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Vecchio 22-01-2015, 12:39   #21
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Dobbiamo trovare la nostra strada, quella passione/lavoro che ti fa alzare la mattina con la voglia di fare..la strada esiste anche per te, per tutti, tutto sta a trovarla ed avere il coraggio di perseguirla anche andando contro tutto, tutti e contro la nostra razionalità. Questa secondo me è la soluzione, ma non mi illudo, mi ricordo come fosse ieri la frase tanto reale quanto tragica della mia maestra di matematica alle medie "il 99% delle persone è costretto a fare cose che non vuole fare".
Queste correnti di pensiero sull'adattarsi vengono inculcate da sempre, quelli che devono pensare al posto nostro ci dicono "lavora, qualsiasi lavoro va bene in tempo di crisi, accontentati e consuma, così sarai realizzato!" Bene, questa è la formula giusta per il raggiungimento della depressione, manifesta o nascosta che sia.

Se non troviamo la nostra strada, possiamo avere tutti i soldi e gli hobby del mondo ma saremo sempre meno felici di un artigiano di una favelas brasiliana che pratica la sua attività per passione.
Vecchio 22-01-2015, 13:09   #22
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Originariamente inviata da syd_77 Visualizza il messaggio
Dobbiamo trovare la nostra strada, quella passione/lavoro che ti fa alzare la mattina con la voglia di fare..la strada esiste anche per te, per tutti, tutto sta a trovarla ed avere il coraggio di perseguirla anche andando contro tutto, tutti e contro la nostra razionalità. Questa secondo me è la soluzione, ma non mi illudo, mi ricordo come fosse ieri la frase tanto reale quanto tragica della mia maestra di matematica alle medie "il 99% delle persone è costretto a fare cose che non vuole fare".
Queste correnti di pensiero sull'adattarsi vengono inculcate da sempre, quelli che devono pensare al posto nostro ci dicono "lavora, qualsiasi lavoro va bene in tempo di crisi, accontentati e consuma, così sarai realizzato!" Bene, questa è la formula giusta per il raggiungimento della depressione, manifesta o nascosta che sia.

Se non troviamo la nostra strada, possiamo avere tutti i soldi e gli hobby del mondo ma saremo sempre meno felici di un artigiano di una favelas brasiliana che pratica la sua attività per passione.
Io non sono così ottimista se uno non ha particolari qualità e passioni dovrà accontentarsi di un mediocre lavoro qualunque..e io mi accontenterei però non lo trovo..
Vecchio 22-01-2015, 13:24   #23
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Io non credo molto nella retorica del "devi trovare la tua passione e mollare tutto e andare contro tutto e tutti".
C'è questa favola della "passione" fortissima e travolgente, che non so perché si è diffusa così tanto, probabilmente piace alla gente perché solletica il romanticismo che abbiamo tutti.
Le passioni totalizzanti sono qualcosa che io non ho, e non tutti hanno la fortuna di avere.
Il mio settore di lavoro e studio decisamente non mi appassiona, ma non lo disdegno e soprattutto non c'è un'altra cosa che mi appassionerebbe di più.
I miei altri interessi e hobby sono tanti e mi danno soddisfazione, ma nessuno di essi mi fa impazzire e mi spinge a conoscerlo in modo enciclopedico, tanto ad esempio da essere in grado di tenere un blog specialistico su quell'argomento.
Le passioni folli, quelle che guidano la vita di una persona, sono un discorso che può fare un artista, uno stilista, un cuoco, un musicista, gente che fa cose artistiche ed estetiche. La gente "normale" può benissimo andare avanti senza sentirsi obbligata ad avere una passione. Se io facessi l'impiegato contabile dovrei fingere di avere la passione per il mio lavoro? ovviamente no, e non per questo dovrei cambiare lavoro.

Comunque sono abbondantemente off topic. Il tema che mi sembra sia posto da Suttree riguarda una cosa più basilare, che si potrebbe definire "l'interesse per le cose" o ancora più semplicemente "l'entusiasmo per la vita". Sono d'accordo con chi ha detto che potrebbero essere sintomi di depressione, seppur lieve e vaga.
Purtroppo non sono in grado di dare consigli, però una cosa potrei dirla. Vedo che nel post iniziale, Suttree, tu quasi minimizzi gli interessi che hai (cinema, calcio, videogiochi). In realtà queste cose possono a pieno titolo essere definite passioni, e valorizzate in quanto tali. Non c'è nulla di male a dire, anche con orgoglio, di essere appassionati di calcio. Il calcio, solo perché piace a tanti italiani, mica è una cosa semplice da seguire e da conoscere. Potresti iniziare a seguirlo in maniera più specialistica (ad esempio frequentando i tanti siti che analizzano le partite e le squadre di calcio), in modo da poter dire che su quello sei competente e potresti insegnare agli altri. Non c'è bisogno di passare ore e ore ogni giorno su un particolare interesse, però si può iniziare a prenderne consapevolezza e farsi una piccola cultura sull'argomento. Lo stesso vale per qualsiasi altra cosa.
Insomma, potresti provare a dare il giusto valore alle cose che ti piacciono, non ci sono passioni di serie B.
La verità è che ogni cosa che ti piace, fosse anche un videogioco, è un lato in più di te, una cosa in più che ti caratterizza.
Vecchio 22-01-2015, 13:35   #24
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Originariamente inviata da Blue Sky Visualizza il messaggio
Potresti iniziare a seguirlo in maniera più specialistica (ad esempio frequentando i tanti siti che analizzano le partite e le squadre di calcio), in modo da poter dire che su quello sei competente e potresti insegnare agli altri. Non c'è bisogno di passare ore e ore ogni giorno su un particolare interesse, però si può iniziare a prenderne consapevolezza e farsi una piccola cultura sull'argomento.
E' proprio lì che le cose iniziano ad annoiarmi..quando passo ad interessarmi in maniera approfondita di qualcosa inizio a stufarmi e lascio perdere..ma all'origine c'è proprio la mancanza di "voglia" di iniziare..
Anche se faccio uno sforzo iniziale, dato che l'argomento mi interessa, l'interesse cala man mano che vado avanti..
Vecchio 22-01-2015, 13:53   #25
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E' proprio lì che le cose iniziano ad annoiarmi..quando passo ad interessarmi in maniera approfondita di qualcosa inizio a stufarmi e lascio perdere..ma all'origine c'è proprio la mancanza di "voglia" di iniziare..
Anche se faccio uno sforzo iniziale, dato che l'argomento mi interessa, l'interesse cala man mano che vado avanti..
Sì capisco benissimo, in parte è una cosa che ho anche io (anche per il calcio). Infatti non ho passioni folli e totalizzanti, cose che passerei tutto il giorno a fare. Per il calcio ad esempio, ogni tanto vado a guardare analisi tattiche avanzate sulle partite, oppure passo il weekend a guardare le principali partite di tutti i principali campionati europei... però non lo farei ogni settimana, dopo un pò mi viene noia.
Potresti decidere in partenza di limitare il tuo sforzo, cioè decidere fin da subito di "non esagerare", per non arrivare ad annoiarti e a sviluppare un senso di frustrazione. La frustrazione è nemica di ogni interesse. Potresti approfondire un argomento, come dire, "un boccone alla volta" e con i tuoi ritmi, ma non per questo devi perdere quel poco di piacere che ne ricavi.
In questo modo non rimani frustrato ogni volta che ti avvicini a un interesse, perché già in partenza non richiedi a te stesso degli standard elevatissimi. Del resto, bisogna capire che per qualsiasi cosa ci sarà sempre qualcuno che ne sa più di noi, o ne è appassionato più di noi, o vi è portato più di noi.
Mi rendo conto che forse parlo più a me stesso che a te, però ecco io riguardo alle mie passioni sto trovando beneficio nel vedere "il bicchiere mezzo pieno": es. io di questo hobby ne so tot e mi piace tot, però le mie conoscenze e il mio interesse non li confronto con quei 2-3 individui che di questo hobby fanno una ragione di vita, li confronto con i profani che non ne sanno nulla - cioè la maggiorparte delle persone.

p.s. riguardo all'esercizio fisico vale esattamente la stessa cosa. Uscire a correre e rimanere frustrati perché non si è riusciti a fare 30 minuti di corsa ininterrotta è normale. Ma è l'atteggiamento sbagliato. Quando si inizia ad andare a correre è importantissimo fare piccoli passi alla volta: 1 minuto di corsa 1 minuti di camminata, così via per 15-20 minuti. Basta. Iniziare a correre e poi annoiarsi perché ci si rende conto che altri corrono più e meglio di noi è un atteggiamento autolesionistico. La vera domanda è: è meglio correre 20 minuti fermandosi a camminare di tanto in tanto oppure rimanere a casa e correrne zero?

Ultima modifica di Blue Sky; 22-01-2015 a 13:58.
Ringraziamenti da
Alessandra (22-01-2015)
Vecchio 22-01-2015, 14:12   #26
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p.s. riguardo all'esercizio fisico vale esattamente la stessa cosa. Uscire a correre e rimanere frustrati perché non si è riusciti a fare 30 minuti di corsa ininterrotta è normale. Ma è l'atteggiamento sbagliato. Quando si inizia ad andare a correre è importantissimo fare piccoli passi alla volta: 1 minuto di corsa 1 minuti di camminata, così via per 15-20 minuti. Basta. Iniziare a correre e poi annoiarsi perché ci si rende conto che altri corrono più e meglio di noi è un atteggiamento autolesionistico. La vera domanda è: è meglio correre 20 minuti fermandosi a camminare di tanto in tanto oppure rimanere a casa e correrne zero?
Ero arrivato a correre 30 minuti di fila ed avevo iniziato da zero..quindi ci avevo impiegato qualche mese..ma lo facevo solo per tenermi in forma e potermi concedere qualche sfizio in più a tavola, non perché mi piacesse correre..poi ho smesso (complice l'arrivo dell'inverno e la facilità con cui mi prendo raffreddore e influenza).
Vecchio 22-01-2015, 14:15   #27
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Ero arrivato a correre 30 minuti di fila ed avevo iniziato da zero..quindi ci avevo impiegato qualche mese..ma lo facevo solo per tenermi in forma e potermi concedere qualche sfizio in più a tavola, non perché mi piacesse correre..poi ho smesso (complice l'arrivo dell'inverno e la facilità con cui mi prendo raffreddore e influenza).
Stessa cosa pure io.
Vecchio 22-01-2015, 14:18   #28
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Per il calcio ad esempio, ogni tanto vado a guardare analisi tattiche avanzate sulle partite, oppure passo il weekend a guardare le principali partite di tutti i principali campionati europei... però non lo farei ogni settimana, dopo un pò mi viene noia.
Io riguardo al calcio ho provato quasi tutto: guardavo sempre le partite(ora non più), giocavo a FootballManager(una vera e propria droga che mi portava via intere giornate..poi ho abbandonato anche quello), Fifa e giochi manageriali online, mi sono interessato al betting, facevo collezione di figurine, leggo spesso quotidiani e mensili a riguardo, faccio il fantacalcio..direi che mi interesso abbastanza però mi sta stufando
Vecchio 22-01-2015, 14:22   #29
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Ero arrivato a correre 30 minuti di fila ed avevo iniziato da zero..quindi ci avevo impiegato qualche mese..ma lo facevo solo per tenermi in forma e potermi concedere qualche sfizio in più a tavola, non perché mi piacesse correre..poi ho smesso (complice l'arrivo dell'inverno e la facilità con cui mi prendo raffreddore e influenza).
Potresti cercare di "farti entrare in testa" ( ) che fare attività fisica è una cosa che ti rende migliore, più sano e più vitale. Ogni volta che corri stai facendo la cosa giusta, non una cosa che "devi" fare, ma una cosa che "vuoi" fare. Cerca in ogni modo di provare piacere quando corri: è una cosa bella e farla ti pone automaticamente in una luce migliore, anche per te stesso.
Inoltre, un consiglio pratico è di ascoltare musica mentre corri: cambia tutto, rende tutto più fluido e meno stressante. Trova la musica che più ti mette di buon umore e ti mette in grado di correre.
E non forzare mai con il ritmo e con il fiato, la corsa deve essere qualcosa di rilassante, poco più che una passeggiata.

Io, pian piano, sto trovando così la motivazione per correre.

Ultima modifica di Blue Sky; 22-01-2015 a 14:24.
Vecchio 22-01-2015, 14:26   #30
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Potresti cercare di "farti entrare in testa" ( ) che fare attività fisica è una cosa che ti rende migliore, più sano e più vitale. Ogni volta che corri stai facendo la cosa giusta, non una cosa che "devi" fare, ma una cosa che "vuoi" fare. Cerca in ogni modo di provare piacere quando corri: è una cosa bella e farla ti pone automaticamente in una luce migliore, anche per te stesso.
Inoltre, un consiglio pratico è di ascoltare musica mentre corri: cambia tutto, rende tutto più fluido e meno stressante. Trova la musica che più ti mette di buon umore e ti mette in grado di correre.
E non forzare mai con il ritmo e con il fiato, la corsa deve essere qualcosa di rilassante, poco più che una passeggiata.

Io, pian piano, sto trovando così la motivazione per correre.
Grazie dei consigli
Con l'arrivo della bella stagione riinizierò quasi sicuramente ad andare a correre..
Vecchio 22-01-2015, 14:30   #31
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Originariamente inviata da Suttree Visualizza il messaggio
Grazie dei consigli
Con l'arrivo della bella stagione riinizierò quasi sicuramente ad andare a correre..
Puoi farlo anche adesso! Una convinzione errata molto diffusa è che si può correre solo in primavera o autunno. D'inverno si corre quai meglio!! Aspetta una giornata in cui non nevica (come oggi da me), copriti il giusto e vai.

Altrimenti, se hai una forte tendenza ad avere influenza o raffreddore, aspetta, io non sono qui per forzare i tempi a nessuno
Vecchio 22-01-2015, 14:33   #32
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Altrimenti, se hai una forte tendenza ad avere influenza o raffreddore, aspetta, io non sono qui per forzare i tempi a nessuno
E' esattamente questo il problema poi abitando quasi in montagna il clima non aiuta..avrei la cyclette..ma è più noioso che correre
Vecchio 22-01-2015, 14:35   #33
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Originariamente inviata da Blue Sky Visualizza il messaggio
Inoltre, un consiglio pratico è di ascoltare musica mentre corri: cambia tutto, rende tutto più fluido e meno stressante. Trova la musica che più ti mette di buon umore e ti mette in grado di correre.
Io invece non riesco a correre con la musica, mi distrae.a parte che con la musica tendo a seguire il ritmo delle canzoni invece che il mio naturale e quindi mi incasino, ma poi per me il bello di correre è proprio il concentrarsi sul corpo e basta, anche sulla fatica e sul dolore, sentirlo in movimento, il respiro, il passo, tutto.
Comunque @Suttree sono nella tua stessa situazione, scazzo pressocchè totale, comunque tu in confronto a me sei messo meglio, non ti angosciare, fai come ti senti, ognuno è diverso, si va a periodi.
Vecchio 22-01-2015, 14:37   #34
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L'avatar di muttley
 

Giovine Suttree, ti faccio una domanda un po' personale: che tipo di rapporto hai avuto coi tuoi famigliari/caregivers in termini di soddisfazione e riconoscimento dei meriti? Che reazione avevano i tuoi di fronte ad un tuo eventuale successo scolastico, sportivo o vattelapesca (non dire che non ce ne sono mai stati, ti sarà capitato di prendere un bel voto ogni tanto)? Dimostravano entusiasmo o rimanevano inerti, passivi e disinteressati? Qui potrebbe risiedere la chiave dell'intero discorso motivazionale: se nei primi anni di vita non abbiamo avuto riscontri emotivi positivi relativamente alle nostre azioni da parte di chi ci stava attorno (non necessariamente genitori, ma soprattutto loro), sarà poi difficile sentirsi motivati da qualcosa.
Siccome però non è mai troppo tardi (cit.) conviene sempre circondarsi di qualcuno, evitare la solitudine e l'isolamento, altrimenti non si avranno mai "fonti" da cui attingere per trovare eventuali motivazioni.
Da piccolo ad esempio non trovavo riscontro alle mie battute deleterie nell'ambiente della famiglia e del parentado, ragion per cui mi sono incupito e ho rinunciato a qualsivoglia aspirazione a far ridere il prossimo tuttavia, quei pochi amici che mi sono fatto negli ultimi dieci anni, hanno trovato talvolta piacevole il mio vago motteggiare, incitandomi di conseguenza a perseguire questo aspetto del carattere.
Vecchio 22-01-2015, 14:38   #35
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Originariamente inviata da sadsilversoul Visualizza il messaggio
Io invece non riesco a correre con la musica, mi distrae.a parte che con la musica tendo a seguire il ritmo delle canzoni invece che il mio naturale e quindi mi incasino, ma poi per me il bello di correre è proprio il concentrarsi sul corpo e basta, anche sulla fatica e sul dolore, sentirlo in movimento, il respiro, il passo, tutto.
Comunque @Suttree sono nella tua stessa situazione, scazzo pressocchè totale, comunque tu in confronto a me sei messo meglio, non ti angosciare, fai come ti senti, ognuno è diverso, si va a periodi.
Benissimo l'importante è che ognuno trovi il suo modo.
Io ad esempio ho due tipi di musica , due playlist, che ascolto a seconda di quale ritmo di corsa voglio tenere. Con la musica più forte vado più forte, con quella più lenta vado più lento
Ascoltare il mio respiro e i miei passi mi dà un senso di pesantezza, che mi enfatizza psicologicamente lo sforzo quindi non va bene.
Ma appunto, ognuno deve trovare il modo che lo fa stare bene e gli dà più piacere nella corsa.
Vecchio 22-01-2015, 14:40   #36
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Originariamente inviata da sadsilversoul Visualizza il messaggio
Io invece non riesco a correre con la musica, mi distrae.a parte che con la musica tendo a seguire il ritmo delle canzoni invece che il mio naturale e quindi mi incasino, ma poi per me il bello di correre è proprio il concentrarsi sul corpo e basta, anche sulla fatica e sul dolore, sentirlo in movimento, il respiro, il passo, tutto.
Anche per me è così
La musica la ascolto quando faccio cyclette perché altrimenti il tempo non mi passa più e diventa una tortura..
Vecchio 22-01-2015, 14:42   #37
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Originariamente inviata da Suttree Visualizza il messaggio
E' esattamente questo il problema poi abitando quasi in montagna il clima non aiuta..avrei la cyclette..ma è più noioso che correre
Caro Suttree, oggi ti perseguito e non ti mollo (scusa, poi la smetto). La cyclette ce l'ho anche io... è una grande invenzione!!!
Sai cosa faccio io sulla cyclette per non annoiarmi? ascolto la musica e/o guardo la tv e/o leggo un libro e/o studio addirittura!
Paradossalmente la cyclette mi dà l'occasione per leggere qualcosa, un libro o una rivista. Un tempo che altrimenti non mi ritaglio mai. Sì lo so sono un pò strano però così almeno ogni tanto ci vado sulla cyclette, e come ho detto prima: è sempre meglio che zero
Vecchio 22-01-2015, 14:49   #38
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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Giovine Suttree, ti faccio una domanda un po' personale: che tipo di rapporto hai avuto coi tuoi famigliari/caregivers in termini di soddisfazione e riconoscimento dei meriti? Che reazione avevano i tuoi di fronte ad un tuo eventuale successo scolastico, sportivo o vattelapesca (non dire che non ce ne sono mai stati, ti sarà capitato di prendere un bel voto ogni tanto)? Dimostravano entusiasmo o rimanevano inerti, passivi e disinteressati?
Da piccolo andavo molto bene a scuola ma ero un disastro nelle attività sportive e nel socializzare (anche se la mia ristretta cerchia di amici l'ho sempre avuta)..mia madre era contenta dei mie risultati scolastici e mi incoraggiava..mio padre invece considerava studiare una cosa da "sfigati" e mi voleva che io fossi bravo nello sport e avessi tanti amici..non mi ha mai accettato per ciò che ero e solo ultimamente stiamo ricucendo un po' i rapporti..
Penso che il pessimo rapporto con mio padre abbia influenzato negativamente la mia vita..ma ora non so come porvi rimedio..
Vecchio 22-01-2015, 15:17   #39
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L'avatar di HurryUp
 

Io vedo la pigrizia - quella di questo genere, che prende anche me - come un segnale di rigetto del corpo verso i meccanismi di condizionamento in cui siamo inseriti. Ogni sistema in cui viviamo ci opera una pressione per programmare il nostro ego a diventare un ingranaggio per il sistema e non un individuo consapevole e libero. Non c'è intenzionalità, sono meccanismi automatici che convergono a questo condizionamento in modo complesso. Qualunque cosa a cui l'ego si attacca diventa un'adesione al condizionamento: dal lavoretto umile e mediocre alla passione artistica più nobile. Non è importante cosa si fa, ma perchè si fa. Autoprogrammare il proprio ego per seguire una passione con lo scopo di risolvere la pigrizia è un altro output del sistema di condizionamento a questa condizione individuale: sei pigro? Rischi di sgamare il recinto in cui vieni coltivato, quindi ho due opzioni. Opzione 1: ti stimolo a cercare una passione a cui attaccarti attraverso una motivazione programmata. Opzione 2: dalla pigrizia ti faccio passare all'indifferenza per tutto, così rimani -se pur riluttante- sempre nel recinto, ove è pianto e stridor di denti.
Invece di programmare l'ego a adattarsi a una nuova passione, io reagisco coltivando questa sensazione di disidentificazione con gli interessi del sistema, che sono tanto rendermi un ego programmato a far girare questa o quella passione/dovere/hobbie, quanto quella di trasformarmi in un ameba privo di forza e volontà pur di non diffondere il virus della disidentificazione nel sistema.
Stai giocando una partita contro il sistema, ti sei disidentificato con esso e hai posto la dualità tra te e lui, adesso devi elaborare una strategia, perchè lui l'ha già elaborata.
Vecchio 22-01-2015, 16:13   #40
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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
[...] quei pochi amici che mi sono fatto negli ultimi dieci anni, hanno trovato talvolta piacevole il mio vago motteggiare, incitandomi di conseguenza a perseguire questo aspetto del carattere.

Ultima modifica di kaito; 22-01-2015 a 16:23.
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