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24-07-2018, 21:13
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#1
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Esperto
Qui dal: Jun 2016
Messaggi: 608
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A 30 anni, dopo quasi 10 anni di pendolarismo, ho deciso poco tempo fa di trasferirmi più vicino al luogo in cui lavoro, andrò a convivere con la mia fidanzata. Il problema è che oggi, improvvisamente, la curiosità e la felicità per essere riuscito a fare un passo importante e per essere riuscito a costruirmi qualcosa, è stata sostituita da una immensa malinconia.. Mi rendo conto che comunque mi dispiace lasciare i miei genitori. So che loro ci saranno sempre, non sono molto lontani, volendo potrò vederli anche 1 volta a settimana, ma mi rende triste il troncare le abitudini e le ricorrenze.. Ci ho passato molto tempo, sicuramente più di quello che altri ragazzi hanno passato con i loro genitori fino ai 30 anni, però la sensazione è quella che avrei voluto e potuto condividere più cose e più tempo con loro.. Capisco che non è normale e non fa bene questo pensiero. Se vi va di dire la vostra in merito o raccontare la vostra esperienza ve ne sarò grato. Avevo solo bisogno di sfogarmi un attimo.
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24-07-2018, 22:09
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#2
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Banned
Qui dal: Jul 2017
Messaggi: 1,222
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Normale che tu sia dispiaciuto, ma non si può essere bambini tutta la vita...
L’importante è che sia la persona giusta
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24-07-2018, 22:28
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#3
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Banned
Qui dal: Jul 2018
Messaggi: 3,358
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Io ho sempre voluto andare a vivere da solo e trovo che sia molto meglio, anche se ogni tanto provo nostalgia e malinconia. Il momento più difficile da affrontare per me è stato l'inizio, poi mi sono abituato e ho ottenuto una grossa fetta di indipendenza, che non avevo quando vivevo in famiglia. Ora non tornerei più a vivere con loro
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24-07-2018, 22:48
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#4
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 3,334
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Quote:
Originariamente inviata da Dorian Gray
Io ho sempre voluto andare a vivere da solo e trovo che sia molto meglio, anche se ogni tanto provo nostalgia e malinconia. Il momento più difficile da affrontare per me è stato l'inizio, poi mi sono abituato e ho ottenuto una grossa fetta di indipendenza, che non avevo quando vivevo in famiglia. Ora non tornerei più a vivere con loro
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Confermo , una volta provata la vera libertà e la totale indipendenza, difficile tornare indietro... anche io avevo timori e dubbi iniziali, ma poi via via sono svaniti, e mai avrei pensato di abituarmi così presto e bene a questa nuova vita.
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24-07-2018, 23:42
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#5
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Via da qui
Messaggi: 1,688
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Per quanto possa essere doloroso, bisogna staccarsi dai genitori, soprattutto se si è accompagnati.
Più si abita lontano dai parenti e meglio è, così si è solo più felici quando li si incontrano.
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25-07-2018, 00:04
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#6
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Banned
Qui dal: May 2017
Messaggi: 813
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Avrai nuove esperienze da affrontare e vecchie abitudini da lasciare..può non essere tutto facile all'inizio ma troverai le tue soddisfazioni e non vorrai più lasciare la tua indipendenza.. in bocca al lupo
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25-07-2018, 00:11
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#7
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Esperto
Qui dal: Nov 2012
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 4,900
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Tutto normale, all'inizio c'è il distacco da metabolizzare, poi l'abitudine normalizzerà tutte le emozioni.
Stai facendo un bel passo, devi solo essere contento, sono sicuro che ti migliorerà come persona.
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25-07-2018, 06:12
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#8
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Banned
Qui dal: Dec 2016
Ubicazione: Terra dei cuochi
Messaggi: 4,333
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Quindi non solo il distacco in sé, ma è la sensazione di non aver dedicato abbastanza tempo ed esperienze a loro. Ora non si torna più indietro mi sa, la buona notizia è che non c'è bisogno della costante vicinanza per fargli capire, man mano che il tempo passa, che li vuoi bene e che non ti dimenticherai di loro.
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25-07-2018, 07:29
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#9
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,589
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Giusto lo sfogo, ma stai facendo un passo importante. Il problema è quando non lo si fa, come me.
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25-07-2018, 07:32
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#10
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 2,563
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Sicuramente è difficile da affrontare,ma ci sono due aspetti positivi in quello che dici.
Innanzitutto non sarai solo... può sembrare banale, ma avere qualcuno a fianco ti aiuterà nei momenti di dispiacere e nostalgia.
Il secondo è che la distanza non è eccessiva e puoi tornare a trovarli con una certa frequenza.
Quando sono andato a vivere da solo, ero da solo e direttamente a 1000km di distanza... se fossi stato più vicino ed "accompagnato", sono convinto che sarebbe stato meno difficile.
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25-07-2018, 10:17
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#11
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Esperto
Qui dal: Jun 2016
Messaggi: 608
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Grazie ragazzi.. mi fa bene leggere il vostro pensiero.
Riconosco l'importanza del passo che sto per fare ma non pensavo assolutamente che fosse così difficile. Mi sento completamente indipendente dal punto di vista "pratico/operativo" ma molto meno da quello "emotivo/affettivo".
Credo che principalmente sia per il fatto che il rapporto con i miei è sempre stato ottimo e a casa mi sono sempre trovato benissimo, quindi non ho nulla da cui fuggire.
Forse se fossi emotivamente più forte e non avessi i problemi di autostima sarebbe stato più facile e soffrirei meno.
Mi costa fatica anche dirlo perché mi rendo conto che sono pensieri molto infantili, ma tant'è.
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25-07-2018, 12:20
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#12
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Esperto
Qui dal: Jun 2016
Ubicazione: Roma
Messaggi: 1,234
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Bravo, spero di farlo anche io il più presto possibile, l'ansia è normale ma scommetto che quando ti abituerai alle nuove abitudini, ti chiederai perché non l'hai fatto prima!
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25-07-2018, 13:50
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#13
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Banned
Qui dal: Jun 2018
Messaggi: 221
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Io poco dopo i 30 ho assaporato la libertà, l'indipendenza... e sono tornato indietro, tutta la vita che mi ero costruito era un completo disastro e, mentre fino a qualche anno fa mi sarei vergognato di vivere con i miei genitori a quasi 40, ora lo dico senza problemi. Ma è un caso diverso dal tuo, ammetto che la ragazza è una forte spinta a lasciare la casa in cui sei cresciuto, io l'avevo fatto solo... per una questione di comodità, perché fare il pendolare quotidiano sarebbe stato massacrante; quando ho ottenuto un riavvicinamento vivere da solo per me era diventato totalmente senza senso.
Riconosco però che il corso della vita regolare è... il tuo e non il mio, a un certo punto si cresce, si aprono le ali e si abbandona il nido. I miei genitori spesso dicono che potrei comprare una casetta, che così sarei libero di ospitare chi voglio, ma quando ho abitato da solo non ricordo di aver ospitato nessuno e non vorrei riprendere quella vita da barbone disperato.
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25-07-2018, 14:21
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#14
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Esperto
Qui dal: Jun 2016
Messaggi: 608
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Quote:
Originariamente inviata da HariSeldon
Io poco dopo i 30 ho assaporato la libertà, l'indipendenza... e sono tornato indietro, tutta la vita che mi ero costruito era un completo disastro e, mentre fino a qualche anno fa mi sarei vergognato di vivere con i miei genitori a quasi 40, ora lo dico senza problemi. Ma è un caso diverso dal tuo, ammetto che la ragazza è una forte spinta a lasciare la casa in cui sei cresciuto, io l'avevo fatto solo... per una questione di comodità, perché fare il pendolare quotidiano sarebbe stato massacrante; quando ho ottenuto un riavvicinamento vivere da solo per me era diventato totalmente senza senso.
Riconosco però che il corso della vita regolare è... il tuo e non il mio, a un certo punto si cresce, si aprono le ali e si abbandona il nido. I miei genitori spesso dicono che potrei comprare una casetta, che così sarei libero di ospitare chi voglio, ma quando ho abitato da solo non ricordo di aver ospitato nessuno e non vorrei riprendere quella vita da barbone disperato.
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Al di là del corso della vita.. non vergognarti. Per chi ha la fortuna di aver vissuto bene nella propria famiglia originaria tutto il tempo passato con i genitori non è tempo perso ma guadagnato, in ogni fase della vita un genitore ti può dare qualcosa, ogni sua parola è un sostegno. Certo possibilmente una cosa non deve escludere l'altra e credo che in determinate condizioni (come la mia) sia giusto fare un passo... ma se provi affetto verso i tuoi genitori e stai bene con loro goditeli pure, condividi quel che ti va di condividere con loro e beneficia del loro amore sincero.
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25-07-2018, 14:44
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#15
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Banned
Qui dal: Jun 2018
Messaggi: 221
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Sì, ma... c'è comunque un corso naturale nella vita, e io l'ho saltato. Crescere significa compiere una serie di passi, superare alcuni passaggi e alcune sfide, e io ho sempre evitato tutto.
Fuori da casa mia c'è un albero che ogni primavera ha una fioritura spettacolare; quest'anno però i fiori non sono spuntati, e neanche tutte le foglie. La mia vita è paragonabile a una primavera in cui i fiori non sono spuntati.
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25-07-2018, 18:53
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#16
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Messaggi: 2,817
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Condivido le risposte degli altri in merito al fatto che tu debba essere felice in fondo (almeno a mio avviso) di poterti provare a staccare dai tuoi genitori ma nel contempo comprendo perfettamente il tuo stato d'animo….
E' assolutamente e totalmente la cosa giusta da fare (Il fatto che tu abbia una compagna è un incentivo questo è poco ma sicuro) quindi persegui tranquillamente l'obiettivo i tuoi li potrai rivedere quando vuoi..
Io a causa del comportamente iperprotettivo (mia mamma...Che sto perdendo per una malattia ma che mi ha voluto davvero bene) e ipercritico e assente (mio padre che adesso nel momento di peggiore difficoltà mi sta abbandonando) dei miei genitori ho sviluppato una sorta di attaccamento ambivalente che mi ha rovinato...Io li ho sempre criticati e avversati ma adesso che stanno venendo entrambi a mancare all'improvviso sto malissimo e sono arrivato a formulare pensieri suicidi… Perché ai tempi non ho lottato abbastanza per rompere il cordone ombelicale...Adesso mi tocca farlo in fretta e furia tu invece puoi separarti progressivamente con la vicinanza di una compagna che ti supporta...Fidati ce la farai senza problemi..
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25-07-2018, 19:14
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#17
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Banned
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Milano
Messaggi: 14,714
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per me è stato un grande passo, non pensavo che sarei mai riuscita ad andare a vivere da sola e mi sento come se avessi iniziato una nuova vita. Sono rinata, ora so cosa vuol dire avere responsabilità, godersi la vita, essere indipendente, non dover chiedere più niente a nessuno, non dover per forza obbedire a mia madre perché "allora vattene di casa", questa è casa mia e posso tornare quando voglio, uscire quando voglio, mangiare e bere quando voglio, non fare il letto, pulire la cucina anche quando mi va.. certo c'è sempre quella punta di rammarico, per aver lasciato la mamma da sola che pur con tutti i difetti che ha non è una cattiva madre, è disfunzionale ma non è cattiva.. mi dispiace averla lasciata sola, e mi dispiace aver lasciato la mia gattina, anche se sta meglio li che qui .. penso sempre che avrei dovuto fare di più per mia madre, aiutarla di più, starle più vicino, forse non sono stata una figlia perfetta, mi pare sia passato in fretta il momento in cui le ho detto che mi trasferivo e la partenza vera e propria, mi pare di non averle dato abbastanza tempo per accettare la cosa, avrei dovuto farla preparare alla cosa gradualmente forse.. non lo so.. so solo che dovevo andare via, a 30 anni dovevo farlo, costruire qualcosa, forse non mi basteranno i soldi ma dovevo provare, provare anche a vivere con qualcuno e condividere la mia vita con qualcuno. il chè è bellissimo e mi rende felice al 100%
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25-07-2018, 19:38
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#18
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,589
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C'è da dire che un conto è lasciare la casa dove vivono entrambi i genitori. Quello è a maggior ragione giusto (poi capisco e rispetto le remore dell'autore del topic) perché li si lascia trascorrere insieme il tempo.
Ma nel mio caso io vivo con un genitore solo (causa separazione), e in tal caso uscire di casa significa lasciare questo genitore da solo. Mia sorella è già uscita di casa per motivi di lavoro.
Va bene farlo se il corso della vita lo richiede (leggasi, se vai a convivere), ma se non si ha una relazione, si lavora vicino a casa, la casa è di proprietà, ed è grande... perché?
Contribuisco alle spese ed è come se pagassi "l'affitto". Perché dovrei arricchire il proprietario di una casa piccola e brutta, pagando magari anche tasse varie in più? magari a 1 km dalla casa dove attualmente vivo.
La vera cosa che bisogna fare, la vera chiave di volta, è che bisogna comunque vivere da adulti. Uscire quando si vuole, ritagliarsi gli spazi.
Questo è difficile, ma arrivati a una certa età è l'unico modo in cui si può trovare un equilibrio e affrontare una vita adulta pur vivendo nella casa dove si è cresciuti.
Personalmente è una sfida importante della mia vita che però ho capito di dover affrontare.
Il disturbo evitante trova in queste sacche terreno fertile, bisogna toglierglielo.
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25-07-2018, 20:31
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#19
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Esperto
Qui dal: Aug 2016
Messaggi: 2,255
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Sono per l'uscita di casa e l'indipendenza, purché ci sia una ragione valida. Se è solo per dire "Guardatemi vado a vivere da solo", e poi si finisce in un buco a farsi pagare anche bollette e affitto dai propri vecchi, allora meglio rimanere a casa, a meno che i rapporti non siano logori.
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26-07-2018, 07:51
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#20
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 2,563
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Quote:
Originariamente inviata da TheProphet
Grazie ragazzi.. mi fa bene leggere il vostro pensiero.
Riconosco l'importanza del passo che sto per fare ma non pensavo assolutamente che fosse così difficile. Mi sento completamente indipendente dal punto di vista "pratico/operativo" ma molto meno da quello "emotivo/affettivo".
Credo che principalmente sia per il fatto che il rapporto con i miei è sempre stato ottimo e a casa mi sono sempre trovato benissimo, quindi non ho nulla da cui fuggire.
Forse se fossi emotivamente più forte e non avessi i problemi di autostima sarebbe stato più facile e soffrirei meno.
Mi costa fatica anche dirlo perché mi rendo conto che sono pensieri molto infantili, ma tant'è.
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Invece secondo me è bello quello che dici e mi ci rispecchio.
L'indipendenza emotiva/affettiva la si acquisisce proprio staccandosi. Ma stai sicuro che, se hai trascorso buona parte della tua vita in modo piacevole con la tua famiglia, un po' di nostalgia ce lavrai sempre... Ma questo secondo me è positivo, il distacco non deve essere necessariamente radicale.
Io sono dovuto uscire per lavoro, ma penso che nel tuo caso, decidendo di uscire per amore, potrai contare su una motivazione, una spinta emotiva che ti aiuterà nel processo di distacco.
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