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Vecchio 16-04-2022, 23:16   #1
Esperto
L'avatar di Laurence
 

Mi odio.

Sono stupido, sono inutile, sono uno spreco di spazio e ossigeno. Sono indesiderabile sotto ogni punto di vista.
Che senso ha il mio vivere se è solo dolore? Sono praticamente il Re delle paranoie, del malessere, del contare nulla, del non fare un cazzo per "migliorare".

Migliorare come poi, con i farmaci? Andando dallo psichiatra, che mi fotte solo i soldi e mi darà nuove etichette, che mi dirà le stesse cose dette dagli altri?
Sai che novità quando dirà che non è normale vedere la vita come priva di senso 24 ore su 24 e che una persona sana non pensa così.

Ci sta questa meraviglia di famiglia che deve ricordarmi ogni volta che capita di discutere devono tirare fuori le mie mancanze, i miei problemi.
E' quasi un dovere per loro giudicare la mia esistenza, per farmi impazzire lentamente.
Basta solo che faccio una domanda, che dico qualcosa che a loro non piace e devono ricordarmi che io non esco, che non ho amici, che non ho una fidanzata, che non faccio niente in casa.
Mia madre più volte mi ha detto di suicidarmi, perché sono un essere inutile, qualcuno che non esiste.

Loro si aspettano il contrario da me, pretendono di essere ascoltati, compresi, ma loro non ricambieranno mai. Mi tratteranno sempre uno schifo, sminuendo ogni mio problema, che è tutto solo nella mia testa, che io sono pazzo.
E' sempre e solo colpa mia, sono loro che sopportano le mie stronzate e trovano sempre un difetto.

Non sarò mai abbastanza.

E alla mia età, questo cose dovrebbero essere alle mie spalle.
Ma no, non ho ancora chiuso i rapporti con questi stronzi perché faccio un lavoro di merda e quindi devo conviverci.
E risparmiare soldi per andare via? Impossibile, pretendono un contributo, questi mangiano soldi.
Mi tengono incatenato qui, io voglio andare via.

Io non so più che cazzo fare. Alla mia età le altre persone sanno già cosa vogliono fare, hanno già qualcosa fra le mani.
Io non ho tempo, sono rimasto troppo indietro.
Ogni giorno è una fatica psicofisica per me, mi sento in colpa a stare così.
Non vedo opzioni, possibilità, in questa vita per me.
Sono un fallimento a confronto con i miei coetanei, con il resto del mondo.

Voglio solo tagliarmi le vene e porre fine a questo mare di stronzate.
Ringraziamenti da
cancellato21990 (17-04-2022), edward00767 (17-04-2022), Norlit (17-04-2022), probid (18-04-2022)
Vecchio 17-04-2022, 01:17   #2
Esperto
 

A differenza di quello che probabilmente ti diranno alcuni, io mi limito a dire che ti capisco benissimo.
Vecchio 17-04-2022, 05:02   #3
Banned
 

Se lavori, cosa ti impedisce di andar via e usare il contributo che dai ai tuoi per un affitto?
Vecchio 17-04-2022, 10:31   #4
~~~
Esperto
L'avatar di ~~~
 

Mi dispiace molto per come ti senti...
Però spesso è la depressione che ci dà questo sentire e questo sguardo su di sé, le proprie esperienze ed il mondo... Provare a chiedere aiuto potrebbe essere un'idea... I farmaci non sono perfetti ma potrebbero aiutare... Certo consigliare i farmaci non è cosa da poco... È per dire che a volte è la depressione che non ci permette di sentire, vivere e fare in modo diverso...
Vecchio 17-04-2022, 16:10   #5
Esperto
L'avatar di Laurence
 

Quote:
Originariamente inviata da Angus Visualizza il messaggio
Se lavori, cosa ti impedisce di andar via e usare il contributo che dai ai tuoi per un affitto?
La retribuzione non mi permette di sostenere un affitto.

Tramite risparmi posso combinare qualcosa. Tuttavia è difficile racimolare il necessario e i soldi che mi devono difficilmente li rivedrò.
Vecchio 17-04-2022, 16:18   #6
Esperto
L'avatar di Alakazam
 

Quote:
Originariamente inviata da Laurence Visualizza il messaggio
La retribuzione non mi permette di sostenere un affitto.

Tramite risparmi posso combinare qualcosa. Tuttavia è difficile racimolare il necessario e i soldi che mi devono difficilmente li rivedrò.
Neanche una casa in condivisione?
Vecchio 17-04-2022, 16:55   #7
Esperto
L'avatar di Laurence
 

Quote:
Originariamente inviata da Maximilian74 Visualizza il messaggio
A differenza di quello che probabilmente ti diranno alcuni, io mi limito a dire che ti capisco benissimo.
Grazie, leggendo le risposte nel topic di un altro utente penso di capire cosa intendi.
Mi dispiace.

Quote:
Originariamente inviata da ~~~ Visualizza il messaggio
...
Il problema è non avere una prospettiva davanti, non riuscire a guardare oltre l'ostacolo nel presente anche solo con l'immaginazione perché è tutto offuscato. Non guardo avanti, non so cosa fare.
Con i farmaci ho un rapporto non fatto di esperienze positive, quindi per questo preferisco evitare.

Questo rifiuto, il crogiolarsi in sé stesso, rende difficile proseguire. Chiedere aiuto è difficile per me, temo di essere giudicato, pure da uno psichiatra.

Vorrei riuscire a sentire qualcosa di diverso oltre l'odio verso me stesso, ma pure se sto da solo, in una giornata neutra, è onnipresente questo odio.
Cerco soddisfazioni ma non trovo nulla, non riesco a sentire nulla.

Quote:
Originariamente inviata da faria Visualizza il messaggio
...
Questi due fanno i salti mortali per deresponsabilizzarsi di ciò che io sono oggi.
Alcune cose spiegano il loro comportamento. Uno di questi due è narcisista.

Ho tentato in passato una cosa del genere (senza scrivere qui sul forum) di documentare le mie sedute con lo psichiatra, non ci riuscivo se non in modo tremendamente vago. Ma notavo che non si proseguiva in modo significativo, si raggiungevano solo delle conclusioni, delle idee.
Ne ho cambiati troppi, di psichiatri, psicologi, ma non è mai servito a niente. Hanno anche peggiorato, è dall'infanzia che vado appresso a queste persone.

Qui pensavano che bastava chiuderti da bambino con uno psichiatra in una stanza d'ospedale, ma da lì è iniziata solo una discesa a spirale.
Ho ricevuto solo etichette su etichette da parte di queste persone, che mi hanno dato addosso senza alcuna tregua.
Nonostante questo, loro erano gli unici con cui parlare. A scuola le maestre mi trattavano uno schifo, a casa lo stesso fra le urla, solo litigi e una famiglia inesistente.

I professionisti hanno solo ascoltato e mai fatto nulla, criticando me perché stavo lì fermo impalato senza agire.
Ma di certo loro non erano tanto meglio, a dirmi cose di cui ero già a conoscenza.

Blocchi a livello emotivi ci sono, tantissimi. E sulle capacità cognitive non so, sinceramente. Non mi sento così funzionante, o intelligente.

Alla fine poi cresci ma ti porti lo stesso qualcosa dentro.
Non lasci mai completamente indietro queste cose e alla mia età è imbarazzante essere così ancorato al passato.

Quote:
Originariamente inviata da Alakazam Visualizza il messaggio
Neanche una casa in condivisione?
No, non credo.
Poi non sarei in grado di condividere ciò con qualcuno che non conosco.
E anche lì temo solo di risultare un peso.


Vi ringrazio per le risposte, mi dispiace se non ho risposto in modo accettabile. Perdonate la fretta che si può percepire dal messaggio e la confusione generale, oggi non è una giornata tranquilla e non mi sento particolarmente lucido.
Ringraziamenti da
edward00767 (18-04-2022)
Vecchio 18-04-2022, 05:01   #8
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Laurence Visualizza il messaggio

Alla fine poi cresci ma ti porti lo stesso qualcosa dentro.
Non lasci mai completamente indietro queste cose e alla mia età è imbarazzante essere così ancorato al passato.
Ti capisco perfettamente, mi sento così, non riesco nemmeno a dirlo a parole, è una cosa che mi distrugge, mi fa sentire così male che è indefinibile, il passato inutile, l'adolescenza dove si costruisce la personalità è solo un ricordo di un monitor e una camera da letto, ricordi dell'adolescenza? Ogni uscita fuori era un trauma, mai imparato a stare con la gente, prese per il culo da parte di tutti, nessun viaggio, scuola mollata dopo le medie dopo varie bocciature per le assenze, essere sempre spettinato e assonnato, sempre in casa senza uscire per mesi, solo apatia e schifo. Ora invece che è cambiato? Nulla se non il provare a curarmi di mia volontà dopo anni di evitamento, sono ancora più malato e peggiora sempre di più, ma venitemi a dire di vivere il presente, poi ti schianti nelmondo reale e devi CONFRONTARTI con la gente, e li non si scappa, e via di nuovo a rinchiudersi in se stessi , inutile inutile il vuoto si paga caro, pensare ad una vita senza una relazione significativa mi distrugge, da piccolo sognavo una famiglia, evidentemente fantasticavo così tanto perchè sapevo che sarei stato solo come un cane per tutta la vita.
Vecchio 19-04-2022, 12:49   #9
Esperto
L'avatar di Black_Hole_Sun
 

Idem, 45 anni di niente. Anche le velleità di fuga, svolta, cambiamento, tutto annichilito e spento dal tempo che ormai è fuori controllo e fa quello che vuole. Non ha senso neanche uccidersi, bisogna avere una grande opinione di se per togliersi la vita. Mi avvio verso il crepuscolo della vita cercando di renderlo meno doloroso di quanto è stato finora.
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