Abuela

Non capisco che c entra, pure quelli di 50kg han paura a mettersi in costume da bagno perché hanno un buco di cellulite.

E pure una magra si troverà a mandar giù cazzi amari nel panorama di tinder. Non è che se perdi peso improvvisamente vieni rispettata dagli uomini.

Ovviamente riconosco e so personalmente che i ciccioni siano giudicati peggio di tutti, lo dimostra anche il tuo pensiero di partenza "spero che si operi"

Atlas

spero che si operi perchè l'obesità é una malattia invalidante con stigma annesso. Annienta la qualità della vita, impedisce lo sviluppo di relazioni sociali e così anche la crescita.
Va combattuta subito, in qualsiasi modo, ora lo so.
vada la sleeve, vada il bypass gastrico, vada la terapia farmacologica, qualsiasi cosa pur di non lasciare che questo disagio divori anni della propria vita.

Atlas

la gente non ha idea di come fossi prima

e come continuo ad essere.
faccio uscite, locali, bagni di folla, ma voglio stare a casa alla fine.
prima mi sentivo solo e credevo che la gente che esce VIVE.no.
non vive. ho vissuto più io a lucca comics in un paio di giorni che stà sfilza di aperitivi inutili. a tirare fuori argomenti con le pinze.
a voler sempre essere pronto energetico brillante.
e oggi, un tizio inutile mi dice te non puoi nemmeno legarmi le scarpe, e lo dice perchè mi vede come un rivale.
a me non frega un cazzo nè di lui nè di lei. Una moltitudine di persone piccole e meschine, ipocrite, con l'astuzia del topo.
codardi.
analfabeti.

insomma sono stanco mi sa che dal copertone sono arrivato al cerchione. Non ne posso più di ascoltare di scopate in bagno dentro l'ufficio di venute in faccia di soldio fregati o fatti fregare di capi spilorci di macchine e figa e soldi.
di cazzi vestiti e troie.
mi sono sempre buttato sperando di trovare qualcosa, ma mi sa che non c'è.
è tutto qui.

il modo in cui si lanciano contro i grassi, gli sfigati o i reietti ha un livore isterico, questi stronzi sfigati. Perchè non sanno che sono in compagnia di uno stronzo sfigato.
e non è nemmeno una buona compagnia alla fine. Non ho fatto nulla di buono se non spedere l'ira di dio in stronzate.
non volevo dimagrire per questo.
non sono obbligato a frequentarli, ovvio. Mi dispiace non volerli piùà frequentare.
Insomma, io avevo un obbiettivo, io speravo fosse diverso, più ricco, qualcosa di più che andare a spasso a giudicare come vestono gli altri.

ho sentito dire di un caso umano che vive in casa e non esce mai se non per andare al lavoro, il finestettmana lo passa conmezza bottiglia di cognac e una game station da 3000 euro.
lho invidiato. come deve essere farsi doom eternal dall'inizio alla fine con le cuffie a palla?
o sfinirsi di risate con apex?
o titanfall 2?
non esce mai, non ha figa. preferisce la play alla patata ahahahahahah.

che palle. che palle davvero.
la figa manca, è vero, ma queste donne....uccidono l'ispirazione. Non dico vivere una canzone, ma almeno qualcosa. . Qualcosa di più della figa, e poi dirlo in giro sperando di sembrare interessanti. Tirate a lucido prima di uscire perchè oltre la figa?
oltre il vostro clan?
è solo squallido.

dventerò come questi eremiti che fanno lavoro bici lavoro.

Atlas

e poi penso se ne vale la pena contare le calorie così.
a fronteggiare la diga, così.
e poi
oggi sono andato a comprare vestiti.

e non mi abituerò mai.
tutte le misure sono larghe.
vivo come un alieno in un corpo in prestito.

per quanto manterrrò il peso?
ciò che ero mi parla, con la fame della sera.
con il biscottino di straforo, il frutto fuoripasto.

claire

Scusa ma mi ha fatto ridere


Per il resto ho letto velocemente e concordo con te(per quanto possa valere l'opinione di una sottopeso cronica).

Atlas

ho un percorso massacro nuovo, quello antico non conta più.

è disumano, anche fatto in bici sia le gambe che le braccia mi partono, la ruota pattina, la gravità mi inchioda sul posto. posso solo sfruttare le marce minori, e obbligare i polmoni a pompare ossigeno nelle cosce.
è impossibile, la mente si arrende nello sgomento, ma l ho già fatto, so che posso rifarlo, e allora continuo. Il torace mi si gonfia, incamero più aria possibile in meno tempo possibile.
quando sono lì sono sicuro che sto per morire. Ma non succede.
due ore valgono come una giornata.
a casa seduto, dormo. il corpo sfinito fino all'ultima fibra.
e questa è routine, massacrante maniaca, lapidaria
ma non per dimagrire
ma per mantenere.

Atlas

è ora di scendere a 75kg.

Atlas

Atlas

Abuela

ho letto solo adesso la risposta, giuro non mi ero accorta della eventuale allusione

Atlas

oggi, in mezzo al bosco mi sono tolto la maglietta.
40km, pochi ma sotto sto sole...
ed è bellissimo.
poter andare in giro in bici a torso nudo.
e sono ossessionato.

voglio bere una birra ghiacciata
una coppa di gelato
una pizza
una cotoletta fritta

mi hanno detto che sono grasso, ancora.
è pelle, non è grasso.
sono di fuori, il caldo mi ha steccolato.

la gente per dimagrire mangia carne con uova di verme intestinale.
con il rischio che questo prenda e sfondi la parete intestinale e se ne vada in giro per il corpo

o anfetamine. quelle sì che tolgono l'appetito.

cucirsi la bocca.

tagliarsi la lingua

vomitare

prendere lassativi e soffrire di prolassi tutta la vita.


farsi cadere i capelli, spezzare le unghie, a forza di privazioni e diete.


vivrò così tutta la vita.
ho fame.e non posso mangiare fino alle 12 perchè per la colazione c'è la pasta, con tutto quel burro.
e quello zucchero
e quei carboidrati
devo arrivare a 75

qualsiasi rimedio vale.
perchè così non si può vivere.

lgb

Atlas

sole di luglio, 37 gradi
da una settimana di 10 ore di lavoro
sveglio alle 5
30 flessioni 2 minuti plank

ritorno
30km di bici
e altre 4 ore di lavoro.

Atlas

giro fatto. è il giro da pazzi, ripido, ghiaioso, con i tornanti, nel bosco e in mezzo al nulla.
avrò guadagnato qualche grado di colore in più di questo passo ad agosto sarò blu scuro.
comunque il mio corpo si è adeguato. se fa caldo sudo tantissimo un liquido incolore e senza odore, senza sale, e anche se fa impressione mi raffredda e così non soffro la temperatura.
quando vado in bici ascolto ascolto ascolto ascolto....ho la scusa per trascinarmi nell'oceano. Ritorno alla riva della realtà raramente e con poca voglia.
ci sono così tanti capolavori da ascoltare.
il corpo ha preso un modo suo di affrontare il percorso, mantiene sempre la costante battitura, scivola le marce, alleggerisce o incrementa la tensione in modo naturale, nella corsa non mi riesce, ma nella camminata o nella bici è come barare.
non sto facendo attività, sì, faccio sforzo, ma non è nulla rispetto all'inizio.
il numero di giri del mio corpo non va mai in rosso, non più.
tecnicamente se non raggiungo il ritmo aerobico è come fossi sul divano, ma non lo sono.
prima usavo lo sforzo per bruciare i cattivi pensieri, ora prima che arrivi a quel livello rischio di farmi male.
e ora sono a casa e voprrei uscire, ma sto sentendo i sintomi dell'esaurimento fisico; se chiudo gli occhi ho giramenti di testa, il cuore fa fatica ed ho la pressione bassa, lo sento.E' come un battito in più tra due battiti, che anzichè nel petto mi arriva alla base della gola.
e sento le braccia pesanti. L'importante è bere, avrò fatto 8 litri oggi.

mi hanno fermato per strada, mi hanno chiesto come ho fatto, come si fa a mandare via la pancia.
dò i soliti consigli, acqua, niente dolci niente succhi niente alcol niente formaggi pochi affettati...le solite stronzate. Domani a colazione lo vedrò con una pasta al bar, e crederà di averla presa dietetica perchè vuota. Con il cappuccino. Con lo zucchero di canna che è dietetico.
a metà mattinata si farà un panino integrale con il proscitoo cotto.
e poi a casa.

quello che non dicono i nutrizionisti, i dietologi, qual è il trucco per perdere peso?

un'assoluta e totale mania. ti si deve marcire il cervello in una liturgia eterna di calorie immesse e attività svolte, proteine, grassi, zuccheri, carboidrati, ritmo metabolico, quantità di sonno.

Atlas

oggi tirata da 89km.
sotto 45gradi.
ho ricaricato e sudato 16 litri d'acqua. tra ricariche varie alle fontanellle.
poi e stato su buschi e sterrato, mi sono venute le vesciche alle mani a forza di reggere i manubri.
sono esaurito, ho fatto una mangiata di verdure e cus cus, e vorrei dormire a bomba.
futuro me, che leggi.
oggi ti sei quasi ucciso con questosole.

Atlas

cazzo che razzata. dopo 3 litri di tè e limone mi sta passando il giramento e il mal di testa...

Atlas

devo organizzare un'escursione per domenica, e ovviamente non mi fa voglia.
invece devo
il mio io presente deve spianare la strada al mio io futuro, che so che arriverà domenica e non saprò dove battere il capo...stare a casa non se ne parla.
cazzo ci faccio?
sticazzi devo farmi 4 ore di macchina tra andata e ritorno, con 20km di camminata probabilmente sotto la pioggia, e 1000 metri di dislivello.
abè, almeno non vegeto e non ingrasso.

che comunque ci sarebbe da raccontare, stò fatto che gli scalatori hanno tutti la panza.
non gli daresti 2 lire e invece sono più preparati dei navy seals, acqua, grandine, neve, non sentono nulla, prendono e vanno. fango, sassi, salite, discese, cordate...
poi prendi un palestrato e ti scoppia.

Atlas

infatti è andata benissimo.
ho un calo di glucosio pazzesco, ma ho fatto qualcosa di buono, per me.
ho mangiato, al ritorno:
riso bianco carne e peperoni
riso bianco
riso bianco
4 noci
3 fette di pane francese
una porzione di prosciutto crudo
1 banana
4 biscotti ai cereali.

ok, non ho rovinato una giornata di massacro, posso stare tranquillo.

Atlas

ancora mi ritrovo come la settimana scorsa a bestemmiare su che fare domenica.
perchè pensare di fare le cose mi ammazza?

Atlas

fatto. mi vengono in mente le spese di viaggio e il resto.
poi penso che sprecherei la giornata
e che è un miracolo che io faccia queste cose.
io non ero così
nessuno mi ha aiutato, anzi
a tirarmi giù, ad affossarmi.
non devo smettere.
anche oggi sono stato malissimo e ho pensato quanto saebbbe bello che tutto finisse.
poi ho accettato il pensiero, l l'ho reso parte di me. capisco perchè faccio così.
il mio spirito è ferito, mutilato. lo sarà sempre.
anche il mio fisico lo è. sono dimagrito, sì, ma sono sempre abominevole, è veramente frustrante non poter vere una seconda occasione, non poter gridare, sì, ma non avete idea di com'ero.
sì, la pelle mi cade dal petto e dall'addome.
non mi hanno chiamato per l'addominoplastica, e di conseguenza...
ho pieghe e pieghe di pelle.
di contro da vestito non si vedono
e le persone per strada
non mi riconoscono.
non sono cambiato fuori.
ma dentro.

com'è iniziato tutto?
ogni cosa è vaga...e dolorosa.

ho questo testo che mi scava dentro, parla di cambiamento e delirio. ogni volta si apre come un prisma e mi concede nuove metafore e similitudini.
il nuovo è così diverso che si perde la chiave di lettura del passato
ed esiste solo il presente.

I Did Not Recognize What Sought Me

The story that meant the end arrived late one night. A tiny story, covered in green fur or lichen, shaky on its legs. It fit in the palm of my hand. I stared at the story for a long time, trying to understand. The story had large eyes that could see in the dark, and sharp teeth. It purred, and the purr grew louder and louder: a beautiful flower bud opening and opening until I was filled up. I heard the thrush and pull of the darkness, grown so mighty inside my head.

I grew weary.

I grew weary and I fell asleep on the couch holding the story, wondering what it might be and who had delivered it to me. But there was no time left for wonder. As I slept, the story gnawed its way into my belly and then the story crawled up through my body into my head. When I woke, gasping my resistance, the story made me stumble out the door of my house and lurch through the dark down my street, giddy and disoriented, muttering, “Do not stop me. Do not stop me. Story made me this way. Story made me this way.”

I felt a compulsion to turn to the left, and then to turn to the left again. Until the story made me stop at the end of the block, where the last fence meets a forest. By now I knew that the story wasn’t a story at all. It had just made me think it was a story so it could invade my brain.

And while I stood there in the shadows of the moonless night, beyond the street lamps, beyond the circling moths and with the nighthawks gliding silent overhead…while I stood there and pleaded, the story-creature sprouted out of the top of my skull in a riot of wildflowers, goldenrod, and coarse weeds.

The explosion smashed through me. I screamed out, but the story-creature clamped down on my throat and the scream turned into a dribble of whispered nonsense rhymes in a code that crawled across my skin and inside my mouth. My head itched and there was an uncomfortable weight so my balance was off. But somehow it felt right.

Even the midnight bumblebees circling my head like a halo felt right, or the things like bumblebees that had erupted from my skin, my mouth.

There were so many things I had already begun to forget.

Atlas

è andata benissimo, come sempre.
stancante ma liberatorio
e sto diventando un pò troppo bravo.
un'escursione lv EE è diventata troppo blanda.
devo fare il salto e iscrivermi al CAI