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12-05-2011, 09:26
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#21
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Esperto
Qui dal: Aug 2010
Ubicazione: Sicilia Orientale
Messaggi: 897
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Quote:
Originariamente inviata da giorgia
E' da tanto tempo che non scrivevo più nel forum, molti utenti se ne sono andati vecchi amici non li vedo più e mi auguro per loro che stiano bene.
Ma io ne ho ancora di strada da fare e di male ne subisco ancora e ancora ne ho subito.
Mi è accaduto un fatto tristissimo che mi ha ferito l'orgoglio ...
Andavo nella chat di ansia e panico perchè avevo bisogno di parlare dei miei problemi, volevo in qualche modo cercare di aprirmi e avere dei consigli, socializzare e magari avere degli amici.
Ma ieri mi hanno passato delle conversazioni dove delle persone mi prendevano in giro sullo sport che pratico deridendo la mia passione, e poi alcune persone hanno detto cose veramente taglienti e cattive come sul fatto che sono una bambina ingenua e che dovrei essere portata in una cascina e educata e tolta la mia ingenuità dalla bellezza di due uomini ...
Di gente strana c'è n'è molta ed è per questo che non metto la mia foto perchè ho paura che poss accadermi qualcosa ...
Io volevo davvero provare a lanciarmi a degli incontri ma dopo quello che ho sentito ho paura che qualcuno possa farmi del male e non vorrei cadere così in basso ....
Ma mi è tornata la tristezza che provavo una volta, quando a scuola subivo questo bullismo psicologico, quando delle persone mi prendevano in antipatia credendosi superiori a me e trattarmi così alle mie spalle.
Ho paura a socializzare ogni volta che ci metto me stessa io subisco sempre questo. ma perchè mi succede ? perchè ho questa sfortuna con gli altri ? ma perchè c'è l'hanno sempre con me le persone ma cosa ho fatto di male ? tutto quello che vorrei sono degli amici eppure tutti mi odiano ....
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ma perchè c'è l'hanno sempre con me le persone ma cosa ho fatto di male ? tutto quello che vorrei sono degli amici eppure tutti mi odiano ....
PENSI CHE TI VOGLIONO MALE? PARANOIE, SEGHE MENTALI. UNO PSICHIATRA PERO' TI DAREBBE UN ANTIPSICOTICO E TI FAREBBE LA STESSA DOMANDA: PENSI CHE TI VOGLIONO MALE? OPPURE; SENTI DELLE VOCI? TI SENTI PERSEGUITATA? NON C'E' NEMMENO DA MERAVIGLIARSI; ORMAI IL MONDO E' PIENO DI PARANOICI; COME DICE GIUSTAMENTE G. CESARE GIACOBBE NEI SUOI LIBRI.
"Dicesi sega mentale il pensiero a cose che non hanno attinenza con la realtà.
A te sembrerà da questa definizione che allora le seghe mentali tu non te le fai mai. Questo tuo pensiero è un esempio tipico di sega mentale. Tutto sta nella definizione di realtà, naturalmente. La mia definizione di realtà è l'unica reale, come può confermarti un qualsiasi contadino della bassa padana.
La realtà è il nostro corpo e l'ambiente fisico che ci circonda.
Le persone normali (ad esempio io e l'idraulico di Busalla che ho conosciuto l'altra domenica quando sono andato a funghi) sanno benissimo che le cose stanno così. I nevrotici (isterici, nevrastenici, ansiosi, depressi, schizoidi, paranoidi ecc.), ossia tutti gli altri, sono irrecuperabilmente convinti che la realtà stia dentro la loro testa. C'è di che spararsi. E infatti molti lo fanno.
Ma questo non basta a pareggiare le due categorie. I nevrotici, purtroppo, sono sempre la stragrande maggioranza."
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12-05-2011, 09:29
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#22
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 958
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Quote:
Originariamente inviata da EdgarAllanPoe
ma perchè c'è l'hanno sempre con me le persone ma cosa ho fatto di male ? tutto quello che vorrei sono degli amici eppure tutti mi odiano ....
PENSI CHE TI VOGLIONO MALE? PARANOIE, SEGHE MENTALI. UNO PSICHIATRA PERO' TI DAREBBE UN ANTIPSICOTICO E TI FAREBBE LA STESSA DOMANDA: PENSI CHE TI VOGLIONO MALE? OPPURE; SENTI DELLE VOCI? TI SENTI PERSEGUITATA? NON C'E' NEMMENO DA MERAVIGLIARSI; ORMAI IL MONDO E' PIENO DI PARANOICI; COME DICE GIUSTAMENTE G. CESARE GIACOBBE NEI SUOI LIBRI.
"Dicesi sega mentale il pensiero a cose che non hanno attinenza con la realtà.
A te sembrerà da questa definizione che allora le seghe mentali tu non te le fai mai. Questo tuo pensiero è un esempio tipico di sega mentale. Tutto sta nella definizione di realtà, naturalmente. La mia definizione di realtà è l'unica reale, come può confermarti un qualsiasi contadino della bassa padana.
La realtà è il nostro corpo e l'ambiente fisico che ci circonda.
Le persone normali (ad esempio io e l'idraulico di Busalla che ho conosciuto l'altra domenica quando sono andato a funghi) sanno benissimo che le cose stanno così. I nevrotici (isterici, nevrastenici, ansiosi, depressi, schizoidi, paranoidi ecc.), ossia tutti gli altri, sono irrecuperabilmente convinti che la realtà stia dentro la loro testa. C'è di che spararsi. E infatti molti lo fanno.
Ma questo non basta a pareggiare le due categorie. I nevrotici, purtroppo, sono sempre la stragrande maggioranza."
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Beh, Giacobbe ha proprio ragione. Io ho mille pare in testa. Vivo lì dentro da troppo tempo.
In effetti quando ti accorgi della realtà che ti circonda è bellissimo. Quando mi dico, sono qui in questo momento, in questo ristorante, in questo prato. C'è il sole, ci sono gli animaletti selvatici, la natura è bella. Quando ti rendi conto che sei qui in questo momento, sei reale.
Lo so che sono fuori
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12-05-2011, 14:38
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#23
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 958
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Quote:
Originariamente inviata da shady74
Sì, è vero, ci sono tante belle cose al mondo, ad esempio a me piace stare a contatto con la natura e mi rilassa...
Però inevitabilmente i torti subìti, le nostre fobie o paranoie che dir si voglia ci perseguitano, è come un demone che continua a girarci nel cervello ed a tormentarci, rendendoci la vita impossibile... io non riesco a dimenticare le negatività, mi si accumulano nella testa continuando a ripresentarsi... l'unico metodo che ho trovato per "svuotare" la mente è sentire musica a manetta... ma finita la musica, si è punto e da capo.
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Lo so, sono come te. Mi ci rivedo spesso in quello che scrivi.
Quello che ti posso dire che sto capendo in questo periodo, è che gli altri criticano sempre e comunque. La canzone "se sei bello e ti tirano le pietre, se sei brutto..." ecc. è verissima. Puoi fare qualsiasi cosa, ma qualcuno che ti criticherà anche apertamente, a denti stretti o dietro le spalle ci sarà sempre.
La cosa che si può fare è fare spallucce e continuare la nostra vita. Anche le persone più care a volte vorrebbero prenderti a sberle, probabilmente per motivi loro interni, problemi irrisolti interni, ma cosa ci vuoi fare, smettere di vivere a causa loro? No, non voglio smettere di vivere per loro.
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12-05-2011, 16:52
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#24
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Esperto
Qui dal: Aug 2010
Ubicazione: Sicilia Orientale
Messaggi: 897
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Quote:
Originariamente inviata da shady74
Sono d'accordo con te... conosco anch'io la canzone... e rende proprio l'idea, fai bene a non piegarti al giudizio degli altri, tanto il loro giudizio è già scritto, e non lo cambiano, quindi l'unica è andare avanti per la nostra strada.
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quoto! I rapporti sociali sono una forma di recitazione e di finzione, "come stai? Spero bene, tanti auguri, ecc. ecc.". E poi sotto sotto a nessuno importa niente di come stai veramente.
http://webcache.googleusercontent.co...=www.google.it
"Pirandello ha un senso acutissimo della crudeltà che domina i rapporti sociali, al di sotto della civiltà e delle buone maniere (tanto che un critico, Giovanni Macchia, ha potuto parlare della condizione tipica dei personaggi pirandelliani come di una «stanza della tortura»). La società gli appare come un'«enorme pupazzata», una costruzione artificiosa e fittizia, che isola irreparabilmente l'uomo dalla «vita», lo impoverisce e lo irrigidisce, lo conduce alla morte anche se egli apparentemente continua a vivere. Alla base di tutta l'opera pirandelliana si può scorgere un rifiuto delle forme della vita sociale, dei suoi istituti, dei ruoli che essa impone, e un bisogno disperato di autenticità, di immediatezza, di spontaneità vitale. Anche se la sua vita si svolge sui binari del perbenismo esteriore, Pirandello è nel suo fondo un anarchico, un ribelle insofferente dei legami della società, contro cui scaglia la sua critica impietosa e corrosiva. Le convenzioni, le finzioni su cui la vita sociale si fonda, le maschere e le «parti» fittizie che essa impone, vengono irrise e disgregate nella sua opera narrativa e teatrale."
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Ultima modifica di EdgarAllanPoe; 12-05-2011 a 16:58.
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