FobiaSociale.com  
     

Home Messaggi odierni Registrazione FAQ
 
Vai indietro   FobiaSociale.com > Psico Forum > Ansia e Stress Forum
Rispondi
 
Vecchio 04-10-2021, 19:39   #61
Intermedio
L'avatar di Pakku
 

Scusa se ti rispondo con un po' di ritardo, ma ho trascurato il forum negli ultimi giorni... =)

Quote:
Originariamente inviata da dforum97 Visualizza il messaggio
Che tipo di studi hai svolto te?
Ho studiato informatica e lavoro in quell'ambito, quindi la mia esperienza potrebbe non essere estendibile alla tua situazione.

Ad esempio, ho notato che nel mio settore specifico si tende a preferire un laureato fuori corso che si presenta con interessanti progetti personali sviluppati nel tempo libero, piuttosto che uno perfettamente in corso che non ha nulla da mostrare (se non qualche trascurabile compitino d'esame).
Insomma, vale più il git repository personale, del curriculum classico.

Sicuramente per ingegneria è differente, ma rimango convinto che tre mesi in più o in meno non fanno la differenza, cerca di tranquillizzarti almeno su questo punto.

Quote:
Originariamente inviata da dforum97 Visualizza il messaggio
Quali sarebbero le soft skills più importanti secondo te da sviluppare, oltre ad eliminare questa insicurezza/scarsa autostima?
Fra le più importanti, la comunicazione.
Riuscire ad esporre idee e problemi in modo chiaro e comprensibile, saper ascoltare le altre persone, avere la capacità di critica e autocritica, riconoscere i propri errori e non far pesare quelli degli altri, ecc.

Mi è capitato (solo un paio di volte) di dover collaborare con persone brave tecnicamente, ma con cui era impossibile comunicare.
Una perdita di tempo costante e uno stress eccessivo, almeno per me, a cui fortunatamente sono riuscito a sottrarmi.
Vecchio 04-10-2021, 19:40   #62
Esperto
L'avatar di pokorny
 

Quote:
Vive in GOD Mode, quanta invidia, ma lì è tutta genetica, o la hai o non la hai non c'è niente da fare e se la hai prima o poi emergi, matematico.
Non è sempre vero, mi spiace per la vita di m... che ha avuto ma il grandissimo matematico Abel non è emerso in vita. Non dico che leggere la sua biografia mi è di conforto perché nessuno dovrebbe soffrire; piuttosto penso che ci sia una componente di destino anche se qui tocchiamo una sfera molto poco ingegneristica.

Quote:
Il problema è che conosco una persona del mio corso che è uscita sicuramente con meno di 100, pochi anno meno di me, media mediocre e diversi esami ridati che fa il dottorato lo stesso, e non riesco ad accettarlo.
Potrei citare uno del mio corso di dottorato, un totale imbecille che ora è ordinario; ogni tanto leggo quello che pubblica ed è cacca allo stato liquido. Mica nemmeno associato, ordinario. Ma lo ricordo benissimo come si poneva e si pone, capacità sociali che può avere solo un abitante di una specifica città italiana (che peraltro ha sfornato tanti geni ma non è questo il caso). Magnetizzava persino me che lo detestavo dato che non cascavo nel suo gioco, quando ci parlavamo mi era anche simpatico. Quello però è un caso limite perverso di genere opposto, ma mica tanto raro.

Mi spiace per il tuo dottorato; se ti può consolare il mio non mi ha portato niente e mi ha eliminato delle due il residuo di autostima che avevo.

E infine ormai mi sono perso con quelli che sembrano tuoi multipli di utente-nick, ma sono molto felice che tu abbia eliminato dalla tua sign quelle orrende frasi auto-svilenti; ne resta solo una e conto che arriverai anche a quella. Quelle al contrario di molte cose di cui stiamo parlano, sono importanti e se riflettono un cambio stabile di atteggiamento, valgono molto.
Vecchio 04-10-2021, 21:04   #63
Esperto
L'avatar di House
 

Quote:
Originariamente inviata da onisco Visualizza il messaggio
Bias personale sicuro, e per il resto direi idea diversa rispetto a cos'è narcisismo (nel video si parla anche di quegli apparenti opposti). Comunque la prima cosa che ho pensato è la somiglianza tra i suoi post e quelli di altri utenti del forum.

Poi se è qui sta cercando un aiuto esterno; meglio che lo cerchi in ambito professionale piuttosto che finire sul trenino delle teorie genetiche di questa ceppa.
Ah ho capito facevi riferimento alla tendenza perfezionistica. Non so se hai letto il mio primo post di risposta ma gli avevo fatto notare esattamente questo parlando della presenza di alti standard e di senso di fallimento relativo vs senso di fallimento assoluto.
Il video in realtà non parla di narcisismo ma di perfezionismo nel narcisismo, non è la stessa cosa, cioè, il perfezionismo è un tratto che può esistere in svariate altre condizioni (e anche non essere patologico).
Io credo che lui abbia una tendenza un po' perfezionistica nel valutare il suo rendimento accademico e questo incide sul suo umore, ma non centra nulla col narcisismo, da quel che leggo lui esprime caratteristiche totalmente incompatibili con esso.
Tra parentesi "i lati opposti" ci sono eccome nelle personalità narcisistiche (es. dinamiche depressive, senso di vuoto devitalizzato etc.) ma appunto vanno colte nel funzionamento della personalità (se presenti, solitamente attivate nel contesto interpersonale in conseguenza del disconoscimento da parte degli altri dell'ego grandioso che desidera invece essere riconosciuto e ammirato, sulla base di schemi rigidi).
Vecchio 05-10-2021, 18:28   #64
Principiante
 

Quote:
Originariamente inviata da pokorny Visualizza il messaggio

Ma per prospettive di carriera anche a livello alto non contano niente, nessuno guarderà uno scarto di qualche mese rispetto alla durata canonica del corso di studi. E' assolutamente fisiologico, tutti possono aver avuto problemi familiari o aver tentato un anno nella Legione Straniera (beh, chi arriva qui nel forum è difficile ma non si sa mai). Le cose che ti preoccupano iniziano a pesare dopo un anno e mezzo di ritardo e un voto non vicino al massimo. Allora dato che c'è tanta gente con qualifiche migliori prendono loro.

V
E' proprio questo che mi preoccupa. Finire troppo tardi per non avere più nessuna possibilità e il fatto che non mi sento in grado di fare nulla.
Vecchio 05-10-2021, 18:30   #65
Principiante
 

Quote:
Originariamente inviata da Dr. House Visualizza il messaggio
Io credo che lui abbia una tendenza un po' perfezionistica nel valutare il suo rendimento accademico e questo incide sul suo umore, ma non centra nulla col narcisismo, da quel che leggo lui esprime caratteristiche totalmente incompatibili con esso.
Tra parentesi "i lati opposti" ci sono eccome nelle personalità narcisistiche (es. dinamiche depressive, senso di vuoto devitalizzato etc.) ma appunto vanno colte nel funzionamento della personalità (se presenti, solitamente attivate nel contesto interpersonale in conseguenza del disconoscimento da parte degli altri dell'ego grandioso che desidera invece essere riconosciuto e ammirato, sulla base di schemi rigidi).

Più che la tendenza perfezionistica, tendo sempre a ripensare a tutto quello che potrei aver fatto meglio e, in particolare, a cosa mi aspetta in futuro pensando sempre che tutto vada per il peggio (come il fatto di non trovare lavoro, di essere un fallito e tutte le cose già descritte nel pos)
Vecchio 05-10-2021, 18:35   #66
Esperto
L'avatar di pokorny
 

Quote:
Originariamente inviata da dforum97 Visualizza il messaggio
E' proprio questo che mi preoccupa. Finire troppo tardi per non avere più nessuna possibilità e il fatto che non mi sento in grado di fare nulla.
Se non stai puntando a diventare il direttore scientifico del CERN è un pensiero disfunzionale. Lo dico non per buttare lì qualcosa ma perché se pure con un totale fallimento professionale, un po' di cose e situazioni mi sono passate sotto gli occhi per una semplice questione anagrafica. Per quella che è la mia esperienza di testimone nel mio settore ma anche in qualche altro, il tuo è un pensiero disfunzionale. Non è ovviamente una critica, solo che non so trovare aggettivo migliore.

Se stai puntando a diventare il direttore scientifico del CERN potresti, e non è detto, avere anche fondate ragioni di preoccupazione ma solo per quello che dicevo, concorso che non si ripete. Ma quella non è inadeguatezza, è sfiga.
Vecchio 05-10-2021, 21:25   #67
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da dforum97 Visualizza il messaggio
Per altri ci sono incontri di gruppo e qualche privata al termine. [...] quelli pubblici la lista d'attesa mi sa che è molto lunga.
Mi sembrano opportunità da non sottovalutare, tentar non nuoce.
Ringraziamenti da
House (06-10-2021)
Vecchio 06-10-2021, 19:56   #68
Esperto
L'avatar di House
 

Quote:
Originariamente inviata da dforum97 Visualizza il messaggio
E' proprio questo che mi preoccupa. Finire troppo tardi per non avere più nessuna possibilità e il fatto che non mi sento in grado di fare nulla.
Quote:
Originariamente inviata da dforum97 Visualizza il messaggio
Più che la tendenza perfezionistica, tendo sempre a ripensare a tutto quello che potrei aver fatto meglio e, in particolare, a cosa mi aspetta in futuro pensando sempre che tutto vada per il peggio (come il fatto di non trovare lavoro, di essere un fallito e tutte le cose già descritte nel pos)
Ok non chiamiamola tendenza perfezionistica, non conta tanto il nome, invece ciò che conta è che tu, nonostante le preoccupazioni sicuramente marcate, ma pur sempre tipiche degli studenti in procinto di concludere gli studi, riesca ad avere un giudizio di realtà il più preciso possibile. Se facciamo un piccolo sunto di quello che è emerso in queste 4 pagine di topic, alcune cose sono che:
- hai una buona media; - laurearsi 3 mesi prima o 3 mesi dopo sostanzialmente non cambia (anzi gli utenti ti hanno fatto anche i complimenti che non è affatto scontato laurearsi con le tue tempistiche);
- magari non prenderai 110, ma visto che sei così concentrato sullo studio comunque le competenze per uscire con un buon voto ce le hai.
Questi sono, fino a prova contraria, dei dati di realtà. E dovrebbero non dico eliminare, ma alleviare le sensazioni di ansia, tensione etc.
Riguardo al lavoro, è comprensibile sentirsi inadeguati, ma per ora sarebbe come raccogliere un frutto acerbo, nel senso che non hai ancora avuto modo di affacciarti ai colloqui. La logica degli stage è proprio quella di introdurti al lavoro, da qualche parte si dovrà pur cominciare. Secondo me ti manca un po' di fiducia in te stesso, però visto che questa è una frase banale dirò anche più psicologicamente di esercitarti a spostare la riflessione da "quello che potevi fare meglio; quello che potrebbe andare male;" a "quello hai fatto bene, e quello che puoi ancora fare bene". Quando ti vengono in mente pensieri diciamo “negativi” prova anche a considerare il controcanto a quei pensieri, per valutare altre ipotesi/prospettive, così da avere un quadro plurilaterale vs uno monolaterale.

Ultima modifica di House; 06-10-2021 a 19:59.
Vecchio 07-10-2021, 13:48   #69
Principiante
 

Quote:
Originariamente inviata da Dr. House Visualizza il messaggio
Ok non chiamiamola tendenza perfezionistica, non conta tanto il nome, invece ciò che conta è che tu, nonostante le preoccupazioni sicuramente marcate, ma pur sempre tipiche degli studenti in procinto di concludere gli studi, riesca ad avere un giudizio di realtà il più preciso possibile. Se facciamo un piccolo sunto di quello che è emerso in queste 4 pagine di topic, alcune cose sono che:
- hai una buona media; - laurearsi 3 mesi prima o 3 mesi dopo sostanzialmente non cambia (anzi gli utenti ti hanno fatto anche i complimenti che non è affatto scontato laurearsi con le tue tempistiche);
- magari non prenderai 110, ma visto che sei così concentrato sullo studio comunque le competenze per uscire con un buon voto ce le hai.
Questi sono, fino a prova contraria, dei dati di realtà. E dovrebbero non dico eliminare, ma alleviare le sensazioni di ansia, tensione etc.
Riguardo al lavoro, è comprensibile sentirsi inadeguati, ma per ora sarebbe come raccogliere un frutto acerbo, nel senso che non hai ancora avuto modo di affacciarti ai colloqui. La logica degli stage è proprio quella di introdurti al lavoro, da qualche parte si dovrà pur cominciare. Secondo me ti manca un po' di fiducia in te stesso, però visto che questa è una frase banale dirò anche più psicologicamente di esercitarti a spostare la riflessione da "quello che potevi fare meglio; quello che potrebbe andare male;" a "quello hai fatto bene, e quello che puoi ancora fare bene". Quando ti vengono in mente pensieri diciamo “negativi” prova anche a considerare il controcanto a quei pensieri, per valutare altre ipotesi/prospettive, così da avere un quadro plurilaterale vs uno monolaterale.
A volte faccio come dici te. Concentrarmi solo sulle cose che ho fatto bene, ma ogni volta penso che tanto sono inutili perchè non combinerò mai nulla di giusto nella mia vita. Come ora in questo momento: ho trovato il relatore, gli argomenti che mi ha proposto mi interesserebbero anche ma ho troppa paura di iniziare perché penso che non sarei in grado di portarla avanti. Sono completamente bloccato e penso che se continuo così non riuscirò mai a laurearmi. Le cose sono due o mi butto e fallisco oppure mi butto e boh vediamo come va. Il punto è che sono talmente così insicuro e allo stesso tempo ho così tanta paura di fallire che non mi metto nemmeno in gioco. Oggi c'erano le lauree e vedere alcuni miei amici e gli altri laurearsi mi h messo ancora più angosica, come se un nodo attorno al collo si stringesse e il mio cervello mi ripetesse " Sei indietro, muoviti coglione. Veloceee"

Ieri stavo pure pensando di compilare i moduli per la richiesta allo sportello piscologico dell'università. Addirittura su quello avevo i dubbi e paura di fallire, di non essere adatto, di essere inferiore ad altri che magari non ne hanno avuto bisogno. In che cosa si può fallire in un consulto psicologico? Solo io posso essere così complessato da pensarlo.

Ultima modifica di dforum97; 07-10-2021 a 17:06.
Vecchio 08-10-2021, 11:24   #70
Esperto
L'avatar di House
 

Quote:
Originariamente inviata da dforum97 Visualizza il messaggio
A volte faccio come dici te. Concentrarmi solo sulle cose che ho fatto bene, ma ogni volta penso che tanto sono inutili perchè non combinerò mai nulla di giusto nella mia vita. Come ora in questo momento: ho trovato il relatore, gli argomenti che mi ha proposto mi interesserebbero anche ma ho troppa paura di iniziare perché penso che non sarei in grado di portarla avanti. Sono completamente bloccato e penso che se continuo così non riuscirò mai a laurearmi. Le cose sono due o mi butto e fallisco oppure mi butto e boh vediamo come va. Il punto è che sono talmente così insicuro e allo stesso tempo ho così tanta paura di fallire che non mi metto nemmeno in gioco. Oggi c'erano le lauree e vedere alcuni miei amici e gli altri laurearsi mi h messo ancora più angosica, come se un nodo attorno al collo si stringesse e il mio cervello mi ripetesse " Sei indietro, muoviti coglione. Veloceee"

Ieri stavo pure pensando di compilare i moduli per la richiesta allo sportello piscologico dell'università. Addirittura su quello avevo i dubbi e paura di fallire, di non essere adatto, di essere inferiore ad altri che magari non ne hanno avuto bisogno. In che cosa si può fallire in un consulto psicologico? Solo io posso essere così complessato da pensarlo.
A guardar bene c’è una differenza: il punto non è concentrarsi soltanto su quello che hai fatto bene e diciamo chiudere nel cassetto i pensieri “negativi” (“non ce la farò mai” etc.), ma il punto è metterli in relazione, avere compresenti entrambi e quando necessario usare i primi per confutare i secondi. Un esempio di questa logica può essere: “è vero che penso di non farcela e mi sento in ansia al solo pensiero di fallire, ma è anche vero che…x,y,z (a es. “è anche vero che in passato ho superato con successo molti esami e questa è la prova che sono realmente capace”). Se arricchisci il quadro portando dei controesempi, è più difficile che concluderai “ma tanto è inutile perché penso comunque di fallire” questo sarebbe un ragionamento circolare, cioè ritorni al punto di partenza.
Come vedi anche il fatto andare dallo psicologo o pensare di andarci riattiva esattamente gli stessi ragionamenti che tendi a fare negli altri contesti. Quindi è uno schema che si ripete. Ma seriamente non farti problemi ad andarci.
Poi, come hai superato la tesi triennale, farai anche quella magistrale. Eri persino partito con l’obiettivo di uscire con 110, cioè col massimo, queste non sono proprio le aspettative di chi non sa nemmeno se riuscirà a laurearsi. Ti interessano pure gli argomenti che ti ha proposto il relatore! Quindi fai le tue valutazioni e vedrai che il prof. ti saprà orientare su come organizzarti e dare la corretta struttura alla tesi.
Vecchio 10-10-2021, 15:19   #71
Principiante
 

Quote:
Originariamente inviata da Dr. House Visualizza il messaggio
A guardar bene c’è una differenza: il punto non è concentrarsi soltanto su quello che hai fatto bene e diciamo chiudere nel cassetto i pensieri “negativi” (“non ce la farò mai” etc.), ma il punto è metterli in relazione, avere compresenti entrambi e quando necessario usare i primi per confutare i secondi. Un esempio di questa logica può essere: “è vero che penso di non farcela e mi sento in ansia al solo pensiero di fallire, ma è anche vero che…x,y,z (a es. “è anche vero che in passato ho superato con successo molti esami e questa è la prova che sono realmente capace”). Se arricchisci il quadro portando dei controesempi, è più difficile che concluderai “ma tanto è inutile perché penso comunque di fallire” questo sarebbe un ragionamento circolare, cioè ritorni al punto di partenza.
Come vedi anche il fatto andare dallo psicologo o pensare di andarci riattiva esattamente gli stessi ragionamenti che tendi a fare negli altri contesti. Quindi è uno schema che si ripete. Ma seriamente non farti problemi ad andarci.
Poi, come hai superato la tesi triennale, farai anche quella magistrale. Eri persino partito con l’obiettivo di uscire con 110, cioè col massimo, queste non sono proprio le aspettative di chi non sa nemmeno se riuscirà a laurearsi. Ti interessano pure gli argomenti che ti ha proposto il relatore! Quindi fai le tue valutazioni e vedrai che il prof. ti saprà orientare su come organizzarti e dare la corretta struttura alla tesi.
Quindi secondo te mi converrebbe cominciare la tesi e, nel caso vedessi di non essere in grado, magari chiedere al relatore di cambiare argomento o cambiare proprio relatore?
Vecchio 10-10-2021, 19:50   #72
Esperto
L'avatar di House
 

Quote:
Originariamente inviata da dforum97 Visualizza il messaggio
Quindi secondo te mi converrebbe cominciare la tesi e, nel caso vedessi di non essere in grado, magari chiedere al relatore di cambiare argomento o cambiare proprio relatore?
Quello che penso che ti converrebbe fare è superare l’idea ricorrente che hai di “non essere in grado”, perché se ci rifletti bene sopra vedi che se sei arrivato fino a dove sei ora le capacità ce le hai.
Fare ipotesi di quel genere è controproducente. Mi farei le domande opposte es. cosa mi conviene fare per organizzarmi bene su un dato argomento? etc.
Vecchio 10-10-2021, 20:50   #73
Principiante
 

Quote:
Originariamente inviata da Dr. House Visualizza il messaggio
Quello che penso che ti converrebbe fare è superare l’idea ricorrente che hai di “non essere in grado”, perché se ci rifletti bene sopra vedi che se sei arrivato fino a dove sei ora le capacità ce le hai.
Fare ipotesi di quel genere è controproducente. Mi farei le domande opposte es. cosa mi conviene fare per organizzarmi bene su un dato argomento? etc.
Il mio problema non sarebbe nemmeno organizzarmi etcc perchè mi è capitato più volte (con più esami e progetti) di pensare di non essere in grado di prepararli e poi, quando magari passavo l'esame (anche magari con un voto molto alto), pensare di avere avuto solo fortuna.

Con la tesi il mio problema è che ho proprio l'ansia di iniziare e non essere in grado e, essendo in contatto tutti i giorni con dottorandi/ricercatori/professori, di continuare ad accrescere questa sensazione di inferiorità.

Ti faccio un esempio.
Durante la sessione di luglio mi è capitato che un professore facendomi una domanda di approfondimento mi abbia fatto una domanda di un esame di 4 anni fa. Non ricordando la risposta, praticamente il prof mi ha demolito dandomi quasi del fallito perché non ricordavo la risposta (citando "un ingegnere non può sapere questa cosa", quando era una domanda molto specifica di approfondimento). Già questo mi ha demolito facendo aumentare ancora di più questa sensazione di inutilità e di non essere in grado.

So anche io che magari non è così ma è così che mi sento in questi momenti.
Parlando anche con i miei colleghi/amici più stretti mi hanno detto le stesse cose ditemi qua nel forum, ma credo siano più frasi di circostanza.

Ultima modifica di dforum97; 10-10-2021 a 21:16.
Vecchio 10-10-2021, 22:10   #74
Principiante
 

Ci ho pensato anche io alla sindrome dell'impostore. Come dici te il problema è grave se prolungato come nel mio caso.

Comunque si qualche amico lo avrei però non so mai come introdurre il discorso, anche perchè i momenti in cui sono con gli amici sono gli unici in cui riesco a non pensare a questa situazione.
Vecchio 10-10-2021, 23:28   #75
Esperto
L'avatar di House
 

Quote:
Originariamente inviata da dforum97 Visualizza il messaggio
So anche io che magari non è così ma è così che mi sento in questi momenti.
Credo che questa sia la frase centrale. E’ anche il paradosso. Il fatto che ti senti in un certo modo, non c’è dubbio, ma non implica che il tuo sentimento sia congruo la realtà fattuale. Cioè i tuoi risultai fattuali sono in contraddizione con il modo in cui ti senti, semplificando: “vado molto bene, ma mi sento lo stesso un fallito”. Questo sembra soprattutto per il fatto dai una certa interpretazione dei risultati che raggiungi: o non ne tieni sufficientemente conto, o li sminuici dicendo “forse avrò avuto fortuna”. Inoltre, sulla stessa tendenza, preferisci interpretare gli “incoraggiamenti” che ti danno gli amici come frasi di circostanza, cioè, di nuovo, a sminuirli, confermando le tue idee piuttosto che considerare l’ipotesi alternativa che “magari mi sbaglio e sono troppo severo con me stesso quando penso di non farcela mai e di sentirmi inferiore agli altri”.
Nessuno è Budda XD l’ansia e le paure di non essere abbastanza ce le hanno tutti, anzi sono in certa misura adattive e utili perché spingono a fare per ottenere il meglio da noi stessi, ma quando le ansie e le autosvalutazioni crescono eccessivamente, da adattive che erano poi finiscono per creare problemi. Comunque fin ora non ti hanno creato problemi fattuali, quando dai esami e progetti ci riesci! Quindi è più un problema come li affronti soggettivamente.

Quote:
Originariamente inviata da dforum97 Visualizza il messaggio
Ti faccio un esempio.
Durante la sessione di luglio mi è capitato che un professore facendomi una domanda di approfondimento mi abbia fatto una domanda di un esame di 4 anni fa. Non ricordando la risposta, praticamente il prof mi ha demolito dandomi quasi del fallito perché non ricordavo la risposta (citando "un ingegnere non può sapere questa cosa", quando era una domanda molto specifica di approfondimento). Già questo mi ha demolito facendo aumentare ancora di più questa sensazione di inutilità e di non essere in grado.
Capisco, sarà stato un po’ stronzo! Non lasciarti demolire da questi dettagli, è un altro caso in cui cerchi la conferma dell’idea di non essere in grado. Anche una frase detta in malo modo da un professore puoi percepirla più pesante di quando sia, perché chiaramente ha colpito dove ti senti vulnerabile.
Vecchio 11-10-2021, 14:35   #76
Principiante
 

Quote:
Originariamente inviata da Dr. House Visualizza il messaggio
Credo che questa sia la frase centrale. E’ anche il paradosso. Il fatto che ti senti in un certo modo, non c’è dubbio, ma non implica che il tuo sentimento sia congruo la realtà fattuale. Cioè i tuoi risultai fattuali sono in contraddizione con il modo in cui ti senti, semplificando: “vado molto bene, ma mi sento lo stesso un fallito”. Questo sembra soprattutto per il fatto dai una certa interpretazione dei risultati che raggiungi: o non ne tieni sufficientemente conto, o li sminuici dicendo “forse avrò avuto fortuna”. Inoltre, sulla stessa tendenza, preferisci interpretare gli “incoraggiamenti” che ti danno gli amici come frasi di circostanza, cioè, di nuovo, a sminuirli, confermando le tue idee piuttosto che considerare l’ipotesi alternativa che “magari mi sbaglio e sono troppo severo con me stesso quando penso di non farcela mai e di sentirmi inferiore agli altri”.
Nessuno è Budda XD l’ansia e le paure di non essere abbastanza ce le hanno tutti, anzi sono in certa misura adattive e utili perché spingono a fare per ottenere il meglio da noi stessi, ma quando le ansie e le autosvalutazioni crescono eccessivamente, da adattive che erano poi finiscono per creare problemi. Comunque fin ora non ti hanno creato problemi fattuali, quando dai esami e progetti ci riesci! Quindi è più un problema come li affronti soggettivamente.
Il problema infatti credo sia proprio nell'iniziare. Ho proprio l'ansia di trovarmi in laboratorio con gente molto superiore rispetto a me, che mi tratti a pesci in faccia e di non essere abbastanza preparato per essere li con loro. E' questo che mi impedisce di dire al prof " va bene, l'argomento mi piace. inizio da domani". Una volta iniziato, come per altri progetti che ho dovuto svolgere, magari il contatto con il professore diminuisce e la riesco a concentrarmi e fare tutto quello che devo fare.

Ultima modifica di dforum97; 11-10-2021 a 14:38.
Vecchio 11-10-2021, 17:32   #77
Esperto
L'avatar di House
 

Quote:
Originariamente inviata da dforum97 Visualizza il messaggio
Una volta iniziato, come per altri progetti che ho dovuto svolgere, magari il contatto con il professore diminuisce e la riesco a concentrarmi e fare tutto quello che devo fare.
Adesso cominciamo a ragionare un po’ meglio. Una volta sbloccato l’inizio, gli step successivi verranno da sé in base alla logica dello studio. Questa strategia tienila a mente, cioè quando ti accorgi di stare ansiosamente anticipando gli eventi (“ho l’ansia di trovarmi in laboratorio con gli altri” “ho l’ansia di iniziare il progetto” etc.) tieni a mente che nonostante tutto hai sempre iniziato e portato a completamento le cose da fare. Ciò ti permette di cambiare la prospettiva guardando da un’angolatura diversa la situazione, e per così dire impedisce che l’ansia occupi tutta la visuale.
Inoltre quelle persone in laboratorio che presumi siano così superiori a te, non sono così tanto superiori se sei lì anche tu, insomma anche tu ti sei fatto il mazzo in cinque anni di università, dunque riconosciti il merito! Per Giove!
Vecchio 11-10-2021, 17:49   #78
Banned
 

Cè del topic in questo attention seeking.
Ringraziamenti da
Angus (14-10-2021), Darby Crash (11-10-2021)
Vecchio 11-10-2021, 18:15   #79
Esperto
L'avatar di House
 

Quote:
Originariamente inviata da man20 Visualizza il messaggio
Cè del topic in questo attention seeking.
Ma no suvvia! L'ansia è polimorfa (e anche perversa cit. )
Ringraziamenti da
Angus (14-10-2021)
Vecchio 11-10-2021, 18:21   #80
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Dr. House Visualizza il messaggio
Ma no suvvia! L'ansia è polimorfa (e anche perversa cit. )

Questo forum allora dovrebbe contenere gli sfoghi di 20 milioni di italiani.
Rispondi


Discussioni simili a Mancanza di autostima e senso di fallimento che mi provocano ansia
Discussione Ha iniziato questa discussione Forum Risposte Ultimo messaggio
Senso di fallimento Keith SocioFobia Forum Generale 36 21-03-2018 20:35
Mancanza di motivazione. Che senso ha? OtherWorld SocioFobia Forum Generale 2 27-09-2017 14:22
Dedicato alla nostra mancanza di autostima lauretum SocioFobia Forum Generale 21 09-05-2014 10:12
Senso di inadeguatezza/fallimento cannella Forum Scuola e Lavoro 1 18-01-2014 22:42
Autocritica e mancanza d'autostima barclay Trattamenti e Terapie 6 27-09-2012 18:52



Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 20:55.
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Powered by vBadvanced CMPS v3.2.2