varykino

la seconda che hai detto ... anche se credo che a molti nn han portato niente e l hanno saldati in casa letteralmente , sopratutto se malati

Winston_Smith

L'irresponsabilità altrui personalmente la giudico quanto e come mi pare e ritengo opportuno, se ad altri non sta bene non è un mio problema, c'è ancora libertà di opinione (con buona pace dei complottari del web).
La libertà di uno finisce dove inizia quella altrui (o dove inizia a danneggiarla).

lowman's

Coronavirus, Galli: “Emergenza non finirà prima di 3 mesi. Vaccino? Forse dopo l’estate ma non va aspettato per fermare epidemia”

quando parla galli, parla il governo, prepariamoci

Blue Sky

Sì io ora parlavo del momento attuale.
Certo che violare l'obbligo che si sa entrare in vigore alle ore 12:00 del giorno successivo, come comprotamento non è il massimo.
Il rientro al domicilio è permesso, ma è più che altro pensato per chi si trova in trasferta o in vacanza al momento in cui scatta il divieto e quindi ha l'esigenza di rientrare nella propria abitazione.
Comunque sì, il buon senso è il primo criterio.

zoe666

questa mi è davvero nuova
da ignorante, mi par più probabile stressare il corpo tappandosi in casa senza luce e con lo stress

persone che conosco
qua è tutto un "conosco uno che ha una che fa il medico e dice questo" e solo a me chiedi le fonti

claire

Figurati, non li fanno nemmeno a chi ha il positivo in casa.

FLeo

Sembra che in quanto a trasparenza non siamo messi meglio della Cina.

An.dream

Andiamo, il decreto consente di tornare nel proprio luogo di residenza dai propri cari, è quello che hanno fatto tutti quegli studenti. Era previsto dal decreto e l'hanno fatto.
Un conto è fare avanti e indietro, ma se vanno al Sud e ci restano non vedo il problema, tant'è che poi dovranno fare la quarantena.
Poi chiaro, potete giudicare chi vi pare, ma per me è sciacallaggio bello e buono, visto che si tratta di temi delicati e state criticando una persona che vuole stare con sua madre in questo momento difficile.

Winston_Smith

Infatti la colpa principale è di chi ha stilato decreti come viene viene senza prevedere certe cose. resta il fatto che è un comportamento da urresponsabili.

Un viaggio stretti stretti per mezza Italia? E che sarà mai. L'importante è fare la quarantena da mammà mettendo a rischio di contagio anche lei

Io sto criticando chi mette a rischio in maniere irresponsabile la salute sua, dei suoi cari e di altri. Proprio perché il momento è difficile il miglior modo di aiutare i familiari è evitare le ammucchiate interregionali.

Winston_Smith

Ecco, queste sono le cose di cui lamentarsi. Le persone che svolgono attività più a rischio dovrebbero essere monitorate di più.

Kitsune

An.dream

Lo saprò io qual è il miglior modo per aiutare i miei familiari.
E non è rischiando di lasciarli morire da soli.

Inosservato

mi trovo d'accordo con Architeuthis, ovvio che sia sbagliato muoversi ed infettare tutti, ma il gesto di tornare a casa, mi riferisco soprattutto agli studenti poco più che 20enni, è spiegabile

molto ma molto peggio il cummenda che va in sardegna o in liguria nella casa al mare a farsi la quarantena "che lì ci facciamo le passeggiate in spiaggia"

purtroppo l'8 marzo è stato fatto l'errore di diffondere la bozza al corriere prima che il decreto entrasse in vigore
ovviamente per questo nessuno ha pagato, anzi hanno pure cercato di coprire il colpevole con squallidi depistaggi online con copia incolla e traduzioni sballate
l'informazione anche lei senso di responsabilità zero, diffondendo ai 4 venti la notizia del lockdown

in mezzo a questa situazione creata da chi aveva la responsabilità c'è il ragazzo (al quale peraltro per 15 giorni è stato detto che si trattava solo di una forte influenza) che ha paura di rimanere isolato per chissà quanto

chi è tornato a casa ha commesso un errore certamente, con conseguenze gravissime che ricadono sulla comunità e che lui stesso paga carissimo in prima persona (infettando famiglia e amici) ma non è totalmente inspiegabile

ieri sera su ottoemezzo c'era farinetti lì, il baffino di eataly che ancora sosteneva che le fabbriche erano sicure e che la produzione non andava fermata, "pane e latte sono necessari" diceva, peccato che eataly produce e vende (a carissimo prezzo) roba al 90% superflua

bisognava chiudere tutto, altro che runner, qui da denuncia è chi a milano toglie le corse atm facendo ammassare i lavoratori in metro e soprattutto chi li fa andare ancora al lavoro

Winston_Smith

Intanto bisogna distinguere tra caso personale e fuga di massa (tutti con familiari in condizioni critiche?).

E poi mi verrebbe da dire che neanche il rischio di "portar" loro il contagio (preso magari con un viaggio ben intruppati lungo mezza Italia), o se va bene di costringerli a una quarantena, credo sia il miglior modo per aiutarli.

In ogni caso riporto dalle FAQ del sito della PDCM:

Posso andare ad assistere i miei cari anziani non autosufficienti?
Sì, è una condizione di necessità. Ricordate però che gli anziani sono le persone più vulnerabili e quindi cercate di proteggerle dai contatti il più possibile.

An.dream

Fossimo in un paese civile, si sarebbe permesso a tutti questi studenti di tornare dai propri cari lasciando i treni e permettendo la salita di tot persone per vagone.
Capisco che i primi giorni erano impreparati, ma dopo 20 giorni non si è ancora capito che lasciare un solo treno Roma-Sicilia (a intermittenza) non è la scelta giusta?
Ma ovviamente finché il 90% delle persone penserà che sia giusto così, si obbligherà a continuare a viaggiare così.

@winston Non mi interessa se i familiari sono in condizioni critiche o meno, hanno tutto il diritto di tornare dai propri cari.

Winston_Smith

Il problema è che di "fughe" ce ne sono state anche nei giorni successivi quando la situazione è stata un po' più chiara: i treni c'erano comunque almeno fino allo scorso weekend e la motivazione del tornare nel luogo di residenza era formalmente valida.
Io comunque in primis mi sarei cacato sotto (scusate il francesismo) di fare un viaggio da Nord a Sud in un treno bello inzeppato, già sto male quando prendo un treno semivuoto e con la mascherina per una sola fermata per andare al lavoro (smartworking aiutami tu). Datemi pure del figlio snaturato, oltre che dello sciacallo, ma la penso così. Che sostegno posso dare ai miei aumentando i rischi e i disagi per me e per loro?

D'accordo su questo.

Inosservato

quando ti toccano sono tutti casi personali
scommetto che ognuno avrà il suo motivo, il problema era che andavano bloccati con la forza, non c'è stato il tempo di farlo, forse non ci sarebbe stata neppure la volontà, non so

chi governa non può sperare nelle reazioni razionali e ineccepibilmente corrette di milioni di cittadini, altrimenti non esisterebbe la polizia, i carabinieri, le banche sarebbero dei gazebo con simpatiche ragazze che distribuiscono i soldi a chi va a prelevare

Winston_Smith

Per quanto mi riguarda non dovrebbero avere il diritto di mettere a rischio la salute di altre persone.
Ok, fosse stato fattibile fare dei treni "sanitari" con ingressi contingentati e soprattutto con monitoraggio delle condizioni dei passeggeri prima della partenza sarebbe forse stata una soluzione (fatto salvo che poi ti dovevi comunque fare la quarantena con i tuoi). Ma la vedo difficile garantire il trasporto in sicurezza di tutte quelle persone (come fai a garantire che nessuno di loro abbia il virus in incubazione?).

An.dream

Immagino qui sia tutta gente che va al supermercato una volta ogni 15 giorni o che si faccia portare la spesa a casa, che si sia licenziata dal proprio lavoro perché doveva spostarsi, che non si faccia una passeggiata da 15 giorni, perché la salute prima di tutto, guai a mettere a rischio la propria o la altrui salute.
Dai su, voi potete andare al supermercato una volta alla settimana o a lavoro e io non posso andare da mia madre?
Ma anche no.

Winston_Smith

Mi spieghi perché il rischio per la salute andando al lavoro o a fare la spesa sarebbe paragonabile? (senza contare la quarantena alla quale obbligheresti tua madre, e oltre a quanto già detto da Gummo)
Passeggiate senza altri fini non ne faccio da una vita.