, comunque non certo insormontabili, come può essere fare una visita medica o cambiare abbonamento internet... io se devo affrontarli li associo inevitabilmente a pensieri di morte, come se coincidessero con la fine della mia individualità. Devo ripetermi costantemente che anche dopo quegli eventi potrò continuare a vivere.
|
|
03-03-2025, 11:05
|
#14
|
Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,317
|
Quote:
Originariamente inviata da Mugalari2.0
Qualcuno di voi soffre di questo disturbo? Esso è l'affastellarsi continuo nella mente di pensieri concernenti vari ambiti della vita sempre proposti in un accezione catastrofica a cui non c'è rimedio. Il pensiero ha un contenuto non delirante, non si ha timore di unicorni fucsia o vampiri, ma verte su questioni reali come la malattia, la morte, la solitudine perenne. Inoltre, quanto incide secondo voi la vostra situazione di vita attuale sulla proliferazione di questi "PAN"?
|
Ma se sono cose reali perché uno non dovrebbe pensarci? Perché così vive meglio? E' ovvio che se non pensi niente non stai male, ma mi pare una soluzione del cazzo in ogni caso.
A te non sta bene che dovrai morire come hai visto crepare altri? Non ci pensare proprio, e si va avanti. Ovviamente non si impone manco a nessuno di dover pensare a cose che non lo preoccupano come fa il famoso tizio nel film di Troisi e Benigni.
Ma se ti fa stare male una certa condizione reale che tu ti devi sorbire, perché non devi pensarlo? Devi anestetizzare il tuo giudizio da vivo?
E' una cosa equivalente al suicidio con l'aggravante che sei vivo e vegeto, se non devo pensare a cos'è la vita, preferisco farlo da morto e non da vivo, visto che da vivo poi questa roba c'è davvero e me la devo sorbire.
Non la riconosco proprio come una malattia questa cosa, io per questo sono incazzato con strizzacervelli e compagnia bella, ti costringono a dover pensar bene in termini di giudizi o a non pensare proprio e non giudicare!
Non puoi pensar contro, è una malattia pensar contro, ma non è una malattia per me pensar contro e giudicare contro, anche quel che si dimostrasse assolutamente necessario.
Se uno non vuol pensare e giudicar male che non pensi e giudichi male, ma non è una malattia da cui dover guarire.
A me sembra che non si voglia manco ascoltare questi discorsi, io per questo quando vado da queste persone di merda non riesco a trovare manco un interlocutore che mi ascolta, trovo solo persone che pretendono che io riconosca che zittire il mio discorso di malcontento nei confronti della vita e di altro, sia una cura.
Indichi col dito e col pensiero un male e loro che fanno? Curano l'indicazione del male a monte cercando di zittire il tuo discorso di negatività contro quel male, e così facendo cercano di lavarti il cervello e non fartelo percepire più come un male tanto rilevante come prima.
Un pensiero negativo automatico sarebbe anche quello per cui io vedo l'esistenza com'è fatta e la giudico una merda, ora mica è una malattia questa? Che devo giudicarla per forza bene perché altrimenti sto male? Ma che cazzo di cura è questa? Una cura "presa per il culo"? A me se la vita fatta in certi modi non sta bene mi aiuta solo chi ha il potere di intaccare a monte questi modi non uno che mi convinca che va bene così. Uno così non vuole manco ascoltare il mio malcontento, vuole solo manipolarmi.
|
Ultima modifica di XL; 03-03-2025 a 11:34.
|
03-03-2025, 15:49
|
#15
|
Intermedio
Qui dal: Aug 2024
Ubicazione: Dove vivo
Messaggi: 260
|
Quote:
Originariamente inviata da XL
.
...A me sembra che non si voglia manco ascoltare questi discorsi, io per questo quando vado da queste persone di merda non riesco a trovare manco un interlocutore che mi ascolta, trovo solo persone che pretendono che io riconosca che zittire il mio discorso di malcontento nei confronti della vita e di altro, sia una cura.
Indichi col dito e col pensiero un male e loro che fanno? Curano l'indicazione del male a monte cercando di zittire il tuo discorso di negatività contro quel male, e così facendo cercano di lavarti il cervello e non fartelo percepire più come un male tanto rilevante come prima.[/B]
|
Che la pratica psicoterapeutica porti anche ad una sorta di "normalizzazione" del diverso anche se questi indichi una via conoscitiva più corretta mi sembra palese così come il fatto che venga usata anche per la manipolazione o la repressione del dissenso, però, secondo me questo dimostra come non sia solo fuffa ma abbia la capacità di "movimentare" il pensiero secondo determinate coordinate, anche per inverare il fasullo. In parte sono d'accordo con te.
|
|
03-03-2025, 15:51
|
#16
|
Intermedio
Qui dal: Aug 2024
Ubicazione: Dove vivo
Messaggi: 260
|
Quote:
Originariamente inviata da Hor
La mia particolarità, che mi chiedo persino se altri la condividano, è che quando si approssima un evento importante, specie se nuovo e mai provato prima, oppure se lo conosco ma è da tanto tempo che non lo sperimento, comincio a provare una forte sensazione di lutto e finisco dominato dall'idea che dopo quell'evento non potrò più far nulla di quel che mi piace, come se quell'evento decretasse la mia fine. Possono essere anche eventi che le persone normali definirebbero come innocui o, se difficoltosi, comunque non certo insormontabili, come può essere fare una visita medica o cambiare abbonamento internet... io se devo affrontarli li associo inevitabilmente a pensieri di morte, come se coincidessero con la fine della mia individualità. Devo ripetermi costantemente che anche dopo quegli eventi potrò continuare a vivere.
|
Io non soffro di questo tipo di pensieri, fortunatamente, deve essere una situazione molto pesante da sopportare.
|
|
 |
|