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26-07-2013, 19:10
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#21
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Banned
Qui dal: Feb 2013
Ubicazione: Nella mia testa
Messaggi: 4,344
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Quote:
Originariamente inviata da alessietto
Ieri sono stato trascinato fuori per un'uscita lungo il Tevere, per il compleanno di un mio collega/concittadino (entrambi non veniamo da Roma ma dalle Marche).
Per l'ennesima volta ho avuto la conferma che non ce la posso fare, i luoghi troppo affollati mi opprimono, il confronto mi opprime, la gente mi opprime. Non mi trovo a mio agio in mezzo alla gente, fingo di essere spensierato ma sto male.
Allo stesso modo anche stare da solo a casa mi opprime, mi autocommisero, non devo fingere nulla solo perchè abito da solo, ma sto male.
Ultimamente non c'è nessuna situazione nella quale io mi trovi a mio agio, il mal di vivere mi insegue dovunque io vada...
Qualcuno ha il mio stesso problema? Ha fatto progressi?
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Beh, forse il tuo disagio è dovuto al bisogno emotivo di avere accanto qualcuno con cui tu possa esprimerti, che si contrappone all'ansia sociale e, forse, al tuo stato umorale (che ti spinge all'isolamento); quindi: bisogno emotivo + impossibilità di soddisfarlo = frustrazione?
Un'altra fonte di disagio potrebbe essere il "dovere" di nascondere il tuo malessere; forse avresti bisogno di parlare sinceramente con qualcuno di quello che provi, invece di tenerti tutto dentro.
Comunque, sì, ho anch'io il tuo stesso problema: provo un gran desiderio di avere degli amici, qualcuno con cui confidaarmi e che possa capirmi ma, non appena trovo una persona che potrebbe anche andar bene, io comincio a prenderla in antipatia o a sviluppare sentimenti ambivalenti, col risultato di tornare al mio precedente stato d'isolamento.
Mi aiuta molto, quando ne ho la possibilità, mantenere le relazioni molto superficiali e cambiare spesso "giro"; prendermi ogni tanto delle pause d'introspezione e cose così.
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19-09-2013, 11:04
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#22
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Banned
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: The Waste Land
Messaggi: 572
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Quote:
Originariamente inviata da alessietto
e che c'entra l'impegno, ripeto non ho problemi di paura, di vergogna, di supertimidezza o altro. Al contrario faccio il brillante, ma dentro sto male, non vorrei esserci.
Uno può sforzarsi di fare l'estroverso, ma non può sforzarsi di essere felice.
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come non quotarti!
Anche per me stare in mezzo alla gente è disastroso...conoscere nuovi posti, allontanarmi troppo dai luoghi che conosco alla perfezione e dovemi sento al sicuro...tutto mi mette ansia...e i miei pensieri negativi mi si sono attaccati addosso come colla superattack e mi seguono ovunque io sia, con chiunque sia...non è questione di superarli o meno, il punto sarebbe proprio riuscire a trovare un equilibrio dentro di noi, superare la nostra depressione ed accontentarci del fatto che la nostra vita è questa e la nostra felicità dipende da questo.
Un'altra cosa che mi distrugge è dover fingere di essere sempre al top...normale come gli altri! sorridere e dare loro la sensazione di stare bene e sentirmi a mio agio in ogni situazione
è stancante sia fisicamente che psicologicamente e mi abbatte rendermi conto che per gli altri vivere bene è qualcosa di naturale, mentre per me deve essere sempre tutto una continua lotta tra i miei desideri e la realtà cupa. Penso cmq che trovare un equilibrio interiore possa renderci più sereni, possa aiutarci a trasformare la finzione in realtà e di conseguenza possa farci diventare meno depressi e ansiosi.
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Ultima modifica di _Alilah_; 19-09-2013 a 11:11.
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19-09-2013, 11:41
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#23
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Banned
Qui dal: Nov 2011
Ubicazione: da qualche parte in mezzo all'oceano Atlantico
Messaggi: 3,331
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L'altro ieri sera a Milano c'erano i negozi aperti fino a tardi causa "Milano fashion night", settimana della moda ecc ecc e il mio unico amico mi ha trascinato fuori di casa. Uno schifo, più camminavo (a fatica, c'era più gente che davanti allo stadio di San Siro per un derby) e più mi sentivo inadeguato, più non capivo "perché tutto quel casino" e perché si fosse reso quasi necessario uscire proprio martedì. Arrivato a casa tremavo come un idiota nel letto e per prendere sonno ce n'è voluto di tempo... Ovviamente al mattino ero più "rinco" di quando sono andato a dormire (?).
PS Ah dimenticavo, non riesco a fingere di divertirmi (cosa ci sia di divertente a stare in mezzo alla calca o seduto al tavolino di un locale con una perfetta idiota dietro di me che tiene la sua sigaretta del ***** perennemente accesa a mezzo metro o meno da me ??? Boh...), no, il mio malessere si vede.
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Ultima modifica di Tribe; 19-09-2013 a 11:45.
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19-09-2013, 11:50
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#24
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 1,074
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Ormai è una costante sentirmi strano, non dico male, ma comunque in modo anomalo, in presenza di altri, tanto quanto in solitudine.. Ieri pomeriggio ero in un enorme parcheggio di un centro commerciale, poco distante dall'ingresso e mi sembrava tutto così incredibilmente stupido, non che né avessi paura, solo che non capivo perché mi trovassi lì, non c'era nessun motivo vero e anche ciò che dovevo comprare non era sufficiente per spingermi ad entrare.. a un tratto mi è salita una nausea sconvolgente e quasi ho sentito il vomito risalire dallo stomaco, mi sono chiuso in macchina e ho acceso il condizionatore a palla perché mi sentivo cuocere.. bo non mi era mai successo in modo così violento.
Quote:
Originariamente inviata da alessietto
e che c'entra l'impegno, ripeto non ho problemi di paura, di vergogna, di supertimidezza o altro. Al contrario faccio il brillante, ma dentro sto male, non vorrei esserci.
Uno può sforzarsi di fare l'estroverso, ma non può sforzarsi di essere felice.
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Quante volte mi sono trovato in situazioni simile, in cui magari mentre discutevo e scherzavo con le persone, dentro di me sentivo che stavo fingendo e senza nemmeno sforzarmi, a volte distrattamente quasi credo di essermi anche divertito, ma poi tornavo a me, mi concentravo su di me e mi era chiaro che ero completamente estraneo a ciò che accadeva e non capivo come facessero loro ad essere così assorbiti in quelle banalità.
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19-09-2013, 12:08
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#25
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Esperto
Qui dal: Jun 2013
Ubicazione: Nord-Est
Messaggi: 952
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Quote:
Originariamente inviata da Tribe
PS Ah dimenticavo, non riesco a fingere di divertirmi (cosa ci sia di divertente a stare in mezzo alla calca o seduto al tavolino di un locale con una perfetta idiota dietro di me che tiene la sua sigaretta del ***** perennemente accesa a mezzo metro o meno da me ??? Boh...), no, il mio malessere si vede.
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