mi ritrovo con un "grosso problema", tra mille virgolette
ecco, molti si lamentano del fatto di "lasciarsi sottomettere da chiunque", di non essere in grado di affrontare il prossimo
ho passato da sottomesso, devo dirlo, gran parte della mia infanzia e degli anni fino ai 15-16, quando decisi finalmente di mollare "la massa" alla quale correvvo affannosamente dietro senza ottenere nulla, anzi, perdendoci soltanto
il mio problema ora è diventato l'opposto...non riesco a farmi "sottomettere" da nesuno, non riesco a sottostare a nessuno, e chiunque prova anche minimamente a sottomettermi o a "darmi ordini" si ritrova davanti...un muro
dov'è il problema? sui luoghi di lavoro
non riesco ad accettare che mi si tratti come un sottoposto, come uno che sta "sotto" a qualcun altro
"perchè io sono il capo e devi fare quello che dico io", "perchè sul luogo di lavoro il superiore ha ragione anche quando ha torto"
ecco, non ci riesco...è tanto semplice eppure...
ma non solo lì, allargo il discorso: ho passato, per fare un esempio, una settimana a fare "agricoltura" (ero lì a dare una mano gratis) con vecchiotti scorbutici proprietari dei campi che non facevano che ordinarmi di andare più svelto e di fare quel che mi dicevano, neanche per favore
risultato: mi son inimicato tutti i vecchiotti del campo, e quindi anche gli altri giovincelli che mi consigliavano di sottostare ai vecchiotti "perchè il lavoro andava fatto" e perchè "quei vecchiotti son così lasciali perdere"
il fatto che "eran proprio così" non li autorizzava a trattare i presenti da loro schiavetti, diamine, e mi inimicai tutti i presenti fino alla fine del periodo di raccolto
e potrei fare altre decine di esempi...non ne ho voglia
forse ora verrete a dirmi che il mio è un problema di "rispetto delle autorità"
ma per me un autorità è ben altro che uno che, avendo il "titolo" di "autorità", si arroga la superbia di comandare il prossimo
quanto secondo voi è considerabile un problema questa cosa?
e, soprattutto, qualcuno di voi si ritrova con lo stesso problema?