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08-08-2005, 11:40
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#41
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Principiante
Qui dal: Jun 2005
Ubicazione: Italia
Messaggi: 37
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Quote:
Nell'esempio che hai fatto se uno non spara è perché non ha voluto veramente uccidere altrimenti l'avrebbe fatto. "Lui voleva ma non ha potuto" mi sembra una speculazione. Sta di fatto che non ha premuto il grilletto e tanto mi basta per dedurre che non HA VOLUTO uccidere.
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Ti contraddici, hai ammesso prima, in questo stesso topic, che la volontà non è onnipotente, poi si è detto che non coincide con il libero arbitrio e adesso torni a dire che è onnipotente? A me pare che potresti agganciare meglio la nozione di inconscio e di volontà inconscia se vuoi davvero penetrare i misteri del (non)funzionamento della capoccia mia, tua o della gente in generale. Ci sono tanti libri... in fondo non tutti sono proprio una robaccia da far rimpiangere i soldi del prezzo di copertina.
Quote:
Comunque ammesso che fosse la depressione o la fobia a tirare i fili delle tue scelte consentendoti di fare solo qualche giretto dovresti spiegarmi come mai invece le stesse non t'impedivano di lavorare.
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Ho già spiegato e adesso cerco di rispiegarlo. Le depressioni o le fobie non sono come dei semafori che operano secondo un'alternativa VIA LIBERA-STOP oppure TUTTO SI-TUTTO NO, operano in modo molto più articolato, cioè QUESTO SI-QUELLO NO, ovvero come una volontà diversa dalla tua, fuori controllo, nemica, ottusa e pure sfuggente.
Ci sono casi gravissimi in cui ti impediscono di lavorare e anche di mangiare (anoressia grave). In quest' ultimo caso si finisce, nella migliore delle ipotesi, all'ospedale con una flebo al braccio e nella peggiore al cimitero.
Quote:
Secondo me il tuo modo di ragionare non fa altro che alimentare il vittimismo delle persone e un certo modo sbagliato di pensare i problemi che poi spinge le stesse a cercare di "medicalizzare" i propri stati d'animo quando negativi o inaccettabili.
Questo modo di pensare potrà essere consolatorio per qualcuno dato che allontana da ogni responsabilità facendo ricadere ogni colpa sulla malattia, ma non mi pare molto utile per crescere come persone.
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Qua fanno capolino alcuni sentimenti negativi e tristi. Vittimismo, il terrore della malattia, paura della responsabilità personale, senso di colpa.... e vengono attribuiti al mio modo di ragionare. :lol: :lol: Grazie, ma devo restituire al mittente. Non ho mai praticato il vittimismo. I miei stati d'animo negativi o inaccettabili, li conosco prima e li combatto poi, anche "medicalizzandoli" se necessario, chi se ne frega, certo non sto lì a piangermi addosso nè consiglio agli altri di farlo
Su responsabilità personale e senso di colpa .....boh, dovresti chiarire il punto. Avere una malattia o uno stato depressivo è forse una colpa, o solleva da una colpa? Che discorso è? Crescere come persona cosa vuol dire in concreto? Hai paura di rimanere senza colpe, sensi di colpa e senza responsabilità? Se ti piacciono tanto stai pure TRANQUI, gaurda che la vita è fatta in modo che te ne presenta una caterva appena scendi dal letto al mattino. Le consolazioni, invece sono più rare, e io mi prendo -tra quelle che scelgo- tutte quelle che trovo o che mi danno. Sbaglio?
Dire come fai tu di solito "la mia volontà è libera e onnipotente, io mi piaccio e sono OKAY, punto e basta e non mi scocciate che appena mi gira vado e spacco il mondo, scusate ho avuto solo qualche annetto di momentaneo....scocciamento :lol: chissà perchè.." non significherà non avvedersi di avere profondamente radicati in se stesso, tra l'altro, proprio i sentimenti negativi di cui sopra? Perpetuarli per un tempo indefinito sarebbe secondo me un sicuro danno. Lo dico come ipotesi, non possiamo pretendere attraverso un colloquio spezzettato su un forum di sapere cosa veramente può passare per la testa di chicchessia.
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08-08-2005, 11:56
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#42
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Principiante
Qui dal: Jun 2005
Ubicazione: Italia
Messaggi: 37
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Quote:
Originariamente inviata da Black81
Io credo che non bisogni generalizzare per quanto riguarda il discorso sulla volontà e chiedo umimilmente alla moderatrice se forse non sia il caso di ridimensionare alcuni interventi dato che si tratta di un forum sulla fobia sociale e gli utenti gradirebbero delle risposte e non dimostrazioni della nostra immensa cultura :wink:
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Non sarei d'accordo, BLACK 81 sul ridimensionare alcuni interventi (quali?)
Mi pare giusto che ciascuno si esprima nel modo che ritiene, acculturato o ruspante o sibillino.... gli utenti del forum non sono mica obbligati a leggere tutto.
Le risposte, se qualcuno ne ha, verrebbero sempre dopo le domande, no?
:wink: Saluti
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08-08-2005, 12:27
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#43
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Intermedio
Qui dal: Mar 2005
Ubicazione: Milano
Messaggi: 263
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certo ci mancherebbe ma la mia non era una critica polpopaolo solo un invito a fare in modo che altri utenti possano partecipare alla vostra discussione nient'altro :wink:
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08-08-2005, 17:00
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#44
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Guest
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Non sto a replicare a tutto quello che hai scritto altrimenti non la finiamo più. Mi pare di essere stato chiaro e lineare sui concetti che ho voluto esprimere. A buon intenditor poche parole.
Secondo me tutto questo parlare di malattia poi porta le persone a prendere i farmaci e a chiedersi "quando guarirò"? Come se si trattasse di prendere qualche pilloletta per vivere in un stato di felicità permanente.
I pensieri o gli atteggiamenti positivi che possono aiutare a reagire ai fatti negativi della vita sono sistematicamente messi in secondo piano, taciuti o ignorati. Allora invece di raccontare che la depressione o la fobia t'impediva di uscire o di fare quello che ti pare sarebbe stato più interessante (immagino) per chi magari sta peggio di te leggere come hai ritrovato la voglia di uscire e di fare senza tirare in ballo chissà quali teorie, ma parlando un linguaggio concreto di fatti.
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09-08-2005, 01:06
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#45
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Esperto
Qui dal: Jan 2005
Ubicazione: Ravenna
Messaggi: 782
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Quote:
Originariamente inviata da Black81
certo ci mancherebbe ma la mia non era una critica polpopaolo solo un invito a fare in modo che altri utenti possano partecipare alla vostra discussione nient'altro :wink:
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è inevitabile, e anche auspicabile, che ciascuno parli di ciò che conosce o di cui ha avuto esperienza...
Davvero, non mi è sembrato che nessuno di noi avesse chissà quale voglia di sfoggiare erudizione fine a se stessa...
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09-08-2005, 11:44
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#46
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Principiante
Qui dal: Jun 2005
Ubicazione: Italia
Messaggi: 37
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Quote:
Originariamente inviata da insider
Non sto a replicare a tutto quello che hai scritto altrimenti non la finiamo più. Mi pare di essere stato chiaro e lineare sui concetti che ho voluto esprimere. A buon intenditor poche parole.
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Vabbè, Insider, non vuoi replicare a me, io non replicherò a te, mi scuserai se non posso considerarti un "buon intenditor" nè uno di poche parole, visto che ne hai usate tante e sempre al servizio del tuo solito monotema.
Quote:
Originariamente inviata da Black81
Tutto questo risale alla mia infanzia, alla sicurezza in me stesso che non ho mai avuto e in questo i genitori hanno fatto ben poco mio padre in primis (il quale mi ha danneggiato più di ogni altra cosa) , inoltre ha influito parecchio il contesto in cui sono vissuto e potrei aggiungere altro.
Con questo non voglio sottrarmi da eventuali responsabilità ma dire che tutto dipenda da noi che ci siamo scavati la fossa da soli mi sembra davvero orrendo e crudele
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Già, quando si incappa in una fobia sociale ci si interroga sulle possibili cause, si risale all'infanzia, e si trovano incomprensioni con l'ambiente familiare e il padre in particolare, per concludere che un comportamento sbagliato magari omissivo di un padre "assente" ha provocato il guaio.
Questo l'ho pensato anch'io, però, considerando che il guaio spesso è davvero grosso....se dipende da una serie di idee e di esperienze di "insicurezza" (oltre che da fattori bio-chimici e genetici come e’ stato dimostrato) di che cosa si può trattare? Veramente di qualcosa che questi genitori possono aver fatto o detto mentre noi si era bambini? Cosa poi di preciso?
Io non sono troppo convinto che i gentori -loro direttamente- c'entrino poi così tanto e in età adulta, finche’ non sappiamo da dove arriva il disagio che stiamo provando, noi finiamo per addebitare al padre o chi per esso non solo quello che gli toccherebbe per la sua inadeguatezza ma un di più....Con il danno sicuro di logorare maggiormente un rapporto che comunque è importante sia per il padre che per il figlio perchè è un rapporto di sangue.
Tutto ciò per dire che è meglio essere indulgenti coi genitori che non covare rancore e risentimento, ricordare che anche il loro è un ruolo difficile, riappacificarsi se possibile e considerare soprattutto che un canale che porta carburante alla depressione e alla tristezza e' meglio chiuderlo che tenerlo aperto.
:wink:
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09-08-2005, 19:09
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#47
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Guest
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Ma considerami pure come più ti pare e piace, la cosa mi è del tutto indifferente. Io sono monotematico e tu invece cosa sei e soprattutto
al servizio di quale causa metti le tue parole? Al servizio della VERITA' e della CHIAREZZA? Le tue tiritere le ho sentite milioni di volte su questo sito da ben prima che arrivassi tu. Non sei neanche originale se vuoi proprio che te lo dica. Seguirti poi nelle tue elucubrazioni psicologiche di semafori rossi e gialli proprio non mi riesce: ti do partita vinta, contento?
Passa pure oltre quando incontrerai il mio nick (non mi scandalizzerò), di messaggi ce ne sono tanti, qualcuno saprà comprenderti meglio di me e non rischierai di annoiarti coi miei temi :wink:
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09-08-2005, 19:22
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#48
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Intermedio
Qui dal: Mar 2005
Ubicazione: Milano
Messaggi: 263
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Quote:
Originariamente inviata da PolpoPaolo
Già, quando si incappa in una fobia sociale ci si interroga sulle possibili cause, si risale all'infanzia, e si trovano incomprensioni con l'ambiente familiare e il padre in particolare, per concludere che un comportamento sbagliato magari omissivo di un padre "assente" ha provocato il guaio.
Questo l'ho pensato anch'io, però, considerando che il guaio spesso è davvero grosso....se dipende da una serie di idee e di esperienze di "insicurezza" (oltre che da fattori bio-chimici e genetici come e’ stato dimostrato) di che cosa si può trattare? Veramente di qualcosa che questi genitori possono aver fatto o detto mentre noi si era bambini? Cosa poi di preciso?
Io non sono troppo convinto che i gentori -loro direttamente- c'entrino poi così tanto e in età adulta, finche’ non sappiamo da dove arriva il disagio che stiamo provando, noi finiamo per addebitare al padre o chi per esso non solo quello che gli toccherebbe per la sua inadeguatezza ma un di più....Con il danno sicuro di logorare maggiormente un rapporto che comunque è importante sia per il padre che per il figlio perchè è un rapporto di sangue.
Tutto ciò per dire che è meglio essere indulgenti coi genitori che non covare rancore e risentimento, ricordare che anche il loro è un ruolo difficile, riappacificarsi se possibile e considerare soprattutto che un canale che porta carburante alla depressione e alla tristezza e' meglio chiuderlo che tenerlo aperto.
:wink:
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Sai non si tratta di un solo episodio dato che il danno come dici tu è notevole ma di un comportamento adottato per molti anni.
Per quanto segue non posso che essere d'accordo con te infatti sto cercando di evitare di provare rancore anche se una spiegazione a tutto questo ci deve essere e bisogna far chiarezza senza incolparci di essere carenti di volontà.
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10-08-2005, 10:35
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#49
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Principiante
Qui dal: Jun 2005
Ubicazione: Italia
Messaggi: 37
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Quote:
Originariamente inviata da insider
a servizio di quale causa metti le tue parole? Al servizio della VERITA' e della CHIAREZZA? Le tue tiritere le ho sentite milioni di volte su questo sito da ben prima che arrivassi tu. Non sei neanche originale se vuoi proprio che te lo dica. Seguirti poi nelle tue elucubrazioni psicologiche di semafori rossi e gialli proprio non mi riesce: ti do partita vinta, contento?
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Le mie parole sono al servizio di chi le vuole leggere e derivano da una lunga consuetudine con una fobia sociale non lieve. Esprimono problematiche e sofferenze verso le quali a mia memoria non ti ho mai sentito manifestare rispetto, lasciamo perdere simpatia o disponibilità umana che sarebbe troppo da parte tua. Lamentele miserabili sentite milioni di volte su questo sito di gente noiosa, vero? Non le trovi per niente originali, e lo hai scritto chiaro e tondo e allora perché sei qui e non vai a ritirare la prossima videocassetta per trastullarti in modo più giocondo?
Te lo dico io perchè sei qui.
Tu sei qui perchè ci disprezzi.
Ah, disprezzi, anche te stesso, anche di più, al contrario di quello che credi, al di là delle tue convinzioni tanto granitiche quanto ingenue e inconcludenti, che tali appaiono a tutti qui, e tali apparirebbero anche a un bambino, e ce ne saranno che ti hanno letto, rimane il fatto che solo qui riesci ad aprire bocca, perchè quando ti guardi allo specchio al mattino vedi qualcosa -senti qualcosa, una immagine di te- che ti induce a cercare la compagnia unicamente di gente di merda. Quali saremmo noi secondo te, quelli di fobia-sociale-punto-com.
Dici che mi dai partita vinta, ma tra me e te non c'è mai stata partita, tu ti senti "in partita" semplicemente se uno ti rivolge la parola ma io le mie partite le ho già giocate e alcune sono in corso ma quella con te proprio non è inclusa nel calendario.
Sarai tu che stai ancora al palo, io son capitato qui, ho visto uno strano, che una volta ha palesemente delirato tra numeri e matematica oltre a rinnovare continuamente la solita tiritera stucchevole ossessiva e superba su io-non-sarò-mai-malato e ho voluto insistere un pò per curiosità e un pò per dare un consiglio se possibile. Evidentemente non è possibile.
E gia che ci sei, Insider, piantala di coinvolgere Kirkegaard nelle tue esternazioni, il poveretto non poteva sapere che non è affatto difficile renderti inquieto ma ciò non equivale a migliorarti, avesse saputo forse avrebbe detto “Ma….qua ci vuole altro!”
Black81 poi rispondo anche a te.
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10-08-2005, 22:35
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#50
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Esperto
Qui dal: Jan 2005
Ubicazione: Ravenna
Messaggi: 782
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UFFA!!!
va bene che è ferragosto, siamo quattro gatti e magari ci annoiamo pure, ma riuscire a fare pollaio ugualmente mi sembra un po' triste
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11-08-2005, 09:37
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#51
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Guest
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Lilith non c'è nessun pollaio quindi non arrabbiarti. Non lo sono io come puoi esserlo tu?
La sua ironia non mi tocca minimamente. Io continuerò lo stesso ad esprimere quello che penso anche anche se qualcuno non condivide.8)
A quanto detto, aggiungo che io non disprezzo proprio nessuno men che meno persone che nemmeno conosco. Solo non mi sento di unirmi al coro e assecondare quelli che ritengo atteggiamenti sbagliati o peggiorativi. Questo non significa disprezzare le persone. Anzi io ho sempre sollecitato le persone ad essere costruttive, a non piangersi addosso, a non fare del vittimismo, ad apprezzarsi, a (ri)trovare motivazioni e coraggio, con toni se si vuole delle volte non troppo delicati (ma non facciamone una questione di buone maniere, perché le parole scritte a volte suonano e vengono interpretate nei modi più diversi), perché ritengo che non ci siano altre strade diverse da queste.
Ovvio che andare contro le idee più o meno fondate di una persona inevitabilmente si può arrivare allo scontro. Siamo tutti attaccati al nostro modo di pensare, ma se uno pensa di sapere già tutto e non è aperto anche alle idee diverse dalle sue, non vedo come possa migliorare.
Tutto questo non mi pare significhi disprezzare le persone. Qui se c'è uno che disprezza chi non la pensa come te sei proprio tu o altri che chiedono di censurare i messaggi che non gradiscono alla faccia della libertà di opinione.
NESSUNO E' OBBLIGATO A LEGGERE O RISPONDERE AI MESSAGGI DI TUTTI GLI UTENTI. SE NON LI CONDIVIDE NON C'E' BISOGNO D'INVOCARE LA CENSURA.
OGNUNO UTILIZZI IL FORUM COME GLI PARE: PER PIANGERE, PER RIDERE, PER TROVARE AMICI, MOROSE O QUELLO CHE GLI PARE!
NEL MUCCHIO OGNUNO TROVERA' QUELLO CHE CERCA.
GLI INSULTI, LE ALLUSIONI, LE IRONIE GRATUITE SONO SPEDITE AI RISPETTIVI MITTENTI.
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11-08-2005, 10:26
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#52
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Principiante
Qui dal: Jun 2005
Ubicazione: Italia
Messaggi: 37
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Quote:
Originariamente inviata da Black81
Sai non si tratta di un solo episodio dato che il danno come dici tu è notevole ma di un comportamento adottato per molti anni.
Per quanto segue non posso che essere d'accordo con te infatti sto cercando di evitare di provare rancore anche se una spiegazione a tutto questo ci deve essere e bisogna far chiarezza senza incolparci di essere carenti di volontà.
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Come dicevo prima secondo me la fob soc si sostiene su diverse gambe, quella che è più facile tagliare e' quella che riguarda i meccanismi neurologici.
Di questi, alcuni, sembra, hanno più che altro la funzione di produrre il panico, se capisco bene quella che tu chiami la fottuta paura. Un medico che non sia troppo cane dovrebbe essere in grado di far diminuire o scomparire questo panico e questo non significa cambiare se stessi, nè la propria indole, ne' i propri limiti, nè la proprie fantasie, nè altro della personalità. Significa eliminare -in buona parte- un meccanismo parassitario, quel "panico", che ti prende per esempio quando devi varcare una porta ed entrare in un locale pieno di gente che poi ti guarda, o vuoi chiedere che ora è a una tipa per strada o valutare la fatica di cambiare un impiego ecc ecc.
Non andare a una partita o non uscire una sera non c'entra nulla, sono scelte momentanee o di carattere e per fortuna sulla faccia della terra non abbiamo tutti lo stesso carattere o le stesse idee.
E' provato ormai che c'è di mezzo pure la genetica e qui, non ci si può far niente, tranne accettare la semplice realtà che con la sfiga ci si convive e si va avanti senza troppe rabbie o piagnistei.
Veniamo all'aspetto dell' ambiente, dell'infanzia, insomma dei complessi. Qua si tratta di teorie, o meglio di tenere presente la cosa ovvia che la psicologia è una scienza ma non è una scienza esatta.
Per me ci sono 2 forze principali ed operanti una è l' eros (quella bella e buona, diciamo così) e l'altra è il tanathos (chiamata anche aggressività o con altri nomi.....sempre per niente simpatici) e non c'è dubbio che delle merde come la fob soc o l'anoressia o alcuni altri disturbi "fratelli", se devono avere un'origine, siano attinenti o proprio derivazioni piuttosto della seconda che non della prima.
E' la teoria anche di Freud questa qui, non è un discorso facile, se interessa a qualcuno lo faremo senno' AMEN, ma i genitori e il padre in particolare sarebbero dei canali attraverso cui queste 2 forze producono i loro effetti nelle varie fasi dell'infanzia, anche confondendosi tra loro e organizzandosi in "complessi".
Ecco perchè dicevo prima di non colpevolizzare troppo i genitori, il padre in persona ne avrà fatte a lungo di cretinate e anche di crudeltà .....ma sarebbe "innocente" di certe nefandezze che noi attribuiamo magari a lui ma invece sono arrivate anche a lui da un'altra parte.
Saluti :wink:
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11-08-2005, 10:32
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#53
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Principiante
Qui dal: Jun 2005
Ubicazione: Italia
Messaggi: 37
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Come animale io sarei un polpo e non un pollo, se la moderatrice mi indica il passsaggio e il motivo per cui l'avrei annoiata, se lo sbuffo si riferiva a qualcosa che ho scritto io cercherò di rispondere anche a lei.
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11-08-2005, 12:30
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#54
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Esperto
Qui dal: Jan 2005
Ubicazione: Ravenna
Messaggi: 782
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Quote:
Originariamente inviata da PolpoPaolo
Come animale io sarei un polpo e non un pollo,
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:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
è che è quando si cominciano ad esprimere valutazioni sulle persone anziché su fatti e opinioni, la discussione diventa poco interessante, perde obiettività e sicuramente utilità
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12-08-2005, 10:27
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#55
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Principiante
Qui dal: Jun 2005
Ubicazione: Italia
Messaggi: 37
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Mi tocca nuovamente parlare di Insider per rispondere alla moderatrice, non volevo farlo, poi davvero chiuderei l'argomento.
E' stato un interlocutore strano, potrebbe anche essere un genio, e ci ha detto che depressioni e fobie non esistono e che, se per caso esistessero, per liberasene basterebbe.....volerlo. 8O 8O 8O
E viene a dirlo proprio qua. E' chiaro che lui è sicuro di quello che dice e non può fare altrimenti, e questo è il genere di magagne di cui si occupano gli specialisti, ma tali magagne riverberate per mesi su un forum, sul quale si dovrebbe invece parlare di cose serissime e su cui gente in gravi difficoltà transtita in cerca di informazioni, dovrebbero essere rilevate e segnalate per primi dai moderatori e non dagli utenti. Questi ultimi non sono tenuti a saper distinguere tra una opinione, un delirio o la scoperta del secolo, ma un moderatore si che è tenuto, ed è tenuto a intervenire nel modo più opportuno, altrimenti il forum diventa poco interessante e perde sicuramente di utilità.
Detto ciò, come utente, io sono in generale contrario a tappare la bocca a chiunque, non mi si venga poi nemmeno a sindacare se ho usato ironie o non ironie; ognuno si esprimerà come gli pare.
Quando, invece, ho delle critiche da fare -se permettete- le rivolgo proprio alle persone, cioè in pieno viso e non alle spalle o con allusioni perchè così faccio nella vita e così faccio pure su un forum, altrimenti non mi diverto e sbufferei io.
Non avendo mai insultato nessuno, mi rimane semplicemente da dire che l'indole è cosa diversa dalla magagna, come la parola usata lo è rispetto all'atteggiamento e il ns amico Insider, non saprei fino a che punto rendendosene conto, ha dimostrato disprezzo verso il forum - definito da ultimo un MUCCHIO DA USARE, :? macchè MUCCHIO, è una comunità virtuale- e i suoi partecipanti che hanno avuto il problema di una fobia nella loro vita, adottando più o meno di continuo i seguenti atteggiamenti:
Io non sono fobico e voi si
Io non sono malato e voi si
Voi non siete nè veriteri nè chiari, io sì
Voi non siete per nulla originali e dite le stesse fregnacce milioni di volte
Polpopaolo fa esempi del cavolo, coi semafori... e io non lo seguo sennò non capisco più chi sono e vado in tilt.
Voi fate il vittimismo ecc...ecc.. :P :P mi fermo qua che siamo pure sotto Ferragosto
Ora...cos'altro ci vuole per esprimere il disprezzo verso l'interlocutore? Ci manca solo un' irrorazione di liquido sul capo di tutti i fobici e poi siamo a posto! 8)
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12-08-2005, 11:56
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#56
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Guest
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Continua pure con i tuoi vaneggiamenti vedo che la cosa ti appassiona. Hai tanto a cuore la comunità virtuale (sic!) perché molto probabilmente ti manca quella reale (sob!), quella di amici in carne ed ossa, quella magari di una ragazza capace di frequentarti e rimanere sveglia sentendoti parlare.
Ti riempi la testa e la bocca di teorie e parole solo per darti un'aria d'importanza o di erudizione. Sfido qualcuno a capire quello che scrivi quando apri bocca per darci fiato, ma soprattutto a trovarci qualcosa di utile. Le tue tirate psicologiche e le tue fantasiose opinioni su di me sono aria fritta.
>Io non sono fobico e voi si
Io non mi considero un fobico, ma una persona. Tu considerati come ti pare: un fobico, un polpo o un pollo!
>Io non sono malato e voi si
Io non mi considero ammalato di una qualche malattia. E come me molti altri. Ho un modo diverso di considerare il problema. Non vedo a te cosa può fregare. Considerati come ti pare e vai per la tua strada qual è il problema?
>Voi non siete nè veriteri nè chiari, io sì
Non tirare sempre in ballo gli altri come se fosse uno scontro fra me e tutto il forum. Ci sono persone che mi sono simpatiche tipo alberto, francesco, litlith ecc.
Ho detto che TU non sei per nulla chiaro (a volte) non che gli altri non sono chiari. E le tue sono non sono verità assolute, come del resto nemmeno le mie. Ognuno esprime le proprie opinioni. Se non ti stanno bene non c'è problema non sei obbligato a leggere e nemmeno a condividere quello che scrivo!!!
"Non scagliarti contro ciò che lasci solo perché ha il vizio di non piacerti. Ricorda che potrà piacere a qualcun altro e sii filosofo"
>Voi non siete per nulla originali e dite le stesse fregnacce milioni di volte
TU non sei per nulla originale, perché i concetti che esprimi li ho già sentiti mille altre volte essendo qui nel forum da molto più tempo di te.
>Polpopaolo fa esempi del cavolo, coi semafori...
Ma non te l'ho detto solo io. I tuoi esempi sono poco comprensibili e alquanto fantasiosi. Nessuno infatti ti segue nelle tue tirate psicologiche.
>Voi fate il vittimismo ecc...ecc..
Io non mi riferisco alle singole persone che non conosco, ma a chi fa del vittimismo in generale. Se ti senti colpito è perché evidentemente ti senti parte del gruppo.
Concludo dicendo che tu non esprimi nulla, assolutamente nulla che possa essere di una qualche utilità. O pensi che uscendo di casa uno dovrebbe portarsi FREUD sottobraccio per affrontare ciò che teme?
Tu per me sei una persona negativa, hai un atteggiamento negativo. E una persona come te non può che rendere infelice chi gli sta attorno. Se c'è qualcuno che ha sfiducia in se stesso quello sei proprio tu. E' palese la cosa. Per te le persone non possono trovare aiuto da sole. La sfiducia che nutri negli altri e nelle loro capacità è totale. La cosa che in realtà ti punge è l'idea che qualcuno possa stare meglio di te. Siccome sei infelice ti auguri che tutti siano infelici e che rimangano tali.
Fino alla pensione non farai che crogiolarti nelle tue idee e frequentare forum di questo tipo con l'aria affranta del poverino a cui è toccato un triste destino. Ciò che raccoglierai dalle persone sarà solo ommiserazione e pena.
Sei incapace di un atto di verità verso te stesso. Ti racconti e racconti la favola dell'ammalato perché sei incapace di riconoscere a te stesso che se la tua vita ti fa sostanzialmente schifo la colpa è unicamente tua. Incapace di cambiarla per una totale mancanza di coglioni che tieni accuratamente nel congelatore a conservarsi assieme forse a qualche bella bistecca t'inventi la malattia, l'unico modo che hai per rendere accettabile e sopportabile la tua condizione.
Passa pure la tua vita a raccontare la tua triste storia (sic!) sognando quello che potevi essere e non sei, sono sicuro che riuscirai a strappare qualche lacrimuccia a qualche donzella piena di pietà.
Poi vieni qui nel forum a far che? Non a incoraggiare qualcuno (non sia mai!), ma solo ad esternare le teorie che ti sei preparato la sera precendente o qualche secolo fa cercando un appiglio tra i messaggi per vomitarci dentro i tuoi labirintici e inconcludenti pensieri. Forse sei convinto che la soluzione ai tuoi problemi sia nascosta tra le pieghe di qualche libro che ti sei letto.
Mi ricordi un personaggio de "la peste" di camus, se ricordo bene (vado a memoria), che incapace di riscattarsi dal proprio fallimento esistenziale, si allea moralmente con la peste traendo un profitto anche materiale dalla distruzione della città e dalla morte delle persone.
Tu sei uguale. Non ti riesce proprio d'immaginare il "dopo" psicoterapia (deve durare per forza tutta la vita che diamine!) un momento nel quale
una persona finalmente può vivere in autonomia; non ti riesce neanche lontanamente di pensare che qualcuno possa essersi costruito con le propie forze, facendo appello alle proprie risorse e anche con qualche piccolo aiuto (perché no?) un pezzetto di serenità e un pizzico di felicità,
che possa vivere senza appoggi psico-farmacologici. Macché siamo nati per soffrire!
Ovviamente gli psichiatri che hanno un orientamento culturale diverso dal tuo organicistico-farmacologico sono degli incompetenti! Tu sì che hai studiato: che hai letto! Tu sì che sai come risolvere i problemi mica quelli.
Continua pure a masturbarti la mente con le tue inutili teorie, probabilmente è l'unico piacere che sai concederti!
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12-08-2005, 12:45
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#57
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Intermedio
Qui dal: Mar 2005
Ubicazione: Milano
Messaggi: 263
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Quote:
Originariamente inviata da PolpoPaolo
Di questi, alcuni, sembra, hanno più che altro la funzione di produrre il panico, se capisco bene quella che tu chiami la fottuta paura. Un medico che non sia troppo cane dovrebbe essere in grado di far diminuire o scomparire questo panico e questo non significa cambiare se stessi, nè la propria indole, ne' i propri limiti, nè la proprie fantasie, nè altro della personalità. Significa eliminare -in buona parte- un meccanismo parassitario, quel "panico", che ti prende per esempio quando devi varcare una porta ed entrare in un locale pieno di gente che poi ti guarda, o vuoi chiedere che ora è a una tipa per strada o valutare la fatica di cambiare un impiego ecc ecc.
E' provato ormai che c'è di mezzo pure la genetica e qui, non ci si può far niente, tranne accettare la semplice realtà che con la sfiga ci si convive e si va avanti senza troppe rabbie o piagnistei.
Veniamo all'aspetto dell' ambiente, dell'infanzia, insomma dei complessi. Qua si tratta di teorie, o meglio di tenere presente la cosa ovvia che la psicologia è una scienza ma non è una scienza esatta.
Per me ci sono 2 forze principali ed operanti una è l' eros (quella bella e buona, diciamo così) e l'altra è il tanathos (chiamata anche aggressività o con altri nomi.....sempre per niente simpatici) e non c'è dubbio che delle merde come la fob soc o l'anoressia o alcuni altri disturbi "fratelli", se devono avere un'origine, siano attinenti o proprio derivazioni piuttosto della seconda che non della prima.
E' la teoria anche di Freud questa qui, non è un discorso facile, se interessa a qualcuno lo faremo senno' AMEN, ma i genitori e il padre in particolare sarebbero dei canali attraverso cui queste 2 forze producono i loro effetti nelle varie fasi dell'infanzia, anche confondendosi tra loro e organizzandosi in "complessi".
Ecco perchè dicevo prima di non colpevolizzare troppo i genitori, il padre in persona ne avrà fatte a lungo di cretinate e anche di crudeltà .....ma sarebbe "innocente" di certe nefandezze che noi attribuiamo magari a lui ma invece sono arrivate anche a lui da un'altra parte.
Saluti :wink:
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Guarda hai focalizzato la mia situazione.
Di terapeuti cani purtroppo ce ne sono molti (di utenti per fortuna pochi :wink: ) i quali pur possedendo una laurea e coersi di aggiornamento vari sono davvero impreparati in materia dato che probabilmente non hanno provato ciò sulla loro pelle e la prendono alla leggera facendoti apparire il loro comportamento come un modo differente di considerare il problema come se fosse frutto della nostra immaginazione :roll:
Attualmente ho avuto la "fortuna" di trovare qualcuno davvero in gamba e passi avanti rispetto a qualche mese fa ne ho fatti parecchi.
Ritornando al discorso dei genitori sicuramente hai ragione purtroppo è inutile negarlo il comportamento di mio padre nel corso degli anni precedenti quando la mia personalità era nel pieno della formazione ha influito parecchio, ma probabilmente come dici tu è un discorso complesso specie se si va ad analizzare ciò che abbia provocato questi suoi comportamenti.
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12-08-2005, 19:33
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#58
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Esperto
Qui dal: Jan 2005
Ubicazione: Ravenna
Messaggi: 782
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Ma riuscire a non essere d'accordo con le opinioni di qualcuno senza necessariamente esprimere giudizi di valore sulla persona è davvero difficile?
Capita che scappino, ma possono risultare davvero offensivi per chi li riceve e sgradevoli per chi li legge...
Uno può scegliere di discutere anche animatamente con qualcuno, oppure evitarlo se proprio gli sta sule palle, ma senza annoiare chi legge con sequenze infinite ed improduttive di "tu sei..."
Abbiamo già avuto esperienza di come simili presupposti finiscano per scatenare thread non più utili a nessuno, triviali ed assolutamente insostenibili... topic che finiscono magari con l'essere chiusi "d'autorità", finendo nel novero delle buone occasioni perse.
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13-08-2005, 10:53
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#59
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Principiante
Qui dal: Jun 2005
Ubicazione: Italia
Messaggi: 37
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Black81, se ne hai trovato uno in gamba mi fa piacere per te, non sono molti. Hai avuto miglioramenti in pochi mesi, ok, ma può capitare pure che per più tempo pare che non succeda niente e poi, puff, ci sia un guadagno rapido. :wink:
Alla moderatrice vorrei dire che non mi ha risposto. Adesso, magari, si andrà a fare il Ferragosto al mare e così anch'io, ma le rifaccio la domanda: le opinioni, qua dentro, sono tutte uguali? Se arriva qualcuno che evidentemente sconnette la sua opinione sarà trattata allo stesso modo di quella degli altri utenti del forum che hanno sulle spalle idee esperienze sofferenze percorsi anche articolati, giusti o sbagliati, ma potenzialmente preziosi per chi partecipa alle discussioni o passa soltanto per leggere? So che è difficile dire chi sconnette e chi no, ma qualcuno lo dovrà dire ad un certo momento?
Io ho fatto la mia figura in questo TOPIC, ho impiegato del tempo esprimendo dei contenuti, e se ho criticato una persona e sono giunto al "tu sei" è stato proprio perchè nei concetti espressi e nelle pieghe della personalità di costui esisteva il motivo della critica. Avete fatto un forum psicologico, non uno di ricette e cucina, e dovreste aver messo nel conto che a volte può ben darsi il caso di giungere a parlare del "tu sei"
La persona in questione ha criticato me con i suoi toni e suoi contenuti. Adesso toccherebbe a te e al FORUM fare la propria figura, specificare ha a cuore semplicemente il rispetto di una forma e del "ditelo con i fiori" o se gli importa qualcosa pure dei contenuti che vengono fuori dal "malloppo" dei post e se intende operare una discriminazione sui medesimi e quale così consentendo a me e a chi legge se scegliere questo sito o altri del genere per una partecipazione. Grazie.
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13-08-2005, 13:29
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#60
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Esperto
Qui dal: Jan 2005
Ubicazione: Ravenna
Messaggi: 782
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No, non intendo operare alcun genere di discriminazione sui contenuti
non è quello che mi è stato richiesto come moderatore e non mi sembra sia consuetudine di questo forum, che non prevede l'aderenza (o"connessione") a particolari linee di pensiero
Non ci si aspetta di essere tutti "connessi", ma, al contrario, di provare ad aiutarci, stimolarci, arricchirci intellettualmente attraverso la messa in circolo di informazioni ed esperienze, attraverso il confronto che include necessariamente anche il dissenso e la civile critica.
I moderatori non hanno il mandato di tappare la bocca a chi esprime opinioni che escono da non ben specificati binari o a chi critica (finché lo fa civilmente) le opinioni di qualcun'altro.
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