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Originariamente inviata da Tristezza
Ho deciso di aprire questo topic perchè ormai sono a pezzi, non ce la faccio più ed è un pò di tempo che passo le notti a piangere.
Da 7 anni mi è stata diagnosticata una malattia cronica che preferisco non dire. Non ci sono cure, non è contaggiosa, ha un'evoluzione imprevedibile: oggi stò bene ma potrei peggiorare e diventare un'invalida al 100%. In pratica ho questa spada di Damocle sulla testa: potrei stare bene per il resto della vita o ritrovarmi su una sedia a rotelle.
Oltre a questo c'è il fatto che sono una persona insicura, brutta, sola...Il futuro che mi attende non è dei più rosei: quando dico che non avrò mai il ragazzo E' ANCHE PER QUESTO, chi si metterebbe con una ragazza possibile invalida e pure brutta? E' facile dare consigli quando non si sa tutta la verità, dire "tranquilla, troverai il tipo giusto"... se fossi bella forse sì, troverei qualcuno che accetti anche la mia malattia ma sono solo BRUTTA E MALATA.
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Sì, è facile e non costa nulla, infatti gran parte delle risposte al tuo sfogo sono gratuite pacche sulle spalle il cui piacevole effetto svanisce col punto che chiude l'ultima frase fatta.
Mi fa specie rilevare che le sensibili anime del forum ancora non riescano a comprendere quanto possa essere insultante invitare all'ottimismo, proporre soluzioni elementari con la premura e la prudenza che si usa con gli squinternati di un ospedale psichiatrico? Non attraversa le vostre pensose menti l'idea che il povero tapino che il dramma lo vive, abbia senno sufficiente per aver già preso in considerazione le vostre idee e averle rigettate proprio perché trattasi delle prime fesserie che verrebbero in mente a chiunque?
Possibile che anche qui una lucida disamina della propria condizione esistenziale debba essere tacciata di pessimismo morboso, mentre le analisi dozzinali riscuotano plausi e lodi? Le ubbie, i pregiudizi, gli schematismi che contraddistinguono la mentalità ordinaria che ci condanna, riecheggiano prepotentemente in buona parte degli interventi che ho letto fino ad ora.
Io non ho consigli da dare, suggerimenti terapeutici, formule confortanti... ho solo un sentimento palpitante che mi avvicina al dramma di Tristezza, i miei dati biografici felici paragonati ai suoi, si dissolvono in lontananza, un profondo senso di partecipazione.