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06-05-2017, 20:29
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#21
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Banned
Qui dal: Dec 2016
Ubicazione: nebbia
Messaggi: 2,355
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
Come si può fare per essere trattati da adulti?
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Responsabilizzandosi, fare in modo che davanti al
problema la soluzione non sia una ritirata definitiva. Bisogna
obbligarsi ad adempiere ai propri doveri; a non avere comode scappatoie.
Sentirsi collegati ad un sicuro cordone ombelicale e' limitante.
Possono essere i genitori, dei soldi in banca, una moglie rassicurante,
che domani e' un altro giorno ecc...; una qualsiasi pur flebile
certezza a cui ci aggrappiamo sicuri di non sprofondare.
E' giusto avere certezze, ma che non siano alibi per nasconderci.
E qui parlo di me; credo sia stata la mancanza di istruzione
parentale, di modelli, di spinte e insegnamenti quando
era necessario averle; essere spronato e appoggiato. Non
necessariamente per colpa dei genitori, che hanno vissuto
in un mondo molto diverso di quello dove siamo stati
proiettati noi. Di fatto nel momento in cui dovevo affrontare
il mondo sono risultato impreparato, sono stato "premiato"
con gli insuccessi e sono tornato a casa quasi felice con
la coda tra le gambe. Nel tuo caso syd_77 penso che l'andare
a vivere da solo sembra non ti abbia proiettato molto in
avanti. Parlavi di un figlio, di una famiglia, di un cambio di lavoro.
Un drastico cambiamento penso sia una soluzione da esaminare
per diventare adulti e non permanere nello status quo.
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06-05-2017, 21:47
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#22
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Avanzato
Qui dal: Mar 2017
Ubicazione: pavia
Messaggi: 422
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io sono invidiato per l'età che dimostro...
la neotenia non è che sia poi una brutta cosa.
non mi importa più di quello che la gente pensa di me.
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06-05-2017, 21:53
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#23
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,353
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a me piace essere giovane sempre e comunque
sul lavoro non ho questo problema, in quanto nel momento in cui c'è uno più giovane si scarica tutto su di lui
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06-05-2017, 22:00
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#24
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Intermedio
Qui dal: Apr 2017
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 154
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Magari dimostrassi meno anni di quelli che ho!
Invece mi danno sempre 4-6 anni di più ...
Secondo me apparire fisicamente più giovani di quello che si è realmente è una elemento positivo della persona (soprattutto per le donne, ma anche per gli uomini). Vuol dire avere un corpo e un volto in buona salute che "risente meno" dello scorrere del tempo rispetto alla media.
A livello psicologico invece è sempre bene dimostrare maturità, è brutto vedere in giro trentenni che di cervello sembrano "bimbimichia" di 16 anni.
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06-05-2017, 22:11
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#25
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Esperto
Qui dal: Oct 2010
Ubicazione: out
Messaggi: 4,345
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un tizio tempo fa sul forum mi ha detto,credevo avessi vent'anni..
al lavoro attuale che svolgo a volte mi trattano come "il bocia" che dalle mie parti significa ragazzo adolescente.
Negli ultimi anni,le persone specie ragazzi mi danno del lei
Non mi piace che mi diano del lei,mi fa sentire vecchio,non mi va di sentirmi ancora "un bocia"al lavoro.
Sono un misto tra un tardoadolescente e uno con la sua età effettiva
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06-05-2017, 22:24
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#26
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,052
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Quote:
Originariamente inviata da Centauro
Una soluzione potrebbe essere,come suggerito dai buddisti,di soffocare le emozioni,inaridirsi,restare imperturbabili di fronte agli accadimenti.
Più facile a dirsi che a farsi lo so.
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invece questa è una buona cosa, soprattutto quella sottolineata
Quote:
Originariamente inviata da no-body
Responsabilizzandosi, fare in modo che davanti al
problema la soluzione non sia una ritirata definitiva. Bisogna
obbligarsi ad adempiere ai propri doveri; a non avere comode scappatoie.
Sentirsi collegati ad un sicuro cordone ombelicale e' limitante.
Possono essere i genitori, dei soldi in banca, una moglie rassicurante,
che domani e' un altro giorno ecc...; una qualsiasi pur flebile
certezza a cui ci aggrappiamo sicuri di non sprofondare.
E' giusto avere certezze, ma che non siano alibi per nasconderci.
E qui parlo di me; credo sia stata la mancanza di istruzione
parentale, di modelli, di spinte e insegnamenti quando
era necessario averle; essere spronato e appoggiato. Non
necessariamente per colpa dei genitori, che hanno vissuto
in un mondo molto diverso di quello dove siamo stati
proiettati noi. Di fatto nel momento in cui dovevo affrontare
il mondo sono risultato impreparato, sono stato "premiato"
con gli insuccessi e sono tornato a casa quasi felice con
la coda tra le gambe. Nel tuo caso syd_77 penso che l'andare
a vivere da solo sembra non ti abbia proiettato molto in
avanti. Parlavi di un figlio, di una famiglia, di un cambio di lavoro.
Un drastico cambiamento penso sia una soluzione da esaminare
per diventare adulti e non permanere nello status quo.
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L'andare a vivere da solo mi ha aiutato, era l'unica cosa alla mia portata, diciamo anche un po' fuori dalla mia portata, però l'ho fatta, ho passato dei momenti duri, ma penso sia servito. Le altre cose sono ancora troppo al di sopra delle mie possibilità. Si fa quel che si può, anche un po' più di quel che si può, ma più di tanto non si arriva. Poi penso sia anche una questione di atteggiamenti, di non avere paura della gente.. facile a dirsi
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06-05-2017, 23:10
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#27
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Banned
Qui dal: Dec 2016
Ubicazione: Terra dei cuochi
Messaggi: 4,361
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Quote:
Originariamente inviata da Centauro
Io ho iniziato ad avere dei comportamenti freddi e distaccati conditi da sentimenti di disprezzo al limite della misantropia.
Il problema è che questo atteggiamento mi logora e mi isola dalle persone quindi lo sconsiglio.
Una soluzione potrebbe essere,come suggerito dai buddisti,di soffocare le emozioni,inaridirsi,restare imperturbabili di fronte agli accadimenti.
Più facile a dirsi che a farsi lo so.
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Quanto ci sto provando a farlo, azzerare le emozioni richiede tempo e pratica.
Anche io decido di avere un atteggiamento distaccato, che però senza che si noti mi fa soffrire parecchio. Facendo in questo modo però mi precludo anche le belle cose, ed è ancora più difficile essere emotivi in certe occasioni (belle) e insensibili in altre, mi sento un bipolare, non so comincio a perdere la mia identità.
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07-05-2017, 00:14
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#28
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Banned
Qui dal: Dec 2016
Ubicazione: nebbia
Messaggi: 2,355
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
...
L'andare a vivere da solo mi ha aiutato, era l'unica cosa alla mia portata, diciamo anche un po' fuori dalla mia portata, però l'ho fatta, ho passato dei momenti duri, ma penso sia servito. Le altre cose sono ancora troppo al di sopra delle mie possibilità. Si fa quel che si può, anche un po' più di quel che si può, ma più di tanto non si arriva. Poi penso sia anche una questione di atteggiamenti, di non avere paura della gente.. facile a dirsi
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Bisogna provare a capire la gente e distrarci da noi. Dopo una
certa' dovrebbe essere piu' rapido capire dove vogliono arrivare.
Poter parare il colpo prima che ti arrivi addosso, o al contrario
riuscire a provocare una certa reazione dovrebbe renderti
piu' sicuro. Le esperienze negative accumulate ci hanno
marchiato e connotato e ci faranno per sempre compagnia;
ma si puo' diventare un lupo di vecchio pelo un po' stronzo e sfacciato.
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07-05-2017, 00:50
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#29
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Ubicazione: Ovest Alpi
Messaggi: 2,118
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Per certe cose è così anche per me, fisicamente comunque ne dimostro meno, ma questa è una cosa assolutamente positiva.
Per il resto capisco cosa intende syd, devo dire che per certe mi ci vedo anch'io.
Pero' è anche vero che in una società sempre più anziana e visto che ti ritrovi in contesti dove è sempre più probabile che ci sia gente più grande di te, purtroppo è quasi inevitabile che ti vedano come un ragazzo.
Ad esempio nei vari lavori che ho fatto ho sempre avuto colleghi più grandi (in certi casi anche di 20-25 anni in più), quindi è normalissimo che mi vedessero come il giovane, il "ragazzo" con le solite esclamazioni "eh ma tu sei giovane.." ma anche con un po' di "invidia" ogni tanto "beato te.. " "potessi tornare indietro.." (e parlo anche di tempi recenti/attuali)
Poi anche il fatto sicuramente il fatto che non sono sposato, non ho una famiglia, ecc sicuramente influenza il giudizio (in genere uno che non ha ancora una famiglia sua o non è sposato/convivente è sempre visto come un ragazzo... anche fino a 50 anni)...
Certe volte poi quando do dico Buongiorno o do del lei a qualcuno (in genere più grande di me), mi rispondono con ciao e passano subito al tu
devo dire che per certe cose non mi dispiace, c'è comunque sempre il tempo di "invecchiare" e di fare la parte dell'uomo più maturo, del "Signore"... che poi con il tempo per forza di cose cambieranno, quando avrai 60 anni e ti ritroverai con colleghi di 30 o in altri contesti con gente più giovane di te sicuramente non ti vedranno un "ragazzo"
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07-05-2017, 01:03
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#30
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Esperto
Qui dal: Dec 2016
Ubicazione: A 2 passi dalla provincia di Milano
Messaggi: 473
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Per contro, c'è la Tatangelo (1 anno meno di me) che già a 23 anni sembrava una milfona da antologia. Ora sembra una GILF (rimane sempre una figa spaziale )
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07-05-2017, 04:42
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#31
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Intermedio
Qui dal: Mar 2017
Messaggi: 125
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Fisicamente continuano a darmi della quattordicenne, nonostante stia per compierne 24.
Poi è anche vero che il modo di vestire e magari la timidezza condisce il tutto.. e la statura bassa... e il fatto che ormai sono le quattordicenni a dimostrarne 24.
Per cui, tutto ciò condiziona anche il modo di comportarsi degli agli nei miei confronti, soprattutto per quanto riguarda il rispetto.
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07-05-2017, 07:05
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#32
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Fucktardia
Messaggi: 2,078
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
Come si può fare per essere trattati da adulti?
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guadagnandosi il rispetto con qualcosa che non sia l'interazione, devono rispettarti già da prima e devono continuare a farlo nonostante l'aspetto e il modo di relazionarti, più facile a dirsi.
altrimenti chirurgia plastica massiva + elettroshock.
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07-05-2017, 08:11
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#33
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
Come si può fare per essere trattati da adulti?
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Mi hai fatto venire in mente questa cosa qua (di Leopardi tratta dai Pensieri) che ho ricercato in rete e che avevo letto tempo fa...
"V'ha alcune poche persone al mondo, condannate a riuscir male cogli uomini in ogni cosa, a cagione che, non per inesperienza né per poca cognizione della vita sociale, ma per una loro natura immutabile, non sanno lasciare una certa semplicità di modi, privi di quelle apparenze e di non so che mentito ed artifiziato, che tutti gli altri, anche senza punto avvedersene, ed anche gli sciocchi, usano ed hanno sempre nei modi loro, e che è in loro e ad essi medesimi malagevolissimo a distinguere dal naturale. Quelli ch’io dico, essendo visibilmemte diversi dagli altri, come riputati inabili alle cose del mondo, sono vilipesi e trattati male anco dagl'inferiori, e poco ascoltati o ubbiditi dai dipendenti: perché tutti si tengono da più di loro, e li mirano con alterigia. Ognuno che ha a fare con essi, tenta d'ingannarli e di danneggiarli a profitto proprio più che non farebbe con altri, credendo la cosa più facile, e poterlo fare impunemente: onde da tutte le parti è mancato loro di fede, e usate soverchierie, e conteso il giusto e il dovuto. In qualunque concorrenza sono superati, anche da molto inferiori a loro, non solo d'ingegno o d'altre qualità intrinseche, ma di quelle che il mondo conosce ed apprezza maggiormente, come bellezza, gioventù, forza, coraggio, ed anche ricchezza. Finalmente qualunque sia il loro stato nella società, non possono ottenere quel grado di considerazione che ottengono gli erbaiuoli e i facchini. Ed è ragione in qualche modo; perché non è piccolo difetto o svantaggio di natura, non potere apprendere quello che anche gli stolidi apprendono facilissimamente, cioè quell'arte che sola fa parere uomini gli uomini ed i fanciulli: non potere, dico, non ostante ogni sforzo. Poiché questi tali, quantunque di natura inclinati al bene, pure conoscendo la vita e gli uomini meglio di molti altri, non sono punto, come talora paiono, più buoni di quello che sia lecito essere senza meritare l'obbrobrio di questo titolo; e sono privi delle maniere del mondo non per bontà, o per elezione propria, ma perché ogni loro desiderio e studio d'apprenderle ritorna vano. Sicché ad essi non resta altro, se non adattare l’animo alla loro sorte, e guardarsi soprattutto di non voler nascondere o dissimulare quella schiettezza e quel fare naturale che è loro proprio: perché mai non riescono così male, né così ridicoli, come quando affettano l'affettazione ordinaria degli altri."
Io ci ho pensato un po', ma ho l'impressione che non dipenda direttamente da quel che si fa (inteso come stile di vita generale) il sembrare adulti...
Mio fratello maggiore in concreto non fa una vita tanto diversa dalla mia, eppure viene trattato diversamente.
Una persona pensa "si è trattati da adulti e si è rispettati quando si vive da soli, si ha una famiglia, si fa questo e quell'altro", mentre a me in concreto poi non sembra sia così.
Forse bisogna diventare un po' più cinici?
Sembra brutto ammetterlo ma forse il bambino sembra bambino perché manca di adeguati sistemi di difesa e attacco. Più una persona ne è sprovvista, più sembra infantile.
Avete mai visto dei cuccioli di cane camminare?
Si distinguono nettamente dai cani adulti non in base alla stazza o ad altri caratteri esteriori ma a come si muovono (nessuno direbbe che son pronti a scattare e ad attaccare e far cose del genere).
Se un cane effettivamente adulto avesse queste apparenze qua verrebbe scambiato per cucciolo.
Sono cose che mi sono venute in mente così, possono essere anche inutili o magari false perché appartengono un po' ai miei vissuti.
E' questo "apparire indifesi" che forse spinge certe persone a trattarti in certi modi.
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Ultima modifica di XL; 07-05-2017 a 08:22.
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07-05-2017, 09:59
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#34
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,052
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Quote:
Originariamente inviata da XL
E' questo "apparire indifesi" che forse spinge certe persone a trattarti in certi modi.
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Vero, tutto verissimo!
Mi domando anche quanto senso abbia cambiare atteggiamento in tempi relativamente brevi.. con degli sconosciuti può anche funzionare, ma con chi si conosce potrebbe essere anche peggio, o forse addirittura patetico.. Non penso ci sia cosa peggiore di un remissivo che si atteggia a duro
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07-05-2017, 12:38
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#35
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Avanzato
Qui dal: Mar 2017
Ubicazione: pavia
Messaggi: 422
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Quote:
Originariamente inviata da XL
Mi hai fatto venire in mente questa cosa qua (di Leopardi tratta dai Pensieri) che ho ricercato in rete e che avevo letto tempo fa...
Mio fratello maggiore in concreto non fa una vita tanto diversa dalla mia, eppure viene trattato diversamente.
Una persona pensa "si è trattati da adulti e si è rispettati quando si vive da soli, si ha una famiglia, si fa questo e quell'altro", mentre a me in concreto poi non sembra sia così.
Forse bisogna diventare un po' più cinici?
Sembra brutto ammetterlo ma forse il bambino sembra bambino perché manca di adeguati sistemi di difesa e attacco. Più una persona ne è sprovvista, più sembra infantile.
Avete mai visto dei cuccioli di cane camminare?
Si distinguono nettamente dai cani adulti non in base alla stazza o ad altri caratteri esteriori ma a come si muovono (nessuno direbbe che son pronti a scattare e ad attaccare e far cose del genere).
Se un cane effettivamente adulto avesse queste apparenze qua verrebbe scambiato per cucciolo.
Sono cose che mi sono venute in mente così, possono essere anche inutili o magari false perché appartengono un po' ai miei vissuti.
E' questo "apparire indifesi" che forse spinge certe persone a trattarti in certi modi.
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XL, penso tu abbia centrato il cuore della questione...c'è stato un effetto sincronico, da stamattina sto pensando più o meno ai pensieri che hai esposto...più la giovinezza apparente è questo sentire, provato dai fatti, a pesarmi...mi pervade un senso di imbarazzo, impotenza e inadeguatezza.
talvolta capita anche con gli amici: mi fanno sentire un paria...
idem con le ragazze...loro mi fanno sentire un alieno..
forse è solo una nostra impressione da introversi, ma alcune volte preferirei svaporare che essere visto in questa maniera.
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07-05-2017, 12:56
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#36
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,052
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Quote:
Originariamente inviata da Joseph
Quoto, ma infatti le cose prima di migliorare devono peggiorare.
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della serie toccare il fondo per poi risalire.. ed essere rigettati di nuovo nel fondo
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07-05-2017, 13:12
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#37
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Banned
Qui dal: Mar 2015
Messaggi: 1,057
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Il problema è che a comportarsi da adulti, almeno per quanto mi riguarda, ci si sente stupidi, come un bambino che gioca a fare il grande. Qualche tempo fa, sistemando alcune foto, ho notato un cambio netto nel modo di fare e di vestirmi da un anno all'altro. Prima ero molto più accorta all'aspetto. E mi è ritornato alla mente un episodio in cui una coetanea sconosciuta mi disse che ero ridicola a comportarmi da adulta quando sembravo una bambina. È stato uno shock perché mi resi conto che agli altri facevo tenerezza per questo motivo. E chi ce la fa ora ad atteggiarsi da adulta sapendo che chi ti conosce sa che, appunto, sei mentalmente una ragazzina?
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07-05-2017, 13:40
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#38
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,052
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Quote:
Originariamente inviata da Joseph
Sicuramente e magari anche per un centinaio o migliaio di volte. Se si vuole imparare a dipingere i primi quadri si fanno e si buttano, si fanno e si buttano.
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dopo 40 anni che dipingi quadri e butti quadri quanto puoi andare avanti ancora? Altri 2-3-5 anni poi basta
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07-05-2017, 15:04
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#39
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Fucktardia
Messaggi: 2,078
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Quote:
Originariamente inviata da paccello
Non sapevo bene dove aggiungerlo allora ho rispolverato un topic attinente.
Conoscevate il termine "neotenia"? Si tratta della permanenza nel soggetto adulto di caratteri fisici e mentali più o meno infantili rispetto allo stadio di sviluppo completo.
Secondo un noto sito sull'introversione, tra i vari motivi per cui il maschio intro non ingrana con l'altro sesso c'è anche questo, il fatto che molti intro hanno uno sviluppo complessivo più lento rispetto agli altri che si riflette nella permanenza di tratti da ragazzino e non da uomo, che certo non allettano le femmine.
Non sto dicendo "oddio siamo spacciati", ma ho voluto condividere perchè non conoscevo il termine.
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il il primo post sulla neotenia nel lontano 2010 di paccello, la neotenia è un anche un classico del bravo ragazzo in effetti e sì siamo spacciati
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07-05-2017, 15:25
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#40
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Intermedio
Qui dal: Mar 2017
Messaggi: 125
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E niente, mi ribadisco, sono in un ristorante per la prima comunione di parenti sconosciuti, che neanche si ricordano di me (tanto per aumentare il disagio) e niente.. sono truccata, con vestitino e tacchi.. "Sembri una di 16 anni", "Ma hai finito la SCUOLA?".
Vabbè, ci rinuncio.
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