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28-01-2012, 18:22
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#1
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Banned
Qui dal: Jan 2012
Messaggi: 359
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per siamo intendo io e quelli come me,che qui dentro non so quanti siano,comunque intendo quelli molto timidi.e' un po lungo da spiegare e anche un po complicato,spero di riuscirci con poche righe.
noi esseri umani siamo divisi in due,due parti opposte ma che ci uniscono e formano noi stessi;bene e male,bianco e nero,Dio e Satana, metafore per identificare noi stessi.
secondo me la societa' moderna si sta cercando di indirizzarla verso il Satana che c'e' in ognuno di noi;
il rovescio dei valori morali,lo stile di vita dissoluto,la sessodipendenza,sono cose riconducibili a quanto detto.
i mezzi con cui si sta cercando di ottenere cio' sono tv,droghe e alcool,ovviamente non posso essere sicuro,ma credo che questi tre mezzi di potere stiano influendo molto;
adesso veniamo a noi.
se si crea un ambiente sociale come quello che si sta delineando in quest'era moderna,determinati soggetti ci sguazzeranno,mentre altri saranno pesci fuor d'acqua.
io penso che la religione del cristianesimo con le sue ideologie e modelli di comportamento,in un certo senso aiutava molto i piu' deboli,perche' dalle persone si cercava di far uscire di piu' il Dio,o il Cristo per meglio dire,che c'e' in ognuno di noi;infatti credo che proprio per questo i piu' timidi riuscivano anche a formarsi una famiglia,la timidezza e la sensibilita' erano qualita'
a un certo punto le cose iniziarono a cambiare,non so quando,ma arrivati ad oggi mi sembra di poter dire,che i piu' forti di carattere sono nettamente piu' avvantaggiati,perche' hanno un carattere,una genetica,un dna,adatto all'ambiente sociale che si sta venendo a creare sempre piu' man mano che gli anni passano;quindi l'ambiente sociale piu' l'intento di far uscire,di far dominare il Satana che c'e' in noi,aiutano i piu' adatti;
inoltre la donna moderna e' cambiata rispetto al passato per questi motivi,non a caso,sono sempre meno timide fin da piccole,sempre piu' disinibite,sempre piu' forti,e dell'uomo bravo e sensibile non gliene potrebbe fregar di meno,di conseguenza le possono avere solo i piu' adatti
i piu' timidi non sono adatti all'era moderna e finiscono spesso isolati,o si suicidano per frustrazione.
cosicche' finiranno estinti,rimarrano solo quelli geneticamente piu' adatti all'ambiente che qualcuno ha volutamente creato,ma ripeto tutto cio' accade perche' hanno cambiato sopratutto noi stessi
non so se mi sono espresso bene,spero si capisca cosa penso,secondo me io e altri del forum,siamo fregati per questi motivi,magari mi sbaglio
cosa ne pensate?
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28-01-2012, 18:37
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#2
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,780
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Non penso sia esistità un'età d'oro per i sociofobici. Forse, nelle società in cui vi sono molti matrimoni combinati, i sociofobici potrebbero avere qualche chance in più di farsi una famiglia, ma nulla di più.
Riguardo alla questione religiosa preferisco non esprimermi, per evitare flame.
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28-01-2012, 18:42
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#3
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Banned
Qui dal: Aug 2010
Ubicazione: all'inferno... o giù di lì
Messaggi: 3,775
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Hai una visione del mondo molto molto simile alla mia.
Io penso che non ci siano molte opzioni: o ti adatti o rimani emarginato a vita.
E se non sei disposto ad adattarti è meglio starsene in disparte ed evitare forzature inutili, secondo me. Che poi non è detto che anche da mezzi emarginati/sfigati non si possa essere se non felici, quantomeno sereni.
Purtroppo la società è questa, non possiamo farci molto noi poveri mortali.
Noin accetto al società, non l'0accetterò mai, però bisogna trovare il coraggio di accettarsi e superare le difficoltà nonostante tutto. Trovare un equilibrio è qualcosa di più che avere un' ambizione e portarla a termine. Vuol dire accettarsi e fottersene di tutto. E' questa la vera barraglia per cui vale la pena lottare.
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28-01-2012, 18:47
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#4
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Avanzato
Qui dal: Jun 2011
Ubicazione: Milano
Messaggi: 401
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Quote:
Originariamente inviata da ElectricF
...
i piu' timidi non sono adatti all'era moderna e finiscono spesso isolati,o si suicidano per frustrazione.
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Questo è comparso sul corrierone di Giovedì...
http://www.corriere.it/cultura/12_ge...60acee8e.shtml
...e se lo dicono gli esperti...
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28-01-2012, 18:55
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#5
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,780
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Quote:
Originariamente inviata da Snaporaz
Questo è comparso sul corrierone di Giovedì...
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Quell'articolo parla di introversi in genere, non di sociofobici/evitanti e poi c'è il solito dilemma: su che basi si dice che questo o quel VIP è introverso?
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28-01-2012, 18:56
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#6
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 2,635
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Concordo con quanto hai scritto, soprattutto su quanto è duro per un timido inserirsi in una società che predilige ed erige a modello un comportamento antitetico al suo. Non concordo solo sul fatto che le cose non possano cambiare e che tutti i problemi non siano risolvibili.
Quote:
Originariamente inviata da Snaporaz
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Bell'articolo.
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28-01-2012, 18:57
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#7
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Banned
Qui dal: Jan 2009
Messaggi: 495
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hai una visione delle cose ingenua... però è divertente
mi ricorda quello che si leggeva sul forum un po' di anni fa, e che mi ha fatto apprezzare tanto il forum, tipo "gli estroversoni sono il male" sono satana!!
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28-01-2012, 19:01
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#8
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Principiante
Qui dal: Jan 2012
Messaggi: 33
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Quote:
Originariamente inviata da ElectricF
cosa ne pensate?
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Ti stai illudendo: la solitudine esiste altrove è esistita in altre epoche.
Le società cristiane poi non mancano certo di esempi di gente che ha trascorso la propria vita da sola!
... e se anche ti ci avessero "costretto" sarebbero state relazioni formali, vuote.
Casomai un esempio più pertinente potrebbero essere alcune società tribali.
Per come la vedo io gran parte della personalità si sviluppa con i rapporti sociali, il punto non è dove avremmo potuto vivere meglio coi nostri problemi ma dove avremmo avuto più probabilità di non averli proprio questi problemi, di sviluppare un carattere socievole.
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Ultima modifica di skptcrbl; 28-01-2012 a 19:11.
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28-01-2012, 19:33
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#9
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Banned
Qui dal: Nov 2011
Ubicazione: Sull'isola che non c'è
Messaggi: 669
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Tutto quello che vedo io nel cambiare della società è semplicemente che si vive molto più (diciamo tutto) per le apparenze,per il fare i fighi/quelli che contano in un contesto piuttosto che la libertà interiore di una persona.
Non che non fosse stato quasi sempre così,ma ora lo diventa in modo diabolico,cioè poteri forti che dominano le masse.
La massa si fa inchiappettare volentieri da queste degenerazioni di ogni genere perché tanto 'fa tendenza' e va bene così.
I disadattati diventano quelli che alzano la testa e gridano no,un falco verde in un pollaio enorme di polli bianchi.
Quanto dura?l'unica possibilità che ha è di spiccare il volo prima che gli spezzino le ali.
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28-01-2012, 19:47
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#10
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Principiante
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 30
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La società è divenuta sempre maggiormente temeraria ... Cioè oggi ti devi buttare. Io ho quasi 40 anni. 20 anni fa ho vissuto dei momenti molto diversi di disagio e di fatti la società era diversa.
20 anni fa c'era + rispetto e - invadenza ...
Avete presente quali siano oggi i modelli di riconoscimento per giovani e gente contemporanea ??? Basta guardare cosa ci propinano i palinsesti televisivi.
Di conseguenza anche solo essere riflessivi e restarsene a distanza x riflettere (come faremmo noi x 1000 motivi) è già essere tagliati fuori.
Io ho un figlio di 10 anni .
Vedo già lì un abisso e dire che ci teniamo molto a creare degli step di crescita.
Noi (fobici) siamo destinati ad estinguerci ??? Io credo che le fobie sociali si stiano moltiplicando molto velocemente e la ns popolazione (fobica) aumenta con l'aumentare di questo nuovo mondo nocivo.
Comincio a sentirmi un XMEN e voi ???
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28-01-2012, 20:10
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#11
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Banned
Qui dal: Nov 2011
Ubicazione: Sull'isola che non c'è
Messaggi: 669
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Gli xman erano considerati degli eroi,noi no.
Il nostro unico superpotere è l'integrità onesta e trasparente
una qualità sempre più rara oggi
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28-01-2012, 20:19
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#12
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Intermedio
Qui dal: May 2011
Ubicazione: Marche
Messaggi: 173
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Quello che dici è sicuramente un aspetto importante, ma alla fine penso che al dilà del buono o cattivo, giusto o sbagliato, il nostro problema sia sempre legato alla paura, esistono cmqe delle persone buone e brave che non sono timide, così come sistono persone timide che non necessariamente sono buone e brave....io penso che il problema non sia legato tanto ai contenuti, quanto alla generale incapcità di un timido di trasmettere serenità, sicurezza e forza caratteriale...magari pur avendo queste qualità ha sempre dei blocchi...quindi come ripeto aldilà dei moralismi e dei periodi storici, il timido ha oggettivamente troppe barriere mentali che gli rende o si rende tutto più difficile...certo questo effetto nella società odierna dove è figo essere arroganti ecc...è ancora più amplificato, questo è vero...ma in ogni caso il problema è sempre quello di toglierci questa maledetta ansia...l'ansia alla fine trsmette solo ansia...il primo nemico in ogni era, luogo e morale siamo sempre e solo noi stessi, inutile accusare sempre la società che cmqe ha oggettivamente le sue colpe....
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28-01-2012, 20:49
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#13
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Banned
Qui dal: Jan 2012
Messaggi: 46
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Quote:
Originariamente inviata da barclay
Non penso sia esistità un'età d'oro per i sociofobici.
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Quoto..
i sociofobici non sanno interagire correttamente con gli altri, in questa società o in qualsiasi altra, passata, futura, presente.
E poi considerare un sociofobico una persona con più valori morali non vedo proprio il legame, io da sociofobica mi ritengo solo una persona con dei notevoli limiti ad interagire con gli altri e me ne prendo la colpa, non la do alla società attuale...
La società tende ad isolare i deboli, in generale, ma mi sembra più un discorso economico.
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28-01-2012, 21:22
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#14
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Esperto
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: £
Messaggi: 8,149
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ElectricF, purtroppo hai ragione... a rifiutare il sistema di cose la si paga a caro prezzo mi sto ancora facendo il sangue amaro... il rispetto lo si ottiene comportandosi "male".
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28-01-2012, 21:40
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#15
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Esperto
Qui dal: Jun 2011
Ubicazione: Budapest
Messaggi: 1,726
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Per me bisogna distinguere due aspetti.
1-la società attuale favorisce il sorgere di certi disagi?
2-nella società attuale chi ha certi disagi vive peggio di come vivrebbe la stessa persona in altre epoche?
Perchè per la prima la risposta è indubbiamente sì.
La seconda è irrisolvibile ma personalmente propendo nettamente per il no,se non altro per i milioni di modi di essere in contatto con il mondo anche in solitudine. L'unico aspetto negativo lo vedo nell'obbligo di confrontarsi di continuo con modelli di successo e stili di vita irraggiungibili,mentre magari un sociofobico in un'altra epoca poteva passare la sua vita senza neanche sapere di avere un problema.
Quote:
Originariamente inviata da ElectricF
io penso che la religione del cristianesimo con le sue ideologie e modelli di comportamento,in un certo senso aiutava molto i piu' deboli,perche' dalle persone si cercava di far uscire di piu' il Dio,o il Cristo per meglio dire,che c'e' in ognuno di noi;infatti credo che proprio per questo i piu' timidi riuscivano anche a formarsi una famiglia,la timidezza e la sensibilita' erano qualita'
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La religione cristiana,al di là delle intenzione originali,è stata storicamente utilizzata per sottomettere i più deboli,di certo non per aiutarli.
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28-01-2012, 21:41
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#16
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,723
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Quote:
Originariamente inviata da maury25
Io penso che non ci siano molte opzioni: o ti adatti o rimani emarginato a vita.
E se non sei disposto ad adattarti è meglio starsene in disparte ed evitare forzature inutili, secondo me.
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"Estroversione e introversione svolgono entrambe una funzione importante. L’estroversione favorisce l’adattamento al mondo esterno e, in conseguenza dello spirito pratico che la connota, promuove anche l’intraprendenza, il darsi da fare per trasformarlo (...) L’estroversione facilita l’adattamento al modello normativo vigente in un determinato contesto sociale e culturale
L’adattamento estroverso concorre a stabilizzare la società, ad assicurare ad essa un’identità culturale, una certa coesione e la continuità nel tempo" (cit.)
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Ultima modifica di Warlordmaniac; 28-01-2012 a 21:44.
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28-01-2012, 22:18
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#17
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Banned
Qui dal: Aug 2009
Messaggi: 132
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è abbastanza sbilenca come teoria, anzi più che di un teorema a me sembra
una serie di pensieri, oltremodo sconnessi, su alcune cose che ti danno fastidio o che idealizzi troppo.
Come, per esempio, parlare di religione cristiana che aiuta i più deboli senza considerare "i conquistadores" spagnoli del passato e l'atto di colonizzazione culturali che operano i missionari oggi, è abbastanza ironico.
diciamo ti basi troppo sull'idea che hai di questa società, e comunque non tieni conto di altre società che esistono.
I popoli orientali danno molto valore al concetto di riservatezza, un giapponese medio apparirebbe "fobico" per la maggior parte degli occidentali.
La teoria secondo la quale ci siano dei "caratteri" sociali che possono essere avvantaggiati e prosperare si chiama "darwinismo sociale".
il che non vuol dire che il carattere che vince sia migliore o peggiore di quello che perde, è solo il più adatto.
Tralasciando il fatto che le "fobie" sono il frutto di una società "malata", quindi non vedo come un "fobico" possa essere schiacciato ed isolato dalla società quando è stata questa a crearlo.
Siamo noi che ci isoliamo nessuno ci obbliga a stare chiusi in casa (i cristiani lo fanno con le monache di clausura per esempio) e nessuno di noi è felice da solo (un'eremita per esempio è felice)
quindi direi che è tutto nelle nostre mani.
Se poi ti riferissi al fatto che un timido ha meno possibilità di figliare, ok, ma mi sembrava di capire che intendevi caratteri "sociali" e non mero DNA.
E ad onor di cronaca, anche un'estroverso che si sfascia con la macchina ubriaco avrà poca possibilità di spargere il suo seme.
PS Jung divideva gli individui in due grandi gruppi, chi indirizzava la libido verso l'oggetto (estroversi) chi verso il soggetto (introversi).
Ma il voler vedere in questo una dualità male/bene ce ne passa.
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28-01-2012, 22:30
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#18
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Avanzato
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: Etruria
Messaggi: 334
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Io penso "solo" che ai nostri tempi le gente soffre molto di più la solitudine in generale, ognuno vive nel suo appartamentino e si conoscono a malapena i vicini di casa, i mass media e i centri commerciali hanno pian piano cancellato i luoghi d' incontro d'un tempo come le piazze. Se a questo aggiungiamo che (credo) molti di noi sono figli unici, il terreno è pronto fin da bambini. Se poi sei anche introverso le cose si complicano terribilmente.
Io parto da questo, altre considerazioni possono diventare voli pindarici un po' fini a se stessi.
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28-01-2012, 22:49
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#19
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Banned
Qui dal: Nov 2011
Ubicazione: Sull'isola che non c'è
Messaggi: 669
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Quote:
Originariamente inviata da Halaster
Ma non sono per niente daccordo.
Ed è quello il bello della vita.. che non dipende dal parere o dall'accettazione di nessuno. Trova la sua via e se l'aprirà con la forza,
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Non condivido tutto quello che hai scritto,ma è bello il modo in cui l'hai detto.
La vita,la verità sono una forza inarrestabile e trionferanno sempre.
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28-01-2012, 23:08
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#20
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Banned
Qui dal: Jan 2012
Messaggi: 359
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Quote:
Originariamente inviata da Black Sparrow
è abbastanza sbilenca come teoria, anzi più che di un teorema a me sembra
una serie di pensieri, oltremodo sconnessi, su alcune cose che ti danno fastidio o che idealizzi troppo.
Come, per esempio, parlare di religione cristiana che aiuta i più deboli senza considerare "i conquistadores" spagnoli del passato e l'atto di colonizzazione culturali che operano i missionari oggi, è abbastanza ironico.
diciamo ti basi troppo sull'idea che hai di questa società, e comunque non tieni conto di altre società che esistono.
I popoli orientali danno molto valore al concetto di riservatezza, un giapponese medio apparirebbe "fobico" per la maggior parte degli occidentali.
La teoria secondo la quale ci siano dei "caratteri" sociali che possono essere avvantaggiati e prosperare si chiama "darwinismo sociale".
il che non vuol dire che il carattere che vince sia migliore o peggiore di quello che perde, è solo il più adatto.
Tralasciando il fatto che le "fobie" sono il frutto di una società "malata", quindi non vedo come un "fobico" possa essere schiacciato ed isolato dalla società quando è stata questa a crearlo.
Siamo noi che ci isoliamo nessuno ci obbliga a stare chiusi in casa (i cristiani lo fanno con le monache di clausura per esempio) e nessuno di noi è felice da solo (un'eremita per esempio è felice)
quindi direi che è tutto nelle nostre mani.
Se poi ti riferissi al fatto che un timido ha meno possibilità di figliare, ok, ma mi sembrava di capire che intendevi caratteri "sociali" e non mero DNA.
E ad onor di cronaca, anche un'estroverso che si sfascia con la macchina ubriaco avrà poca possibilità di spargere il suo seme.
PS Jung divideva gli individui in due grandi gruppi, chi indirizzava la libido verso l'oggetto (estroversi) chi verso il soggetto (introversi).
Ma il voler vedere in questo una dualità male/bene ce ne passa.
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sul pezzo sottolineato non sono d'accordo,io non mi sono isolato,finivo sempre isolato,in quanto timido,questo perche' gli altri erano tutti estroversi,casinisti o bulli;e' questo il punto essere una netta minoranza;
sono convinto che un tempo le persone timide erano molte di piu' che oggi e non finivano isolate;ecco perche' oggi ci sono i sociofobici,e sono di piu' che mai,sono i timidi rimasti che non riescono a trovare spazio in societa',che non ottengono mai nulla,e si ammalano.
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