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12-04-2021, 17:17
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#21
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Banned
Qui dal: Dec 2020
Messaggi: 1,435
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Ma perché fate i bandi quando si sa benissimo che passano solo i raccomandati. E' solo una perdita di tempo e in più ci rimanete di m...
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12-04-2021, 17:53
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#22
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 138
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Quote:
Originariamente inviata da Svalvolato
Io sono l'antitesi della competizione e non ho praticamente nessuna velleità di carriera, anche per me lo "stipendio fisso" è il massimo cui posso/voglio ambire.
Detto questo IljaIlic ha delle capacità nettamente superiori alla media, soprattutto in un ambito (quello matematico/scientifico) che al giorno d'oggi ti spalanca porte importanti, anche a livello economico. E' chiaro che col senno di poi le scelte sue e della famiglia si sono rivelate "fallimentari", soprattutto vedendo dove sono finiti i suoi "simili".
Se hai 2 padelle al posto dei piedi anche finire in serie D è considerato un traguardo, ma se sei un potenziale fenomeno e vedi i tuoi ex compagni essere in A, mentre tu giochi nella Puzzonese, è chiaro che rosichi.
E comunque la competizione, per quanto elevata in maniera esasperata sia sicuramente controproducente, di base è ciò che ha permesso all'uomo di lasciare le caverne e di arrivare dove è arrivato.
Non ci possono essere solo persone nella media che si accontentano ma anche di gente che svetta e che ha fame e voglia.
Citando una frase che mi colpì: "Non c'è niente di peggio dello spreco del talento umano", direi che purtroppo questo calza bene a IljaIlic.
P.S. In Oriente la competizione è ancora peggio, citofonare scuole nipponiche o coreane.
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Non avrei saputo sintetizzare meglio la mia situazione.
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12-04-2021, 18:44
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#23
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,565
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Che casino la vita... Porca puttana
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12-04-2021, 18:55
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#24
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Esperto
Qui dal: Jan 2020
Messaggi: 14,074
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Condivido, anche io andavo bene a scuola, ho fatto l’università e nonostante già in quel periodo non stessi bene e sia iniziata la depressione, quello che mi ha definitivamente fatto cadere è stato capire che il mondo del lavoro non è di quelli bravi, ma dei privilegiati o degli stronzi.
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13-04-2021, 06:25
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#25
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Esperto
Qui dal: Dec 2019
Ubicazione: Monsters in the parasol
Messaggi: 2,706
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Vedo che molti da ragazzi compensavano i problemi di adattamento con l'alto rendimento scolastico, io nemmeno quello.
Oltre ad essere timido ed evitante a livelli estremi ero anche un somaro mentecatto che si è diplomato a stento. L'unica compensazione è stata iniziare a bere alcolici e fumare da giovanissimo, ero la feccia delle feccia, l'incubo di qualsiasi genitore. Paradossalmente è andata un po meglio dopo il diploma visto che ho trovato subito un lavoro che mi ha permesso di coltivare la mia passione per la musica e mi sono buttato sulla chitarra diventando molto bravo a suonare, ma è stato un abbaglio. La depressione e l'evitamento hanno vinto su tutto portandomi sull'unica strada possibile per me, quella del rifiuto umano reitto della società.
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13-04-2021, 12:02
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#26
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Esperto
Qui dal: Jan 2019
Ubicazione: Provincia di Bologna
Messaggi: 5,151
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Ma anche io non è che fossi una cima, tant'è che sono passato con 86/100.
Andavo bene solo nelle materie umanistiche o artistiche, e poi una difficoltà di concentrazione ed un alta distraibilità.
Non sono multitasking ( per fare mille cose devo andare avanti a bigliettini e promemoria), se la cosa non mi interessa non riesco a concentrarmi, se mi piace un argomento penso solo a quello h24 come un ossessione, ecc....
Avrei dovuto fare Beni Culturali per prendere la laurea ma ho desistito, sarei stato al 99% un fuoricorso over...
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13-04-2021, 20:32
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#27
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Intermedio
Qui dal: Sep 2017
Messaggi: 271
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è il pensiero che mi ossessiona in questo periodo.. ho iniziato l'anno con un lavoro poi abbandonato, ne ho preso un altro e ho abbandonato anche quello.. non è tanto guadagnare lo stipendio (che poi ad averceli 1400 puntuali e fissi..) è fare qualcosa che non ti faccia letteralmente venire la nausea. Io ho fatto male i conti sin dall'inizio, complice anche una famiglia che aveva l'ansia di vedermi "incasellata" da qualche parte, tanto che mia madre - e non potrò mai dimeticare sta cosa, da denuncia - mi svegliò il giorno del mio compleanno tirandomi letteralmente giù dal letto prendendomi per i capelli perchè dovevo scegliere una facoltà. Immaginate da quel momento come potevo "scegliere" attentamente cosa fare della mia vita.. già fare il classico è stata una stronzata, poi mi sono praticamente buttata via in una facoltà orrida, un mappazzone di materie insegnate in modo becero e totalmente inutili, un ambiente deprimente che non mi interessava minimamente frequentare (e infatti non seguivo quasi mai). Risultato: mi trovo incastrata in un lavoro che mi fa schifo, che non sono riuscita a sopportare, pensavo di adattarmi ma mi sbagliavo. Il lavoro adatto sarebbe stato qualcosa di tecnico-pratico, vorrei avere convinzione per rimettermi a studiare ma a quasi 30 anni è uno strazio..
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13-04-2021, 22:24
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#28
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,525
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"Seguire la mia strada" mi sembra un lusso incredibile, anche se a vent'anni ci credevo molto. Io mi sono limitato a cercare di non seguire quelle per me tracciate da altri, con risultati altalenanti, ma comunque discreti.
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13-04-2021, 22:41
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#29
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,525
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Strade tracciate da altri: lavoro qualsiasi purché onesto, senza cazzeggiare che la vita è fatta per sgobbare come asini (madre), lavoro prestigiosissimo per far schiattare tutti d'invidia (parenti paterni), vita mediocre sul registro della colpa perché assomiglio a mio padre (parenti materni), vita schiva sul registro della timidezza e dell'ossessività perché "sono fatto così" (nonna), non sa/non risponde (padre).
Un giovane Angus: Aiuuuuuutoooooooo
Me la sono cavata con un "vi faremo sapere", e una strada mia inizio a delinearla giusto adesso.
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14-04-2021, 15:13
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#30
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Banned
Qui dal: Apr 2015
Ubicazione: Ovunque ma non qui
Messaggi: 14,396
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Quote:
Originariamente inviata da Nannerl
è il pensiero che mi ossessiona in questo periodo.. ho iniziato l'anno con un lavoro poi abbandonato, ne ho preso un altro e ho abbandonato anche quello.. non è tanto guadagnare lo stipendio (che poi ad averceli 1400 puntuali e fissi..) è fare qualcosa che non ti faccia letteralmente venire la nausea. Io ho fatto male i conti sin dall'inizio, complice anche una famiglia che aveva l'ansia di vedermi "incasellata" da qualche parte, tanto che mia madre - e non potrò mai dimeticare sta cosa, da denuncia - mi svegliò il giorno del mio compleanno tirandomi letteralmente giù dal letto prendendomi per i capelli perchè dovevo scegliere una facoltà. Immaginate da quel momento come potevo "scegliere" attentamente cosa fare della mia vita.. già fare il classico è stata una stronzata, poi mi sono praticamente buttata via in una facoltà orrida, un mappazzone di materie insegnate in modo becero e totalmente inutili, un ambiente deprimente che non mi interessava minimamente frequentare (e infatti non seguivo quasi mai). Risultato: mi trovo incastrata in un lavoro che mi fa schifo, che non sono riuscita a sopportare, pensavo di adattarmi ma mi sbagliavo. Il lavoro adatto sarebbe stato qualcosa di tecnico-pratico, vorrei avere convinzione per rimettermi a studiare ma a quasi 30 anni è uno strazio..
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Cos'hai studiato?
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