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Vecchio 01-08-2020, 13:42   #1
Intermedio
L'avatar di Raffaele
 

Ragazzi, volevo scrivervi questo per tirare un po’ il morale a tutti ed anche a me stesso: bisogna farsi forza e coraggio, so che può sembrare banale e scontato questo consiglio e poco pratico, ma in fondo ci sono un’infinità di situazioni “semplici” dalle quali noi cerchiamo più o meno consapevolmente di fuggire come topi davanti ad infiniti gatti, ovvero il mondo sociale. In quest’ultimo periodo mi sono imposto una sorta di “comandamento” pratico, del tipo: “Qualunque situazione sociale, anche quella vissuta soggettivamente come la più imbarazzante e la più ansiosa, è sempre meglio affrontarla anziché fuggirla”.. detto questo adesso non mi sto negando e non sto rifiutando più nulla attraverso le solite scuse, non evito le uscite serali con amici del passato ed anche con amici nuovi, nessuna situazione sociale che per me può risultare molto imbarazzante adesso può limitarmi .. quello che temiamo è il nulla, tutti i nostri timori sono frutto di una fantasia distorta ed é bello accorgersi dopo aver superato una “prova” quanto i timori precedenti (soprattutto l’ansia anticipatoria) fossero enormemente esagerati e scollegati dalla realtà dei fatti.. ieri sera ad esempio, prima di uscire stavo sudando più per l’ansia che per il caldo.. uscire di sera, conoscere persone nuove ecc.. mi stava facendo sprofondare in un turbinio emotivo molto spiacevole.. che ho fatto? Non ho evitato, sono uscito comunque e di fronte la situazione temuta ho fatto un respiro profondo e mi sono immerso nella situazione.. ovviamente ne ho tratto piacere, è stata una piccola liberazione sentirsi in un gruppo.. quando sono tornato a casa ero così soddisfatto da aver mandato a “fare in c...” tutte le mie ansie precedenti l’uscita.. soltanto agendo si possono cambiare le cose... buona giornata a tutti ☺️
Ringraziamenti da
dado95 (01-08-2020)
Vecchio 01-08-2020, 13:57   #2
Esperto
L'avatar di Keith
 

Sono contento che per te sia così, e ti auguro che lo sia sempre.
A me purtroppo l'ansia anticipatoria mi crea delle sensazioni fisiche molto pesanti e sempre nuove, ora anche a livello muscolare.
Devo rinunciare a tutto, ma nel mio caso è meglio così.
Vecchio 01-08-2020, 14:01   #3
Esperto
L'avatar di Mushroom
 

Quote:
Originariamente inviata da syd_77 Visualizza il messaggio
Sono contento che per te sia così, e ti auguro che lo sia sempre.
A me purtroppo l'ansia anticipatoria mi crea delle sensazioni fisiche molto pesanti e sempre nuove, ora anche a livello muscolare.
Devo rinunciare a tutto, ma nel mio caso è meglio così.
Il problema è che una volta che si rinuncia a quel qualcosa che crea ansia anticipatoria ci si sente da dio, come liberati da un peso, ho avuto anche casi di ansia anticipatoria per eventi che sarebbero dovuti avvenire mesi dopo.
Ringraziamenti da
Raffaele (01-08-2020)
Vecchio 01-08-2020, 14:01   #4
Esperto
L'avatar di Black_Hole_Sun
 

Questa cosa che tu stai facendo adesso l'ho fatta anch'io per un anno. Non ne ho tratto alcun beneficio, anzi solo peggioramenti del mio stato d'umore. Mi sono solo reso conto in concreto del gap incolmabile che ho con la media dei "normaloidi". Che nella maggioranza dei casi in un contesto sociale non ho argomenti, che sono solo un vantarsi delle proprio cose facendo a gara per chi fa di più, cosa che già mi esclude in partenza. Poi la goccia che fa traboccare il vaso è stata una persona con la quale avevo legato molto che se n'è andata a lavorare in un'altra regione tagliando ogni contatto e non rispondendo più manco ai messaggi più banali, il colpo finale al cuore che mi ha ferito a morte e dal quale non riesco ancora a riprendermi. Ovviamente fai bene a fare quello che fai, spero vivamente che a te vada tutto bene e che non debba passare quello che ho passato e sto passando io.

Ultima modifica di Black_Hole_Sun; 01-08-2020 a 14:07.
Ringraziamenti da
cancellato21736 (02-08-2020)
Vecchio 01-08-2020, 14:06   #5
Intermedio
L'avatar di Raffaele
 

L’ansia anticipatoria crea grossi problemi a tutti noi ed anzi direi che gran parte del problema sta in questa ansia che anticipa.. e non pensare che la mia sia tanto facile da controllare, spesso si manifesta sotto forma di battito cardiaco molto accelerato, altre volte come spiacevolissimo rimuginino continuo, altre volte ancora come sensazione di mancanza di aria, in altre circostanze senso di nausea, iperagitazione muscolare e tantissime altre forme visibili e meno visibili.. ad ogni modo, nonostante questo conviene imparare ad essere contro-intuitivi rispetto a quest’ansia.. accettarla ed agire comunque
Vecchio 01-08-2020, 14:19   #6
Esperto
L'avatar di Blue Sky
 

Credo che si debba capire come si reagisce alle cose che si fanno.
Se a fronte di attività sociali più intense, percepisci che la tua risposta psicologica/emotiva è positiva, allora fai bene a farlo. Vuol dire che in questo momento stai introducendo lo stimolo giusto per un miglioramento. Probabilmente hai bisogno di socialità e riesci a trarne piacere, quindi superare le resistenze è la cosa giusta da fare e ti apre a situazioni piacevoli e di crescita.
Ringraziamenti da
Raffaele (01-08-2020)
Vecchio 01-08-2020, 15:52   #7
Intermedio
L'avatar di Raffaele
 

Quote:
Originariamente inviata da Blue Sky Visualizza il messaggio
Credo che si debba capire come si reagisce alle cose che si fanno.
Se a fronte di attività sociali più intense, percepisci che la tua risposta psicologica/emotiva è positiva, allora fai bene a farlo. Vuol dire che in questo momento stai introducendo lo stimolo giusto per un miglioramento. Probabilmente hai bisogno di socialità e riesci a trarne piacere, quindi superare le resistenze è la cosa giusta da fare e ti apre a situazioni piacevoli e di crescita.
Beh ovviamente le risposte psicologiche/emotive non sono totalmente positive, sono mischiate, di sicuro l’ansia anticipatoria invade la mente di risposte emotive negative, la situazione sociale vissuta nel qui ed ora contiene sia risposte positive che risposte negative.. di sicuro hai ragione a scrivere che superare le resistenze è la cosa giusta da fare.. perché rimanere fissati all’ansia anticipatoria prendendola per assolutamente vera?
Vecchio 01-08-2020, 16:58   #8
Esperto
L'avatar di Keith
 

Quote:
Originariamente inviata da Mushroom Visualizza il messaggio
Il problema è che una volta che si rinuncia a quel qualcosa che crea ansia anticipatoria ci si sente da dio, come liberati da un peso, ho avuto anche casi di ansia anticipatoria per eventi che sarebbero dovuti avvenire mesi dopo.
si, lo so, diciamo che più che un sentirsi da Dio quella sarebbe una condizione in cui ci si sente da normali quando non si ha l'ansia.
domani sarei dovuto uscire con un amica. la conosco da anni, lei lo sa alla perfezione come sono. dovevo prenotare una pizzeria. L'ansia era a livelli TOP, roba da togliere il fiato.. alla fine però non volevo rinunciare alla serata, però gli ho scritto che non avrei prenotato perché preferisco che andiamo sul posto e vediamo prima com'è, visto che sono anni che entrambi non ci andiamo, e se ci piace bene, sennò andiamo da un'altra parte, tanto ce ne stanno tanti. Diciamo ho salvato la faccia e anche la situazione.

Per me ormai penso che sia una cosa cronica, anzi in via di peggioramento, quindi fare uscite ed esposizioni per migliorarla si, ma senza assolutamente esagerare altrimenti la mente si ribella. Ci devo andare molto piano a ri-espormi. Sono anche mesi che non esco, complice anche il lockdown.. penso sia anche normale dopo 6 mesi.
Vecchio 23-08-2020, 20:33   #9
Banned
 

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Originariamente inviata da Black_Hole_Sun Visualizza il messaggio
Questa cosa che tu stai facendo adesso l'ho fatta anch'io per un anno. Non ne ho tratto alcun beneficio, anzi solo peggioramenti del mio stato d'umore. Mi sono solo reso conto in concreto del gap incolmabile che ho con la media dei "normaloidi". Che nella maggioranza dei casi in un contesto sociale non ho argomenti, che sono solo un vantarsi delle proprio cose facendo a gara per chi fa di più, cosa che già mi esclude in partenza. Poi la goccia che fa traboccare il vaso è stata una persona con la quale avevo legato molto che se n'è andata a lavorare in un'altra regione tagliando ogni contatto e non rispondendo più manco ai messaggi più banali, il colpo finale al cuore che mi ha ferito a morte e dal quale non riesco ancora a riprendermi. Ovviamente fai bene a fare quello che fai, spero vivamente che a te vada tutto bene e che non debba passare quello che ho passato e sto passando io.
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Vecchio 23-08-2020, 20:49   #10
Principiante
 

Grazie Raffaele per la tua testimonianza.
Non mollare è sempre importante, ma a mio avviso non tanto come sfida all'ansia. Lì per lì puoi avere sollievo e gratifica, ma penso che quando sia molto radicata l'ansia, a sfidarla prima o poi si prendono trattorate sui denti. E' una bestia troppo selvaggia per vincerla sulla forza.
Però continuare ad uscire, non perdere l'abitudine delle relazioni, più che altro è cruciale per avere qualcosa che in un modo o nell'altro ti tiene piantato a terra. Quello è fondamentale per evitare infatti che l'ansia abbia terreno fertile per divenire sempre qualcosa di più opprimente e degenerante. Il lavoro, la famiglia, le vere amicizie, (fermo restando le esperienze e circostanze di ognuno) da una parte ostacolano la totale chiusura in se stessi e dall'altra danno l'opportunità di zavorra a quella mongolfiera allo sbando che è la nostra mente.
A fianco di questo, devi mettere da un lato la terapia (farmaco o psico che sia) e dall'altro l'immenso lavoro su se stessi, che passa da un altra strada, ovvero il riconoscimento e l'accettazione benevola dell'ansia e di noi stessi, come esseri umani non solamente "malati". Ad esempio con l'aiuto dei gruppi di ascolto e della meditazione quotidiana. In questo senso sì, confermo, non arrendiamoci mai.

Ultima modifica di SisifoFelice; 23-08-2020 a 23:04.
Vecchio 23-08-2020, 21:14   #11
Esperto
L'avatar di Ezp97
 

Quote:
Originariamente inviata da Raffaele Visualizza il messaggio
Ragazzi, volevo scrivervi questo per tirare un po’ il morale a tutti ed anche a me stesso: bisogna farsi forza e coraggio, so che può sembrare banale e scontato questo consiglio e poco pratico, ma in fondo ci sono un’infinità di situazioni “semplici” dalle quali noi cerchiamo più o meno consapevolmente di fuggire come topi davanti ad infiniti gatti, ovvero il mondo sociale. In quest’ultimo periodo mi sono imposto una sorta di “comandamento” pratico, del tipo: “Qualunque situazione sociale, anche quella vissuta soggettivamente come la più imbarazzante e la più ansiosa, è sempre meglio affrontarla anziché fuggirla”.. detto questo adesso non mi sto negando e non sto rifiutando più nulla attraverso le solite scuse, non evito le uscite serali con amici del passato ed anche con amici nuovi, nessuna situazione sociale che per me può risultare molto imbarazzante adesso può limitarmi .. quello che temiamo è il nulla, tutti i nostri timori sono frutto di una fantasia distorta ed é bello accorgersi dopo aver superato una “prova” quanto i timori precedenti (soprattutto l’ansia anticipatoria) fossero enormemente esagerati e scollegati dalla realtà dei fatti.. ieri sera ad esempio, prima di uscire stavo sudando più per l’ansia che per il caldo.. uscire di sera, conoscere persone nuove ecc.. mi stava facendo sprofondare in un turbinio emotivo molto spiacevole.. che ho fatto? Non ho evitato, sono uscito comunque e di fronte la situazione temuta ho fatto un respiro profondo e mi sono immerso nella situazione.. ovviamente ne ho tratto piacere, è stata una piccola liberazione sentirsi in un gruppo.. quando sono tornato a casa ero così soddisfatto da aver mandato a “fare in c...” tutte le mie ansie precedenti l’uscita.. soltanto agendo si possono cambiare le cose... buona giornata a tutti ☺️
Le parole però restano tali, come aria fritta, i fatti sono altri, la realtà è che quando sei solo senza amici, senza ragazze, senza relazioni in generale, e sei mezzo depresso ti vedi crollare il mondo addosso e non puoi stare bene.
La realta’ è che senza contatti, fuori dai giri sociali gia’ da anni non potrà che andare peggio, quelli che non lavorano, non hanno amici, che non si adattano a fare le cose (come andare in palestra che ormai è una moda) se ne stanno sempre in casa da soli a deprimersi, invece chi ha le capacità di adattarsi lo fa senza problemi e se la gode più o meno.
Questa è la realta’. Chi se la spassa e chi non fa niente per forza di cose.
Vecchio 01-09-2020, 22:46   #12
Intermedio
L'avatar di impacciato
 

Ho provato a farmi coraggio più volte. I primi giorni mi sentivo un po' meglio ma sono tornato lo stesso poco tempo dopo.
Quando sei uno sfigato totale è dura, molto dura.
Vecchio 01-09-2020, 23:33   #13
Esperto
L'avatar di Pablo's way
 

Direi che la cosa migliore è quella di imparare a gestirsi, cercare di capire come dosare l'esposizione in base al momento, forzarsi può funzionare a volte ma alla lunga può anche avere effetti controproducenti.

Per esempio io sul lavoro come tutti sono costretto a forzarmi continuamente, in questo caso non ho scelta, nel corso degli anni è servito certamente molto, ma queste continue forzature mi causano momenti di rifiuto molto complicati da gestire. Ecco questi picchi di stress puoi ridurli evitando di stressarti fino al limite là dove ti è possibile, nel mio caso nella vita fuori lavoro.

Dico un'ovvietà ma è una questione molto soggettiva e legata anche alle risorse psicologiche che si hanno in quel momento.
Vecchio 02-09-2020, 07:55   #14
Principiante
 

L'essere umano è fornito di un sistema nervoso-muscolare fatto per agire, muoversi, cambiare posizione, pensare, confrontarsi, assorbire, condividere. Quando è alienato da ciò, prima o poi soffrirà, non c'è nulla da fare, è fisiologico. Non siamo eremiti (salvo eccezioni), non siamo piante, non siamo fatti per l'immobilità, le stesse nostre radici sono impermanenti.
Vecchio 02-09-2020, 08:12   #15
Esperto
L'avatar di Black_Hole_Sun
 

Per non arrendersi servono motivazioni. Comunque tutti dobbiamo arrenderci alla morte, la questione è cosa fare nel frattempo ma soprattutto perché. Quando non hai una risposta a queste domande ti sei arreso. Da giovani crediamo che prima o poi le troveremo e quindi non ci arrendiamo, magari crediamo di averle trovate ma poi le perdiamo, ed è per sempre. Quel sempre che diventa un lungo infinito buco nero che ha come unico obiettivo la fine dei tuoi giorni in un lungo e penoso trascinarsi avanti mentre il corpo si disfa e la mente ti abbandona.

Ultima modifica di Black_Hole_Sun; 02-09-2020 a 08:17.
Vecchio 02-09-2020, 08:31   #16
XL
Esperto
L'avatar di XL
 

Io purtroppo anche dopo che le ho fatte certe cose non resto soddisfatto ma deluso, nel mio caso mi sa che ci sono più problemi messi insieme.
Se esco con altre persone per me non è così ovvio che la cosa debba essere piacevole, ho resistenze, ansia anticipatoria e così via ma ci sono anche certe conseguenze, il dopo, il mio rimanere deluso rispetto a quel che sono riuscito a mettere insieme che mi fanno pensare poi "ma chi me lo ha fatto fare, tanta fatica per una serata di merda".
Non solo dovrei vincere l'ansia anticipatoria ma dovrei rimanere anche abbastanza soddisfatto di quel che sono riuscito a mettere insieme una volta superate queste resistenze, altrimenti a cosa mi servirebbe superarle?
Se manca questa sorta di soddisfazione la cosa finisce col non avere alcun senso, diventa un lavoro alla Sisifo.
Sisifo si muove, si sposta, va avanti e indietro incessantemente, ma la sua azione è comunque alienata secondo me, è più alienata dell'immobilità di chi trova insensato agire così.

Ultima modifica di XL; 02-09-2020 a 08:41.
Vecchio 02-09-2020, 10:08   #17
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Ezp97 Visualizza il messaggio
Questa è la realta’. Chi se la spassa e chi non fa niente per forza di cose.
Non è così dai, ci sono tante forme in mezzo.

Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
ci sono anche certe conseguenze, il dopo
Forse soprattutto questo mi da problemi. Sto uscendo da qualche tempo in situazioni sociali di gruppo in cui ci si conosce poco, ma che da una volta all'altra si ripetono in modo abbastanza simile, con una piccola continuità e con le stesse persone. Ma i modi in cui rielaboro le cose dopo sono diversi, una volta mi sento e continuo a sentire bene nell'imperfezione del tutto, una volta finisco per avvitarmi in pensieri di disperazione.
Vecchio 07-09-2020, 14:55   #18
Esperto
L'avatar di Mr.Ripley
 

Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Io purtroppo anche dopo che le ho fatte certe cose non resto soddisfatto ma deluso, nel mio caso mi sa che ci sono più problemi messi insieme.
Se esco con altre persone per me non è così ovvio che la cosa debba essere piacevole, ho resistenze, ansia anticipatoria e così via ma ci sono anche certe conseguenze, il dopo, il mio rimanere deluso rispetto a quel che sono riuscito a mettere insieme che mi fanno pensare poi "ma chi me lo ha fatto fare, tanta fatica per una serata di merda".
Non solo dovrei vincere l'ansia anticipatoria ma dovrei rimanere anche abbastanza soddisfatto di quel che sono riuscito a mettere insieme una volta superate queste resistenze, altrimenti a cosa mi servirebbe superarle?
Se manca questa sorta di soddisfazione la cosa finisce col non avere alcun senso, diventa un lavoro alla Sisifo.
Sisifo si muove, si sposta, va avanti e indietro incessantemente, ma la sua azione è comunque alienata secondo me, è più alienata dell'immobilità di chi trova insensato agire così.
Io pure mi ritrovo in questo che hai scritto, sforzarsi per riuscire ad ottenere un millesimo di quello che ottengono le persone che non hanno questi problemi, mettendo a dura prova il proprio sistema nervoso che ne esce sempre più a pezzi.
Anzi più provo a pesare sull' acceleratore, ottengo l'effetto opposto, ho capito che isolarmi mi fa peggiorare, ma nemmeno buttarmi all' arma bianca mi da beneficio anzi mi fa stare pure peggio per come è la mia situazione.
Vecchio 07-09-2020, 22:17   #19
Esperto
L'avatar di DownwardSpiral2
 

Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Io purtroppo anche dopo che le ho fatte certe cose non resto soddisfatto ma deluso, nel mio caso mi sa che ci sono più problemi messi insieme.
Se esco con altre persone per me non è così ovvio che la cosa debba essere piacevole, ho resistenze, ansia anticipatoria e così via ma ci sono anche certe conseguenze, il dopo, il mio rimanere deluso rispetto a quel che sono riuscito a mettere insieme che mi fanno pensare poi "ma chi me lo ha fatto fare, tanta fatica per una serata di merda".
Non solo dovrei vincere l'ansia anticipatoria ma dovrei rimanere anche abbastanza soddisfatto di quel che sono riuscito a mettere insieme una volta superate queste resistenze, altrimenti a cosa mi servirebbe superarle?
Se manca questa sorta di soddisfazione la cosa finisce col non avere alcun senso, diventa un lavoro alla Sisifo.
Sisifo si muove, si sposta, va avanti e indietro incessantemente, ma la sua azione è comunque alienata secondo me, è più alienata dell'immobilità di chi trova insensato agire così.
La penso esattamente così anch'io.
Vecchio 07-09-2020, 23:03   #20
Esperto
L'avatar di Ezp97
 

Quote:
Originariamente inviata da onisco Visualizza il messaggio
Non è così dai, ci sono tante forme in mezzo.



Forse soprattutto questo mi da problemi. Sto uscendo da qualche tempo in situazioni sociali di gruppo in cui ci si conosce poco, ma che da una volta all'altra si ripetono in modo abbastanza simile, con una piccola continuità e con le stesse persone. Ma i modi in cui rielaboro le cose dopo sono diversi, una volta mi sento e continuo a sentire bene nell'imperfezione del tutto, una volta finisco per avvitarmi in pensieri di disperazione.
Si ma intanto io vedo pure gente che ha avuto la depressione o comunque difficoltà peggio delle mie che oggi se la spassa, ha un lavoro, un giro di amicizie, io niente...sono sempre stato sfruttato sia lavorativamente che nelle relazioni.
Non ho nemmeno l’auto.
Sto avessi avuto coraggio non sarei piu qui gia da molto..
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