Ciao a tutti..è un pò di giorni che leggevo il forum, ed ho scoperto di avere, seppur in maniera non grave, molti sintomi della fobia sociale.
Ho incominciato seriamente ad analizzare me stesso da quando da 1 settimana e mezza ho iniziato lo stage scolastico di lavoro.
Ora, il "dramma" è che lavoro in un cantiere, "da grande" dovrei fare il restauratore. Dovrei, appunto.
In cantiere si presentano sempre mille occasioni per cui le persone ipersensibili come me soffrirebbero da matti. Una di queste ad esempio è interagire dialogando con i colleghi da lontani, cioè alzando la voce x farsi sentire, ma in questo modo sentono anche gli altri.
Ed ecco che iniziano i vari timori, la costante paura di essere giudicato, il tentare sempre di entrare nella testa degli altri, capire ad ogni costo cosa pensano di te se fai questo dici quello ecc..ecc...
In pratica il mio capo mi parla da lontano per coinvolgermi in quanto lavoro sempre in silenzio x paura di "farmi sentire" dagli altri; io rispondo sempre senza problemi, ma di lì a poco il discorso muore subito.
Infatti subito scattano in me odiose seghe mentali del tipo "e adesso cosa dico?...ah ecco..trovato!..no aspetta però..se la dico magari gli altri che ascoltano ridono di me!..ma sì la dico lo stesso!...no però ormai è passato troppo tempo...dopo mi considerano strano perchè riprendo il discorso troppo tardi!...ecco..ho fatto la solita figura di merda di non portare avanti il discorso..adesso chissà cosa pensa il capo di me..di sicuro che sono strano!"
A volte riesco a portare avanti il discorso ma mi rendo conto che tutti questi pensieri non mi danno sicurezza e quindi mi esprimo male, parlando da incazzato quando in realtà sono felice, esprimendo poco le mie emozioni.
Mi è capitato oggi ad esempio di lavorare in silenzio e accennare un fischiettìo che mi avrebbe fatto apparire tranquillo, ma in realtà era programmato anche il rilassamento! è come se recitassi x tutto il tempo! 8O
Il fattore che principalmente mi fa preoccupare è il silenzio che si crea ogniqualvolta mi inserisco in un contesto. Ad esempio il cantiere che frequento è all'interno di una chiesa, dove celebrano la messa e quindi non è possibile tenere la radio accesa. Spesso si creano silenzi x me inquietanti e sento che il mio capo si innervosisce o comunque fa di tutto x fare rumore e lo capisco benissimo, perchè tra me e lui non c'è comunicazione o c'è ma non in maniera naturale. E quando lo sento innervosirsi e imprecare contro qualcosa capisco che è x colpa mia che non comunico, che sono ..."strano". E ovviamente partono mille preoccupazioni sul suo giudizio su di me, che, cosa principale, non mi permettono di concentrarmi sul lavoro e soprattutto di gustarmelo.
Il problema è che ho potenzialità enormi, sono intelligente, sono uscito col massimo dei voti da scuola, sono bravissimo a dipingere e disegnare, tanto che sono stato un pò "raccomandato" a questo restauratore, che a parole crede molto in me, ma sono sicuro che si sia ricreduto subito scoprendo il mio carattere "particolare"...sicuramente non comune!! e che mi fa rendere un quinto di quello che potrei effettivamente dare.
è un ostacolo che ho di fronte, che so che esiste, che so come abbattere, ma che non riesco a superare, con tutti gli sforzi possibili. un blocco alla mia personalità, che credo di aver ereditato da mio padre, che è molto chiuso a volte, e da giovane ha sofferto molto (non mi parla mai della sua giovinezza, non ne vuole sapere).
è un'occasione d'oro di lavoro questa e sto rischiando seriamente di buttarla alle ortiche per un ASSURDO problema che ho in testa! io mi sto praticamente ostacolando, rovinando da solo! non è possibile..
Spero veramente esista una cura efficace contro questra "cosa", deve esistere, perchè si tratta di un problema
minuscolo che non mi permette di godermi la vita. uffa.
A volte penso di avere "troppo cervello", troppo attivo, troppo pieno di pensieri, potessi ne toglierei metà x diventare idiota ma felice e spensierato come tutti gli altri!
Cosa dite? devo andare da uno psicologo?
(fermo restando che non lavorando non ho soldi e la mia famiglia non è di certo benestante).
Scusatemi se mi sono dilungato troppo e se mi sono sfogato ma non ce la faccio più, rendersi conto di avere un problema, sapere come superarlo ma non riuscire a farlo è un dolore troppo forte (a volte ho le lacrime agli occhi e quando sono da solo in casa mia mi lascio andare a crisi di pianto).
uffa!