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Ogni minuto di questa esistenza è miserabile.
Mi odio.
Sono stupido, sono inutile, sono uno spreco di spazio e ossigeno. Sono indesiderabile sotto ogni punto di vista. Che senso ha il mio vivere se è solo dolore? Sono praticamente il Re delle paranoie, del malessere, del contare nulla, del non fare un cazzo per "migliorare". Migliorare come poi, con i farmaci? Andando dallo psichiatra, che mi fotte solo i soldi e mi darà nuove etichette, che mi dirà le stesse cose dette dagli altri? Sai che novità quando dirà che non è normale vedere la vita come priva di senso 24 ore su 24 e che una persona sana non pensa così. Ci sta questa meraviglia di famiglia che deve ricordarmi ogni volta che capita di discutere devono tirare fuori le mie mancanze, i miei problemi. E' quasi un dovere per loro giudicare la mia esistenza, per farmi impazzire lentamente. Basta solo che faccio una domanda, che dico qualcosa che a loro non piace e devono ricordarmi che io non esco, che non ho amici, che non ho una fidanzata, che non faccio niente in casa. Mia madre più volte mi ha detto di suicidarmi, perché sono un essere inutile, qualcuno che non esiste. Loro si aspettano il contrario da me, pretendono di essere ascoltati, compresi, ma loro non ricambieranno mai. Mi tratteranno sempre uno schifo, sminuendo ogni mio problema, che è tutto solo nella mia testa, che io sono pazzo. E' sempre e solo colpa mia, sono loro che sopportano le mie stronzate e trovano sempre un difetto. Non sarò mai abbastanza. E alla mia età, questo cose dovrebbero essere alle mie spalle. Ma no, non ho ancora chiuso i rapporti con questi stronzi perché faccio un lavoro di merda e quindi devo conviverci. E risparmiare soldi per andare via? Impossibile, pretendono un contributo, questi mangiano soldi. Mi tengono incatenato qui, io voglio andare via. Io non so più che cazzo fare. Alla mia età le altre persone sanno già cosa vogliono fare, hanno già qualcosa fra le mani. Io non ho tempo, sono rimasto troppo indietro. Ogni giorno è una fatica psicofisica per me, mi sento in colpa a stare così. Non vedo opzioni, possibilità, in questa vita per me. Sono un fallimento a confronto con i miei coetanei, con il resto del mondo. Voglio solo tagliarmi le vene e porre fine a questo mare di stronzate. |
Re: Ogni minuto di questa esistenza è miserabile.
A differenza di quello che probabilmente ti diranno alcuni, io mi limito a dire che ti capisco benissimo.
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Re: Ogni minuto di questa esistenza è miserabile.
Se lavori, cosa ti impedisce di andar via e usare il contributo che dai ai tuoi per un affitto?
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Mi dispiace molto per come ti senti...
Però spesso è la depressione che ci dà questo sentire e questo sguardo su di sé, le proprie esperienze ed il mondo... Provare a chiedere aiuto potrebbe essere un'idea... I farmaci non sono perfetti ma potrebbero aiutare... Certo consigliare i farmaci non è cosa da poco... È per dire che a volte è la depressione che non ci permette di sentire, vivere e fare in modo diverso... |
Re: Ogni minuto di questa esistenza è miserabile.
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Tramite risparmi posso combinare qualcosa. Tuttavia è difficile racimolare il necessario e i soldi che mi devono difficilmente li rivedrò. |
Re: Ogni minuto di questa esistenza è miserabile.
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Re: Ogni minuto di questa esistenza è miserabile.
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Mi dispiace. Quote:
Con i farmaci ho un rapporto non fatto di esperienze positive, quindi per questo preferisco evitare. Questo rifiuto, il crogiolarsi in sé stesso, rende difficile proseguire. Chiedere aiuto è difficile per me, temo di essere giudicato, pure da uno psichiatra. Vorrei riuscire a sentire qualcosa di diverso oltre l'odio verso me stesso, ma pure se sto da solo, in una giornata neutra, è onnipresente questo odio. Cerco soddisfazioni ma non trovo nulla, non riesco a sentire nulla. Quote:
Alcune cose spiegano il loro comportamento. Uno di questi due è narcisista. Ho tentato in passato una cosa del genere (senza scrivere qui sul forum) di documentare le mie sedute con lo psichiatra, non ci riuscivo se non in modo tremendamente vago. Ma notavo che non si proseguiva in modo significativo, si raggiungevano solo delle conclusioni, delle idee. Ne ho cambiati troppi, di psichiatri, psicologi, ma non è mai servito a niente. Hanno anche peggiorato, è dall'infanzia che vado appresso a queste persone. Qui pensavano che bastava chiuderti da bambino con uno psichiatra in una stanza d'ospedale, ma da lì è iniziata solo una discesa a spirale. Ho ricevuto solo etichette su etichette da parte di queste persone, che mi hanno dato addosso senza alcuna tregua. Nonostante questo, loro erano gli unici con cui parlare. A scuola le maestre mi trattavano uno schifo, a casa lo stesso fra le urla, solo litigi e una famiglia inesistente. I professionisti hanno solo ascoltato e mai fatto nulla, criticando me perché stavo lì fermo impalato senza agire. Ma di certo loro non erano tanto meglio, a dirmi cose di cui ero già a conoscenza. Blocchi a livello emotivi ci sono, tantissimi. E sulle capacità cognitive non so, sinceramente. Non mi sento così funzionante, o intelligente. Alla fine poi cresci ma ti porti lo stesso qualcosa dentro. Non lasci mai completamente indietro queste cose e alla mia età è imbarazzante essere così ancorato al passato. Quote:
Poi non sarei in grado di condividere ciò con qualcuno che non conosco. E anche lì temo solo di risultare un peso. Vi ringrazio per le risposte, mi dispiace se non ho risposto in modo accettabile. Perdonate la fretta che si può percepire dal messaggio e la confusione generale, oggi non è una giornata tranquilla e non mi sento particolarmente lucido. |
Re: Ogni minuto di questa esistenza è miserabile.
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Re: Ogni minuto di questa esistenza è miserabile.
Idem, 45 anni di niente. Anche le velleità di fuga, svolta, cambiamento, tutto annichilito e spento dal tempo che ormai è fuori controllo e fa quello che vuole. Non ha senso neanche uccidersi, bisogna avere una grande opinione di se per togliersi la vita. Mi avvio verso il crepuscolo della vita cercando di renderlo meno doloroso di quanto è stato finora.
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