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Vecchio 27-05-2006, 01:01   #1
Principiante
L'avatar di nick61
 


Secondo voi esiste una relazione tra mobbing e fobia sociale?

Diversi anni fa ho avuto dei problemi di mobbing sul lavoro. Credo che questi problemi siano stati provocati soprattutto dal fatto che ero molto timido e insicuro. Per fortuna poi ho cambiato lavoro, ed ora non ho piu' questo tipo di problemi.

Ma, visto che vivo solo ormai da diversi anni, nel mio quartiere mi sento etichettato come "quello strano". E temo che questa sia l'anticamera dell'emarginazione. Per fortuna, non mi interessa la vita di quartiere, e preferisco fare la spesa in un ipermercato lontano da casa. :P

Qualcuno di voi ha avuto problemi simili?

Vecchio 27-05-2006, 11:53   #2
Intermedio
L'avatar di fable85
 

Scusa la mia ignoranza ma cosa vuol dire mobbing?
Io a scuola collezionavo un casino di insuccessi per la paura di avere tutti gli occhi puntati addosso e la puara di sbagliare,e la mia psicologa ha detto che era correlato con la fobia sociale...Non so se è la stessa cosa però :?
Vecchio 27-05-2006, 11:58   #3
Banned
 

IO............LAVORO IN UN POSTO DA 9 ANNI,IL LAVORO NON MI PIACE,SONO SEMPRE SOVRACCARICATO DI LAVORO,NON O AIUTO DA NESSUNO,CE GENTE APPENA ASSUNTA CHE A PIU PRIVILEGI DI ME CHE LAVORO LI DA 9 ANNI,O PROCVATO A CERCARE LAVORO VICINO A CASA MA TUTTI MI DICONO TI FAREMO SAPERE.....MI SEMBRA PERFINO DI ESSERE ETICHETTATO,DOVE LAVORO ADESSO E A 20 KM DA CASA,MA MEGLIO COSI....
Vecchio 27-05-2006, 12:06   #4
Principiante
L'avatar di nick61
 

Quote:
Originariamente inviata da fable85
Scusa la mia ignoranza ma cosa vuol dire mobbing?
Io a scuola collezionavo un casino di insuccessi per la paura di avere tutti gli occhi puntati addosso e la puara di sbagliare,e la mia psicologa ha detto che era correlato con la fobia sociale...Non so se è la stessa cosa però :?

Il mobbing consiste in una serie di molestie, o in una vera e propria persecuzione, che possono avvenire verso un lavoratore, da parte dei suoi capi (mobbing verticale), o anche dei suoi colleghi (mobbing orizzontale).
L'anno scorso ho visto un film ("Mi piace lavorare", con Nicoletta Braschi) che ne parla.
Di solito il mobbing avviene verso persone piu' deboli, che hanno problemi. Per questo penso che chi soffre di fobia sociale potrebbe essere un buon candidato al mobbing.
Vecchio 27-05-2006, 12:10   #5
Principiante
L'avatar di nick61
 

Quote:
Originariamente inviata da tino
IO............LAVORO IN UN POSTO DA 9 ANNI,IL LAVORO NON MI PIACE,SONO SEMPRE SOVRACCARICATO DI LAVORO,NON O AIUTO DA NESSUNO,CE GENTE APPENA ASSUNTA CHE A PIU PRIVILEGI DI ME CHE LAVORO LI DA 9 ANNI,O PROCVATO A CERCARE LAVORO VICINO A CASA MA TUTTI MI DICONO TI FAREMO SAPERE.....MI SEMBRA PERFINO DI ESSERE ETICHETTATO,DOVE LAVORO ADESSO E A 20 KM DA CASA,MA MEGLIO COSI....

Credo che parlare di questi problemi, condividerli, sia utile, perchè almeno così ci sfoga, non ci si sente soli. Mi ricordo che nel mio primo lavoro, quando mi sentivo mobbizzato, credevo di essere l'unico al mondo (allora ancora non si parlava di mobbing, era una parola sconosciuta).
Vecchio 27-05-2006, 13:37   #6
Principiante
L'avatar di Link
 

ancora non lavoro, ma se un giorno mi capitera' una cosa simile, prima mi cerco un nuovo lavoro e dopo che l'avro' trovato prendo un crik e gli vado a spaccare la macchiana a quei pezzi di merda. :evil: :evil: :evil:


infierire sulle debolezze della gente e' la cosa che piu' di tutte mi fa incaxxare :!: :!:
Vecchio 27-05-2006, 23:31   #7
Esperto
L'avatar di Lilith
 

essere timidi e dare l'impressione di essere miti e insicuri nell'ambiente lavorativo non giova...
non si da una gran buona impressione di sé e inoltre si è più facilmente vittime di squali e arrampicatori vari
Vecchio 27-05-2006, 23:40   #8
Principiante
L'avatar di Buttercup
 

Dunque il Mobbing altro non è che il bullismo sul posto di lavoro...e io che pensavo certe cose finissero al liceo... :roll:
Vecchio 27-05-2006, 23:56   #9
Esperto
L'avatar di Lilith
 

Io sul lavoro ho passato un periodo d'inferno qualche anno fa, rea di avere instaurato un legame sentimentale con un collega.
Non appena abbiamo deciso di smettere di nasconderci come due ladri (tanto le cose prima o poi si vengono a sapere) è scattata la rappresaglia: rimossa istantaneamente dall'incarico di responsabilità che ricoprivo, per "incompatibilità" con il ruolo e rischio di diffusione di informazioni riservate (neanche fossimo il KGB), spedita in una sede periferica e qui presa di mira sia dai colleghi che dai superiori, ben felici di strumentalizzare qualunque pretesto: da un gionro all'altro mi sono piovute in testa accuse di scarsa professionalità, dubbia serietà, abbigliamento inadeguato, più dispetti e calunnie anche molto gravi.
Alla fine mi sembrava di vivere un incubo, andavo al lavoro chiedendomi "che cosa mi succederà oggi", ogni giorno mi trattenevo quasi un'ora in più solo per controllare cento volte di non essermi dimenticata nulla, di non aver lasciato nulla fuoriposto...

Le acque si sono un po' calmate solo dopo che il mio compagno, disgustato, si è licenziato... alla fine sono riusciti nell'intento di sbattere fuori almeno uno dei due.
Vecchio 28-05-2006, 11:22   #10
Esperto
L'avatar di Scarlet
 

Questo mi dispiace molto Lilith, credo che anche in un ambiente di lavoro non ci sia nulla di male ad amarsi.
Ti hanno colpita come potevano per motivi che ovviamente non c'entravano nulla con le tue capacità lavorative.
Vecchio 30-05-2006, 11:29   #11
Intermedio
L'avatar di Molihua
 

Io più che essere vittima di attacchi diretti sono ignorata... Dato che ho molte difficoltà a farmi valere in una discussione, mando eventuali annotazioni per iscritto, ma semplicemente non vengono considerate affatto. Mi sento un pò un fantasma... :cry:
Vecchio 30-05-2006, 12:24   #12
Esperto
L'avatar di Lilith
 

Quote:
Originariamente inviata da Molihua
Io più che essere vittima di attacchi diretti sono ignorata... Dato che ho molte difficoltà a farmi valere in una discussione, mando eventuali annotazioni per iscritto, ma semplicemente non vengono considerate affatto. Mi sento un pò un fantasma... :cry:
e questo è il mobbing più classico... fare come se una persona non esistesse
Vecchio 30-05-2006, 19:20   #13
Esperto
L'avatar di jackal
 

Quando sono andato a lavorare mi sono trovato male... Mi si chiedevano delle cose impossibili, nessuno mi aiutava e così mi sono "automobbizzato", mi sono isolato da tutti, che vedevo con sospetto e non riuscivo a stare tranquillo. Un'esperienza terribile...
Vecchio 31-05-2006, 15:11   #14
Principiante
L'avatar di Kain
 

per mia esperienza invece sul posto di lavoro sono un altro. nel senso appena assorbo molto ma poi scoppio e faccio valere i miei diritti con le buone o con le cattive (vedi sindacati e affini :lol: )
Vecchio 24-06-2006, 02:34   #15
Esperto
 

Vi dico solo che a 27 anni non ho ancora un posto di lavoro fisso. Ne ho cambiati diversi, tutti condizionati dal rapporto coi colleghi. Ho sempre dato le dimissioni per colpa del mio carattere. Quello che in qualche posto di lavoro ho subito, non era mobbing, nessuno voleva che mi levassi dalle palle, solo che ero preso di mira per la mia timidezza. Un mio collega, nel mio promo impiego dopo la maturità, mi disse che dovevo essere più "cattivo", come dargli torto?? Ma quello che voglio è soprattutto lavorare, non riesco a fare delle chiacchiere con della gente così diversa e con interessi così differenti dai miei. Con questi soggetti intorno non sono mai al sicuro, perché fanno battute e io non so mai come devo rispondere. Nell'ultimo posto di lavoro e dal quale sono a casa da un mesetto, a volte rispondevo alle provocazioni, cercavo di farmi rispettare. Risultato? Quasi tutti mi odiavano, quando giravo le spalle mi deridevano ecc ecc. Ancora un po' e si arrivava alle mani. Per qualcuno nutro ancora adesso un odio smisurato, spero mi passi presto perché lì dentro ho sopportato giornate tremende, tornavo a casa con emicranie fortissime perché non riuscivo ad incanalare la rabbia nel modo giusto.
Non ho paura di trovare un altro posto di lavoro, solo che ormai sono diventato esigente, voglio un posto che sia fatto su misura per me. Se non avessi certe esigenze, a quest'ora avrei già un altro lavoro, ma la motivazione dei miei rifiuti è soprattutto la pausa; se è di solo un'ora, vuol dire che devo stare a mangiare coi colleghi e di questo non se ne parla propio.
Vecchio 24-06-2006, 19:05   #16
Esperto
 

t capisco darkness, personalmente ho trovato che i posti e le persone sono molto vari.... ci sono ambienti in cui e` impossibile trovarsi bene altri in cui sembra incredibile l'armonia ke si crea..... e` questione di culo prima o poi un posto valido lo becchi

anke io d solito sn molto tranquillo sul lavoro anke xke nn me ne frega niente quindi nn e` ke sn stimolato ma cmq so bene ke esistono persone ke un po' come i bambini si approfittano d qualcuno x sfogare la propria rabbia repressa, o a volte anke persone ke semplicemente esagerano nello skerzo xke nn si sanno regolare..

ma credo anke ke questo tipo d malati (perche` tali sono) si trovano quasi esclusivamente negli ambienti malati, che li generano.. tipicamente ditte in cui la direzione terrorizza i dipendenti, o in cui vi sono forti ingiustizie tra i normali e i 'raccomandati' amici del capo con tutte le assurdita` che ne conseguono.. ecc. ecc.

nn t consiglio d fissarti su un punto come la pausa xke` veramente se becchi un posto con persone che non ti rompono il cazzo anche magnare con loro non sara` un peso

dipende tutto dalla gente

(poi nn te le devi andare a cercare buttandoti in lavori dove c'e` della competitivita` ovviamente)
Vecchio 25-06-2006, 01:21   #17
Esperto
 

Io ho sempre fatto lavori da operaio, lavori manuali, molto anonimi, sebbene abbia un diploma di gestione aziendale, quindi dovrei in teoria cercare un lavoro inerente, da stare in ufficio, ma l'ufficio dev'essere peggio di un magazzino. Ma in un magazzino, sebbene il lavoro mi piaccia, trovi gente propio terra terra, ignorante, gente che ha studiato poco o nulla. Io alla fine so che ripiego su questi lavoracci solo perché la mia fobia mi spinge a rinunciare ad impieghi dove si possa fare carriera e si debba tirare fuori il carattere.
Sono molto condizionato dalla pausa perché ho bisogno di staccare un attimo, tornare a casa, tra le mie cose, mangiare con calma, riposare un attimo. Sbaglio, lo so, ma non posso rischiare di farmi assumere, illudere il mio datore di lavoro e poi scoprire che i colleghi fanno schifo e mangiare con loro sarà una tortura.
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