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13-12-2020, 18:18
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#281
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Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,719
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Quote:
Originariamente inviata da Bluevelvet93
Nel non ammazzare sé stessi
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se la vita non piace e non ha senso, tanto vale ammazzarsi ahah
occupare la mente lavorando è solo "cope", una distrazione dai veri problemi
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13-12-2020, 18:37
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#282
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,147
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Quote:
Originariamente inviata da Darby Crash
se stai già bene nel privato puoi avere un buon motivo per faticare e procurarti dei soldi per campare. Se invece hai una vita privata poco soddisfacente e neanche il lavoro ti entusiasma, allora lavorare è solo un ammazzare il tempo: dove sta il senso nell'ammazzare il tempo?
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Il motivo per lavorare è sempre lo stesso: soldi. Non ho capito qual è il motivo diverso nel caso in cui si abbia una vita nel resto soddisfacente.
È vero però che una vita che si esaurisce nel lavoro è un po' uno schifo (peggio quando non c'è neanche quello, dopo una certa età)
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13-12-2020, 18:43
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#283
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Banned
Qui dal: Apr 2020
Messaggi: 13,603
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Se potessi economicamente permettermi di non lavorare lo farei ben volentieri , magari mi renderei utile comunque, farei sempre lunghe camminate , giri in bici, anche la mia anima ne gioverebbe sicuramente
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13-12-2020, 18:58
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#284
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Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,719
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Quote:
Originariamente inviata da alien boy
Il motivo per lavorare è sempre lo stesso: soldi. Non ho capito qual è il motivo diverso nel caso in cui si abbia una vita nel resto soddisfacente.
È vero però che una vita che si esaurisce nel lavoro è un po' uno schifo (peggio quando non c'è neanche quello, dopo una certa età)
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se la vita è soddisfacente, i soldi sono necessari per farla durare, visto che senza soldi è molto complicato campare
se invece la vita non è soddisfacente, è inutile impegnarsi per guadagnare soldi, visto che questi sarebbero utili per prolungare qualcosa che non porta piaceri
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13-12-2020, 19:02
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#285
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,147
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Quote:
Originariamente inviata da Darby Crash
se la vita è soddisfacente, i soldi sono necessari per farla durare, visto che senza soldi è molto complicato campare
se invece la vita non è soddisfacente, è inutile impegnarsi per guadagnare soldi, visto che questi sarebbero utili per prolungare qualcosa che non porta piaceri
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A parole sarebbe così, nei fatti pur con una vita insoddisfacente quando si inizia ad avere problemi per arrivare alla fine del mese quasi nessuno si lascia morire o si ammazza. Per cui in quel caso non è affatto inutile trovare il modo di fare soldi.
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13-12-2020, 19:23
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#286
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Esperto
Qui dal: Jan 2019
Messaggi: 2,256
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Quote:
Originariamente inviata da Milo
Ma magari sul lavoro trovi un compagno... cercalo pensando a quello più che hai soldi..
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Ultimi anni di sopportazione e poi mi suicido.
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13-12-2020, 19:45
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#287
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Esperto
Qui dal: Mar 2018
Messaggi: 920
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Quote:
Originariamente inviata da Delta80
Se potessi economicamente permettermi di non lavorare lo farei ben volentieri , magari mi renderei utile comunque, farei sempre lunghe camminate , giri in bici, anche la mia anima ne gioverebbe sicuramente
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Invece è peggio, senza il lavoro i pensieri intrusivi aumentano, inoltre ti senti più utile.
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06-01-2021, 01:37
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#288
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,288
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Quote:
Originariamente inviata da Mik80
Invece è peggio, senza il lavoro i pensieri intrusivi aumentano, inoltre ti senti più utile.
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Mah, evidentemente non funzioniamo tutti allo stesso modo: io nell'ultimo periodo in cui lavoravo avevo molti ma molti più pensieri intrusivi di adesso (complici anche pressioni psicologiche e mobbing).
Se l'ambiente è malsano non mi sento assolutamente utile, utile a chi? A quei quattro stronzi che mi trattano di merda?
Mi sembra abbastanza chiaro, leggendo l'intera discussione, che chi ha avuto la fortuna di non incappare mai in esperienze spiacevoli, come ad esempio il mobbing, non è arrivato a maturare un certo tipo di pensiero, sospettoso e diffidente, verso l'ideologia secondo la quale il lavoro migliora la persona.
In conclusione io dico: il lavoro migliora la persona? Dipende dall'ambiente in cui ci si trova, se è sano, collaborativo, si, si costruiscono anche rapporti umani basati sul darsi una mano uno con l'altro, se è tossico, maligno, fatto di cattiverie gratuite assolutamente no, porta a diventare rabbiosi, costantemente in sfida con gli altri, ma non è una competizione sana, è un gioco al massacro che mette a dura prova i nervi, e c'è il forte rischio che quella frustrazione la si porti anche fuori dal lavoro e incida nella vita in generale.
So di cosa sto parlando perché ci sono passato personalmente: nell'ultimo anno di mobbing per resistere a quell'ambiente sfogavo tutta la mia rabbia quando tornavo a casa, verbalmente, coi miei familiari, poi ci si chiude e non si vuol vedere più nessuno perché si è talmente stanchi di avere a che fare con la gente, che le energie sono azzerate.
Quella non è più vita, ho i soldi ma non me ne faccio un cazzo, o meglio, li spendo per andare in analisi e prendere pastiglie, per riuscire a lavorare, un paradosso assurdo
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06-01-2021, 01:45
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#289
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Banned
Qui dal: Dec 2020
Messaggi: 37
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Quote:
Originariamente inviata da Nightlights
Mah, evidentemente non funzioniamo tutti allo stesso modo: io nell'ultimo periodo in cui lavoravo avevo molti ma molti più pensieri intrusivi di adesso (complici anche pressioni psicologiche e mobbing).
Se l'ambiente è malsano non mi sento assolutamente utile, utile a chi? A quei quattro stronzi che mi trattano di merda?
Mi sembra abbastanza chiaro, leggendo l'intera discussione, che chi ha avuto la fortuna di non incappare mai in esperienze spiacevoli, come ad esempio il mobbing, non è arrivato a maturare un certo tipo di pensiero, sospettoso e diffidente, verso l'ideologia secondo la quale il lavoro migliora la persona.
In conclusione io dico: il lavoro migliora la persona? Dipende dall'ambiente in cui ci si trova, se è sano, collaborativo, si, si costruiscono anche rapporti umani basati sul darsi una mano uno con l'altro, se è tossico, maligno, fatto di cattiverie gratuite assolutamente no, porta a diventare rabbiosi, costantemente in sfida con gli altri, ma non è una competizione sana, è un gioco al massacro che mette a dura prova i nervi, e c'è il forte rischio che quella frustrazione la si porti anche fuori dal lavoro e incida nella vita in generale.
So di cosa sto parlando perché ci sono passato personalmente: nell'ultimo anno di mobbing per resistere a quell'ambiente sfogavo tutta la mia rabbia quando tornavo a casa, verbalmente, coi miei familiari, poi ci si chiude e non si vuol vedere più nessuno perché si è talmente stanchi di avere a che fare con la gente, che le energie sono azzerate.
Quella non è più vita, ho i soldi ma non me ne faccio un cazzo, o meglio, li spendo per andare in analisi e prendere pastiglie, per riuscire a lavorare, un paradosso assurdo
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tutto esatto quello che dici; il problema però è che non troverai mai l ambiente sano a 360 gradi, ci saranno sempre le merde umane. La questione è che la persona deve cavarsela con simpatia, furbizia ed anche intelligente opportunismo, qualità che ha solo chi non è affetto da disagi emotivi/relazionali. In conclusione: o ti adatti e trovi un qualsiasi modo per sfogare la frustrazione che, per forza di cose, si accumula nel tempo, o son cazzi. Non vedo alternative.
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06-01-2021, 01:51
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#290
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,288
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Originariamente inviata da iceboy
tutto esatto quello che dici; il problema però è che non troverai mai l ambiente sano a 360 gradi, ci saranno sempre le merde umane. La questione è che la persona deve cavarsela con simpatia, furbizia ed anche intelligente opportunismo, qualità che ha solo chi non è affetto da disagi emotivi/relazionali. In conclusione: o ti adatti e trovi un qualsiasi modo per sfogare la frustrazione che, per forza di cose, si accumula nel tempo, o son cazzi. Non vedo alternative.
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Io sto parlando di mobbing trasversale, ideato dai titolari e messo in atto anche dai colleghi, d'accordo col capo (o intimoriti), che ti mettono in condizione di non lavorare perché manca la comunicazione, e gli strumenti, per lavorare.
Cosa ben diversa dal semplice collega antipatico.
In questo caso si può avere tutta la buona volontà e i buoni propositi di questo mondo, cercare di resistere in tali condizioni porta a danni psicologici assicurati.
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06-01-2021, 01:58
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#291
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,690
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Quote:
Originariamente inviata da Nightlights
Io sto parlando di mobbing trasversale, ideato dai titolari e messo in atto anche dai colleghi, d'accordo col capo (o intimoriti), che ti mettono in condizione di non lavorare perché manca la comunicazione, e gli strumenti, per lavorare.
Cosa ben diversa dal semplice collega antipatico.
In questo caso si può avere tutta la buona volontà e i buoni propositi di questo mondo, cercare di resistere in tali condizioni porta a danni psicologici assicurati.
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Tutto vero, ci mancherebbe. Io credo che il lavoro debba sempre essere "sostenibile". La famosa sostenibilità di cui si parla nelle aziende dovrebbe essere declinata anche con riguardo all'equilibrio psicofisico del lavoratore. Il lavoro è sempre un fattore impattante, non è una passeggiata di salute, bisogna rendersi conto di ciò e creare le condizioni perché il lavoratore non vada in sofferenza oltre una certa soglia critica.
Nelle aziende si dovrebbe capire che il lavoro incide sulla salute della persona, è come una lama sulla carne viva del lavoratore. Bisogna fare il possibile perchè lavorare non diventi una minaccia per la salute.
Quello che racconti certamente non va bene. Va però detto, come noti anche tu, che non è la regola.
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06-01-2021, 02:03
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#292
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Banned
Qui dal: Dec 2020
Messaggi: 37
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Originariamente inviata da Nightlights
Io sto parlando di mobbing trasversale, ideato dai titolari e messo in atto anche dai colleghi, d'accordo col capo (o intimoriti), che ti mettono in condizione di non lavorare perché manca la comunicazione, e gli strumenti, per lavorare.
Cosa ben diversa dal semplice collega antipatico.
In questo caso si può avere tutta la buona volontà e i buoni propositi di questo mondo, cercare di resistere in tali condizioni porta a danni psicologici assicurati.
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giusto anche questo, il problema però è che se nn ci s'impegna ad argomentare/scherzare/relazionarsi in generale sia coi colleghi che col capo si avranno sempre rogne, anche coi soli colleghi (se insorgono divergenze ed antipatie, alla lunga, lo stress porta a notevoli danni, anche a frequenti liti che costringono al licenziamento). Purtroppo la chiusura caratteriale porta sempre svantaggi in qualsiasi ambito dell'esistenza; infatti il bravo genitore, quando s'accorge che il bambino è troppo timido, s'impegna ad indirizzarlo su attività sociali. Un esempio è la cantante Alexia, lo raccontò ad un suo concerto che sua madre s'era accorta della sua estrema timidezza invitandola a far teatro, e funzionò al punto tale da sbloccarsi e diventare una cantante internazionale. Ovviamente per noi adulti, con danni radicati, è tosta, ma dobbiam solo accetarla la realtà.
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06-01-2021, 02:07
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#293
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,288
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Quote:
Originariamente inviata da Blue Sky
Quello che racconti certamente non va bene. Va però detto, come noti anche tu, che non è la regola.
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No no chiaro, non è la regola, riporto solo un esperienza. Cerco più che altro di mettere in guardia nel caso comincino a verificarsi dinamiche "sospette".
In quei casi c'è una volontà precisa dall'alto di estromettere un lavoratore, per le più disparate ragioni, che potrebbero anche esulare da demeriti nei confronti della persona, potrebbero essere anche meri motivi di politiche aziendali.
Solo che bisogna stare attenti a non cadere nella trappola di sentirsi in colpa per proprie mancanze o demeriti, è molto facile in questi casi.
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06-01-2021, 02:12
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#294
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,288
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Quote:
Originariamente inviata da iceboy
giusto anche questo, il problema però è che se nn ci s'impegna ad argomentare/scherzare/relazionarsi in generale sia coi colleghi che col capo si avranno sempre rogne, anche coi soli colleghi (se insorgono divergenze ed antipatie, alla lunga, lo stress porta a notevoli danni, anche a frequenti liti che costringono al licenziamento).
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Il mobbing è qualcosa di diverso.
I colleghi cambiano atteggiamento nei tuoi confronti dal momento in cui comincia.
Se non gli fossi andato a genio non sarei rimasto li per più di 10 anni.
Io prima che cominciasse non avevo problemi con nessuno, pur non essendo un mostro di simpatia ed estroversione
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06-01-2021, 10:05
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#295
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Esperto
Qui dal: Aug 2016
Messaggi: 2,263
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Io per fortuna mi trovo benissimo coi colleghi, ed essendo nel pubblico ci sono probabilmente anche meno problemi e pressioni in tal senso. Tuttavia sento sempre più storie da parte di conoscenti come quelle di Nightlights, nei più svariati ambiti, da chi lavora in ufficio, agli operai, passando per chi è nella GDO.
Il suo caso non sarà la norma, ma con sempre meno lavoro, in cui spesso puoi anche essere facilmente rimpiazzabile, questi casi potrebbero presto diventarlo.
Sicuramente un'eccessiva introversione non aiuta, ma se è stato lì 10 anni non era quello il problema; semplicemente ad un certo punto non serviva più, e non potendolo forse licenziare hanno provato a fare in modo che lo facesse lui portandolo all'esaurimento.
E gli altri colleghi sono utilizzati spesso in tal senso (il famoso divide et impera che, chi più chi meno, tutti i responsabili lo mettono in atto, lo vedo anche dove sono io) per arrivare a ciò. Colleghi che oggi sono mobber, ma domani potrebbero diventare i mobbizzati, qualora non servissero più neanche loro.
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06-01-2021, 10:16
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#296
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,567
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Diciamo che la gente di merda è un po’ in tutti i posti di lavoro, da altre parti meno da altre parti di piu’, soprattutto in quelli che io chiamo lavoracci -perche’ sei uno sguattero- come la ristorazione e il magazzino. In quei posti la probabilità di avere a che fare con delle teste di cazzo e degli ignorantoni è molto alta.
Anche nei supermercati parlando con alcune persone ho sentito che ci sono molti stronzi.
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06-01-2021, 11:31
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#297
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,955
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A me fa strano la logica "o ho una vita privata+lavoro, o meglio niente".
Se non ho la prima, vivo meglio la seconda e viceversa, perché una toglie tempo ed energie all'altra.
Tutte e due poco le reggerei.
E senza lavoro che faccio se non ho vita privata?
"Almeno" lavoro e quello può dare il senso alla vita di per sé (posto che niente ha un senso proprio, se non quello che attribuisci tu), piuttosto che niente meglio un impegno e una carriera soddisfacente.
Rispetto gli altri punti di vista, si vede che altri riescono a fare tante altre cose interessanti senza lavoro, io no, ok nel mondo ideale è meglio dedicarsi alle proprie passioni che lavorare, ma come persona problematica le cose "belle"che mi piacerebbero in sostituzione al lavoro tanto non le faccio comunque, percui appunto sarebbe già tanto riuscire a lavorare, almeno.
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06-01-2021, 12:50
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#298
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,567
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Si ma è totalmente errato pensare di dare un senso alla vita tramite il lavoro, non funziona così. La vedo una cosa troppo “illusoria”. Troppo per coprire facilmente la vita che non si ha.
Il lavoro non riempe la vita e non dovrebbe riempirla, le persone, i sentimenti, le emozioni, dovrebbero riempire la vita.
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06-01-2021, 13:22
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#299
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,955
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Quote:
Originariamente inviata da Ezp97
Si ma è totalmente errato pensare di dare un senso alla vita tramite il lavoro, non funziona così. La vedo una cosa troppo “illusoria”. Troppo per coprire facilmente la vita che non si ha.
Il lavoro non riempe la vita e non dovrebbe riempirla, le persone, i sentimenti, le emozioni, dovrebbero riempire la vita.
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Sì, dovrebbero.
Il problema è che nella vita, molte cose dovrebbero essere e però non sono.
Da giovani si ha tutto il diritto di aspirare al massimo, cioè alla vita appagante sotto tutti i punti di vista, che si desidera.
Poi viene il momento di farsi i conti in tasca, cosa effettivamente puoi e cosa no.
E lì impuntarsi con "o tutto o niente" porta via tempo prezioso, meglio qualcosa che niente.
Anch'io credo che la differenza la facciano le persone e le relazioni interpersonali in genere (anche nel lavoro stesso). Però certe vite non vanno così, si funziona in modo differente o diversamente è andata, tanto vale allora mettersi dietro a qualcos'altro, piuttosto che nulla.
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Ultima modifica di claire; 06-01-2021 a 13:26.
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06-01-2021, 13:29
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#300
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,955
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Quote:
Originariamente inviata da sconfitto
effettivamente non è una frase così sbagliata. il lavoro serve a soddisfare le necessità materiali e a non morire, ma se non hai una vita non sei già un po' morto ? poi chiaro c'è lavoro e lavoro ci sono situazione più o meno brutte, non o tutto brutto o tutto bello. però in generale anche recuperare la propria integrità personale e rimettersi in sesto dentro sono importanti quanto studiare o lavorare.
non so, non vorrei portare altra depressione in questo forum , nel caso mi scuso e cancello
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Per qualcuno il lavoro non è solo sostentamento economico in funzione della vita relazionale che hai fuori, ma ha un ruolo di realizzazione del sé, amano(o aspirano ad amare)quello che fanno tutti i giorni in quanto tale e non perché ti arrivano i soldi.
Questa visione consente di poter trovare realizzazione e appagamento di un bisogno anche a chi non ha altro di soddisfacente fuori.
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