Atlas

altra escursione, altro giro.
ho imparato a guidare, a cercare altro, a vedere nuovi posti.
stamattina non volevo proprio partire....mi gridavo, ma cazzo, nemmeno un giorno di riposo
1 giorno
1
uno?
che ieri alle 5, oggi alle 5, domani alle 5
e che faccio a casa
mangio.
non ho nessuno con cui passare del tempo.
i miei
amici
si sono rilevati transazionali, com'era ovvio.
fa male.
almeno però non cado nella mota del ritorno al nulla, ho un'hobby, posti da vedere, luoghi dove andare e sopratutto cose di cui parlare.

devo passare in palestra, devo dimagrire ancora.

Atlas

88kg
oppure
89,5

stasera si attacca a fare arrampicata.
sono a quota 9 ore di lavoro a cottimo dalle 5 di stamattina.
il culo e la sedia sono magnatizzati. All'idea di rialzarmi mi viene da piangere, sono esaurito.
sono cotto cotto cotto.
eppure
eppure se voglio la normalità
se voglio una testa appoggiata sul mio torace.
un sospiro condiviso.
se voglio essere desiderato.
se voglio sentirmi
essere
sexi
devo rassodarmi.
e la palestra mi annoia troppo, dunque.
andiamo ad arrampicarci
andiamoandiamoandiamo.


senza cena
che il 98% delle persone che consegue un forte dimagrimento riprende tutto entro 2 anni.
il fasting va di moda

Atlas

bè è andata bene.
la gravità mi è amica ormai, ma ho le braccia a pezzi oggi...

~~~

Atlas

160kg è davvero tanto, io sono partito da 134...ed è da pazzi.

Atlas

che poi dovrei sganciarmi da questa identità, diventare qualcos'altro. Invece sono ossessionato dall'besità. mi sono ascoltato TUTTE le puntate di my 600lb life, trovate in streaming in inglese.
mi ascolto le tematiche su i podcast, principalmente discussioni fatte da superfat o infinityfat sulla differenza di genere, sul body positivity, sulla disabilità, sul body shaming, sulla sessualità, sul lavoro...

alla fine è la mia identità, ho paura di abbandonarla, come se da un momento all'altro dovessi riappropriarmene. come se questo cambiamento fosse una bolla pronta a esplodere in un nulla di fatto.
un'allucinazione.
e ovviamente l'ossessione per le bilance...pesarsi pesarsi e pesarsi ancora...

la gente non ha idea. dicono che sono cambiato, che sto uno spettacolo, mi vedono come un supersportivo. faccio cose vedo gente.
ho sviluppato un'altra forma di bulimia, tutto qui.
non c'è pace se non con lo stimolo continuo.

lo stunt di quasi 80km di ieri mi ha fulminato, sono stato male, sto male. ho esagerato.
e anche a pezzi, ridotto a uno straccio, mi sento turbato, irrequieto. non c'è pace come i cibo sa dare.

Atlas

voglio piangere sono sfinito
ma mi sono pesato e sono 90kg
sto trascinandomi, nostante tutto
nonostante le articolazioni e il dolore e lo stress e la disperazione.

ma
andiamo
andiamo a fare esercizioi
alle 20 di sera

o mi verranno revocati i diritti da essere umano
blackpill redill
babbo natale gesù crsto e sopratutto
sii te stesso

e la terribile volontà di crederci
che sì
così vai bene
sì, devi solo trovare quella giusta
sì, devi fare come senti di fare

forse dovrei farmi un pianto isterico ma evito, poi si vede.

ragazzi il serbatoio è vuoto basta basta basta

il 98% delle persone riprende il peso perduto
perchè
perchè
diosanto
così è impossibile impossibile vivere.

Atlas

che bella scoperta fare arrampicata.
ci sono ancora tanti blocchi che devo superare, e manco me ne ero accorto.
e sono lì in palestra, a raggiungere un appiglio, e sento che la gravità è infinita, impossibile alzarsi, impossibile innalzarsi, ma lo faccio uguale, e scopro

scopro

che la mano mi regge
non c'è lo schianto dell'articolazione, le dita, mi reggono. con tutto il peso aggrappato sopra.
sto a penzoloni, a tre metri d'altezza, appeso per tre dita a una sponda.

e rido

passo ad un'altra.

il peso su un piede, tutto il peso del mio corpo su uno spazio grande quando un tappo di bottiglia.

e mi regge

e rido ancora., e passo oltre, salgo, sospeso, e guardo un appiglio, lontano, che va affrontato con un salto

ho paura, non c'è un provare, c'è o lo azzecchi

o cadi
senza corda sul materasso, sì, ma sulle tue ginocchia, se tutto va bene

voglio tornare indietro

no
decido di farmi male

salto
la mano si aggancia, un piede trova l'appiglio, l altro no.

l'altro usa la parete, come i gatti quando balzano sulle superfici piane, e rimango così, e la mano cede

cado dall'alto, sembra quindici metri, aspetto lo schiocco, il trauma, e invece

mi piego ginocchia e mani sul materasso, con uno schiaffo.

tutta quanta l'energia della caduta

si dissipa così.

neanche uno stordimento interno, nemmeno per un attimo.

meno che tuffassi in acqua.

mi rialzo, guardo su.

rido

ero alto cazzo se ero alto, più alto di uno scaleo domestico.

vedo dove ho sbagliato, guardo dietro un attimo, imbarazzato

mi guardano, gente magra, fisicata, tirata con i tendini e gli addominali esposti

basita

ti sei fatto niente?

nono. O scusa eri in fila per provare?

ride
no col cazzo. io lì mi ci ammazzo. te sei scemo

rido anche io.

Atlas

che culo mi sto facendo

Atlas

Mi dispiace per questa donna. Capisco la sua frustrazione. Anche peggio perchè ovviamente non è neurotipica per cui sente ancora più intensamente l'ingiustizia. Sente l'umiliazione, la brucia dentro; vede che questa narrativa strappa via l'umanità a lei e a chiunque soffra una condizione di obesità.
E come viene celebrata e premiata questa fiera della miseria.

Così si convalida questa rappresentazione delle persone obese.
Ma non si scappa da questo stigma. Neanche dimagrendo.



sottotitoli in italiano auto generati funzionano bene.

Atlas

non c'è sforzo peggiore che uscire fuori di casa. co sto freddo si fa il nido che è nà bellezza. ma BISOGNA uscire.
porco giuda, altro che andare in bici, altro che fare arrampicate....staccarsi dalla sedia va fatto a strappo, come un balzo.
bisogna uscire dalla comodità pure quando si dorme.