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Vecchio 06-08-2021, 18:58   #1
Banned
 

Ho avuto un lutto in famiglia eppure a parte la tristezza nel vedere gli altri soffrire, non ho versato nemmeno una lacrima.
E' normale sta cosa?

Io sono uno che non lega emotivamente con nessuna persona, nè tantomeno ero legato a questa che è morta.. E gli altri mi evitano. Ma che ci posso fare?
Non sono un cattivo ragazzo, non farei del male a nessuno, ma allo stesso tempo sento di non provare le stesse emozioni che prova la gente "normale".

Ho la sensazione di essere molto cinico e nella vita ho sofferto molto, per questo motivo sono già pronto agli eventi negativi che mi circondano.

Da che potrei essere affetto??
Vecchio 06-08-2021, 19:34   #2
Principiante
 

Quote:
Originariamente inviata da Abe's Oddysee Visualizza il messaggio
Ho avuto un lutto in famiglia eppure a parte la tristezza nel vedere gli altri soffrire, non ho versato nemmeno una lacrima.
E' normale sta cosa?

Io sono uno che non lega emotivamente con nessuna persona, nè tantomeno ero legato a questa che è morta.. E gli altri mi evitano. Ma che ci posso fare?
Non sono un cattivo ragazzo, non farei del male a nessuno, ma allo stesso tempo sento di non provare le stesse emozioni che prova la gente "normale".

Ho la sensazione di essere molto cinico e nella vita ho sofferto molto, per questo motivo sono già pronto agli eventi negativi che mi circondano.

Da che potrei essere affetto??
Ti quoto perché sono nella stessa condizione. Ad Aprile è morto mio padre sono passati 4 mesi nessuna lacrima.
Più in generale posso affermare che il mio lato emotivo è completamente azzerato a favore di quello logico-razionale. Un robot praticamente.
Non so se vi sia un'affezione, almeno lo psicoterapeuta con il quale sto facendo una terapia di gruppo non me ne ha parlato.

Almeno nel mio caso, credo che questo stato, che è più comune di quel che si creda, dipenda dai vissuti familiari, dalla ipersensibilità caratteriale e dai conseguenti dolori e rabbie accumulate nel tempo che portano a crearmi una sorta di barriera difensiva. Il prezzo da pagare è l'ansia anticipatoria che mi tormenta in alcune circostanze. L'ansia nasce proprio da lì cioè dal tenere compressa l'area emotiva che a sua volta genera ansia, come un cane che si morde la coda.
Ringraziamenti da
Stasüdedòs (07-08-2021)
Vecchio 06-08-2021, 19:37   #3
Hor
Esperto
L'avatar di Hor
 

Anch'io ho un'empatia poco attiva, poco vivace e penso che in caso di lutti di persone prossime soffrirei poco... ma è anche vero che sono asperger diagnosticato, può dipendere da questo.
Vecchio 06-08-2021, 20:08   #4
Esperto
L'avatar di Barracrudo
 

È normale, non vuol dire non volessi bene al defunto.

A me colpisce sempre abbastanza la morte di parenti, specie se stretti mi dispiace vedere la salma.

Tuttavia so che la morte non è cosa negativa, è liberazione e rinascita, un processo naturale, x ora ho solo avuto un lutto di patente stretto (altri parenti che sono venuti a mancare meno), ho pianto molto.
Vecchio 06-08-2021, 20:22   #5
Esperto
L'avatar di DeadSoul
 

Pure a me, recentemente, è morto un parente e pure io non ho pianto.
Vecchio 06-08-2021, 20:43   #6
Esperto
L'avatar di Astrid
 

Credo che non ci sia un modo giusto o sbagliato di vivere un lutto ,ognuno reagisce in modo del tutto personale ,c è chi piange e c è chi non piange ma non è che se non versi una lacrima vuol dire che non soffri ,anzi magari è il contrario .
Se non eri legato alla persona che è mancata non ci vedo nulla di strano a non piangere ,certo è naturale esser comunque triste nel vedere la sofferenza altrui ,ad esempio io non ho pianto per i miei nonni paterni perché non li vedevo mai e non c'era un legame .
3 settimane fa invece è mancato mio nonno materno ( sono cresciuta con lui e l ho semore considerato un padre )e nessuno sa quanto ho pianto ,notte e giorno ,tuttora lo faccio e sicuramente lo farò ancora perché tendo per mio carattere a non esternare i miei sentimenti ,difficilmente piango in presenza di altre persone ,lo faccio in camera mia la sera e la notte .
Ognuno la vive a modo suo non c è nulla che non va .
Ringraziamenti da
Hor (06-08-2021), Teach83 (07-08-2021)
Vecchio 07-08-2021, 09:44   #7
Esperto
L'avatar di sparatemi
 

ognuno reagisce a modo proprio davanti a un lutto, c'è chi esterna e chi non riesce a darlo a vedere, personalmente io per il lutto di una parente non ho pianto e mi ha lasciato quasi indifferente proprio come è successo a te, suppongo che oltre alla parentela non avendo un forte legame dato dalle innumerevoli liti mi ha portato alla quasi indiffereza
Vecchio 07-08-2021, 12:36   #8
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da JR_Reloaded Visualizza il messaggio
soffro quando vedo qualcuno soffrire e per me quando papà è morto è stato un sollievo quasi, so che è brutto da dire ma non riuscivo più a vederlo in quel modo.

Anch'io aspetto che arrivi quel momento per saperla finalmente senza sofferenze.
Vedere la paura negli occhi di un genitore e non poter fare niente è l'esperienza più brutta che un figlio possa vivere, soprattutto se il genitore è giovane. Vorrei averla ancora con me ma non cosí.
La speranza della morte mi rende serena poi però vedo gli altri piangere e mi crolla tutto.
Vecchio 07-08-2021, 12:46   #9
Esperto
L'avatar di Wonderlust76
 

E' una difesa. Una barriera mentale che ho creato anche io, perchè so che se lasciassi a briglia sciolta il mio lato emotivo impazzieri dal dolore. Il dolore non serve a un cazzo. Puoi anche sfondari di lacrime, strapparti i capelli, tirare testate contro il muro...nulla può riportare indietro chi se ne è andato. Prima lo si accetta e meglio è.
Non è che non verso nemmeno una lacrima, ma mi sforzo di sopprimere al massimo il dolore...di farlo durare il meno possibile. Di andare avanti.
Onestamente, credo sia un meccanismo che più o meno consciamente mettono in pratica molti.
Vecchio 07-08-2021, 12:47   #10
~~~
Esperto
L'avatar di ~~~
 

Quote:
Originariamente inviata da Abe's Oddysee Visualizza il messaggio
Ho avuto un lutto in famiglia eppure a parte la tristezza nel vedere gli altri soffrire, non ho versato nemmeno una lacrima.
E' normale sta cosa?

Io sono uno che non lega emotivamente con nessuna persona, nè tantomeno ero legato a questa che è morta.. E gli altri mi evitano. Ma che ci posso fare?
Non sono un cattivo ragazzo, non farei del male a nessuno, ma allo stesso tempo sento di non provare le stesse emozioni che prova la gente "normale".

Ho la sensazione di essere molto cinico e nella vita ho sofferto molto, per questo motivo sono già pronto agli eventi negativi che mi circondano.

Da che potrei essere affetto??
Potrebbe essere una difesa inconscia, adottando il "distacco" emotivo da tutto e tutti in qualche modo ti proteggi
Vecchio 07-08-2021, 12:48   #11
Esperto
L'avatar di Stasüdedòs
 

Quote:
Originariamente inviata da Trevis Visualizza il messaggio
Più in generale posso affermare che il mio lato emotivo è completamente azzerato a favore di quello logico-razionale. Un robot praticamente.
Almeno nel mio caso, credo che questo stato, che è più comune di quel che si creda, dipenda dai vissuti familiari, dalla ipersensibilità caratteriale e dai conseguenti dolori e rabbie accumulate nel tempo che portano a crearmi una sorta di barriera difensiva.
Confermo tutto, sono pure io come un androide che tenta goffamente e con scarsi risultati di simulare comportamenti umani... ed è palese che la causa sia stato il bullismo psicologico subìto x 5 anni in età scolare, per proteggersi dal quale ci si crea inconsciamente una barriera emotiva invalicabile, ma con la spiacevole conseguenza che poi, quasi sempre, te la porti dietro anche per il resto della tua vita...
Vecchio 07-08-2021, 13:02   #12
Esperto
L'avatar di Teach83
 

Ognuno reagisce al lutto in modo differente... c'è chi realizza la cosa dopo mesi e scoppia in un mare si lacrime, poi ci sono gli Asperger e lì entano in gioco altri fattori.
Insomma, tutto questo per dire semplicemente che non c'è nulla che non va in te.
Vecchio 07-08-2021, 13:05   #13
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Teach83 Visualizza il messaggio
Ognuno reagisce al lutto in modo differente... c'è chi realizza la cosa dopo mesi e scoppia in un mare si lacrime, poi ci sono gli Asperger e lì entano in gioco altri fattori.
Insomma, tutto questo per dire semplicemente che non c'è nulla che non va in te.
Quoto tutto, delle due meglio essere così che troppo emotivi, secondo me.
Vecchio 07-08-2021, 13:10   #14
~~~
Esperto
L'avatar di ~~~
 

Quote:
Originariamente inviata da Wonderlust76 Visualizza il messaggio
E' una difesa. Una barriera mentale che ho creato anche io, perchè so che se lasciassi a briglia sciolta il mio lato emotivo impazzieri dal dolore. Il dolore non serve a un cazzo. Puoi anche sfondari di lacrime, strapparti i capelli, tirare testate contro il muro...nulla può riportare indietro chi se ne è andato. Prima lo si accetta e meglio è.
Non è che non verso nemmeno una lacrima, ma mi sforzo di sopprimere al massimo il dolore...di farlo durare il meno possibile. Di andare avanti.
Onestamente, credo sia un meccanismo che più o meno consciamente mettono in pratica molti.
Secondo me il dolore serve, ma quando intervengono certe autodifese è la mente che decide per noi


(anche perché una sofferenza repressa non è più sana...)

Ultima modifica di ~~~; 07-08-2021 a 13:24.
Vecchio 07-08-2021, 13:12   #15
Esperto
L'avatar di Crepuscolo
 

Non ho pianto quando è morto il mio cane all'età di quindici anni, non ho pianto quando è morta all'età di cento anni una persona a cui ero affezionato (una specie di nonna) e non ho pianto quando è morto mio nonno, anche lui anziano. Invece ho pianto quando sono morti dei miei animali domestici in giovane età, per fortuna con le persone non è ancora mai successo. Non so se è un caso o sono io che non riesco a piangere per chi muore in età avanzata.
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