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Vecchio 15-05-2018, 15:33   #61
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Originariamente inviata da Marceline Visualizza il messaggio
Su questo imho siete freezati in altri decenni.
Comunque ripeto che nella mia famiglia è andata diversamente sul piano economico, e sono nata nel secolo scorso
ma anche no. la tua famiglia non è un campione rappresentativo
http://dati.istat.it/Index.aspx?Data...DCCV_TAXOCCU1#
Ringraziamenti da
no-body (15-05-2018)
Vecchio 15-05-2018, 16:53   #62
Intermedio
 

Vabbè ragazzi, dopo questa deriva offtopic dal gusto misogino io lascio il forum dove l'avevo lasciato: lontano da me.
Ciaone
Vecchio 15-05-2018, 17:49   #63
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Piuttosto che lavorare gratis mi uccido subito
Vecchio 15-05-2018, 17:58   #64
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L'avatar di Pablo's way
 

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Originariamente inviata da sceska Visualizza il messaggio
Vabbè ragazzi, dopo questa deriva offtopic dal gusto misogino io lascio il forum dove l'avevo lasciato: lontano da me.
Ciaone
Cerca di prendere il buono delle cose, in questo caso della discussione, se poi qualcuno va fuori argomento ignoralo, dopotutto è un problema suo più che tuo, non privarti per questo di ciò di cui hai bisogno, del confronto con chi ha piacere di farlo.
Ringraziamenti da
cancellato18523 (15-05-2018), hermit94 (15-05-2018)
Vecchio 15-05-2018, 18:23   #65
Esperto
L'avatar di Svalvolato
 

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Originariamente inviata da E. Scrooge Visualizza il messaggio
Negli USA qualcuno ha già pensato (e proposto) di tassare le macchine per istituire un reddito universale garantito:

https://www.corriere.it/opinioni/18_...cebf8197.shtml
Notizia di oggi che a Seattle vogliono tassare le aziende sopra un certo capitale per aiutare i poveri in aumento.

Ragazzi rendiamoci conto che la frustrazione sul lavoro e ambienti più malsani non faranno altro che aumentare. Io sono fortunato perché ho trovato un bell'ambiente, anche forse perché nel pubblico (dove, almeno ad oggi, sei più tutelato).
Posso immaginare cosa voglia dire lavorare nel privato dove ti pagano una volta ogni tanto, oggi ci sei domani chissà, e devi raggiungere determinati risultati; prima poi qualcuno dovrà spiegare ai "disgraziati" là fuori che la carriera tanto agognata, per la quale hanno rinunciato ad altro, è una farloccata, che in realtà la maggior parte di loro a 40 anni o sarà disoccupata o farà lavori di merda, con colleghi di merda per stipendi di merda (quando hai la fortuna di venir pagato).
Vecchio 15-05-2018, 18:27   #66
Esperto
L'avatar di Svalvolato
 

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Originariamente inviata da Milo Visualizza il messaggio
Esiste una grossa percentuale di persone che per dar senso alla propria vita hanno bisogno di lavorare perchè senza si sentono perse,dovrebbero lavorare solo loro svincolandoli anche dalle 8 ore e lasciargli la possibilità di farne anche 12/14 7 giorni su 7,ovviamente i non lavoratori avrebbero diritto al minimo per la sussistenza mentre chi lavora in base alle ore e all'importanza del proprio lavoro avrebbero cose migliori,bella casa,auto di prestigio,possibilità viaggi...
Il problema oramai non è chi ha voglia di fare, ma chi sa fare, o per meglio dire chi sa fare qualcosa di davvero utile. Uno può anche essere volenteroso e arrivista, ma se è il classico impiegato o consulente non servirà ad un cavolo (già oggi in realtà), perché ci saranno software e programmi che faranno il lavoro molto meglio. L'arrivista-inutile dovrà adeguarsi al resto della truppa; sarà quel 20-30% di persone dotate di capacità fuori dal comune, mentali o manuali, che avrà i benefit, gli altri dovranno avere un reddito minimo garantito se non si vorranno rivolte e tensioni sociali.
Oppure si ritorna a 100 anni fa e allora l'occupazione tornerà ai massimi livelli, però a quel punto scordatevi il cell o il pc, al massimo avremo un pallottoliere.
Ringraziamenti da
E. Scrooge (17-05-2018)
Vecchio 15-05-2018, 18:37   #67
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Originariamente inviata da TheProphet Visualizza il messaggio
Ma di preciso come dovrebbe mantenersi l'essere umano se il lavoro è così inutile? Qual'è il vostro esempio di società ideale? Proponete.

il lavoro è necessario all'essere umano, ma questa condizione che ti condanna per tutta la vita no.
il lavoro deve essere organizzato e spostato dalla sua centralità e riportato al suo ruolo. oggi è "lavoro dunque sono", se non lavori, non produci e non consumi non esisti. Quando si impicca un disperato disoccupato a nessuno gli frega un tubo, se un barbone muore di freddo a nessuno frega niente.
va a finire come si vede, ci si sbrana a vicenda.
e non può che peggiorare se non decidiamo di fare diversamente.
Ringraziamenti da
Markos (18-05-2018), XL (15-05-2018)
Vecchio 15-05-2018, 18:39   #68
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L'avatar di TheProphet
 

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Ultima modifica di TheProphet; 15-05-2018 a 18:50. Motivo: Stavo continuando un O.T.
Vecchio 15-05-2018, 18:43   #69
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L'avatar di TheProphet
 

Edit

Ultima modifica di TheProphet; 15-05-2018 a 18:50. Motivo: Stavo continuando un O.T.
Vecchio 15-05-2018, 18:50   #70
Esperto
L'avatar di Svalvolato
 

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Originariamente inviata da TheProphet Visualizza il messaggio
Questa può anche essere una rappresentazione realistica del futuro, ma il punto è: questo reddito minimo garantito chi lo paga? chi lo produce?
Il sistema sta in piedi se c'è lavoro, se ci sono soldi da spendere, l'alternativa è un non-sistema ognuno provvede a se stesso. Gli ammortizzatori sociali sono molto importanti e hanno un senso sia etico che economico, ma non nella situazione da te ipotizzata in cui la maggior parte delle persone campano grazie a un reddito realizzato da una netta minoranza.
Purtroppo questo ha sempre causato invidia e competizione sociale e arrivisimo, ma è un altro discorso.
Se le aziende vorranno che qualcuno compri i loro prodotti, dovranno accettare di essere maggiormente tassate (idea proposta tra gli altri da Musk e Gates); potrebbero anche decidere di fregarsene e di accettare una riduzione dell'entrate, vendendo a quei pochi che lavoreranno la loro merce. In questo caso bisognerà sperare di essere dalla parte giusta

Ringraziamenti da
E. Scrooge (15-05-2018)
Vecchio 15-05-2018, 19:39   #71
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L'avatar di Kitsune
 

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Originariamente inviata da sceska Visualizza il messaggio
Credo di soffrire di ansia da prestazione in presenza di qualcuno (collega o superiore), ho scarse capacità di lavoro in team perchè tendo a passivizzarmi e a sparire, non sono autorevole, sono troppo remissiva e mi accodo agli altri aspettandomi che mi si venga detto quel che devo fare, non ho iniziativa.
Anche per me è così ma dovrebbe essere normale per i tirocinanti, poi passa col tempo.
Vecchio 15-05-2018, 19:56   #72
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Originariamente inviata da Milo Visualizza il messaggio
Vabbè dai vuoi negare che esistano donne che si fanno pagare,vacanze,cene,vestiti dal compagno?nella mia fascia di età nè conosco parecchie e che hanno pure begli stipendi,forse tra le più giovani è una cosa meno diffusa.
anche io pago cene al mio fida se capita.. perchè deve essere sempre una questione di genere lo sapete solo voi.. tra l'altro solo perchè l'autrice del post è donna avete tradotto il tutto: donna non vuol piu' lavorare e vuol farsi mantenere. Se questo non è sessismo non so cosa può esserlo eh
Vecchio 15-05-2018, 20:02   #73
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L'avatar di Milo
 

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Originariamente inviata da Hazel Grace Visualizza il messaggio
anche io pago cene al mio fida se capita.. perchè deve essere sempre una questione di genere lo sapete solo voi.. tra l'altro solo perchè l'autrice del post è donna avete tradotto il tutto: donna non vuol piu' lavorare e vuol farsi mantenere. Se questo non è sessismo non so cosa può esserlo eh
Non riesco a capire perchè devi ridurre tutto alla tua esperienza personale,io non offro quasi mai nulla alle ragazze perchè penso che i sentimenti non si comprano,però il fatto che io non lo faccia non cambia il fatto che la maggior parte degli uomini della mia generazione lo facciano,sulla seconda parte della tua frase non mi esprimo visto che quello che hai scritto non rappresenta il mio pensiero ma al massimo quello di altri utenti.
Vecchio 15-05-2018, 20:27   #74
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Originariamente inviata da Svalvolato Visualizza il messaggio
...malsani non faranno altro che aumentare. Io sono fortunato perché ho trovato un bell'ambiente, anche forse perché nel pubblico (dove, almeno ad oggi, sei più tutelato).
...
Pure nel pubblico stanno prendendo piede alcune forme contrattuali
un tantino vergognose. Tra l'altro previste dal recente rinnovato
CCNL. Nei servizi che la dirigenza ritiene meno strategici verrano
impiegate tali forme (es. cooperative); gente che lavora 12 ore
a 3-4 euro l'ora al massimo. Bisogna ovunque stare attenti a non
finire marginalizzati; ovvero facilmennte sostituibili con altri nel giro
di mezzo minuto. Almeno per ora la mia dirigenza ritiene ancora
strategico il mio servizio; ma bisogna stare in campana.
Vecchio 15-05-2018, 20:33   #75
Esperto
L'avatar di Svalvolato
 

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Originariamente inviata da no-body Visualizza il messaggio
Pure nel pubblico stanno prendendo piede alcune forme contrattuali
un tantino vergognose. Tra l'altro previste dal recente rinnovato
CCNL. Nei servizi che la dirigenza ritiene meno strategici verrano
impiegate tali forme (es. cooperative); gente che lavora 12 ore
a 3-4 euro l'ora al massimo. Bisogna ovunque stare attenti a non
finire marginalizzati; ovvero facilmennte sostituibili con altri nel giro
di mezzo minuto. Almeno per ora la mia dirigenza ritiene ancora
strategico il mio servizio; ma bisogna stare in campana.
Da noi servizi di portierato e pulizie sono praticamente quasi tutti in mano a cooperative. Io parlavo comunque generalmente di chi è magari a contratto indeterminato nel pubblico; è molto più difficile, quasi impossibile, cacciarti, quindi i capi non hanno molti mezzi per ricattarti. Nel privato o ti va bene la minestra che mangi oppure grazie quella è la porta.
Vecchio 15-05-2018, 20:37   #76
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Originariamente inviata da Milo Visualizza il messaggio
Non riesco a capire perchè devi ridurre tutto alla tua esperienza personale,io non offro quasi mai nulla alle ragazze perchè penso che i sentimenti non si comprano,però il fatto che io non lo faccia non cambia il fatto che la maggior parte degli uomini della mia generazione lo facciano,sulla seconda parte della tua frase non mi esprimo visto che quello che hai scritto non rappresenta il mio pensiero ma al massimo quello di altri utenti.
appunto quello di altri utenti.. comunque non capisco perchè se uno paga deve essere per comprare l'altro, a volte lo si fa perchè fa piacere e basta. Poi ovviamente si ricambia con la prossima uscita, cioè boh
comunque davvero, meglio chiudere qui visto che l'argomento era pure interessante, e riguarda sia donne che uomini, ovvero come è possibile che il lavoro somigli sempre più a una privazione della propria interiorità
Vecchio 15-05-2018, 21:14   #77
Esperto
L'avatar di Da'at
 

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Originariamente inviata da sceska Visualizza il messaggio
Ho 26 anni, con un passato da buona studentessa che ha sempre avuto difficoltà nell'inserimento sociale, difficoltà con le quali ho imparato in parte a convivere. Ero in un percorso di psicoterapia da più di un anno interrotto qualche giorno fa dal momento che nonostante la terapeuta mi sia venuta incontro non posso più permettermi di pagarlo e considerati gli scarsi risultati ottenuti.
Venendo al sodo...
Odio il lavoro.
Per me il lavoro è quasi prostituzione: vendere se stessi, il proprio tempo e la propria libertà per denaro, senza possibilità di scappare da questo obbligo "civico" e di sopravvivenza. No, non è un capriccio...Ho sempre faticato nella mia vita per cercare di riuscire, per sentirmi capace e indipendente, studiando col massimo dell'impegno, facendo corsi tirocini e volontariato pur di fare esperienza...ma la mia personalità rappresenta un forte ostacolo al raggiungimento di questi obiettivi, al punto tale che sono riuscita a creare il malcontento anche in contesti in cui svolgevo attività completamente GRATIS.
Sono stata cacciata dall'ennesimo lavoro, quello per il quale ho studiato ottenendo il massimo dei voti all'università, e anzichè dispiacermene quasi mi sento sollevata da un peso, mi faceva stare male ogni giorno all'idea di dovermi recare in quel posto sotto costante pressione a farmi odiare dalle mie colleghe perchè poco produttiva, poco sveglia, poco collaborativa. La titolare mi ha detto chiaramente in questi termini che per lavorare "servono le palle".
Ora mi si presenta l'ennesima occasione di tirocinio, mi dico che dovrei riprovare, che è un'occasione d'oro perchè lavoro non ce n'è e bisogna farsi bastare quel che viene... ma ho il morale a terra.
Voglio scappare. Mi sento costretta in trappola e mi aspetto già un'altra umiliazione qualora decidessi di riprovare.
Ho probabilmente sbagliato percorso professionale, ma sono sicura che gli stessi problemi si presenterebbero anche in lavori completamente diversi.

Voi siete riusciti a trovare la vostra strada? A trovare un compromesso tra benessere e necessità di lavorare?
Ritrovo nei tuoi ragionamenti certi miei pensieri disfunzionali del passato.

L'analogia tra lavoro e prostituzione non è così sbagliata, ma semplicemente perché la prostituzione è, come qualsiasi altro lavoro, l'erogazione di un servizio.

Cioé, rivolgere l'attenzione al cliente, domandare del suo bisogno e offrirne soddisfazione, in cambio di un riconoscimento economico.

In quest'epoca dominata dall'egocentrismo e dall'edonismo si è perso tantissimo il valore del servire. Eppure è essenziale. Pensa solo a fare un buon caffé al bar.

Bisogna iniziare a pensare più agli altri, e mettersi a disposizione. Poi per carità, c'è chi riesce a farlo col corpo, c'è chi riesce a farlo con la mente, e c'è chi riesce a farlo con.... la macchina del caffé. Forse potresti ricominciare da un lavoro semplice ed essenziale, per riappropriarti della soddisfazione di offrire un buon servizio ai clienti. In grosse realtà è difficile afferrare il rapporto tra cliente e fornitore, perché il servizio non viene erogato direttamente da persona a persona, ma spesso si tratta di B2C o B2B.
Per dirti, io ho un'esperienza decennale nell'IT, eppure dopo essermi licenziato sono andato per un periodo a distribuire una pubblicazione gratuita alle stazioni. Non lo facevo né per soldi né per carriera, ma perché il sorriso delle persone in risposta alla mia gentilezza mi ha aiutato tantissimo a sentirmi parte del mondo. A sentirmi utile e apprezzato.


Dal mio punto di vista quindi, per aver le risposte che cerchi la domanda fondamentale che ti devi porre è: "come posso essere utile al mondo? Cos'è che serve venga fatto, che io saprei fare e che non mi dispiacerebbe fare?". Di cose da fare ce ne sono così tante che a rifletterci un po' non avrai che l'imbarazzo della scelta
Vecchio 15-05-2018, 22:40   #78
Esperto
L'avatar di varykino
 

Quote:
Originariamente inviata da Marco.Russo Visualizza il messaggio
Ritrovo nei tuoi ragionamenti certi miei pensieri disfunzionali del passato.

L'analogia tra lavoro e prostituzione non è così sbagliata, ma semplicemente perché la prostituzione è, come qualsiasi altro lavoro, l'erogazione di un servizio.

Cioé, rivolgere l'attenzione al cliente, domandare del suo bisogno e offrirne soddisfazione, in cambio di un riconoscimento economico.

In quest'epoca dominata dall'egocentrismo e dall'edonismo si è perso tantissimo il valore del servire. Eppure è essenziale. Pensa solo a fare un buon caffé al bar.

Bisogna iniziare a pensare più agli altri, e mettersi a disposizione. Poi per carità, c'è chi riesce a farlo col corpo, c'è chi riesce a farlo con la mente, e c'è chi riesce a farlo con.... la macchina del caffé. Forse potresti ricominciare da un lavoro semplice ed essenziale, per riappropriarti della soddisfazione di offrire un buon servizio ai clienti. In grosse realtà è difficile afferrare il rapporto tra cliente e fornitore, perché il servizio non viene erogato direttamente da persona a persona, ma spesso si tratta di B2C o B2B.
Per dirti, io ho un'esperienza decennale nell'IT, eppure dopo essermi licenziato sono andato per un periodo a distribuire una pubblicazione gratuita alle stazioni. Non lo facevo né per soldi né per carriera, ma perché il sorriso delle persone in risposta alla mia gentilezza mi ha aiutato tantissimo a sentirmi parte del mondo. A sentirmi utile e apprezzato.


Dal mio punto di vista quindi, per aver le risposte che cerchi la domanda fondamentale che ti devi porre è: "come posso essere utile al mondo? Cos'è che serve venga fatto, che io saprei fare e che non mi dispiacerebbe fare?". Di cose da fare ce ne sono così tante che a rifletterci un po' non avrai che l'imbarazzo della scelta
ora nn voglio fare lo stronzo che va OT però prova a fare cappuccini 8 ore al giorno che t'assicuro l'umanità la odi con tutto il cuore ..... guarda meglio il missionario ma l esempio del caffè e del cameriere proprio lascia sta , io lo faccio solo 4 ore e ho pensieri riconducibili ad azioni terroristiche , nn immagino 8 lol (si lo so ho detto " io" sono un terribile egocentico )

Ultima modifica di varykino; 15-05-2018 a 22:43.
Ringraziamenti da
cancellato16622 (16-05-2018), Hazel Grace (17-05-2018), Keith (16-05-2018)
Vecchio 15-05-2018, 22:53   #79
Esperto
L'avatar di troll
 

conosco un tizio che invece si fa mantenere da ragazze ingenue e innamorate. Lui ha il bel faccino e un fisico da palestrato, oltre ad essere un consumatore abituale di droghe, e nonostante tutto riesce a fare breccia nei cuori, facendosi ospitare in casa e usufruendo della generosità delle ragazze. Addirittura tempo addietro, mentre la sua fidanzata era a lavorare coi genitori, ha invitato la sua ex per fare sesso e questa è entrata nella casa della fidanzata ufficiale, una storia davvero grottesca....
Vecchio 15-05-2018, 23:09   #80
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Quote:
Originariamente inviata da Marco.Russo Visualizza il messaggio

eppure dopo essermi licenziato sono andato per un periodo a distribuire una pubblicazione gratuita alle stazioni. Non lo facevo né per soldi né per carriera, ma perché il sorriso delle persone in risposta alla mia gentilezza mi ha aiutato tantissimo a sentirmi parte del mondo. A sentirmi utile e apprezzato.


Dal mio punto di vista quindi, per aver le risposte che cerchi la domanda fondamentale che ti devi porre è: "come posso essere utile al mondo? Cos'è che serve venga fatto, che io saprei fare e che non mi dispiacerebbe fare?". Di cose da fare ce ne sono così tante che a rifletterci un po' non avrai che l'imbarazzo della scelta
Credo pero' che lei voglia anche essere pagata cioe' sta bene far volontariato se ne si ha voglia ma poi si vuole anche avere un lavoro che ripaghi pure economicamente del proprio sacrificio come giusto che sia e cosi' anche da non dover sempre contare sulla carita' dei genitori.
Ssuppongo visto che si e' laureata bene anche voglia poter utilizzare quanto appreso.
L'esempio della prostituta credo intenda che e' un rapporto falso dove devi fare buon viso a cattivo gioco (sorridere quando avresti voglia di piangere o insultare) e anche sei mercificata, svilita... sul lavoro che tu ci sia a contatto diretto o meno i clienti sorridenti che di cuore ti ringraziano e son grati sono una rarita', dipende ovviamente anche dal tipo di lavoro (es. al centro reclami o recupero crediti i sorrisi non abbonderanno) . Nella maggior parte dei lavori poi si ha a che fare anche con capi e colleghi che pretendono che tu sia sveglio, con le palle ecc.
Riuscire a avere tutte e tre le cose, compenso economico , magari utilizzo delle proprie competenze e giusto riconoscimento e apprezzamento del proprio lavoro non e' cosi' facile, poi magari la via giusta la trova, non so .

Ultima modifica di cancellato2824; 15-05-2018 a 23:30.
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