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Vecchio 07-02-2021, 14:42   #1
Principiante
 

Ciao a tutti gli utenti del forum, questa è la mia prima discussione in assoluto, spero di trovare persone che abbiano dei consigli da darmi, che magari provino le mie stesse sensazioni. Io sono un ragazzo quasi trentenne, da sempre, da quando ero bambino fortemente emotivo, ipersensibile alle critiche e ai rimproveri, costantemente dominato da un senso di inadeguatezza, che mi causa un livello enorme di ansia sociale, come se dovessi sempre mostrarmi perfetto agli occhi degli altri, fare ciò che piacerebbe loro che io faccia o pensare quello che vorrebbero loro io pensassi. Dall’adolescenza inoltre soffro anche di apatia, mancanza di stimoli, assenza totale di obiettivi e difficoltà a provare piacere per qualsiasi attività.. ho abbandonato nel corso degli anni qualsiasi forma di interesse e attività, ovviamente queste sensazioni vanno e vengono, però diciamo che predominano su tutto, raramente mi sento tranquillo, soddisfatto di me, appagato, al contrario vivo periodi lunghissimi di irrequietezza, angoscia, è forte apatia.. Quando riesco dormo fino a tardi, non mi sazio mai di sonno, scrivo qui perché spero di trovare un conforto, magari qualcuno mi consiglierà di andare da uno specialista, ci ho pensato tante volte, anche perché credo che il mio malessere si sia purtroppo cronicizzato negli anni, forse ho bisogno di farmaci, di una forte spinta esterna, il mio problema principale è la procrastinazione, procrastinazione dovuta al fatto che se non ricevo forti incentivi esterni a fare le cose, mi perdo, ho sempre bisogno di una scintilla che mi porti a fare le cose, perché io da solo non riesco a darmi motivazioni e stimoli.. Poi c’è la mia omosessualità che credo centri soltanto marginalmente con tutto ciò, sicuramente il fatto di essere stato preso di mira spesso nel paese in cui vivevo perché nonostante non fossi dichiarato, era palesemente ovvio dato alcuni miei atteggiamenti.. ora sono molto cambiato, sono cresciuto e ho acquisito più virilità, però quelle prese in giro sono sempre nei miei pensieri e ho delle ferite che ancora sanguinano.. tra l’altro ho cambiato città un bel po’ di anni fa per allontanarmi e ricominciare, per un po’ ci sono riuscito poi però a causa di una serie di eventi indipendenti dalla mia volontà, sono rimasto solo.. adesso questa cosa mi sta logorando, non vivo bene il mio lavoro da impiegato, ho periodi in cui mi impegno e alterno periodi di scarso rendimento e ho commesso anche degli errori che mi logorano e ho paura che qualora venissero scoperti verrei licenziato o comunque richiamato pesantemente.. errori dovuti semplicemente alla mancanza di stimoli, procrastinazione, mi stufo subito di tutto e mi sento profondamente in gabbia, bloccato, non riesco a capire cos’è mi renderebbe felice, non ho un’identità, ho sempre fatto ciò che desideravano i miei per non deluderli, non so come uscire da questa situazione, vorrei solo sentirmi libero, senza vincoli, vorrei poter vivere con le mie regole, magari lavoricchiare quel che basta per campare, perché non ho mai avuto ambizioni di fare carriera, non mi interessa più il denaro, anche se faccio acquisti che poi mi rendo conto che non mi appagano minimamente.. ho 28 anni, vorrei scappare cambiare tutto, prima che sia troppo tardi, vorrei che la mia vita fosse un’avventura, qualcosa di entusiasmante e invece tutte le mattine mi sveglio, già stanco e rassegnato all’idea di iniziare un’altra giornata grigia... poi c’è l’essere single da sempre, altra cosa che mi fa stare male, ho paura che non troverò mai l’amore essendo omosessuale, nel mondo gay prevalgono i rapporti promiscui e di amore tra coppie finora ne ho visto davvero poco, prevale sempre l’interesse sulle cose materiali, sull’appagamento fisico, sulla fisicità... attualmente sono solo e faccio una vita eremitica, esco solo per la spesa e per il lavoro, avevo una vita pseudo normale fino a un paio di anni fa, avevo delle amicizie però c’era già un forte senso di malessere e inquietudine, mi sentivo già fuori luogo e spaesato e sentivo che le persone che mi circondavano non capivano, erano superficiali... ho allontanato tutti e adesso non so più come uscire da questa situazione.. datemi qualche parere..

Ultima modifica di Gio00; 07-02-2021 a 14:45.
Ringraziamenti da
Masterplan92 (07-02-2021), pure_truth2 (08-02-2021), Texas (07-02-2021)
Vecchio 07-02-2021, 15:51   #2
Esperto
L'avatar di Trinacria
 

Ti capisco benissimo. Sono le stesse sensazioni che provo anche io. L'assenza di stimoli, l'apatia, veder scorrere la vita senza concludere niente. Come te anche io ho paura delle critiche e mi sento sempre inadeguata. Questa cosa mi ha spesso bloccato e mi ha portato a evitare di fare molte cose.
Probabilmente dovremmo provare a fregarcene un po' di più del giudizio degli altri e fare una cosa solo perché ne abbiamo voglia, anche se non siamo in grado di farla nel migliore dei modi.
Anche io ho pensato di farmi aiutare da qualcuno e probabilmente proverò ad andare da uno psicologo.
Per quanto riguarda la parte sentimentale, il fatto di essere omosessuale ti assicuro che non preclude assolutamente la possibilità di trovare l'amore e di vivere una normale storia d'amore.
Ringraziamenti da
sconfitto (07-02-2021), Texas (07-02-2021)
Vecchio 07-02-2021, 16:43   #3
Principiante
 

Ringrazio entrambi per le risposte.. purtroppo non ne vengo fuori, credo che mi ci vorrà l’aiuto di un esterno.. oggi dovrei pulire la casa, vivo da solo da anni, è tutta sottosopra come al solito, durante la settimana lavorando non ho per niente voglia di starci dietro.. c’è un sacco di disordine e non so nemmeno da dove iniziare, sono ancora sdraiato a letto a sonnecchiare..
Vecchio 07-02-2021, 16:44   #4
Banned
 

Quando parli di procrastinazione e bisogno di stimolo esterno sembro io..mi rispecchio tantissimo,mi dispiace..lavoro da impiegato l'hai trovato con la laurea?
Ringraziamenti da
Mr.Ripley (09-02-2021), Texas (07-02-2021)
Vecchio 07-02-2021, 17:03   #5
Principiante
 

No, assolutamente, sono diplomato e ho iniziato un percorso universitario dando un po’ di esami con ottimi voti ma poi la procrastinazione come al solito e le mie manie di perfezione mi hanno totalmente bloccato, il lavoro non mi vergogno a dirlo l’ho avuto tramite raccomandazioni.. sono stato fortunato ma ultimamente vorrei cambiare e fare qualcosa che desidero davvero, visto che sono ancora giovane, il problema è che non ho mai conquistato nulla con le mie mani, ho sempre avuto le spalle coperte, non mi sono mai davvero messo in discussione, forse la causa della mia inedia e indolenza è proprio questa... oh forse è causata proprio dal mio non sapere assolutamente cosa voglio e chi sono, ho quasi trent’anni, ho avuto sempre tante idee ma tutto illogicamente scoordinate tra di loro, c’è tantissimo caos e disorganizzazione nella mia testa, ultimamente sto pensando di prendere la patente per gli autobus e provare ad entrare nell’azienda di trasporti pubblici della città in cui vivo, i soldi per pagarmi la patente c’è li ho, ho messo da parte un bel gruzzoletto, il problema è che sono molto miope e ho paura che mi scarterebbero visto che per un lavoro del genere è rischiesta una buona qualità visiva, poi prontezza nei riflessi ne ho poca, sono rallentato da anni e mi sento un bradipo, sono lento... però è un lavoro che credo mi farebbe vivere più sereno e tranquillo visto che le interazioni con la gente sono limitatissime, devi solo concentrarti sulla guida... la paga non so quale sia ma penso che si aggirerebbe intorno ai 1400/1500 con turni.. solo che lavorerei anche nei festivi e ciò mi scoccerebbe parecchio, ma il lavoro d’ufficio a contatto con il pubblico che svolgo adesso, da quasi 7 anni sento che non lo sopporto più... le interazioni costanti con i clienti e i colleghi mi logorano e mi fanno tornare a casa sempre di cattivo umore e prosciugato emotivamente.. l’ambiente poi non è il massimo, però è un tempo indeterminato... ho 28 anni sono ancora in tempo per scegliere, non vorrei vivere nel rimpianto di non aver sfruttato questi anni, ma credetemi sono totalmente bloccato dalla mancanza di desideri e voglia di agire...
Vecchio 07-02-2021, 19:44   #6
Principiante
 

Vedo che nessuno mi ha più risposto, ho detto qualcosa che può aver urtato la sensibilità di qualcuno? Se sì ve ne sarei grato se me lo diceste..
Vecchio 07-02-2021, 21:21   #7
Banned
 

Io pure, vivo nell'apatia totale
Vecchio 07-02-2021, 22:10   #8
Esperto
L'avatar di Texas
 

Eccomi, anche io sono un procrastinatore seriale, cosa che in alcune faccende mi ha portato ad avere parecchi problemi. Ti capisco quando dici di aver fatto delle cazzate perché hai procrastinato e ora vivi con l'ansia che salti fuori il tutto. Tipiche situazioni che potrei vivere anche io. Pure io sono molto sensibile e tendo a rifuggere il giudizio e le critiche e capisco anche quando dici che ti piacerebbe avere l'opportunità di ripartire da zero, tirare una riga da un'altra parte e vivere una vita nuova, senza il peso del passato. Cose che sogno anche io da qualche tempo.

Non so come aiutarti, dato che non sono in grado di trovare nemmeno un spiraglio per me stesso, però ho letto che hai cambiato città in passato e hai provato a ripartire. Tutto considerato anche se probabilmente non ti serve a molto ora, è una buona cosa, se hai avuto la forza e la possibilità di farlo una volta potresti essere in grado di farlo di nuovo.
Ringraziamenti da
Masterplan92 (09-02-2021)
Vecchio 09-02-2021, 12:15   #9
Principiante
 

Ho paura, ultimamente ho pensieri catastrofici riguardo quello che ho fatto a lavoro... questi documenti che ho smarrito perso a causa del mio continuo procrastinare risalgono ad alcuni anni fa, nessuno si è mai accorto di nulla ma una volta sono stato beccato.. ho paura che saltino fuori queste mie negligenze, ho pensieri catastrofici, paura che mi licenzino, la derisione dei colleghi, non sono un delinquente ho agito così per forte stress, stanchezza, carico assurdo di lavoro... secondo voi sto esagerando? Ha senso continuare un lavoro che non mi fa sentire motivato e gratificato? Però un tempo indeterminato non me lo darà più nessuno, né sono sicuro, ho paura addirittura che la cosa possa avere risvolti penali, non sono un delinquente, sono soltanto una persona stanca e logorata dalla monotonia della vita.. secondo voi cosa devo fare?
Ringraziamenti da
Texas (10-02-2021)
Vecchio 10-02-2021, 11:43   #10
Esperto
L'avatar di Texas
 

Quote:
Originariamente inviata da Gio00 Visualizza il messaggio
Ho paura, ultimamente ho pensieri catastrofici riguardo quello che ho fatto a lavoro... questi documenti che ho smarrito perso a causa del mio continuo procrastinare risalgono ad alcuni anni fa, nessuno si è mai accorto di nulla ma una volta sono stato beccato.. ho paura che saltino fuori queste mie negligenze, ho pensieri catastrofici, paura che mi licenzino, la derisione dei colleghi, non sono un delinquente ho agito così per forte stress, stanchezza, carico assurdo di lavoro... secondo voi sto esagerando? Ha senso continuare un lavoro che non mi fa sentire motivato e gratificato? Però un tempo indeterminato non me lo darà più nessuno, né sono sicuro, ho paura addirittura che la cosa possa avere risvolti penali, non sono un delinquente, sono soltanto una persona stanca e logorata dalla monotonia della vita.. secondo voi cosa devo fare?
Sto passando un periodo simile per altri motivi,diversi dai tuoi ma simili nella sostanza e che portano a paure simili e quindi capisco bene il tuo umore a rigiardo. Anche io mi chiedo cosa dovrei fare, ma in verità sto solo aspettando che tutto questo salti fuori e mi dia la mazzata finale. Non credo che sentirsi un condannato sia la cosa migliore da fare, ma nel mio caso non vedo altre soluzioni se non quella di un miracolo.
Vecchio 10-02-2021, 12:39   #11
Esperto
L'avatar di Black_Hole_Sun
 

Cosa c'entra sentirsi uno zombie con il procrastinare le cose e non sentirsi soddisfatti del lavoro?

Li hai mai visti gli zombie? Non quelli dei film dell'orrore, quelli reali. Vivi nel corpo ma morti nella mente in attesa solo che si spengano le funzioni fisiche della vita.
Ringraziamenti da
Ezp97 (10-02-2021), sconfitto (10-02-2021)
Vecchio 11-02-2021, 16:10   #12
Principiante
 

Secondo voi cosa devo fare per uscire da questa situazione? Perché mi sto auto sabotando nella vita professionale, perché mi odio così tanto? Anziché cercare di dare il massimo e di dare un’immagine di me affidabile e professionale così sto andando nella direzione totalmente opposta... che sia un segnale del subconscio, evidentemente ho scelto una professione totalmente inadatta a me, che per niente si allinea con la mia personalità.. sento che la quotidianità mi sta spegnendo piano piano, non ho più stimoli a impegnarmi nelle cose, non riesco a trovare qualcosa che mi faccia sentire di nuovo vivo, non sento più la vita che scorre nelle mie vene... solo tanta stanchezza, senso perenne di affaticamento e mente annebbiata.. se penso che dovrò andare avanti fino alla vecchiaia a lavorare, a compilare scartoffie e contabilità mi viene da vomitare, spero sempre in qualche lontano parente, magari qualche lascito, eredità.. Adesso ho paura di essere licenziato, ma poi penso che se mi fosse importato del lavoro non mi sarei comportato in modo così superficiale, perché sapevo le conseguenze alle quali andavo in contro.. forse l’eccessivo stress, il carico di lavoro disumano ha fatto sì che la mia mente si annebbiasse e perdesse per un po’ di lucidità mentale e raziocinio.. possibile?
Vecchio 12-02-2021, 16:04   #13
Principiante
 

Qualcuno può rispondere? Grazie
Vecchio 12-02-2021, 16:20   #14
Esperto
L'avatar di Trinacria
 

Se da solo non riesci a risolvere la cosa e a risollevarti forse è il caso di provare ad andare da uno psicologo o comunque parlarne con qualcuno che ti possa dare una mano.
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